L’Università di Camerino prosegue la sua attività di divulgazione scientifica rivolta in particolare agli studenti delle scuole superiori.
Ha riscosso un grande successo l’appuntamento dei giorni scorsi con gli studenti delle quinte classi dei Licei di Camerino, grazie alla preziosa collaborazione del Dirigente Scolastico Francesco Rosati, nel corso del quale circa 200 studenti, divisi in due sessioni, hanno seguito con molto attenzione ed estremo interesse il seminario “Coronavirus, questo sconosciuto”, che ha visto protagonisti i docenti Unicam Gianni Sagratini, chimico degli alimenti, Barbara Re, informatica, Giorgia Vici, biologa nutrizionista e Giacomo Rossi, medico veterinario docente di fisiopatologia e immunopatologia. Il prossimo sabato 18 aprile il seminario sarà ripetuto per gli studenti delle classi terze e quarte, sempre dei Licei di Camerino.
Con contenuti più focalizzati alle nuove tecnologie, inoltre, venerdì 17 aprile il seminario “Coronavirus, questo sconosciuto” sarà tenuto sempre in modalità telematica per le classi quinte dell’ITCG “Antinori” di Camerino. Protagonisti questa volta saranno i professori Guido Favia, Direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Michele Loreti, docente della sezione di Informatica, Francesco Rizzo, docente della Scuola di Giurisprudenza, Marco Materazzi, docente della sezione di Geologia, Stefania Scuri, docente della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute e Davide Paciotti, docente della Scuola di Architettura e Design. Anche in questa occasione ognuno di loro analizzerà i diversi aspetti legati al coronavirus ed alla particolare situazione che stiamo vivendo, sulla base delle proprie competenze. Si andrà dall’analizzare il virus dal punto di vista biologico ai corretti comportamenti igienico sanitari da seguire, dalla georeferenziazione alle valvole stampate in 3D per “hackerare” maschere da sub e farle diventare respiratori per i pazienti in terapia subintensiva, dagli aspetti giuridici legati al distanziamento sociale alla natura e all’ambiente che riaffermano il loro ruolo.
I seminari saranno poi disponibili on line nel portale di divulgazione della ricerca di Unicam “Scienza e Lode” www.unicam.it/scienzaelode, a disposizione degli insegnanti che volessero utilizzarli come materiale di approfondimento per i propri studenti.
(Nella foto il professore Unicam Guido Favia)
Chiusi per inagibilità, aperti per vocazione. È questo lo slogan creato dai musei di Camerino dopo il sisma del 2016, che ne aveva reso non fruibili le strutture. Uno slogan che, ora, può purtroppo accomunare tutti i musei italiani, a causa delle misure restrittive che ne hanno determinato la chiusura per agevolare il contenimento del contagio da Covid19. Ecco, dunque, che molte realtà più o meno vicine hanno fatto riferimento proprio a Camerino per capire come si può “essere aperti pur stando chiusi”. Un’esperienza, quella dei Musei di Camerino, maturata con il sisma e che, ora, è esempio per molti. “Un'esperienza che porta a una visione territoriale – spiega l’assessore alla cultura, Giovanna Sartori - è importante fare rete. Se c'è una cosa di cui sono ancora più convinta, anche dopo la grande emergenza che stiamo vivendo, è che la cultura e il turismo possano e debbano essere un punto di ripartenza fondamentale”.
“Sono diverse le iniziative e le idee progettuali portate avanti in questi anni - dice la dottoressa Barbara Mastrocola, curatrice delle collezioni civiche e direttrice del museo arcidiocesano - e che hanno permesso di dimostrare quanto sia possibile “non fermarsi”, poiché il museo non è solo un susseguirsi di sale espositive, un posto in cui conservare e mettere in bella mostra tele e sculture. È possibile - continua - perché non è solo un contenitore di opere d’arte, ma è esso stesso un contenuto d’arte e soprattutto di storie. È un luogo vero, dotato di una propria identità. Perché i musei non solo custodiscono capolavori, ma ci raccontano esperienze e, spesso, sempre più spesso, sono essi stessi parte della storia”. La storia che i musei di Camerino raccontano anche quest’anno, dopo il progetto “Dalla polvere alla luce”, è stata premiata dalla Regione Marche, che ha approvato e finanziato ben tre progetti. Il primo, la bellezza ritrovata, in occasione del ritorno del ritratto di Giulia da Varano, l'altro di carattere espositivo, con una mostra che si svolgerà in autunno (Coronavirus permettendo) e che, senza svelare troppo, muoverà proprio dal prezioso ritorno del ritratto di Giulia da Varano, e l’altro di natura gestionale e organizzativa. Si tratta, infatti, di un progetto di aggregazione tra le strutture museali cittadine, Pinacoteca e Museo Civici, Museo Arcidiocesano “G. Boccanera” e Sistema museale d’Ateneo che, nello specifico, è finalizzato a incrementare e migliorare la soglia di efficienza finanziario-gestionale delle strutture e l’ottimizzazione nell’erogazione dei servizi della rete dei musei, attraverso una serie di iniziative mirate che vanno dal marketing alla didattica, passando, ovviamente, per l’individuazione di orari e aperture che garantiscano una sempre migliore fruibilità.
“I musei cittadini – prosegue l’assessore Giovanna Sartori - sono riusciti a stare in piedi, ma, ora, cominciano a camminare in maniera più spedita grazie anche a una gestione in sinergia tra Comune, Arcidiocesi e Ateneo".
Proprio da questa sinergia, inoltre, si sviluppa l’ambizioso, ma già avviato, progetto di procedere contemporaneamente alla ricostruzione del Rettorato, del Duomo e del Palazzo Arcivescovile. “Quest’ultimo – ha ribadito l’arcivescovo di Camerino, Francesco Massara - è già in fase progettuale e, quindi, da deposito delle opere dei due musei cittadini civico e diocesano, potrà essere futura sede museale. È chiaro, infatti, che nessuno dei tesori di Camerino o che hanno trovato custodia a Camerino dopo il sisma, almeno per quanto riguarda quelli arcidiocesani, sarà mai trasferito in luogo diverso. L’arte è identità e l’identità non prescinde dalle radici. Radici che, però, possono essere messe ulteriormente in rete. E’ opportuno lavorare, quindi, verso quello che è a tutti gli effetti un mio sogno e una opportunità per l’intera area del cratere, ossia mettere a sistema una rete museale che comprenda tutte le strutture espositive di Camerino, San Severino Marche, Castelraimondo con il Castello di Lanciano e Matelica con il Museo Piersanti, in modo da far ammirare ad un pubblico sempre più vasto i tesori che custodiamo da secoli su queste terre”. Una precisazione, questa, che mette definitivamente fine alle paure, infondate, di quanti hanno accolto la bella e importante notizia della realizzazione del nuovo Museo di San Severino Marche (dove saranno custodite le opere di San Severino e delle strutture arcidiocesane del territorio settempedano) come una minaccia per le opere d’arte di Camerino e del suo territorio.
Iniziata la consegna a domicilio delle mascherine alla cittadinanza di Camerino. I consiglieri comunali Riccardo Pennesi e Maria Giulia Ortolani insieme ai giovani volontari del Movimento giovanile Panta Rei e alla Protezione civile hanno iniziato la distribuzione nelle diverse zone comunali: dalle aree Sae, alle frazioni nonché i diversi quartieri della città. I presidi sono arrivati a inizio settimana dalla contea cinese di Taicang e l'Amministrazione comunale, dopo averle distribuite alla casa di riposo “Casa Amica”, agli uffici comunali e le forze di polizia, ha provveduto a organizzare la consegna, dividendole per famiglia, così da attivare subito la distribuzione.
“Vorrei ringraziare di cuore i giovani e i volontari della Protezione civile che hanno svolto la consegna in maniera efficiente e tempestiva e che hanno confezionato i kit – ha commentato il sindaco Sandro Sborgia – Un grazie per lo straordinario lavoro, per l'impegno, la dedizione e la disponibilità. La raccomandazione per tutti i cittadini resta quella di rimanere a casa e continuare ad avere un atteggiamento responsabile. Queste belle giornate e le feste pasquali potrebbero essere un invito a uscire, ma dobbiamo stringere i denti e continuare a rispettare le indicazioni che ci sono state date. Abbiamo pensato di consegnare le mascherine a tutta la cittadinanza per andare incontro a un’esigenza in questo momento fondamentale, vista l’emergenza Covid19. Aggiungo, però – continua il primo cittadino di Camerino – che indossare la mascherina non significa poter uscire e riprendere la vita normale. Significa proteggersi e proteggere gli altri. Entriamo nella fase più delicata e pesante dopo settimane che siamo chiusi in casa. Sarà una Pasqua che ricorderemo per tutta la vita: rendiamola speciale amandoci ed amando il prossimo nel rispetto delle regole”.
Sono tre i casi positivi al Covid19 a Camerino e 22 le persone in isolamento fiduciario. "Dalla prossima settimana inizierà, anche, la distribuzione del bonus spesa per i quali è stata firmata una convenzione con l’azienda Day", fa sapere il sindaco.
Fiduciosa attesa all' Unicam per gli esiti dei primi trial clinici di un protocollo di cura innovativo che potrebbe essere efficace sulla pandemia generata dal Coronavirus.
È nata, infatti, all’interno dei laboratori Unicam, in particolare dal gruppo di ricerca coordinato dal professor Giacomo Rossi, medico veterinario della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Ateneo camerte, una terapia che potrebbe aprire incoraggianti scenari alla cura del Coronavirus. Il professor Rossi sta conducendo uno studio sul Coronavirus del gatto, FeCoV, nel quale da molti anni si verifica una patologia molto grave, per lo più ad esito mortale, di cui non esiste un protocollo terapeutico o un vaccino efficace/protettivo.
Studiando i siti recettoriali ed il modo con il quale i coronavirus si legano alle cellule dell'ospite, il gruppo di ricerca si è accorto di una particolarità di Covid-19: il virus presenta un numero maggiore di legami con i siti di glicosilazione del recettore ACE2 cellulare (il recettore che Covid-19 utilizza per entrare nelle cellule del polmone, dell'apparato digerente e del tratto genito-urinario dell'uomo).
“I siti di glicosilazione – afferma il professor Rossi – sono delle aree in cui delle molecole di zucchero semplice si legano ad una proteina ancorata sulla membrana cellulare. In particolare, ho notato che tutti questi siti di glicosilazione sono costantemente legati all'ultimo amminoacido della proteina di membrana, che è l'aminoacido Asparagina. Da qui l'idea di utilizzare un vecchio farmaco, ben noto presso gli oncologi che lo usano nella terapia della leucemia acuta dei bambini, la L-Asparaginasi, che è un enzima che eliminando l'aminoacido Asparagina "taglia" di fatto il legame dello spike virale con il suo specifico recettore cellulare, bloccando di fatto l'infezione.
Questo farmaco, unito alla già nota Clorochina che funziona bloccando l'ingresso del virus nella cellula tramite un altro meccanismo alterante il pH delle vescicole che trasportano il virus al proprio interno, e all'Eparina, che previene il danno acuto vascolare indotto dalla tempesta dell'infiammazione causata dal virus, e quindi la trombosi secondaria, copre in maniera completa infezione ed effetti dell'infezione sull'uomo”.
E poiché la scienza non conosce muri e steccati ma solo ponti e collaborazioni, grazie all’interessamento di un medico marchigiano, lo studio in brevissimo tempo viene analizzato dal noto imprenditore e scienziato Francesco Bellini, laureato ad honorem Unicam, cofondatore della società canadese Biochem Pharma e presidente, tra le altre, della ViroChem Pharma, nonché membro del Consiglio di amministrazione di Montreal Heart Institute Foundation e Canada Science Technology & Innovation Council.
Dopo un attento studio ed analisi è nato il brevetto che, in tre giorni, è stato depositato negli USA (Washington DC) e che già è in fase di valutazione in vari nosocomi statunitensi e canadesi per una rapida applicazione.
“Chiaramente è presto per poter dire se questa cura sarà efficace – ha dichiarato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – ma ancora una volta sono ad esprimere grande soddisfazione, a nome dell'intera comunità universitaria, per questo ulteriore successo che conferma l'eccellenza della qualità della ricerca scientifica dell'Università di Camerino, riconosciuta anche a livello internazionale. In questa occasione la soddisfazione è ancora più grande perché abbiamo messo in campo le competenze dei nostri ricercatori per trovare soluzioni che siano a beneficio della salute pubblica mondiale. Mi complimento con il prof. Rossi, di cui apprezzo le ottime capacità di ricercatore e divulgatore.
Come definito anche nel Piano Strategico di Ateneo 2018-2023, Unicam conferma l’intenzione di sostenere e sviluppare le attività dei gruppi di ricerca che operano nelle cinque Scuole di Ateneo, affinché riescano non solo ad inserirsi con più facilità nei programmi di finanziamento europei ed internazionali, ma perché producano innovazione da trasferire al mondo delle imprese e delle professioni. In questo caso la sinergia pubblico-privato ha dato subito eccellenti risultati ed ora attendiamo tutti fiduciosi l'esito della sperimentazione”.
Volano i contatori della campagna di crowdfunding “Eroi in prima linea”, a favore di ANPAS, CRI, Ordine dei medici ed Ordine delle professioni infermieristiche, organizzata dagli studenti dell’Università di Camerino. A pochi giorni dall’inizio della campagna sono stati già raccolti oltre 8 mila euro, più della metà dell’obiettivo finale di 15 mila euro fissati dalla campagna. Le lancette scorrono velocemente: 20 giorni in tutto per dare subito un aiuto immediato e concreto. Una vera e propria sfida già raccolta da tanti cittadini privati e imprenditori, che vede impegnati i 49 studenti del corso universitario "Business Angels & Crowdfunding" diretto dal prof. Filippo Cossetti (fundraiser professionista) per supportare i medici, gli infermieri e i volontari delle Associazioni impegnati 24 ore su 24 nella prima linea nella guerra contro il coronavirus.
E’ possibile contribuire (anche solo con 5 euro) direttamente sulla piattaforma web Eppela (uno dei maggiori portali italiani di Crowdfunding), attraverso il seguente link :
https://www.eppela.com/eroiinprimalinea
Obiettivo della corsa contro il tempo: poter garantire entro il 23 aprile prossimo i 15 mila euro per l’immediato acquisto dei materiali di protezione, mascherine, tute guanti e altri dispositivi fondamentali per arginare l’epidemia in corso e assistere in sicurezza i tanti pazienti affetti da coronavirus.
"Questi ragazzi stanno raggiungendo grandissimi traguardi, ogni giorno sono "sul pezzo", e ogni risultato raggiunto diventa il punto di partenza per quello successivo. – ha detto il Prof Filippo Cossetti .- “Ed è così che, con il loro impegno siamo passati, in soli 6 giorni, da 2.mila... a 5.mila ... a 8.mila euro raccolti. L'obiettivo finale è 15.mila euro, ma con questa determinazione... e con il vostro aiuto.... possiamo fare ancora di più!”
Prosegue l'opera benefica e di impegno sociale della Transport Service associata a Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo.
L'azienda ha infatti donato strumenti ed attrezzature sanitarie agli ospedali di San Benedetto del Tronto e di Camerino (dove nello specifico sono state fatte recapitare delle pompe a siringa e delle barelle), ora a disposizione dei reparti interessati dall'emergenza sanitaria.
Ricordiamo che nelle scorse settimane, l'impresa aveva effettuato un'altra donazione di macchinari sanitari (in particolare due ventilatori), agli ospedali di Ancona e Pesaro. Macchinari utilizzati nei reparti di rianimazione dedicati al Coronavirus.
L'Associazione tutta vuole pubblicamente ringraziare la Transport Service per questa importante donazione a beneficio delle strutture sanitarie e di tutta la comunità regionale.
Natale con i tuoi, Pasqua o meglio…Pasquetta con Unicam, se vuoi. Questo lo slogan con cui viene promosso l'incontro “C’era una volta ... la Scienza e le Fiabe” in programma per lunedì 13 aprile, un fantastico viaggio dedicato ai bambini di ogni età alla scoperta di quanta scienza sia presente nelle favole più belle che hanno accompagnato la nostra infanzia e che ora sono nei sogni e nei desideri dei nostri figli.
Mariasole Cingolani leggerà alcuni brani tratti dalle fiabe più famose ed il prof. Claudio Pettinari, nella sua veste di chimico, racconterà la tanta scienza, la chimica, la fisica, la biologia, in esse contenuta.
Ad accompagnarli i disegni naturalistici di Francesco Petretti, noto divulgatore scientifico e volto televisivo, e gli intermezzi musicali a cura del maestro Vincenzo Pierluca, per creare un’atmosfera ancora più fiabesca.
E come in ogni fiaba che si rispetti, non poteva mancare il principe azzurro. A condurre tutti gli interventi sarà il bravissimo giornalista Maurizio Socci.
“Da qualche anno – sottolinea il Rettore Unicam Claudio Pettinari – stiamo proponendo questi appuntamenti di divulgazione scientifica rivolti ad un ampio pubblico per far conoscere e far amare ancora di più la scienza, raccontando quanto sia presente nella nostra quotidianità e nelle cose che più amiamo e che ci appassionano, quali la musica, l’arte, la letteratura e la poesia, i supereroi. In questo periodo così difficile per tutti noi, vogliamo proseguire con le attività di terza missione, declinandola anche con momenti più “leggeri” per ad un pubblico molto giovane che si sta avvicinando al fantastico mondo della scienza”.
L’appuntamento, dunque, è per lunedì 13 aprile alle ore 17.00 in diretta Facebook sulla pagina Unicam – Università degli Studi di Camerino.
Le opere d’arte della diocesi di San Severino e Camerino, attualmente ricoverate in vari depositi, ritroveranno presto una casa: un nuovo polo museale nella sede del Palazzo Arcivescovile di San Severino Marche sarà allestito grazie a un progetto di rifunzionalizzazione deciso dalla Regione Marche.
La Commissione Europea, infatti, con Decisione del 26 marzo 2020, ha approvato la modifica del Programma Operativo regionale Marche FESR 2014-20, nel quale è inserito il finanziamento per 1 milione e 100 mila euro.
Il complesso architettonico di 2820 mq, disposti su cinque livelli e oggetto di risanamento conservativo e miglioramento sismico dopo il terremoto del 1997, non aveva subito danni significativi dall’ultimo sisma del 2016 e si presenta come sede ideale per allestire spazi funzionali nel rispetto dei criteri tecnico scientifici e degli standard museali.
“Ho comunicato questa mattina la buona notizia a S.E. Monsignor Massara – ha detto il presidente Ceriscioli – con grande soddisfazione, perché finalmente l’enorme patrimonio artistico di un’area così colpita potrà presto essere fruito di nuovo. Questo magnifico edificio soddisfaceva, infatti, anche per le buone condizioni strutturali, l’esigenza di trovare contenitori idonei al recupero e valorizzazione del patrimonio storico artistico gravemente colpito dagli eventi sismici, con particolare riferimento a quello proveniente dalle chiese e monasteri gravemente lesionati. Sarà un ulteriore motivo di richiamo per questo bellissimo territorio che merita la massima valorizzazione anche culturale e in chiave turistica. L’inserimento del finanziamento di 1 milione e 100 mila permetterà così di concludere un iter progettuale e amministrativo durato un anno che aveva previsto una riprogrammazione finanziaria dopo i 248 milioni di fondi aggiuntivi legati al sisma. “
“Questa notizia per noi è segno di gioia e speranza - afferma Monsignor Massara - . Sarà il Museo della Rinascita, perché conterrà tutte le opere della diocesi, un patrimonio immenso e preziosissimo, purtroppo fortemente danneggiato dal sisma, che potrà essere conservato e che costituisce la storia e l’identità del nostro territorio”.
L’idea progettuale si fonda sul riutilizzo dei locali a sede espositiva non solo come raccolta delle numerose opere d’arte della zona che sono attualmente non visibili, ma anche una sede di laboratori di restauro delle opere – quadri, tavole, affreschi e sculture - che avevano subito danni.
Gli interventi riguarderanno una attenta dislocazione delle diverse funzioni con conseguente predisposizione impiantistica e allestimento, in modo da realizzare ambienti idonei al ricovero/deposito delle opere d’arte, ambienti per la loro esposizione nonché ambienti per lo studio e la consultazione con particolare riferimento al patrimonio archivistico.
Saranno inoltre ricavati spazi per funzioni amministrative e ricettive e particolare attenzione sarà data alla creazione di ambienti multimediali necessari all’implementazione dell’offerta museale, anche con finalità di catalogazione e monitoraggio del patrimonio storico artistico .
Si potrà procedere ora alla stipula di un accordo in corso di definizione, fra Regione Marche e Arcidiocesi di Camerino San Severino, proprietaria dell’immobile e soggetto attuatore dell’intervento, che ne disciplinerà tempi (progettazione, appalto ed esecuzione delle opere) e modalità di rendicontazione della spesa.
L'arcivescovo Francesco Massara dell'Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche e Amministratore della diocesi Fabriano-Matelica ha elaborato un messaggio destinato ai fedeli, che vivranno le festività pasquali in quarantena presso le proprie abitazione a causa dell'emergenza coronavirus.
"Carissimi fratelli e sorelle,
desidero raggiungerVi con questo mio messaggio pasquale in un momento nel quale la nostra vita ordinaria è stata invasa e stravolta dalla straordinarietà della quarantena imposta a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19.
Vorrei riflettere con voi sulle parole che il giorno di Pasqua, attraverso i mezzi di comunicazione e insieme ai nostri familiari, avremo modo di ascoltare con la proclamazione del Vangelo di Matteo:
«Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.
Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto» (Mt. 28, 5-6).
È come se anche le parole del Vangelo volessero associare le nostre paure alla paura di quelle donne che, di buon mattino nel giorno dopo il sabato, vanno al sepolcro e si trovano sconvolte per quel che vedono: la tomba vuota! Non basta quanto hanno vissuto durante la passione del venerdì? Sembra che le loro angosce non siano cessate: non era già sufficiente uccidere Gesù sulla croce? Era necessario ora trafugare il suo corpo? Dal cuore di queste donne nasce e si sviluppa un susseguirsi di paure che, in qualche modo, stiamo vivendo e percependo anche noi in questi giorni.
Gli scienziati dicono che una delle reazioni più tipiche registrate in questi casi di pandemia è proprio quella di sperimentare la paura, un’emozione primaria e fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai pericoli che incontriamo nella vita.
Abbiamo paura del contagio, di ammalarci e di contagiare i nostri cari, paura di un ricovero forzato, paura di morire e di rimanere soli, paura di perdere affetti importanti e di non poterli salutare, paura di non avere da mangiare, di non poter uscire, di perdere il posto di lavoro, paura di non poter tornare alla vita di sempre, paura su paura. Tutte queste angosce si sono aggiunte a quelle che ci accompagnano ordinariamente: paura del disastro ambientale, dei terremoti, degli esperimenti genetici in laboratorio, paura del vicino, del diverso, paura dell’immigrato e del povero, paura del terrorismo e della guerra, paura su paura.
Seppur scoraggiati da queste paure, Vi chiedo di ascoltare la risposta dell’angelo alle donne spaventate: «Non abbiate paura».
L’angelo accanto al sepolcro vuoto sembra non parlare più soltanto alle mirofore, cioè alle donne che portano gli unguenti per la sepoltura, ma parla a me e a te. «Francesco, non avere paura!».
Questo invito a non temere percorre tutta la storia biblica. Nella Scrittura, infatti, questa parola è rivolta da Dio a tantissimi testimoni: da Abramo nostro padre nella fede, a Mosè chiamato a guidare il popolo nel deserto; da Giuseppe sposo di Maria, alla stessa Maria, Madre di Gesù e nostra; fino a Pietro, timoroso e incerto sulle acque.
Così, oggi, questo invito divino raggiunge, con la sua consolazione e speranza, anche me e te: «non avere paura, fratello, sorella: coraggio, non temere!».
L’angelo invita i credenti a non lasciarsi traviare dai timori e dai dubbi di fronte alla tomba vuota, a superare i limiti della morte di Gesù. Un invito a pensare a Lui in un modo diverso e completamente nuovo che richiede di reimpostare il rapporto con Lui. Un po’ come le nuove modalità di rapporto che abbiamo dovuto inventarci, con fantasia e intraprendenza, in questo tempo di forzato isolamento sociale.
Il Papa, venerdì scorso 27 marzo, durante il discorso che precedeva la Benedizione Urbi et Orbi così ha pregato: «Signore tu ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi […]. È il tempo di reimpostare la rotta della vita verso di Te, Signore, e verso gli altri. E possiamo guardare a tanti compagni di viaggio esemplari che, nella paura, hanno reagito donando la propria vita».
L’invito dell’angelo a vedere non indica soltanto un guardare che si interroga, che cerca una risposta ma è ancora immerso nel dubbio e nella titubanza; è un vedere trasfigurato, contemplativo, capace di trascendere i limiti della paura e dell’apparenza, in grado di cogliere ciò che sta al di là, oltre la paura, oltre la tomba vuota. Vedere è il verbo proprio della fede, infatti vedere oltre significa avere fede.
Finalmente, l’angelo rivela il segreto, l’arcano mistero che dona gioia e stupore a questa Domenica di Risurrezione, l’Ottavo giorno senza tramonto. Allora, non bastano più le logiche umane, un toccare e un vedere limitati dalle paure, ma deve immettersi nel nostro oggi la novità che trasfigura il nostro dolore e la nostra angoscia poiché Gesù “è stato risuscitato”. L’evangelista Matteo usa volutamente un passivo teologico perché vuole lasciar intendere che la risurrezione è un’azione esclusiva di Dio, scaturita dalla Sua potenza e grazia. Se la tomba è vuota è opera di Dio.
Per vedere e comprendere tutto questo, dobbiamo passare dal ragionamento alla fede, dal calcolo all’abbandono totale nelle mani del Creatore.
Vorrei concludere con l’invito che Papa Francesco ha rivolto a tutto il mondo: “Abbracciare il Signore per abbracciare la speranza: ecco la forza della fede, che libera dalla paura e dà speranza”.
Questo è il messaggio pieno di fiducia che desidero parteciparVi in questa Pasqua invitandoVi a non avere paura e ad alimentare uno sguardo di fede capace di aprirsi alla speranza di una vita nuova che rinasce dalla croce. E questo, nell’attesa di poterci nuovamente abbracciare, di condividere il dolore delle molte perdite di vite umane e di tornare a rallegrarci in Lui con nuovi stili di vita e un rinnovato rispetto verso noi stessi, la natura, i rapporti sociali ed economici.
A Voi tutti e alle Vostre famiglie, un augurio affettuoso di una santa Pasqua di speranza e di Risurrezione".
La ricerca dell’Università di Camerino conferma ancora una volta la sua eccellente qualità.
Il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Cristina Miceli, docente della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria di Unicam, di cui fanno parte anche la prof.ssa Sandra Pucciarelli, la dott.ssa Angela Piersanti e il dott. Matteo Mozzicafreddo, è capofila di un progetto che ha ottenuto un importante finanziamento qualche anno fa da parte della Gordon and Betty Moore Foundation, che ha lanciato un’iniziativa coraggiosa nominata Marine Microbiology Initiative con l’intento di sostenere progetti rivolti a sviluppare nuove tecnologie in microrganismi marini già noti per particolari caratteristiche, così da costituirne nuovi sistemi modello per studiare le variazioni ambientali, sia in relazione al clima che ai contaminanti nel mare.
Il finanziamento ha consentito al gruppo Unicam, unico gruppo italiano finanziato con il ruolo di principal investigator, unitamente a molte altre istituzioni europee, statunitensi e giapponesi, di avviare l’attività di ricerca volta a conoscere meglio la genomica di protozoi marini, tra cui una specie antartica, molto sensibile a variazioni di temperatura ed inquinamento ambientale.
Ora i risultati, frutto di un lavoro di grande collaborazione in modalità open science tra oltre 100 ricercatori coinvolti in tutto il mondo, sono stati pubblicati nel numero di aprile della prestigiosa rivista internazionale “Nature Methods”.
In particolare, tra i risultati ottenuti dal gruppo di ricerca Unicam, è sicuramente molto rilevante la caratterizzazione ed il confronto dei genomi di due specie di protozoi, Euplotes focardii ed E.crassus, il primo antartico ed il secondo adattato agli ambienti temperati e comune nel nostro mare Adriatico.
“Abbiamo messo a punto, anche grazie a competenze bioinformatiche, - ha sottolineato la prof.ssa Miceli – nuovi modelli unicellulari marini che si possono utilizzare per studiare vari meccanismi biologici, soprattutto di risposta ai cambiamenti ambientali. Siamo quindi in grado di osservare quali sono i geni che si attivano in risposta a cambiamenti di temperatura o salinità, come sta avvenendo in Antartide per lo scioglimento dei ghiacci, o in risposta a contaminanti ambientali come nanoparticelle di metalli pesanti e nanoplastiche purtroppo molto presenti nei nostri mari”.
“Anche a nome dell’intera comunità universitaria – ha sottolineato il Rettore Unicam Claudio Pettinari – esprimo grande soddisfazione per questo ulteriore successo che conferma l’eccellenza della qualità della ricerca scientifica Unicam, riconosciuta anche a livello internazionale. La qualità della ricerca di base rappresenta infatti un passo fondamentale per lo sviluppo di metodi e tecnologie innovative che siano poi a beneficio di tutti noi, della sostenibilità dell’ambiente, della salute pubblica”.
Prenderà il via domani giovedì 9 aprile una serie di eventi divulgativi sul tema “Nuove ed emergenti prospettive per la Società Digitale”, a cura dei docenti della Sezione di Informatica della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam.
I seminari sono rivolti non solo agli studenti Unicam, ma a tutti quanti interessati alle prospettive che le scienze e tecnologie informatiche stanno offrendo alla nostra società.
Il primo seminario sarà su “Dalle criptovalute alla tracciabilità di beni e prodotti: il fenomeno emergente delle Blockchain” a cura del professor Francesco Tiezzi; venerdì 17 aprile il professor Loreti parlerà di “Eppur si muove … simuliamo la realtà per capire cosa accadrà”; “Miglioramento continuo nei processi organizzativi delle Imprese e della PA: l’arte del modellare” sarà il tema del seminario tenuto dalla professoressa Barbara Re giovedì 23 aprile, mentre giovedì 30 aprile il professor Andrea Polini illustrerà l’”Algoritmica di tutti i giorni”.
Gli incontri proseguiranno anche nel mese di maggio. Venerdì 8 maggio la professoressa Diletta Cacciagrano terrà il seminario su “Industria 4.0: nuovi aggiornamenti da installare (ovvero Industria 5.0), mentre “Sicurezza Informatica: social engineering” sarà il tema dell’incontro tenuto dal professor Fausto Marcantoni giovedì 14 maggio. Concluderanno la serie di incontri il dottor Marco Piangerelli che venerdì 22 maggio parlerà di “Intelligenza delle Macchine”, mentre “Internet delle cose e cose di Internet” sarà il tema del seminario del professor Leonardo Mostarda in programma venerdì 29 maggio.
Tutti gli incontri saranno moderati dal professor Flavio Corradini ed inizieranno alle ore 18.30; per partecipare basta collegarsi all’indirizzo https://unicam.webex.com/meet/flavio.corradini
Sottrae per 10 anni in maniera fraudolenta la pensione di invalidità e i risarcimenti percepiti dal cugino. È quanto hanno accertato i militari della Tenenza di Camerino, nel corso di un’attività delegata dalla Procura della Repubblica di Macerata.
La truffa è stata fatta ai danni di un cittadino senegalese che, nell’anno 2009, rimase vittima di un gravissimo infortunio sul lavoro a seguito del quale gli venne riconosciuta una importante invalidità.
In conseguenza dell’infortunio occorsogli, e in considerazione dello stato di inabilità ed incapacità del soggetto, è stato il cugino operaio a gestire in prima persona come curatore legale e unico parente presente in Italia sia la pensione di invalidità che la quota risarcitoria.
Tuttavia invece di curare gli interessi dello sfortunato familiare, per 10 anni l'uomo si è indebitamente appropriato dell’intero capitale, ricostruito in oltre € 790.000,00.
Le Fiamme Gialle camerti hanno anche scoperto come una parte del denaro, quasi € 230.000,00, è stata trasferita in Senegal tramite i circuiti money transfer dove sarebbe stata utilizzata per attività commerciali e imprenditoriali personali dell’indagato.
Il soggetto è stato così denunciato alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di truffa, circonvenzione di incapace e autoriciclaggio.
Su richiesta del Procuratore della Repubblica di Macerata, il G.I.P. presso il Tribunale ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo, in esecuzione del quale i militari della Tenenza hanno sottoposto alla misura cautelare reale un immobile sito in Tolentino del valore di € 113.000,00 e consistenze finanziarie per circa € 10.000,00, il tutto nella completa disponibilità del senegalese.
Hanno preso il via lo scorso 20 marzo, naturalmente in modalità telematica, le attività didattiche della prima edizione del Master di primo livello in “Digital Solutions Manager”, organizzato dall’Università di Camerino e dalla Fondazione Colocci di Jesi, in collaborazione con le aziende Apra, Loccioni, Maggioli e Teamsystem per formare professionisti nella pianificazione e nello sviluppo di soluzioni digitali.
In linea con le esigenze del mercato del lavoro, il master intende permettere a laureati in discipline scientifiche ed economiche, che abbiano dunque maturato una preparazione matematica di base durante la laurea triennale, di acquisire conoscenze e competenze che possa permettere loro di intraprendere una carriera lavorativa nel contesto delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT).
“Le previsioni occupazionali per il settore dello sviluppo e gestione di soluzioni digitali – sottolinea il professor Andrea Polini, docente della sezione di Informatica di Unicam e direttore del master – prevedono nei prossimi anni uno squilibrio tra la richiesta del mondo del lavoro e la disponibilità di personale qualificato dell'ordine delle centinaia di migliaia su base europea. Per questo abbiamo voluto avviare questo percorso formativo altamente professionalizzante, in stretta sinergia con le imprese del territorio leader nel settore, presso le quali verrà svolto lo stage previsto dal percorso formativo, fortemente mirato ad una valutazione approfondita dello studente ai fini di una possibile successiva assunzione”.
“Ancora una volta – sottolinea il Rettore professor Claudio Pettinari – l’Università di Camerino mette in campo una offerta formativa, in particolare quella che riguarda i master universitari, modulata sulle reali ed effettive necessità del mondo del lavoro, andando a formare professionisti che abbiamo le competenze specifiche richieste per coprire le posizioni occupazionali offerte dalle aziende”.
Il master formerà esperti nella programmazione di sistemi software complessi, fornendo anche un’introduzione a tematiche estremamente attuali dello sviluppo software quali il cloud computing, la data analytics, il Machine Learning, e l’utilizzo di metodologie agili alla gestione del progetto. I diplomati del master potranno dunque essere efficacemente introdotti in aziende operanti nel settore dell’ICT.
I moduli che costituiscono il percorso formativo sono, infatti, impostati principalmente su attività laboratoriali e progettuali che mirano a far acquisire allo studente le conoscenze necessarie a comprendere le complessità dello sviluppo delle soluzioni digitali, nonché le competenze utili a prendere le decisioni necessarie a procedere al loro sviluppo.
Le attività del master si svolgeranno in modalità telematica fino a quando non sarà possibile rientrare nella sede del corso a Jesi.
“Fermare le decisioni in campo sanitario nella nostra regione e avviare, dopo l’emergenza coronavirus, una riflessione seria e condivisa su come riordinare gli ospedali sul territorio”. Così il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, e il Sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, intervengono sul passo avanti fatto ieri dal Dipe in merito alla realizzazione dell’Ospedale Unico alla Pieve.
”Stiamo assistendo all’impotenza totale del nostro sistema sanitario di fronte ad un’emergenza che ha messo in ginocchio ogni struttura ospedaliera da Nord a Sud - sottolineano i sindaci - . La sanità tutta e anche la nostra, è allo stremo e oramai si regge solo sul grande senso di responsabilità dei singoli operatori sanitari – medici, infermieri e oss - che sono in prima linea e che non dormono, non mangiano e non possono andare neppure in bagno (a causa dei complicati dispositivi di sicurezza che devono adottare) per salvare vite umane. Siamo alle corde e questo anche a causa dei tagli messi in atto in nome dell’austerità.
"Crediamo che questa emergenza sia l’occasione storica per riaprire un ragionamento sul modello di sanità che sia scevro da condizionamenti di partito - chiedono con forza Sborgia e Ciarapica - . La salute non è né di destra né di sinistra, non ci sono malati di serie A o di serie B, e oggi purtroppo lo abbiamo capito bene. In ballo ci sono le vite delle persone. Allora chiediamo ai decisori regionali uno stop, una pausa su quanto programmato sin qui".
"Ora appare necessario che ogni risorsa, sia economica sia progettuale, sia indirizzata a sconfiggere il grave problema attuale rappresentato dal Covid 19 - aggiungono i sindaci - . Solo dopo che si sia superata l’emergenza, si potrà pensare a una riprogrammazione di un modello sanitario adeguato alle nuove sfide che la società del nostro tempo ci pone dinanzi. Questo non è il momento di decisioni avventate dalle quali poi sarà difficile, se non impossibile tornare indietro. Questo è, piuttosto, il momento della responsabilità e dell’unità".
"Tutta la sanità, a nostro avviso, andrà ridisegnata con criteri diversi. L’assunzione di responsabilità che ha visto le comunità di Civitanova e Camerino coprire un’intera area dal mare alle montagne e rispondere alle esigenze gravi della pandemia che sta falcidiando la nostra popolazione deve fare’scuola’ e dare l’esempio a tutta la politica che questo non è più il tempo delle decisioni solitarie e frettolose. L’invito che rivolgiamo al governo regionale è di incentrare ora tutta l’attenzione possibile all’emergenza COVID 19. L’Ospedale Unico può attendere" concludono Sborgia e Ciarapica.
Sospesi i pagamenti dei tributi a Camerino per il periodo dell’emergenza, fino al 30 luglio 2020. La Giunta comunale, che si è riunita in forma telematica, ha ritenuto prioritario deliberare i primi provvedimenti a sostegno delle famiglie, per far fronte al periodo di difficoltà causato dall’emergenza Covid19. In particolare sono stati sospesi i pagamenti della Tari, della Tosap, dell’imposta pubblicitaria, dei canoni di locazione degli immobili comunali ad uso abitativo e non, del trasporto scolastico e della retta dell’asilo nido. Nel caso si dovesse prolungare lo stato di emergenza anche la sospensione sarà ulteriormente prorogata. “Si tratta di misure che abbiamo reputato necessarie e prioritarie – ha detto il sindaco di Camerino Sandro Sborgia – Un piccolo aiuto e contributo per andare in contro alle esigenze della cittadinanza e affrontare questo momento di difficoltà che tutti stiamo vivendo”. Il Comune ha anche predisposto un apposito conto corrente per chiunque voglia effettuare una donazione che andrà ad incrementare il fondo per l’acquisto dei beni di prima necessità per le famiglie e i cittadini in difficoltà al seguente codice Iban: IT 56R 03111 68830 000000004026.
Sempre sul sito comunale sono online i moduli per la richiesta del bonus spesa che dovranno essere inoltrate entro e non oltre mercoledì 8 aprile. Nella prima giornata sono già pervenute 41 richieste.
A causa del perdurare dell’emergenza Covid19 è stata, inoltre, prorogata la chiusura dell’isola ecologica, Centro di raccolta comunale, in località Scalette, fino a nuove disposizioni, così come resta sospeso il mercato settimanale del sabato mattina.
Questa mattina, alle ore 12.00, rappresentanze delle Forze dell'ordine di Macerata - Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale e Guardia di Finanza - si sono recate presso gli ospedali di Macerata, Civitanova (ospedale e Villa Pini) e Camerino dove, dopo essersi schierate all'esterno delle strutture, hanno reso omaggio al personale medico e sanitario che sta lottando da settimane contro il Covid-19.
Presso l'ospedale di Macerata era presente anche il Questore di Macerata Antonio Pignataro, oltre al direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni. Presente presso l'ospedale di Civitanova anche il comandante del commissariato Lorenzo Sabatucci.
Tutti sugli attenti, gli uomini e le donne delle Forze dell'Ordine. Il saluto è stato accompagnato dalle note dell'Inno di Mameli. Un omaggio che è stato raccolto dal personale ospedaliero. Gran parte di medici, infermieri, operatori, infatti, si sono affacciati dai balconi delle strutture o sono usciti per ringraziare. Un omaggio, quello delle Forze dell'Ordine, che si è tenuto in varie parti d'Italia.
La Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, con sede ad Ascoli, ha consegnato ieri mattina all’Inrca di Ancona le prime 100 valvole di adattamento per le 250 maschere da snorkeling donate alla Regione Marche da Decathlon Italia.
Dopo la donazione, l’Università di Camerino si è offerta di realizzare attraverso stampa 3D le valvole di raccordo necessarie per l’adattamento ai macchinari per la terapia CPAP (assistenza respiratoria per i pazienti non in terapia intensiva). L’Università sta procedendo con una capacità di circa 20 pezzi al giorno e la produzione terminerà entro martedì, dopo di che sarà organizzata la distribuzione agli enti del servizio sanitario regionale.
Erano presenti alla donazione, in videoconferenza, anche il Rettore Claudio Pettinari e il Direttore della Scuola di Architettura e Design Giuseppe Losco.
"Un esempio di collaborazione a tutto tondo - afferma il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli – tra Enti, istituzioni pubbliche e privati, per affrontare l'emergenza mettendo in campo le migliori risorse a disposizione. Ringrazio Decathlon e Unicam. Il rapporto consolidato con l'Università di Camerino, come quello con le altre università marchigiane, costruito negli anni, non smette di dare i suoi frutti, specialmente in questo periodo di emergenza. Abbiamo sempre creduto nel valore della ricerca e dell'innovazione e anche questa collaborazione dimostra che eravamo nella giusta direzione. Ringrazio dunque il rettore Pettinari e il professor Losco, e ringrazio Decathlon per la generosità dimostrata".
"L'Università di Camerino - afferma il rettore Claudio Pettinari - è a disposizione della regione per tutte le iniziative in cui può offrire il proprio contributo significativo, mettendo in campo le proprie specifiche competenze. In questo particolare momento, siamo lieti di aver contribuito con questa fornitura, che potrà alleviare le sofferenze e facilitare la guarigione delle persone colpite dal Coronavirus".
L'iniziativa parte all'interno del Corso Universitario "Business Angels & Crowdfunding": gli studenti hanno chiesto ed ottenuto di poter applicare immediatamente le competenze acquisite nel mondo della finanza alternativa, e i docenti hanno voluto "accettare" la sfida.
È iniziata una corsa contro il tempo per organizzare questa raccolta fondi che vede impegnati 49 “studenti intraprendenti” guidati dal docente, il professor Filippo Cossetti (fundraiser professionista).
L'obiettivo è di realizzare una raccolta fondi pronta a supportare CRI, ANPAS, Ordine dei Medici ed Ordine delle professioni infermieristiche... tutti insieme contro il Coronavirus.
Il crowdfunding è uno strumento di finanza alternativa che ricalca al meglio l’obiettivo del progetto e lo spirito dell’iniziativa (crowd=folla, funding=finanziamento). Uno strumento “democratico” che permette a chiunque di contribuire, anche con una quota minima.
Dalle ore 16.00 di oggi (3 Aprile) è possibile contribuire direttamente al progetto attraverso il seguente link:https://www.eppela.com/eroiinprimalinea
Eroi In Prima Linea è un’iniziativa che, attraverso il Crowdfunding, chiede a tutti il supporto per riuscire ad aiutare CRI, ANPAS, Ordine dei medici ed Ordine delle professioni infermieristiche che, in questo momento di grande difficoltà per tutti, ogni giorno e ogni notte sono impegnati fino allo stremo per combattere una delle peggiori crisi che l'Italia sta affrontando dal dopoguerra ad oggi. Il nostro esercito di medici, infermieri e volontari è composto di “persone come noi”: padri di famiglia, madri, ragazzi e ragazze, che rispondono "presente" 24 ore su 24.
La raccolta fondi ha l’obiettivo di potenziare l'azione dei nostri "eroi", dare loro l'opportunità di fare il massimo, continuando a stare accanto a chi ha più bisogno, in particolare alle persone più fragili.
Il modello utilizzato per raggiungere l’obiettivo minimo (15.000 euro) è quello del Reward Crowdfunding, ovvero, per ogni donazione c’è una ricompensa simbolica creata e voluta dai ragazzi promotori dell’iniziativa.
Il massimo supporto al team arriva dal prof. Filippo Cossetti, docente Accademico, esperto in ambito Crowdfunding e Fundraising e co-fondatore di una delle prime piattaforme di Equity Crowdfunding in Italia.
“L'iniziativa è partita all'interno del Corso Universitario "Business Angels & Crowdfunding" - spiega il professor Cossetti - . I miei studenti hanno voluto mettersi in gioco... e sono stato felice di rappresentarli in questa sfida, questa corsa contro il tempo per rispondere alla richiesta di aiuto di volontari, medici ed infermieri. Il crowdfunding è uno strumento democratico e meritocratico: chiunque può realizzare una propria iniziativa, tutti possiamo contribuire al successo di un’altra… anche con una piccolissima donazione. È questa la “forza” della folla (crowd)”.
“Il poter intraprendere una iniziativa concreta di aiuto e sostegno a chi è in prima linea nella battaglia contro il coronavirus mitiga il senso di impotenza che ci pervade in questi giorni - afferma Paola studentessa - . Conosciamo personalmente i beneficiari dell’iniziativa, abbiamo sentito i loro racconti e credo che ciò renda tutto più tangibile; il coraggio quanto il bisogno. In tempi di isolamento sociale, la condivisione di questa iniziativa, tra noi promotori, è una esperienza che ci fortifica” .
In questo momento di emergenza mondiale, in cui l'ospedale di Camerino ed il personale tutto sono impegnati in prima linea, nella lotta contro il Coronavirus, il Lions Club di Matelica ha voluto dare un contributo allo sforzo dei sanitari, con un piccolo gesto volto ad agevolare il loro lavoro. I soci del Lions Club Matelica, con un service frutto dell'impegno e della volontà di tutto il club, hanno donato all'ospedale di Camerino confezioni di gel disinfettante. La presidente e tutti i soci Lions Matelica, ringraziano il socio Lion Maurizio Dini, titolare della Midor di Fermignano, che ha messo a disposizione il materiale, consegnato ieri nelle mani dei sanitari che prestano servizio al Covid hospital di Camerino.
Il sodalizio matelicese sta seguendo anche le iniziative a livello nazionale, con i Lions italiani che doneranno nel giro di breve tempo ventilatori polmonari destinati alla cura dei contagiati da coronavirus, utilizzando un primo contributo di 350.000 dollari della Lions Clubs International Foundation. Le attrezzature saranno messe a disposizione degli ospedali delle aree maggiormente colpite dall'epidemia, seguendo le indicazioni delle autorità sanitarie nazionali.
Stabiliti i criteri per l’assegnazione del bonus alimentare, a Camerino, in favore di persone o famiglie in condizioni di disagio economico e sociale causato dalla situazione emergenziale in atto, provocata dalla diffusione di agenti virali trasmissibili (Covid19). Si tratta di aiuti per coloro che sono in condizioni di assoluto disagio per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Si potrà richiedere il bonus spesa: se nel proprio nucleo familiare non ci sono componenti percettori di reddito da lavoro dipendente (pubblico o privato), da pensione o da altre forme di reddito; se il proprio nucleo familiare è monoreddito se è stata chiusa o sospesa l’attività lavorativa in base alle disposizioni del d.l. 18/2020; se il proprio nucleo familiare trae reddito da attività di lavoro intermittente, occasionale, stagionale ecc., al momento interrotta in base alle disposizioni del d.l. 18/2020 (specificare l’attività di lavoro); se il proprio nucleo familiare si trova temporaneamente impossibilitato a soddisfare le primarie esigenze di vita a causa dell’emergenza covid19 (specificare la situazione)
La richiesta del bonus spesa potrà essere avanzata anche da coloro che percepiscono altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogate da enti pubblici (Rdc, Rei, naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, contributo autonoma sistemazione). Se all’interno del proprio nucleo familiare ci sono figli minori l’importo sarà aumentato di 50 euro. Da ogni nucleo familiare potrà essere presentata un’unica istanza.
Gli interessati potranno presentare la domanda on line accedendo al sito del Comune all’indirizzo www.comune.camerino.mc.it o inviando una mail all’indirizzo emergenza@comune.camerino.mc.it attraverso il modello disponibile sul sito. Solo nel caso di indisponibilità all’uso di questi strumenti, la domanda potrà essere compilata telefonicamente al numero 0737/631385 e 0737/636041 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 18. L’amministrazione comunale provvederà a effettuare gli opportuni controlli successivi, in merito a quanto dichiarato sull’autocertificazione. Le domande dovranno essere presentate nelle modalità indicate entro e non oltre l’8 aprile.
“Abbiamo cercato di stabilire dei criteri che potessero raggiungere la più ampia fetta di persone che vivono una condizione di forte disagio – ha spiegato il sindaco Sandro Sborgia – Se i fondi riservati al Comune di Camerino (circa 37mila euro) non dovessero esse sufficienti per soddisfare tutte le domande, allora abbiamo già pensato d’implementare la cifra con uno sforzo da parte del Comune. Daremo priorità ai nuclei familiari maggiormente in difficoltà, ma saranno considerati anche coloro che già usufruiscono di altre misure di sostegno proprio per non lasciare nessuno in dietro” conclude Sborgia.