"Ho sentito l'assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, il quale mi ha confermato che si va verso la riconversione dell'ospedale di Camerino a Covid Hospital. Abbiamo già fatto la nostra parte e non ci tiriamo indietro dal continuare a farla, vista la grave situazione d'emergenza ma se così fosse, ancora una volta, si chiede un enorme sacrificio alla montagna". Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia ha confermato, attraverso una nota diffusa sui social, l'intenzione della Giunta regionale di dedicare nuovamente il nosocomio camerte ai malati Covid vista la difficile situazione che si sta riscontrando nelle strutture sanitarie provinciali, dove sono esauriti i posti letto.
"Ancora una volta il peso più pesante da sopportare è imposto ai cittadini dell'entroterra e più in difficoltà - aggiunge Sborgia -. Avremmo preferito che almeno questa volta si fosse aperta una discussione, in merito a questa decisione, e non che ci fosse comunicato a cose fatte".
"Mi piacerebbe sapere secondo quali logiche si sceglie ancora Camerino per la riconversione e non Macerata o Civitanova, questa volta" conclude amareggiato Sborgia.
Completati i lavori del mattatoio comunale. La ditta impegnata nella riparazione dei danni causati dal sisma ha trasmesso formalmente la comunicazione di "fine lavori", iniziati lo scorso febbraio, consegnando la prima opera pubblica ricostruita dopo il terremoto. L’ufficio tecnico sta procedendo alla verifica degli interventi per poi rimettere a disposizione degli allevatori la struttura che è sempre stata uno dei punti di riferimento di un'intera area per la macellazione della carne.
Dunque il mattatoio a breve tornerà operativo: "La pratica relativa al mattatoio era rimasta ferma e riuscendo a sbloccarla abbiamo potuto dare il via ai lavori nei mesi scorsi - spiega il sindaco di Camerino Sandro Sborgia – vedendone in questi giorni la fine, nonostante la sospensione dell’attività dei cantieri dovuta al Covid, segno che se si vuole, le cose si fanno. L'amministrazione comunale ha già avviato l'iter per affidare la gestione della struttura - prosegue Sborgia - Il mattatoio tornerà a servire aziende agricole e allevatori che oggi vanno a macellare a chilometri di distanza, con costi e sacrifici che ricadono tutti su di loro. Su questo concentreremo gli sforzi per attivare un progetto di filiera delle carni locali, tramite progetti con gli allevatori e le associazioni di categoria, per favorire il rilancio economico dell'agricoltura del territorio".
Ad occuparsi dei lavori è stata la ditta Fiorelli Costruzioni, di Francavilla D'Ete, per un importo di 209mila euro, seguendo il progetto dell'architetto Corrado Perugini. Il cantiere, rimasto fermo diversi mesi a causa dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid, ha ripreso l’attività lo scorso 4 maggio, alla presenza del commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini.
I ricercatori Sushant More del Sathaye College di Mumbai, Harshal Bhosale della Bombay Natural History Society (BNHS), e Fabio Conti dell'Università di Camerino hanno recentemente scoperto una nuova specie di pianta, Echinops sahyadricus, nella catena montuosa dei Ghati nord-occidentali in India.
La nuova specie è stata rinvenuta nel corso di un’indagine sul campo svolta nell'ambito del progetto "Valutazione della biodiversità endemica degli altipiani elevati dei Ghati occidentali settentrionali" ed il lavoro di ricerca è stato pubblicato sulla rivista internazionale "Nordic Journal of Botany".
Il team ha condotto diverse spedizioni negli stati indiani del Gujarat, Maharashtra e Karnataka, e nel mese di agosto del 2019 si è imbattuto in questa specie, che dopo un attento esame si è rivelato essere nuova ed endemica dei Ghati nord-occidentali.
La popolazione di Echinops sahyadricus è distribuita nel territorio che si estende da Salher (distretto di Nashik) a nord proseguendo verso sud fino a Kolhapur. È endemica dello stato del Maharashtra e cresce sui pendii delle montagne aperte.
La popolazione attualmente non è in calo e non ci sono indicazioni di eventuali situazioni di minaccia, anche se alcuni progetti di sviluppo, quali l’ampliamento della rete stradale ed alcune attività di manutenzione intorno ai forti indiani presso i quali vive, potrebbero influenzare negativamente la specie.
Il prof. Fabio Conti da diversi anni si occupa dello studio della flora vascolare italiana e non è nuovo a scoperte di nuove piante nel nostro territorio, tanto da mettere a disposizione le proprie competenze anche a livello internazionale per poter giungere a questi importanti risultati.
Scatta la gara di solidarietà per gli anziani ospiti della Casa di riposo “Lazzarelli”. Dopo l’appello del sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, contenente l’invito a donare dispositivi di protezione individuale per fare in modo che il personale dell’azienda servizi alla persona possa fronteggiare al meglio il focolaio Covid-19 scoppiato all’interno della struttura, non si è certo fatta attendere la risposta di un altro sindaco.
Il primo cittadino di Camerino, Sandro Sborgia, ha voluto personalmente consegnare mascherine chirurgiche, mascherine FFP2 e guanti per il personale della struttura. I materiali sono stati consegnati direttamente nelle mani della direttrice della “Lazzarelli”, Laura Taccari.
Nell’iniziativa è stata coinvolta anche la Andrea Bocelli Foundation che, nella città ducale, ha realizzato una casa della musica per aiutare i terremotati e portato a compimento diversi altri progetti solidali.
“Un gesto profondo quello che abbiamo ricevuto. Un gesto che unisce, ancora una volta, le nostre comunità impegnate come non mai ad affrontare in questo periodo un’emergenza senza fine – spiega il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che ha assistito alla consegna dei preziosi dispositivi – Speriamo di uscire il prima possibile da questo incubo. Quanto sta accadendo nella nostra Casa di riposo è un qualcosa che sta straziando veramente i nostri cuori”.
Questa mattina all’ospedale di Camerino il sindaco Sandro Sborgia ha incontrato il dottor Carlo Di Falco, direttore sanitario dell'Area Vasta 3, insieme all'ingegnere Lucia Mosciatti dell'ufficio tecnico Asur. Parte dei fondi Covid stanziati per la regione Marche dal Commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, lo scorso luglio saranno destinati alla realizzazione dell'ampliamento del Pronto Soccorso dell'ospedale di Camerino.
Il progetto definitivo sarà consegnato tra una quindicina di giorni mentre la tempistica dei lavori è stata calcolata in 4-5 mesi. “Abbiamo visionato la bozza del progetto – spiega il sindaco Sandro Sborgia - e l'ampliamento consentirà di potenziare il Pronto Soccorso, nonché di gestire al meglio eventuali situazioni di emergenza, come la fase pandemica che stiamo affrontando, così da evitare contatti tra pazienti Covid e non, anche attraverso la creazione di due diversi ingressi. Abbiamo accolto con piacere il progetto dell’ampliamento, visto naturalmente anche in un’ottica di potenziamento del nosocomio camerte, punto di riferimento di tutta l’area interna quindi fondamentale per garantire il servizio sanitario nell’entroterra”.
Sono stati numerosi gli aggiornamenti forniti nelle ultime 24 ore dalle amministrazioni comunali in merito all'evoluzione del contagio da coronavirus in provincia di Macerata.
Nuovo picco di casi nel comune di Civitanova Marche, che fa registrare 473 persone positive al Covid (+29 rispetto al precedente aggiornamento), mentre diminuiscono i soggetti in isolamento domiciliare fiduciario (-93 rispetto al precedente aggiornamento). Stessa situazione anche a Macerata, che sfiora i 500 casi (499).
Supera quota 200 il numero di contagiati nel comune di Corridonia: sono 212 (aumento di 35 unità), con 190 persone in isolamento (-69 rispetto al precedente aggiornamento).
Il Sindaco Giuseppe Pezzanesi, informando sulla situazione Covid-19 a Tolentino, ha comunicato come - nel territorio comunale - si registrino 150 positivi (+20 rispetto al precedente aggiornamento) e 80 persone in isolamento domiciliare tra cui il primo cittadino (+2 rispetto al precedente aggiornamento).
Restano in salita anche i numeri del comune di Potenza Picena dove attualmente vi sono, nel complesso, 133 contagiati e del comune di San Severino Marche, dove a rendere noti i dati costantemente aggiornati dal Gores, è il sindaco Rosa Piermattei che parla di 116 pazienti positivi e altre 50 persone in isolamento domiciliare fiduciario.
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A San Ginesio, invece, i dati sono in costante miglioramento: sono infatti diminuite a 25 le persone positive al Covid-19 rispetto alle 27 dell'ultimo aggiornamento. Numeri sostanzialmente stabili anche a Sarnano, dove ci sono 11 persone in isolamento e 17 casi di positività al virus, Pollenza (67 casi rispetto ai 69 del precedente aggiornamento) e Loro Piceno (28 casi rispetto ai 29 dell'ultimo aggiornamento).
Superano quota 60 contagi sia il comune di Cingoli, dove si registrano 10 nuovi casi (68 in totale), che il comune di Mogliano: da 49 a 61 casi. A Recanati sono 198 le persone positive al Coronavirus, trentanove unità in più rispetto all'ultimo aggiornamento del 13 novembre mentre sono 71 le persone poste in quarantena preventiva.
Nel comune di Montecassiano, invece, risultano positive al virus 93 persone, mentre sono 74 quelle in isolamento domiciliare.
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Sale a 30, rispetto ai 21 dell'ultimo aggiornamento, il numero di contagi nel comune di Camerino. Incrementano di quattro unità i pazienti positivi a Pioraco e Castelraimondo dove vi sono rispettivamente 13 e 29 casi.
"Si informa la cittadinanza che alla data odierna risultano 9 casi di positività al Covid-19 di cittadini domiciliati nel nostro Comune. Tutte le persone coinvolte, contattate e monitorate, rimangono in isolamento presso i propri domicili. La situazione è costantemente monitorata e sorvegliata". Questa la nota del sindaco di Serrapetrona Silvia Pinzi.
Lieve aumento anche a Muccia, dove - tra i residenti - si contano undici persone positive al Coronavirus.
La Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino organizza per il prossimo martedì 17 novembre un convegno in modalità telematica in occasione dei 50 anni dalla dichiarazione dell’eradicazione della malaria in Italia.
Unicam è infatti da tempo impegnata in attività di ricerca scientifica volte al controllo della malaria, con gruppi di ricerca che collaborano attivamente con altri Atenei italiani ed importanti istituzioni straniere.
Dopo i saluti del Rettore Claudio Pettinari, il prof. Guido Favia, parassitologo e Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, traccerà una breve introduzione, mentre il prof. Massimo Galli del Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche ‘L. Sacco’ dell’Università di Milano illustrerà la storia evolutiva e sociale della malaria.
Il ruolo della malariologia italiana nella cooperazione internazionale sarà il tema dell’intervento del prof. Fulvio Esposito di Unicam, mentre il prof. Francesco Castelli del Dipartimento di Medicina dell’Università di Brescia parlerà di malaria e vaccini. L’esperienza a cavallo tra la malariologia italiana e quella britannica sarà al centro dell’intervento del prof. Tony Nolan della Liverpool School of Tropical Medicine, mentre il prof. Pierangelo Luporini di Unicam traccerà un ricordo di Mario Coluzzi, esperto di fama internazionale nel campo dell'epidemiologia della malaria.
Perché dormiamo? Perché il sonno è uno strumento necessario per il benessere del nostro cervello. Lo sta studiando da tempo il prof. Michele Bellesi, professore associato presso la Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, che ora sta sviluppando un nuovo progetto volto alla valutazione dell’uso del sonno e dei sogni come strumento per studiare lo stato di salute mentale, con particolare attenzione, in questo caso, alla popolazione del cratere.
"Il progetto – sottolinea il prof. Bellesi – ha lo scopo di valutare l'impatto di eventi catastrofici come un sisma o l'attuale pandemia sulla salute mentale della popolazione colpita. In collaborazione con la prof.ssa Emanuela Merelli della sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam e il Dr. Giulio Bernardi della Scuola IMT Alti Studi Lucca, stiamo sviluppando un’APP per telefoni cellulari chiamata Sogniario (nome derivato dalla sintesi di sogni e diario) per registrare e catalogare i sogni e prendere nota della qualità del sonno”.
Sogniario permetterà al team di ricercatori di costruire un archivio di dati riguardanti i sogni e il sonno che non ha precedenti sul territorio italiano. Grazie poi a innovative tecniche di analisi della neuro-linguistica computazionale applicate a grandi masse di dati, quali sono i Big Data, il gruppo coordinato dal prof. Bellesi proverà ad estrapolare fattori predittivi dello stato di salute cognitivo e ed emotivo della popolazione di riferimento partendo dall'esame del contenuto dei sogni e dalla qualità soggettiva del sonno.
“L'obiettivo – conclude il prof. Bellesi – è quello di creare uno strumento semplice e automatizzato che possa aiutare a misurare l'impatto di eventi catastrofici sulla salute mentale di intere popolazioni e che consenta di incrementare l'efficacia delle tecniche di intervento post-disastro indirizzandole verso le fasce di popolazioni più vulnerabili”.
Il prof. Bellesi è un eccellente esempio di “rientro dei cervelli”; dopo aver conseguito il dottorato di ricerca ha avuto l’opportunità di lavorare al Center for Sleep and Consciousness presso l'Università del Wisconsin-Madison, per proseguire poi la sua attività di ricerca all’Università di Bristol, in un team di fama internazionale.
Ha scelto però di tornare in Italia e di mettere a disposizione il suo know-how scientifico per far crescere la ricerca nel nostro Paese, ed in Unicam in particolare.
L’Università di Camerino continua a porre estrema attenzione alla tutela della salute ed al benessere dei propri dipendenti.
E’ infatti partita proprio in questi giorni, in collaborazione con la propria start-up Telepharmatec, l’iniziativa, gratuita e su base volontaria, di screening sierologico con l’effettuazione di test rapidi per la ricerca di anticorpi nei confronti del virus SARS-Cov-2, rivolta al personale docente e tecnico-amministrativo dipendente, nonché ai dottorandi di ricerca, borsisti ed assegnisti.
L’iniziativa, coordinata dal responsabile del Covid-team di UNICAM prof. Francesco Amenta, medico chirurgo e Direttore della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute, vuole essere un contributo dell’Ateneo al contenimento ed al contrasto dell’attuale pandemia.
Al fine di favorire l’adesione allo screening, lo stesso sarà realizzato nelle sedi di Camerino, Matelica, San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno, così da evitare spostamenti degli interessati e, in relazione alla partecipazione nonché all’andamento della pandemia, potrà essere svolto periodicamente per categorie particolarmente esposte e verrà comunque ripetuto per tutti, al ritorno dalle vacanze natalizie e pasquali.
“Questa è soltanto una delle ultime iniziative – ha sottolineato il Rettore Claudio Pettinari – messe in campo dall’Ateneo per garantire la massima sicurezza per tutto il personale che lavora ed opera in Unicam, e di conseguenza anche per la sicurezza di tutti i nostri studenti. Stiamo già riscontrando una elevata adesione allo screening. I luoghi di lavoro sono stati fin da subito, al rientro dal lockdown di marzo, adeguati alle esigenze di distanziamento e ad ogni dipendente viene consegnata periodicamente una fornitura di dispositivi di protezione individuale e di sicurezza, quali mascherine, guanti, spray sanificante e gel disinfettante".
"Ci tengo a sottolineare poi che qualora un dipendente risultasse positivo al test rapido, il protocollo di Ateneo prevede l’immediata effettuazione del tampone molecolare - afferma ancora il Rettore -. Ringrazio il prof. Francesco Amenta per il grande lavoro che sta svolgendo come responsabile del Covid Team di Unicam e per la tempestività con cui sta predisponendo tutte le azioni necessarie di prevenzione”.
Unicam quindi prosegue nell’affrontare questa pandemia con estrema attenzione, mettendo al centro la salute e la sicurezza dei dipendenti e degli studenti, senza diminuire l’elevato standard dei servizi erogati e proseguendo nello svolgimento della quotidiana attività istituzionale, nel pieno rispetto delle regole imposte per fronteggiare l’emergenza.
Sarà avviato un nuovo progetto per le qualità e la sicurezza dell'acqua in distribuzione, e della rete idrica di Camerino. L’Amministrazione comunale si è fatta promotrice di un progetto di collaborazione tra UNICAM e ASSM per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano cui parte integrante e sostanziale è la valutazione impatti odorigeni sull’acqua in distribuzione. Sulla base delle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), al centro delle politiche comunitarie e di molte proposte di legge, negli anni, la Comunità Europea ha affrontato il tema dell’accesso all’acqua potabile sicura promulgando una serie di direttive e stabilisce gli standard di qualità per i parametri chimici e microbiologici.
“Consapevoli della necessità di migliorare il processo di gestione dell’acqua potabile, come amministrazione abbiamo cercato sin da subito di coinvolgere la nostra Università - spiega l’assessore all’ambiente Marco Fanelli – e di favorire la collaborazione con l’ASSM che è il gestore del servizio idrico integrato del comune di Camerino.
Devo ringraziare il Magnifico Rettore Claudio Pettinari per la disponibilità dimostrata già al primo incontro, la referente del progetto Stefania Scuri nonchè l’amministratore Delegato dell’ASSM Graziano Natali che ha accettato di buon grado il fatto di poter partecipare ad un piano ambizioso. È una bella soddisfazione la formalizzazione della collaborazione per un progetto di ricerca sul quale abbiamo iniziato a lavorare diversi mesi fa e che non solo prevede una serie di valutazioni per minimizzare l’impatto odorigeno delle procedure di disinfezione, ma anche la valutazione e la gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo secondo il modello WPS definito, per l’Italia, “Piano di Sicurezza dell’Acqua” (PSA), in base alle più recenti linee guida dell’Istituto Superiore di Sanità”.
Un progetto all'avanguardia che guarda al benessere della comunità, anche secondo il Rettore Unicam Claudio Pettinari: “Da tempo sostengo che non basta accedere all’acqua, ma deve essere un diritto. Dobbiamo garantirlo e il benessere di una comunità dipende anche dalla qualità dell’acqua stessa. Per questo ci muoveremo in tre fasi: attraverso il monitoraggio delle strutture deputate a distribuire l’acqua; monitorando la qualità dell’acqua stessa e trovando le soluzioni per renderla più gradevole”.
Le acque destinate al consumo devono rispondere a requisiti minimi di salubrità e di qualità fisica, chimica e microbiologica nel punto in cui le acque sono disponibili al consumatore. Per garantire questi requisiti è necessario porre in essere una serie di misure che riguardano prima di tutto la salvaguardia degli acquiferi, trattamenti efficaci e sicuri volti a ridurre l’esposizione della popolazione ai potenziali rischi associati alla qualità dell’acqua in origine e alla distribuzione, garantendo il mantenimento di una qualità igienica degli impianti di distribuzione fino al rubinetto di utilizzo dell’utente.
Si è svolto un nuovo colloquio tra il sindaco Sandro Sborgia e il Prefetto Flavio Ferdani al fine di implementare la presenze di Forze dell’Ordine, in particolare dell’esercito, a presidio della zona rossa del centro storico e non.
Un nuovo colloquio che segue i diversi contatti avvenuti già nei giorni scorsi, in modo particolare dopo i furti registrati in alcune abitazioni della zona rossa di Camerino. “Purtroppo queste situazioni creano un enorme dispiacere e dopo esserci subito attivati, ci siamo mossi per chiedere che i controlli aumentassero in zona rossa. Il Prefetto ha mostrato una grande disponibilità quindi confidiamo nel fatto che quanto prima possano essere attivati nuovi punti di presidio nelle vie d’accesso alla città” ha detto il sindaco Sborgia. Con il comando dei Carabinieri di Camerino è stato avviato anche l’iter amministrativo per condividere e visionare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza.
Questo consentirà di avere un maggiore controllo della situazione della sicurezza pubblica, nonché di avere il materiale necessario ai fini dell’attività d’indagine in caso di eventi criminosi.
L’Università di Camerino organizza dal 14 al 18 dicembre 2020 la “International on line winter school on Blockchain technology and applications”, per approfondire la nuova tecnologia blockchain con un focus particolare su Hyperledger Fabric.
L’interesse per la blockchain, un registro pubblico digitale distribuito su più nodi il cui contenuto è organizzato in blocchi fra loro legati tramite crittografia, è infatti recentemente tornato alla ribalta per le sue potenzialità per l’applicazione in altri settori rispetto a quello puramente finanziario, in particolar modo nell’ambito della tracciabilità e della certificazione della produzione.
Durante la scuola, organizzata dalla Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam, gli studenti acquisiranno competenze utili a progettare, configurare, implementare ed eseguire applicazioni basate su blockchain. I partecipanti avranno modo di conoscere come si sta muovendo il mondo della ricerca e come le aziende stanno traendo vantaggio dall'uso della blockchain.
La scuola combina lezioni frontali on line, tutorial ed esperienze pratiche e si rivolge a studenti di corsi di laurea triennale, magistrale o di dottorato, post-doc, docenti, professori e professionisti interessati ad acquisire conoscenze e competenze su tecnologie blockchain con un focus particolare su Hyperledger.
Tra i relatori, oltre ai docenti della Sezione di Informatica, saranno coinvolti rappresentanti di istituzioni, centri di ricerca e industrie che a livello internazionale lavorano sul tema, tra ii quali Linux Foundation, IBM, Amazon, ed Exprivia.
La partecipazione è limitata a 40 candidati previa registrazione entro il 24 novembre 2020. I partecipanti saranno selezionati in base alle motivazioni e alla qualità del loro curriculum. S'intende, inoltre, applicare durante la selezione il principio delle pari opportunità di genere.
Tutte le informazioni sono disponibili all’indirizzo: http://pros.unicam.it/blockchainschool2020/
Lavori alla rete fognaria a Camerino dove gli operai sono stati impegnati, in modo particolare, nelle frazioni. Nella località di Pulciano sono, infatti, terminati gli interventi di rifacimento della linea di smaltimento delle acque bianche e l’adeguamento degli scarichi. Interventi terminati anche nella frazione di Polverina dove erano particolarmente necessari vista la situazione di difficoltà che la frazione è costretta ad affrontare di fronte a piogge particolarmente abbondanti, come accaduto anche nei mesi scorsi.
Il sistema di smaltimento delle acque meteoriche, già presente, era del tutto insufficiente a garantire un idoneo smaltimento delle acque pluviali anche con densità di pioggia ordinaria, sia per la sezione inadeguata dei tubi, che per il deterioramento degli stessi, con intromissione di radici e di altri materiali che, di fatto, impediscono lo scorrimento delle acque causando l’allagamento delle strade e diverse abitazioni.
“Non potevamo rimandare ancora la necessità dei cittadini di Polverina che da anni erano costretti a far fronte a disagi ogni qualvolta si presenta un temporale – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Marco Fanelli – Abbiamo quindi cercato di adeguare la linea delle acque bianche sia lì sia a Pulciano, dove, per altro, nei giorni scorsi è stata anche riaperta la strada che collega con Ponte la Trave”.
Vasta operazione della Guardia di Finanza: deferite 131 persone per percezione indebita del Cas (contributo autonoma sistemazione) e per l'assegnazione delle Sae senza averne i requisiti.
La Tenenza di Camerino ha avviato, a seguito degli eventi sismici del 2016, controlli sulla corretta percezione dei contributi stanziati a favore delle persone colpite dal terremoto.
Sulla scia dell’operazione “Anubi”, che ha portato, due anni fa, alla denuncia di 120 soggetti e alla contestazione di indebite percezioni per oltre € 500.000,00, sono proseguiti gli accertamenti aventi ad oggetto il Contributo di Autonoma Sistemazione (c.d. C.A.S.), destinato alla popolazione del centro Italia colpita dai citati eventi sismici, per fronteggiare l’emergenza abitativa.
Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, Dott. Giovanni Giorgio, che ha delegato in via esclusiva la Tenenza di Camerino ad investigare su tutto il territorio Provinciale, hanno consentito di individuare un’ulteriore platea di soggetti che, seppur formalmente residenti nei comuni del così detto “cratere sismico”, in realtà vivevano stabilmente altrove, non rispettando quindi il requisito della dimora principale, abituale e continuativa in uno dei predetti comuni.
Gli approfondimenti operati dalla Fiamme Gialle si sono, in sintesi, sostanziati in una molteplicità di attività: riscontro dei consumi delle utenze domestiche, assunzione di informazioni da vicini di casa, datori di lavoro e portalettere, nonché verifiche della scelta del medico curante, dell’ubicazione della filiale bancaria di riferimento del richiedente e dell’eventuale attivazione del servizio “seguimi” di Poste Italiane, al fine di ricevere la corrispondenza ad un indirizzo diverso rispetto alla formale residenza.
Nel corso dell’operazione, denominata “ANUBI II”, sono state finora deferite alla competente Autorità Giudiziaria ulteriori 89 soggetti e segnalate indebite percezioni per un totale di circa 670.000 euro di cui circa 310.000 euro già preventivamente sequestrati.
Parallelamente, è in corso di esecuzione, sostanzialmente con le medesime modalità d’intervento, l’operazione “Domus vacue”, orientata similmente a contrastare condotte lesive degli interessi pubblici connessi alle misure di sostegno in argomento e finalizzata all'individuazione di eventuali abusi o irregolarità nell'utilizzo delle Soluzioni Abitative in Emergenza (c.d. Sae), il cui scopo di realizzazione è stato quello di evitare lo spopolamento dei Comuni del così detto cratere.
Le indagini delle Fiamme Gialle camerti, ancora in corso ed esperite anche con la collaborazione dei Comuni interessati nonché attraverso riscontri diretti in loco, hanno riguardato sia le indebite assegnazioni delle Sae ai soggetti richiedenti, in quanto carenti dei requisiti iniziali previsti, sia i casi di irregolare o mancato utilizzo dei moduli abitativi.
Gli accertamenti sin qui svolti hanno consentito di deferire 42 soggetti alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti, nonché di segnalarli alle competenti Autorità Locali e regionali, per un totale di indebite percezioni e danno erariale di circa 2.000.000euro.
Il Rotary di Camerino e di Tolentino, in collaborazione con la Scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Camerino, hanno organizzato tre incontri pluridisciplinari e informativi sulla situazione post-emergenza covid-19 volti a focalizzare le criticità del sistema economico e le future prospettive imprenditoriali. Tema dell'inizitiva è “Il futuro imprenditoriale ed economico. Prospettive per i giovani al tempo del covid-19.”
I primi due incontri si sono già svolti con la partecipazione di diversi docenti universitari, mentre il terzo su “Il sistema economico nell'emergenza. Riflessioni e proposte degli attori della realtà economica” si terrà il 10 novembre, alle 17, sulla piattaforma virtuale collegandosi al sito https://unicam.webex.com/meet/catiaeliana.gentilucci, numero riunione 844204024. Dopo i saluti di Claudio Pettinari, rettore dell'Università di Camerino; di Rossella Piccirilli, governatore del Distretto 2090; di Rocco Favale direttore della Scuola di Giurisprudenza, interverranno Andrea Spaterna, prorettore dell'Unicam e delegato alla cooperazione territoriale e terza missione; Vincenzo Tedesco, direttore generale Unicam; Guido Favia, direttore della Scuola di bioscienze e medicina veterinaria Unicam; Andrea Marasca, presidente Rotaract Jesi; Gianni Niccolò, direttore di Confindustria Macerata; Riccardo Russo, presidente Consulenti del lavoro della Provincia di Macerata; Manuel Broglia dell'Uil Camerino; Aurelio Serrao dello Spin off Biovecblock.
Le considerazioni conclusive sono affidate a Francesco Casale, docente della Scuola di Giurisprudenza. Coordinano Gionata Lacchè del Rotary di Camerino e Catia Eliana Gentilucci dell'Unicam. Saranno riconosciuti due crediti formativi agli avvocati iscritti all'Ordine di Macerata e l'evento è stato accreditato ai fini della Fco dal Consiglio dell'Ordine dei Consulenti del lavoro con due crediti materia deontologica.
Il primo report intermedio del progetto esecutivo della verifica del piano della nuova casa di riposo Casa Amica, a Camerino, è in programma la prossima settima.
Un passo necessario per andare avanti nel processo che porta all’inizio dei lavori della struttura donata alla città di Camerino, dalla Croce Rossa Italiana, dopo il sisma del 2016 che sarà realizzata nel quartiere di Vallicelle con un investimento di oltre 2milioni di euro.
Lo scorso maggio è arrivato il parere favorevole di compatibilità e congruità dalla Regione Marche ed è stato conseguentemente consegnato il progetto di cui si aspetta l’ok definitivo dai Vertici nazionali della Croce Rossa. “Siamo in contatto diretto e costante con la CRI – spiega il sindaco Sandro Sborgia – proprio con l’intenzione di seguire puntualmente lo stato di avanzamento delle procedure per giungere prima possibile all'avvio dei lavori per la casa di riposo. Dopo essere riusciti a sbloccare le pratiche nei mesi scorsi, l'avvocato della Croce Rossa Italiana Marco Coletti, che ringrazio per la disponibilità, ha riferito che la Croce Rossa sta cercando di velocizzare al massimo i tempi adeguando il progetto alle nuove esigenze indotte dalla pandemia”. La nuova casa di riposo avrà 35 posti letto.
Sono in corso i lavori, del valore di 500 mila euro, che interessano il completamento delle opere esterne del polo scolastico ITGC, Liceo Sportivo e Socio-Pedagogico di Camerino, che si trova in Via Madonna delle Carceri.
Da alcune settimane, infatti, dopo la consegna dei lavori da parte della Provincia di Macerata a un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese), composta dalle ditte Di Murro Francesco SRL e Co.Ge.Co., è stato avviato l’intervento che prevede la sistemazione dell’area esterna della scuola.
In particolare viene realizzato il completamento dell’ingresso sud dell’istituto che si aggiunge agli altri accessi già in uso, il cantiere prevede anche il contenimento dei terrazzamenti mediante muri di sostegno e terre armate, il compimento della strada perimetrale alla scuola, i parcheggi e l’accesso all’Aula magna - auditorium, mediante una scala e una rampa in cemento armato.
La progettazione, l’appalto e la direzione dei lavori è interamente a carico della Provincia. Nello stesso polo scolastico di Camerino, la ditta Sardellini ha pressoché concluso i lavori di un secondo appalto, per un valore di 400 mila euro, che interessa le opere interne per il completamento dell’edificio.
Entrambi i progetti rientrano nella convenzione che regolano i rapporti tra Regione Marche e la Provincia di Macerata per l’ultimazione di questo polo scolastico camerte.
“Inoltre, nello stesso polo sta per partire un altro importante cantiere - afferma il Presidente Antonio Pettinari - che riguarda i lavori di adeguamento sismico e il completamento dell’Aula magna - auditorium. Infatti, tale progetto è stato approvato un mese fa circa dall’Amministrazione provinciale: si tratta di un intervento cospicuo, dell’importo complessivo di 800 mila euro, le cui risorse sono state reperite attraverso tre canali differenti di finanziamento: da risorse europee (POR FESR) legate al terremoto, da fondi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca riservati all’edilizia scolastica e da fondi della ricostruzione”.
"In questi giorni ho sentito l'assessore regionale alla sanità Saltamartini relativamente alla situazione del nostro Ospedale. Ho riferito le criticità esistenti con particolare riguardo alle carenze di personale. Il reparto di ortopedia è ridotto a due sole unità, e anche quello di cardiologia presenta ulteriori criticità". Così il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, attraverso una comunicazione ufficiale rivolta ai suoi concittadini, ha espresso la sua preoccupazione relativamente al nosocomio comunale.
"L’assessore mi ha rassicurato sul futuro dell’ospedale di Camerino e sulla necessità che continui ad essere il punto di riferimento della sanità dell’area montana - ha dichiarato il primo cittadino -. In questo senso, questa mattina nel corso di un colloquio telefonico, mi ha comunicato la sua volontà di evitare, fin quando sarà possibile, la conversione dell'ospedale in struttura COVID".
"L’operazione comporterà la ineludibile necessità - ha aggiunto Sborgia - di un provvisorio ridimensionamento delle prestazioni sanitarie a causa della riduzione di personale che sarà destinato per l’apertura di ulteriori due moduli del Covid hospital di Civitanova, con l'accorpamento del reparto di ortopedia a quello di chirurgia".
"Non ho nascosto il sentimento di preoccupazione circa la soluzione prospettata, ma la situazione di grave difficoltà che vive la Regione Marche e l’Italia intera ci impone di essere responsabili - ha proseguito il sindaco - Non ho motivo di dubitare delle parole dell’Assessore regionale Saltamartini, conoscendolo quale persona di assoluta serietà e uomo delle Istituzioni".
"Questa mattina ho anche incontrato il direttore generale, la dottoressa Nadia Storti, che mi ha informato circa le modalità con le quali saranno attuati i provvedimenti della Giunta Regionale - ha concluso Sborgia -. Continueremo sempre a tenere alta l’attenzione per il bene della salute dei cittadini di tutta l’area montana che ha nell’Ospedale di Camerino il suo punto di riferimento".
Riguardo all'evolversi dei contagi nel territorio comunale, il sindaco ha informato della presenza di 15 persone positive al Covid-19 e 5 persone in quarantena.
“Nessuno dice che 3 rianimatori del nostro nosocomio verranno trasferiti a Civitanova, quindi noi rimarremo sprovvisti di queste unità”.
Si espresso così, in un post facebook, il consigliere comunale di maggioranza Riccardo Pennesi in merito alla decisione presa dalla Regione Marche di non riconvertire l’ospedale di Camerino per aprire un nuovo modulo al Covid Hospital di Civitanova (Leggi qui).
"Tale scelta è stata presa anche grazie all’intervento del nostro Sindaco Sandro Sborgia - scrive Pennesi – il quale ha incontrato la direttrice generale dell’Asur Nadia Storti".
Riccardo Pennesi nel post chiama in causa anche il consigliere regionale camerte Gianluca Pasqui:
“Ora, ciò che devono fare i nostri rappresentanti in Regione, è evitare che qualcuno (in tutto il territorio della zona montana) abbia bisogno di essere rianimato, oppure, di garantire almeno la rianimazione a Camerino e farsi dare la garanzia che non ci siano futuri ridimensionamenti”, conclude.
Si è tenuta a Camerino lo scorso sabato la prima tappa della mostra itinerante “Scherza coi fanti e lascia stare i santi” organizzata da Contram e Conerobus per far memoria dei quattro anni passati dal disastroso sisma Centro Italia del 2016.
La mostra - allestita sul bus Setra del 1975 ancora nel parco mezzi dell’azienda - raccoglie scatti dell’architetto Luca Maria Cristini, che, tra settembre 2016 e marzo 2017 ha partecipato a decine di operazioni di recupero di opere nelle chiese e nei musei danneggiati dal terremoto. Tra le tante, migliaia, di foto scattate con mezzi non professionali per documentare le operazioni ne ha selezionate ventidue con le quali ha allestito una mostra su un vecchio bus di linea. Le foto mostrano statue di santi danneggiate, talvolta sbriciolate, che tolte dal loro naturale contesto e riprese dunque in situazioni del tutto anomale, “sembrano animarsi e trasmettere sentimenti umani di paura, smarrimento, perplessità”, come ha ricordato Cristini nel suo intervento.
La mostra, voluta dai due consorzi dei trasporti Contram e Conerobus, sotto gli auspici del comando Cartabinieri Tpc di Ancona, che tanta parte ha avuto nelle opere di messa in sicurezza del patrimonio culturale mobile, prevede altre tappe in novembre a Fabriano (sabato 7), Jesi (sabato 14) e Ancona (sabato 21) per portare anche in queste città un grido di allarme per il patrimonio di fede e d’arte oggi ancora a rischio. Non solo di riparazione dei danni si è parlato, ma anche di prevenzione dei futuri rischi, con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, istituto di restauro, che hanno concluso sabato scorso a Camerino il corso di Protezione Civile dei Beni Culturali tenuto proprio da Cristini.
All’iniziativa sono intervenuti il presidente del Contram Stefano Belardinelli, che ha accolto i visitatori della mostra sottolineando l’impegno per il territorio e illustrando i progetti futuri dell’azienda per la mobilità sostenibile, il sindaco di camerino Sandro Sborgia e l’assessore alla cultura Giovanna Sartori.Nella sua prima uscita ufficiale pubblica il neo assessore regionale Guido Castelli si è soffermato a lungo alla mostra e, accompagnato dal sindaco Sborgia, ha potuto toccare con mano la situazione della città ducale in un lungo tour del centro storico ancora in gran parte chiuso.
Prossimo appuntamento dunque a Fabriano, sabato 7 novembre dalle ore 9.00 nel centro della città sullo storico bus Setra del Contram per “Scherza coi fanti e lascia stare i santi”.