Si è tenuta oggi a Fabriano la conferenza dei sindaci dell’Area Vasta 2 con il direttore generale Asur e il direttore AV2 Bevilacqua per illustrare lo stato di attuazione delle delibere regionali 735/665 e 666 che prevedono la conclusione del percorso di riordino delle reti cliniche,del 118 e delle case della salute entro il 31dicembre 2015.Per l’Ospedale di Cingoli è stata confermata la riconversione dei dieci letti di medicina in dieci letti di cure intermedie (previo accordo con i medici di famiglia) e la chiusura del punto di primo intervento,mentre rimarrebbero operativi i trenta letti di lungodegenza riabilitativa,il servizio di 118 nelle 24 ore con il medico a bordo, i servizi distrettuali e quelli di radiologia.Il Comune di Cingoli, rappresentato dal Vice Sindaco Ippoliti (il Sindaco è temporaneamente indisponibile) ha riconfermato il parere negativo al piano di riordino, "sottolineando la nostra determinazione di opporci per questo “vero pasticcio” che non tiene conto nè della montanita’ del nostro territorio né del fatto che le determinazioni regionali sono sub judice (pende ricorso al Consiglio di Stato). La Regione rimane ancora sorda alle nostre ragioni e alle argomentazioni che dimostrano un danno irreversibile alla funzionalità del nostro Ospedale, condizione che aggraverà i costi per la sanità regionale penalizzando la popolazione più anziana che rischierà di essere ricoverata a Fano, Civitanova o in altri nosocomi più lontani. Infatti, l’indisponibilità di posti per acuti a Jesi e Macerata non si risolve eliminando “i malati”, ma tenendo ferme le potenzialità di Cingoli che è un Ospedale inaugurato solo nel 2008.Non sono emersi spazi neppure per un confronto e il Presidente della Regione Ceriscioli che da mesi ha ricevuto ben 5 richieste per un tavolo con il Comune di Cingoli non ha neppure ritenuto di ascoltare l’Amministrazione".Si tratta – ha detto il Sindaco Saltamartini- di pura arroganza e follia Istituzionale e il professore di Pesaro dimostra, solo dopo pochi mesi dalla sua investitura, tutta la sua caratura democratica.Daremo battaglia fino alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo, non pensino i nuovi “proprietari della sanità Regionale” che rimarremo con le mani in mano. A breve verranno avviate iniziative di lotta perché tutta la popolazione sia ben cosciente che Cingoli senza l’Ospedale sarà un’altra cosa – ha concluso Saltamartini.
Il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini, invita su Facebook tutti i cittadini a partecipare all'inaugurazione per l'apertura al traffico della strada "Corta" Cingoli- Villa Strada"Cingoli, per una politica trasparente dei lavori pubblici in materia ambientale. I dissesti spesso sono causa dell’uomo. Porvi rimedio si può. Intervenire dopo i disastri costa il triplo.I lavori che hanno interessato Gabbiano per più di 3 anni, hanno voluto arginare un fronte franoso di svariati kilometri quadrati. I lavori realizzati verranno inaugurati sabato 7 novembrea Villa Strada presso il Centro Comunale Vittoria.Il fenomeno franoso, aveva leso in modo irreversibile la strada c.d. “corta” Cingoli-Villa Strada e messo in pericolo molte abitazioni sparse in quel territorio che avevano mostrato lesioni anche strutturali. L’intervento, finanziato per intero del Governo Berlusconi, aveva trovato numerose difficoltà attuative. Di traverso si era messa la Regione Marche che non riteneva l’opera urgente e numerosi intoppi erano emersi nell’esecuzione del provvedimento stesso che, rinveniva, la sua urgente attuazione, anche nella necessità di mettere al riparo il principale condotto fognario della città di Cingoli.I numerosi e ripetuti rattoppi che costavano peraltro tantissimo per garantire la tenuta delle acque fognarie, alimentavano ogni stagione, un elevato dispendio di risorse umane e finanziarie. E anche da questo profilo il risparmio per il nostro Ente risulta elevato.L’opera era stata finanziata per 800.000 euro, che sono stati così spesi:-somme per lavori 542.559.48 -iva sui lavori 54.255,95 -indagini geologiche 22.385,69 -spese commissariali 24.000 -spese tecniche 12.853.54 -occupazioni ed indennizzi 14500 -lavori in economia ed imprevisti 33.000 -ribasso d'asta non riutilizzabile 95.000 TOTALE 800.000Tra i lavori eseguiti figurano:- ripristino fossi 15.000 - opere di regimazione e sistemazione strade 62.000 - drenaggi 330.000 - pozzi drenanti 35.000 - opere di contenimento 87.000 - ripristino strade 56.000Sabato, tutta la cittadinanza è inviata a partecipare all’inaugurazione con un piccolo buffet offerto dagli Amministratori (e non dal Comune come abbiamo fatto dal 2009 ad oggi)".
Un giovane di Cingoli, Pietro Ruggeri di 34 anni, ha perso la vita alle 23.30 di ieri a causa di un incidente stradale accaduto lungo l'autostrada del Sole, nella corsia sud, al confine fra la provincia di Reggio Emilia e quella di Modena, nel comune di San Martino in Rio.La dinamica dell'incidente è all'esame della polizia stradale di Modena, tuttavia pare accertato che il ragazzo, sia rimasto vittima di un tamponamento all'altezza della frazione di Gazzata. L'auto guidata dal padre Gilberto, 61 anni, è stata centrata da una seconda vettura che la seguiva. Entrambi i mezzi si sono rovesciati e il ragazzo ha avuto la peggio. Sembra che padre e figlio stessero rientrando dalla Svizzera dove erano andati a trovare la mamma di Pietro, in quanto i genitori sono da tempo separati.Quasi illeso invece il conducente della seconda auto. Entrambe le macchina si sono rovesciate e sono rimaste in mezzo alla carreggiata. La presenza dei rottami e la necessità di portare soccorso hanno ovviamente bloccato il traffico causando il formarsi di una coda che ha raggiunto quasi i dieci chilometri.
Un uomo di origine romena è stato denunciato dai carabinieri per aver aspirato quattro taniche di carburante da un tir parcheggiato a Cingoli. I fatti si sono verificati durante la notte fra sabato e domenica scorsi, quando una pattuglia dei carabinieri di Appignano dopo aver ricevuto una segnalazione di movimenti sospetti vicino ad un camion parcheggiato in una via della città, hanno intercettato un'automobile che avrebbe potuto essere in relazione con la notizia ricevuta. Alla guida dell'auto c'era un cittadino romeno residente nella provincia maceratese che fin da subito non ha convinto i militari, i quali, dopo aver fatto una ispezione accurata del veicolo, hanno rinvenuto quattro taniche di carburante risalente al camion parcheggiato lungo la via della località segnalata. Il carburante è stato restituito al proprietario mentre l'uomo è stato denunciato per furto aggravato.
Alcuni malviventi hanno cercato di forzare uno sportello bancomat della B.C.C di Filottrano a Cingoli, ma falliscono il colpo. I fatti si sono verificati questa notte, quando i banditi dopo aver forzato il bancomat, hanno fatto scattare l'allarme posto all'interno del bancomat stesso. Successivamente i ladri, messi in fuga dal sistema "antirapina", sono scappati a mani vuote fallendo il loro intento criminoso. Sono in corso le indagini da parte dei carabinieri di Macerata per identificare gli artefici dell'acacduto.
L'assidua presenza del sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini sul social network Facebook, per aggiornare i suoi cittadini con notizie riguardanti le attività comunali e non solo, non ha lasciato indifferenti alcuni utenti del social iscritti fra le amicizie del primo cittadino. Infatti, nei giorni scorsi, dopo aver pubblicato un video, un cingolano si chiedeva come Saltamartini riuscisse ad amministrare il comune, vista la continua presenza sulla piattaforma social. Il primo cittadino, per niente intimorito dal commento, risponde così: "L'attività di comunicazione con i cittadini (che consente il controllo democratico delle scelte operate) è una delle prime attività di un pubblico amministratore. La legge prevede che ogni Comune debba avere un giornalista retribuito secondo la contrattazione collettiva. Il nostro Comune non può permettersi questa spesa. Provvedo io personalmente e gratuitamente essendo io un giornalista iscritto nell'elenco pubblicisti". Insomma, in tempi di magra per gli enti locali, anche grazie ad uno sdoppiamento di ruoli si riesce a risparmiare qualcosa a tutto vantaggio delle casse comunali.
Il sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini, esprime su Facebook la sua opinione riguardo la trasformazione dell'Ospedale della città in Casa della salute: "Le voci sulla riconversione del nostro Ospedale in casa della salute, sono oramai confermate, dall'autorevolezza del Presidente della Commissione sanità dell'Assemblea legislativa delle Marche che sono state espresse in un'intervista rilasciata sulla stampa locale.La richiesta di poter incontrare il presidente Ceriscioli non è stata ancora riscontrata (non fanno sapere nulla in Regione). Ci dobbiamo preparare per tornare in Piazza e difendere i nostri "diritti". Questo provvedimento farà aumentare il costo delle prestazioni sanitarie per la nostra Regione e rischia di danneggiare in modo irreparabile, la possibilità di poter lavorare e vivere nei Comuni di Montagna come Cingoli. Senza l'Ospedale, Cingoli sarà un'altra cosa.Un taglio netto allo stato sociale, al diritto di molte persone anziane e sole di poter fruire dei servizi dell'Ospedale di zona di Cingoli. L'ho già scritto in altri post: i diritti non si negoziano mai, si difendono e si conquistano. E prego tutti di credere, in se stessi, sempre!Rivolgo un invito a a farsi sentire, anche su questo network e suggerire iniziative tendenti a mettere l'opinione pubblica di fronte a questo scempio nella Sanità marchigiana.Lo voglio dire - ad alta voce da facebook- al Presidente Ceriscioli e a tutta la maggioranza del PD in Regione: non potremo sopportare che i nostri malati siano curati a Fano, San Benedetto o Senigallia, com'è avvenuto questa Estate.Non potremo tollerare che la TAC di Cingoli, donata dalla Fondazione banca Marche, con l'eliminazione del punto di prima intervento, diventi obsoleta e fatiscente insieme all'Ospedale più nuovo della nostra Regione, qual'è il nosocomio di Cingoli inaugurato nel 2009.Non potremo, davvero, sopportare tutto questo. La dico a chi crede in se stesso: dobbiamo essere tanti, anche semplicemente mettendo un "mi piace", per dire che la casa della slaute noi la rimandiamo ad Ancona!"
Un macedone di 35 anni è stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri mentre aveva appena rubato delle grondaie in rame. L'uomo è stato notata da una pattuglia dei militari di Appignano che stavano svolgendo un servizio specifico nelle campagne che circondano Cingoli, quando hanno notato nei pressi di una abitazione isolata e disabitata il 35enne mentre stava asportando le grondaie.Il macedone è stato immediatamente controllato e i carabinieri hanno accertato che era già riuscito a rubare circa 50 metri di rame: dopo averlo accuratamente arrotolato, lo aveva già riposto nella sua macchina che aveva lasciato parcheggiata poco distante.Inevitabilmente, ai polsi dell'uomo sono scattate le manette e stamattina il 35enne è stato processato per direttissima in tribunale a Macerata. L'arresto è stato convalidato e l'udienza rinviata. In attesa del processo, è stato sottoposto all'obbligo di dimora.