Ascoli

Il professor Gerardo Villanacci diventa cittadino onorario di San Benedetto del Tronto

Il professor Gerardo Villanacci diventa cittadino onorario di San Benedetto del Tronto

Si è celebrata quest'oggi, presso la sala consiliare di viale De Gasperi a San Benedetto del Tronto, la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria al professor Gerardo Villanacci, ordinario di diritto privato all’Università Politecnica delle Marche. Villanacci ha ricevuto l’onorificenza dalle mani del sindaco Antonio Spazzafumo per l’impegno profuso nell’istituzione di una sede dell’Università Politecnica delle Marche a San Benedetto del Tronto, oggi divenuta uno dei fiori all'occhiello dell'offerta didattica dell'ateneo dorico. Agli inizi degli anni 2000, infatti, fu tra i principali promotori della proposta.  "Dedico questa onorificenza a mio padre", ha sottolineato commosso il professor Villanacci attorniato dall'affetto, in questa giornata speciale, della famiglia e di tanti amici. Ad iniziare da Gianni Letta, ex segretario del Consiglio dei Ministri nei governi Berlusconi. Presenti, tra gli altri, anche il prefetto di Roma, Matteo Piantedosi; il prefetto di Fermo, Vincenza Filippi; il prefetto di Ascoli Piceno, Carlo De Rogatis; il decano degli industriali marchigiani, Adolfo Guzzini e monsignor Fabio Dal Cin, arcivescovo delegato pontificio di Loreto.  Villanacci è avvocato cassazionista, specializzato in diritto civile, commerciale e fallimentare. Laureato all’Università di Napoli, ha iniziato la carriera di docente accademico alla facoltà di Giurisprudenza dell’università di Macerata, successivamente tenendo corsi in diversi altri atenei in Italia e nel mondo. È titolare dell’insegnamento di diritto civile presso la scuola di specializzazione per le professioni legali dell’Università di Macerata, nonché coordinatore del dottorato di ricerca in diritto dell’economia dell’Università Politecnica delle Marche. Docente presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, è inoltre direttore della rivista quadrimestrale di giurisprudenza – dottrina e legislazione regionale “Le Corti Marchigiane” e della rivista online “Il Post-it”. È giornalista pubblicista, editorialista del Corriere della Sera, opinionista in vari programmi televisivi tra i quali Tg1, Tg2, Unomattina, Tg2 Post, Settegiorni di Rai Parlamento. La redazione di Picchio News si complimenta con il professor Gerardo Villanacci per l'onorificenza ottenuta.         

18/06/2022 16:51
Green pass fino al 2023 e mascherine per tutta l'estate. Ecco le nuove regole

Green pass fino al 2023 e mascherine per tutta l'estate. Ecco le nuove regole

Con l’estate alle porte e il timore di una nuova ricaduta sul fronte dei contagi da Covid 19, Italia e Ue hanno deciso di correre ai ripari con un nuovo aggiornamento delle restrizioni sanitarie: in particolare, per quel che riguarda l’uso della mascherina e il possesso del green pass. Mezzi di trasporto, ospedali e Rsa: sono questi i luoghi dove il presidio medico di protezione sarà ancora obbligatorio fino al 30 settembre, in attesa della norma ufficiale che entro le prossime ore verrà pronunciata direttamente dal Consiglio dei Ministri - in aggiornamento dell’art 11 della legge 18/02/2022 riferita alla «Proroga dello stato di emergenza nazionale e ulteriori misure per il contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19». Allo stesso tempo, non sarà più necessario indossare la mascherina presso cinema, teatri, eventi musicali e sportivi al chiuso già a partire da domani 16 giugno (in concomitanza con la scadenza dell’ordinanza del Ministero della Salute dello scorso aprile). L’obbligo, tuttavia, rimane ancora oggetto di dibattito per quel che concerne gli esami di Stato di quest’anno. Al momento – sia per la terza media che per il quinto liceo – la possibilità rimane a discrezione del sistema scolastico: sarà una circolare esplicativa, infatti, a fornire alle varie strutture tutte le raccomandazioni del caso. I vari istituti dovranno ad ogni modo aspettare il via libera definitivo prima di sospendere l'uso delle mascherine, sebbene in alcuni siano già partiti gli esami di terza media. Un orientamento, quello ipotizzato in modo specifico per i mezzi di trasporto (aerei, treni, autobus, metropolitane ecc), confermato nei giorni scorsi dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, e in linea con le decisioni prese dalla stessa Commissione Europea. E proprio quest’ultima ha raggiunto nelle ultime ore l’accordo con il Parlamento Europeo e il Consiglio sulla proroga dell’utilizzo del green pass. Dall’originaria scadenza prevista per la fine del mese, si passerà direttamente al 30 giugno 2023: si potrà continuare ad utilizzare il proprio certificato verde per viaggiare all’interno dell’Ue (ladove richiesto), sebbene alcuni paesi come la Francia abbiamo del tutto revocato le restrizioni anti-Covid e, più in generale, non sussista l’obbligo di fornire all’ingresso di un altro Stato prove di vaccinazione, guarigione, o risultati negativi dei test. Nel frattempo, a dispetto del generale calo dei contagi, gli esperti raccomandano prudenza in virtù delle potenzialmente pericolose sottovarianti Omicron BA.4 e BA.5 già presenti in Europa. "Queste mutazioni – spiega il Centro europeo per il controllo delle malattie Ecdc - diventeranno dominanti in tutta l’Ue probabilmente con conseguente aumento dei casi di Covid nelle prossime settimane. Ma non ci sono prove che siano associate a una maggiore gravità dell’infezione". "Tuttavia - aggiunge l’Ecdc - come nelle ondate precedenti, un aumento complessivo dei casi può comportare un aumento di ricoveri ordinari, di quelli in terapia intensiva e di decessi".    

15/06/2022 13:31
Election day 2022, alle 12 affluenza al 15,17% nel Maceratese per le amministrative

Election day 2022, alle 12 affluenza al 15,17% nel Maceratese per le amministrative

Arrivano i primi dati sull'affluenza alle urne. Seggi aperti dalle 7 di questa mattina e fino alle 23 per le elezioni comunali e i cinque referendum sul sistema giudiziario.  Nel Maceratese, alle ore 12, l'affluenza è del 15,17% degli aventi diritto per quanto riguarda le comunali. Si tratta di un dato inferiore rispetto alla scorsa tornata elettorale quando alla stessa ora si erano recati alle urne il 16,27% degli elettori. Bassa in provincia di Macerata anche l'affluenza per il referendum, che supera di poco la soglia del 5%. L'affluenza complessiva nella Regione Marche si è attesta al 16,39% degli aventi diritto per quanto riguarda le amministrative: la maggior partecipazione alle urne si è avuta nella provincia di Pesaro-Urbino (19,69%), con tre comuni chiamati al voto. Per quanto concerne il referendum, invece, l'affluenza complessiva nelle Marche alle ore 12 è del 6.03% (in linea con il dato nazionale), 7.49% in provincia di Macerata (il dato più alto).  Questa, nel dettaglio, l'affluenza in ciascuno dei 5 comuni del Maceratese chiamati al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio: Camerino (19,35%), Civitanova Marche (15,30%), Corridonia (12,51%), Tolentino (17,05), Valfornace 24,90%).  Si ricorda che lo spoglio delle schede del referendum avverrà alle 23 di stasera (subito dopo la chiusura delle urne) mentre per le amministrative bisognerà attendere sino alle 14 di domani.

12/06/2022 14:00
Covid Marche, 489 positivi e zero decessi. Continua a calare l'incidenza

Covid Marche, 489 positivi e zero decessi. Continua a calare l'incidenza

Sono 489 i nuovi positivi al Covid rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, con l'incidenza in calo a 219,68 su 100mila abitanti (ieri 223,60). Secondo i dati resi noti dalla Regione sono in calo anche i ricoverati che scendono a 54 (-2 su ieri): 3 in terapia intensiva, 5 in semi intensiva, 46 in reparti non intensivi.  L'occupazione delle terapie intensive da parte di pazienti Covid è invariato a 1,3%, in diminuzione a 5,2% per i non intensivi. Ci sono poi 4 persone in osservazione nei pronto soccorso e 17 ospiti di strutture territoriali (post critiche) a Galantara (PE) e Ripatransone (AP). Nessun decesso nelle ultime 24ore: il totale delle vittime resta fermo a 3.919. Le persone in quarantena o isolamento domiciliare sono 10.580, di cui 280 con sintomi.

11/06/2022 19:34
Calcio giovanile, le finali dei campionati nazionali si giocano nelle Marche: sedi e programma

Calcio giovanile, le finali dei campionati nazionali si giocano nelle Marche: sedi e programma

Dal 15 al 30 giugno, i comuni di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Matelica, San Benedetto del Tronto e Tolentino, ospiteranno le finali dei Campionati nazionali di calcio del settore giovanile e scolastico.  Per questa stagione agonistica 2021/2022 gli incontri si svolgeranno nelle Marche, rispettivamente al Palarossini di Ancona, allo Stadio “Cino e Lillo del Duca” di Ascoli Piceno, allo Stadio “Bruno Recchioni” di Fermo, allo “Stadio Giovanni Paolo II” di Matelica, allo Stadio “Riviera delle Palme” di San Benedetto del Tronto e allo Stadio “della Vittoria” di Tolentino. “Già la scelta del testimonial Roberto Mancini faceva presagire il nostro interesse per lo sport, che riteniamo un’attività importante per la crescita del territorio. Lo sport, specie in questa stagione di fine primavera e inizio d’estate, con i suoi colori e le sue suggestioni, aiuta a scoprire le nostre bellezze socchiuse anche nelle realtà meno conosciute a livello nazionale e internazionale”, ha evidenziato il presidente Francesco Acquaroli, nel corso della presentazione, in Regione, della manifestazione. Richiamando le polemiche sulle sedi di gara che escludono alcune importanti città marchigiane, VitoTisci ha spiegato che “a Pesaro sono iniziati a giugno i lavori al manto in erba artificiale, quindi il campo è indisponibile. Mentre a Macerata e Civitanova Marche, quando c’è stato il sopralluogo dei nostri addetti, le due società erano in corsa per i playoff e non potevano assicurare la disponibilità del campo. È però nata subito una scintilla tra Figc e Regione Marche: avremo quindi occasione, nelle prossime edizioni, di ripartire da questi impianti”. Fabio Luna, presidente Coni Marche, ha elogiato l’impegno della Regione per la promozione dello sport e la diffusione della pratica sportiva: “Le Marche stanno dando e acquisendo una bella immagine a livello nazionale, non solo sul fronte dei risultati agonistici, ma anche per l’ottima organizzazione degli eventi. Non a caso il 10 per cento delle presenze turistiche nelle Marche è legato allo svolgimento di competizioni sportive”. La kermesse, che rientra nell’area agonistica del Settore giovanile e scolastico della Figc dedicata alle formazioni delle categorie U18, U17, U16 e U15 di Serie A e B, U17, U16 e U15 di Serie C, U17 e U15 Dilettanti e U17 e U15 di Calcio a 5, si articolerà attraverso 16 gare per il calcio a 11 maschile e 8 per il calcio a 5 maschile, coinvolgendo centinaia di giovani talenti del movimento calcistico italiano. Per l’occasione, la Figc ha siglato un accordo con ScuolaZoo quale Social Media Partner per il supporto nella comunicazione-promozione dei Campionati Giovanili, rivolta soprattutto ai ragazzi. Fischio d’inizio il 15 giugno con la prima delle due semifinali per gli under 17 serie C a Tolentino, alle ore 17, mentre la seconda partita si svolgerà nella stessa giornata a Fermo, alle ore 20. Chiuderà la manifestazione l’incontro tra gli under 18 dilettanti, il 30 giugno, alle ore 18, a Matelica.    

11/06/2022 10:50
Confartigianato ricerca un nuovo addetto: tutti i dettagli dell'offerta di lavoro

Confartigianato ricerca un nuovo addetto: tutti i dettagli dell'offerta di lavoro

Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, per il potenziamento del proprio organico, è alla ricerca di un addetto da inserire nello staff del servizio contributi e bandi pubblici. Dopo un periodo di affiancamento e formazione tecnica, le attività da svolgere saranno lo scouting dei bandi di interesse, front office informativo e consulenza, assistenza nella progettazione e gestione delle domande di contributo a favore degli associati, gestione della rendicontazione. Sono richieste laurea e/o diploma in discipline economiche/giuridiche, un’esperienza lavorativa pregressa nel settore e una predilezione alla lettura di testi normativi e loro interpretazione, ottime doti comunicative e predisposizione al lavoro per obiettivi e di gruppo. Si richiede inoltre ottima conoscenza del pacchetto office e degli strumenti di condivisione e preferibilmente anche delle maggiori piattaforme di gestione delle misure agevolative (Sigef, Siform, Siar, Invitalia, ecc..). Si offre un contratto a tempo determinato full time, con possibilità di rinnovo.  

11/06/2022 10:20
Scossa di terremoto magnitudo 4.2: epicentro lungo la costa Picena

Scossa di terremoto magnitudo 4.2: epicentro lungo la costa Picena

Un terremoto di magnitudo 4.2 è stato rilevato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), intorno alle 13:18 di oggi. L'epicentro è stato segnalato lungo la costa marchigiana picena, ad una profondità di 22 chilometri.  La scossa, durata pochi secondi, è stata avvertita indistintamente lungo tutta la fascia costiera delle Marche e dell'Abruzzo. Il comune più vicino all'epicentro del sisma è quello di Cupra Marittima, distante 8 chilometri, mentre San Benedetto del Tronto dista 12 chilometri. Nessuna segnalazione di danni è pervenuta al momento alle sale operative dei Vigili del Fuoco. 

09/06/2022 13:45
Credito d'imposta: "Arriva il via libera dall'Ue per le imprese del cratere sisma"

Credito d'imposta: "Arriva il via libera dall'Ue per le imprese del cratere sisma"

Grande soddisfazione da parte delle Associazioni di Categoria nell’apprendere che finalmente la Commissione UE si è espressa in merito al credito di imposta sisma per le imprese del Cratere del Centro Italia, approvando di fatto la misura. “Un ultimo tassello quello in mano al Parlamento Europeo, che si attendeva da oltre un anno e che aveva tenuto col fiato sospeso migliaia di imprese”, si legge in una nota Confartigianato, Confindustria e Cna. “Un risultato molto importante ottenuto anche grazie al lavoro e al costante impegno delle associazioni di categoria, in sinergia con le Istituzioni locali, che hanno sin dal principio sostenuto fortemente la fondamentale priorità di questa misura, capace di offrire alle imprese l’opportunità di risollevare le proprie attività”. “Ricordiamo infatti che questo aiuto è destinato a tutte le imprese che hanno effettuato investimenti iniziali nel cratere (macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, nuovi stabilimenti, ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente, diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente e cambiamenti fondamentali del processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente), riconoscendo un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione nel modello F24, differenziato in base alle dimensioni aziendali: 45% Piccole Imprese, 35% Medie Imprese, 25% Grandi Imprese, da un 3 milioni per le piccole imprese, 10 milioni per le medie e 15 milioni per le grandi imprese”. “Ora, con l’approvazione della Commissione UE, non appena l’Agenzia delle Entrate renderà disponibili i modelli per richiedere le agevolazioni (la cui scadenza è presumibilmente prevista per il 30 giugno 2022), le imprese potranno finalmente contare sui tanto auspicati aiuti”.

08/06/2022 13:30
Cento giorni dalla guerra fra Russia e Ucraina: ecco cosa abbiamo imparato fino a oggi

Cento giorni dalla guerra fra Russia e Ucraina: ecco cosa abbiamo imparato fino a oggi

Verrebbe da rispondere “niente”, perché noi tutti – chi scrive e chi legge – abbiamo la fortuna di trovarci dall’altro lato della barricata: quella dove il minimo sforzo richiesto è di fare da spettatori. Che sia attraverso un cellulare, un pc, o la cara, vecchia televisione, l’informazione mediatica gioca a nostro sfavore per almeno due motivi: il fatto di essere costantemente bombardati e, di conseguenza, la linea sottile che separa la cronaca fedele dei fatti dalle fake news confezioniate all’uopo. Tutto quello che sappiamo oggi è che sì, c’è un conflitto in atto nell’Est Europa da oltre 100 giorni - questo rappresenta di per sé una novità relativa, visto che nel mondo intero se ne stanno svolgendo almeno altri 60 - e che, in qualche modo, si è creato un legame fra questo fatto, i pacchetti di sanzioni elargiti dall’Ue alla Russia e gli sviluppi più recenti della crisi economica. Non va dimenticato, in tutto ciò, l’impegno a livello umanitario di chi – indipendentemente dalla politica – continua a prodigarsi per sostenere i civili in fuga dai bombardamenti. Perché questa è l’unica certezza, come soleva ricordare il compianto Gino Strada: “ […] La guerra che genera guerra, un terrorismo contro l'altro, tanto a pagare saranno poi civili inermi”. Una guerra iniziata ufficiosamente nel 2014, quando gli effetti dell’Euromaidan portarono alle proteste di Kiev, quindi alla fine del governo filorusso di Viktor Janukovyč e all’occupazione della Crimea da parte delle truppe del Cremlino. Alla base di tutto, il consueto scontro geopolitico “a freddo” fra l’Occidente americanizzato e quella Russia che Vladimir Putin sogna di riportare agli antichi fasti dell’URSS.   La maggior parte di noi ha ridotto la visione del conflitto alla formula “c’è un aggressore (la Russia) e un aggredito (l’Ucraina)”. A contribuire, in questo senso, è stata anche la figura dello stesso Putin, noto a tutti per il facile uso della forza in caso di dissenso e per un certo tipo di propaganda dal sapore orwelliano. Tutto questo naturalmente si è riverberato anche sull’Italia, oggi altalenante fra il “vogliamo che torni la pace” e il “la guerra ci costa e abbiamo le bollette da pagare” (caro energia e scarsità di materie prime già alla fine del 2021, ndr). Spostandoci sul piano locale - nel nostro caso la regione delle Marche - ciascuno di noi può rivelarsi testimone di episodi e dichiarazioni più o meno controversi. Personalmente, è rimasto impresso quando il sindaco di Macerata e presidente della provincia Sandro Parcaroli domandò a telecamere e microfoni spenti “ma prima che scoppiasse ‘sta guerra, voi sapevate cos’era ‘sto Donbas?”. Impreparato sull’argomento per sua indiretta ammissione, sebbene fra le materie prime importate dall’Ucraina risulti il 70% del neon, fondamentale per i microchip e l’elettronica in generale (cui non può sfuggire anche il Med Store fondato dallo stesso Parcaroli e dal 2020 guidato dal figlio Stefano). Tornando a noi, le riflessioni più opportune dovrebbero spingerci a fare i conti con la personale percezione di una guerra che, questo lo abbiamo capito, richiede a tutti i costi la nostra attenzione. Questo, soprattutto, per la sua estrema vicinanza ai nostri confini, le strategie messe in atto sui vari fronti, le scelte politiche ad ampio spettro che, inevitabilmente, ricadono su di noi semplici spettatori. Se poi includiamo nel pacchetto la deriva informativa che abbiamo raggiunto dopo due anni di pandemia, il caos totale appare altrettanto inevitabile. Ci siamo ritrovati ad essere dei consumatori di informazioni senza gli strumenti adatti per filtrare, comprovare e, quindi, sviluppare un pensiero critico: con molta più naturalezza si è passati dal coinvolgimento umanitario a quello prettamente opportunistico, in virtù delle ripecussioni economiche che ogni guerra porta con sé. In quanto membri dell’Unione Europea guidata da Bruxelles e cittadini di un’Italia politicamente ed economicamente instabile, non possiamo che accettare questa condizione. Il che ci aiuta a comprendere anche come progressivamente si siano formati negli ultimi anni piccoli gruppi di dissidenti, che individuano ciclicamente il colpevole nel governo di turno e le istituzioni che gli ruotano attorno. Tutto questo alimentato, a sua volta, da un mare magnum di notizie e informazioni che non ricevendo ufficiale riconoscimento, rischiano di lasciare il tempo che trovano oppure di forgiare nuove – e alle volte, pericolose – ideologie. Anche recentemente, in occasione dell’ultima "Festa della Repubblica", è capitato a chi vi sta scrivendo di assistere in quel di Macerata alla manifestazione dei rappresentanti del Partito 3 V (candidato a Civitanova con la lista in appoggio di Alessandra Contigiani sindaco), del Fronte del Dissenso Marche, e dei Movimenti Liberiamo l’Italia e l’Appello dei Cento (comun denominatore: la sovranità popolare e le battaglie no vax). Un'altra occasione nella quale ci si è voluti affidare a figure più o meno autorevoli – medici, giornalisti, politici che diremmo “fuori dal coro” - per dar voce alle rivendicazioni e alle informazioni elaborate a sostegno delle proprie argomentazioni. Un modus operandi, detto altrimenti, valido per chiunque faccia parte oggi di una minoranza, ma anche no. Perché il vero sforzo che si compie, alla fine, è quello di difendere le proprie certezze, seppur scarne. In virtù di un simile impegno portato avanti all’interno dei nostri confini, quello della guerra si riduce a ennesimo pretesto. Avere piena coscienza di chi sia il buono e chi il cattivo in questa nuova, triste e cupa pagina della storia del 21° secolo ha perso presto la sua importanza, poiché abbiamo ammesso a noi stessi – seppure implicitamente – di non starci a capire davvero nulla di quanto stia accadendo. Se non quello che siamo disposti ad acoltare e trattenere a livello informativo. Ecco che l’azione più efficace da compiere, a questo punto, torna ad essere quello di imparare a forgiare gli strumenti adatti per costruire ciascuno la propria cultura, il proprio spirito critico, e quindi confrontarlo col rischio “accetabile” di metterlo in discussione. E così, ricominciare. Del resto, affidarsi a dei governanti - presumibilmente scelti - è un atto assolutamente civile e democratico. Ciò che non dovrebbe mai essere accettata è la passiva fruizione di qualsivoglia messaggio mediatico - notizia specifica o informazione generica che sia - rispetto al quale comunque non possiamo esimerci dal ricevere, per quanto noioso ed esasperante possa essere. Altrimenti non si può parlare di partecipazione alla vita politica e sociale del proprio Paese, ma di puro e semplice intrattenimento del sabato sera.

06/06/2022 09:44
Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

Saltarmartini saluta i 30 anni del 118. “Segnale importante, rimettiamo la sanità al centro”

"Vedere rappresentanti di tutte le forze politiche partecipare ad una stessa manifestazione è un segnale importante del fatto che è ora di mettere la sanità al centro". Così l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini da Piazza Cavour ad Ancona - in contemporanea con le altre di Macerata, Pesaro, Fermo e Ascoli Pieno - per celebrare i 30 anni del 118, insieme a operatori e volontari che nel corso della giornata hanno animato gli stand effettuando dimostrazioni delle principali manovre di primo soccorso e fornendo informazioni sul corretto uso del servizio d'emergenza. "La riforma della Legge 13 sulla quale si sta aprendo la discussione - ha aggiunto l'assessore - porterà di fatto alla fine dell'Asur, con un ritorno alla centralità delle province ma importanti saranno gli atti aziendali, con la rivisitazione degli organigrammi nelle aziende che terranno conto ad esempio del numero dei medici, degli infermieri, e poi ci sarà il nuovo piano socio-sanitari. Sanità significa diritto alla vita, perché essere soccorsi coi modi e nei tempi giusti può fare la differenza".

04/06/2022 19:11
Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Covid, 421 nuovi casi e nessun decesso oggi nelle Marche: in leggera risalita i ricoveri (+3)

Nelle Marche tornano a crescere i ricoveri legati al covid che arrivano a 70 (+3): sono però solo 2 i pazienti in terapia intensiva in tutta la regione (-1), 6 quelli in semi intensiva (invariato), 62 quelli in reparti non intensivi (+4), secondo l'ultimo bollettino, che indica anche 9 dimessi nell'ultima giornata. L'occupazione delle intensive scende a 0,9%, quella dei non intensivi sale a 6,9%. Non ci sono stati nuovi decessi e il totale resta fermo a 3.914. Sono 421 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, il 22,2% dei 1.896 tamponi diagnostici (su 2.531 tamponi totali), mentre il tasso di incidenza cumulativo continua a scendere e arriva a 194,68 (ieri 207,87) su 100mila abitanti. La provincia di Ancona resta la prima con 144 casi, seguita da Macerata con 89, Pesaro Urbino con 79, Ascoli Piceno con 48, Fermo con 43, oltre a 18 casi di fuori regione. Le fasce di età più colpire restano 25-44 anni con 107 casi e 45-59 anni con 104, seguite da 60-69 anni con 68. Sono 7 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 26 gli ospiti di strutture territoriali (a Galantara e Ripatrasone). I positivi alla data di oggi sono 3.654, tra ricoverati e isolamenti, le persona in quarantena o isolamento domiciliare 5.848, di cui 111 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 466.709

02/06/2022 17:47
Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

Marche, l'annuncio di Acquaroli: "Riforma sanitaria entro autunno, conterà il merito"

“Entro il prossimo autunno siamo fiduciosi di poter portare a termine: una riforma sanitaria non rivoluzionaria, ma assolutamente razionale ed equilibrata, che oltre a fare chiarezza, tenda a cercare di restituire il merito e ad abbattere gli egoismi e i campanili, per veder riconosciuti a tutti, ma soprattutto ai cittadini più deboli, i diritti garantiti dalla Costituzione".  Lo annuncia, via social, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. "In 19 mesi al governo regionale di cui almeno 12 quasi totalmente assorbiti dalla gestione della pandemia, continua Acquaroli, non ho sottolineato la grave crisi del sistema sanitario nazionale, che tocca l'Italia e che non esime neanche la nostra regione - spiega -. “Una crisi che deriva da molteplici fattori, aggravata certamente dall'evento pandemico, ma che merita una analisi attenta". Il governatore cita poi "la carenza dei medici a tutti i settori, ma soprattutto nei territori e nei pronto soccorso", causata "dall'incapacità di programmare a livello nazionale gli accessi indispensabili ai corsi universitari e alle borse di specializzazione" per i quali bisogna "invertire la tendenza sia nelle università che nel finanziamento delle borse di specializzazione. Per quello che è di nostra competenza interverremo". Ma la crisi "è generata anche da altri fattori più di natura organizzativa e di assetto complessivo di sistema”. “Solo ottimizzando le sinergie e l'operatività alla luce di uno studio sul fabbisogno sanitario, si può raggiungere un livello di assistenza migliore". Il presidente annuncia, inoltre, anche appuntamenti "in tutto il territorio regionale e sulle pagine social per raccontare i dati che abbiamo fatto studiare e le proposte e i progetti che metteremo in campo". "In questi mesi abbiamo lavorato silenziosamente, con l'assessore Saltamartini e con molti altri tra dirigenti e tecnici. Molti sono anche coloro che si sono sentiti di dare un contributo spontaneo molto gradito”, conclude il presidente regionale.

02/06/2022 11:34
Morti in Rsa, condannato all'ergastolo l'infermiere ascolano Leopoldo Wick

Morti in Rsa, condannato all'ergastolo l'infermiere ascolano Leopoldo Wick

Dopo 5 ore di camera di consiglio, la Corte d'Assise di Macerata ha deciso di condannare all'ergastolo Leopoldo Wick (59 anni), l'infermiere ascolano accusato di essere responsabile di 8 omicidi premeditati e 4 tentati omicidi premeditati in relazione alle morti sospette nella Rsa di Offida (AP) tra il 2017 e il 2018 mediante indebita somministrazione di farmaci (leggi qui). Nello specifico, la Corte ha riconosciuto Wick colpevole di 8 dei 12 capi d'imputazione totali. All'uomo, che si è sempre professato innocente, è stata contestata inoltre l'aggravante di aver commesso i fatti con mezzi insidiosi: somministrazioni di insulina e psicofarmaci. La Corte d'Assise ha stabilito dunque una provvisionale di ristoro per le parti civili, col risarcimento vero e proprio da quantificare in separata sede. Disposto anche l'isolamento diurno a carico dell'infermiere che è stato assolto per un caso di omicidio e per i restanti tre di tentato omicidio.

01/06/2022 18:28
Scuole danneggiate dal sisma, 222 gli interventi nelle Marche: al via gara unica da quasi 900 milioni

Scuole danneggiate dal sisma, 222 gli interventi nelle Marche: al via gara unica da quasi 900 milioni

Un miliardo e 300 milioni di euro per la ricostruzione, l'adeguamento o il miglioramento sismico delle scuole colpite dal terremoto del 2016 in Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche. Un Programma straordinario previsto dall'Ordinanza speciale 31 del commissario Giovanni Legnini che completa la ricostruzione di tutte le scuole delle quattro regioni che hanno subito danni dai terremoti di 6 anni fa, utilizzando deroghe e procedure innovative per accelerare i tempi di realizzazione. È stato presentato stamani a Roma, presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri, alla presenza del commissario Legnini, del ministro dell'istruzione Patrizio Bianchi, dei rappresentanti delle quattro regioni e dei relatori: Giovanni Portaluri, responsabile investimenti pubblici di Invitalia; Elisa Grande, capo dipartimento di Casa Italia e Giuseppe Busia, presidente Anac. Gli interventi contemplati dal Programma sono 450 - 76 in Abruzzo, 56 nel Lazio, 222 nelle Marche e 96 in Umbria - e sono ricompresi sia nei comuni del "cratere" propriamente detto, che fuori "cratere". Di questi 450 interventi, 189 sono stati aggiunti di recente e finanziati con la stessa Ordinanza, a seguito di un censimento capillare condotto nel 2021 con tutte le amministrazioni delle Regioni interessate. Per 227 interventi, tutti i nuovi e una quarantina di quelli già finanziati che hanno scelto di seguire la nuova procedura, si prevede il ricorso ad un'unica gara di selezione per imprese e professionisti, per lotti territoriali, dal valore di quasi 900 milioni di euro, attraverso bandi ad evidenza pubblica che sono stati pubblicati questi giorni.  “Il programma - è stato spiegato - è frutto di un complesso e articolato lavoro che ha coinvolto nel 2021 tutte le istituzioni competenti, il Dipartimento Casa Italia, le Regioni e i loro Uffici speciali della ricostruzione, il ministero dell'Istruzione, quello delle Infrastrutture, l'Autorità nazionale anticorruzione, il gestore dei servizi elettrici, Invitalia, Sose e la struttura commissariale”.

01/06/2022 16:31
Marche, al via il corso per controllori del trasporto pubblico: "Una task force sugli autobus"

Marche, al via il corso per controllori del trasporto pubblico: "Una task force sugli autobus"

Partirà il prossimo 7 giugno il corso che abiliterà 157 persone incaricate dalle aziende ed enti esercenti servizi di trasporto pubblico locale su gomma ad accertare e contestare le violazioni sugli autobus. La formazione del personale incaricato dalle imprese di trasporto, che deve possedere determinati requisiti di onorabilità, avviene mediante un corso con esami finali e organizzato dalla Regione. Coloro che conseguono l’abilitazione, una volta ottenuta l’autorizzazione regionale all’esercizio delle funzioni, acquisiscono la qualifica di agenti di polizia amministrativa, che attribuisce loro la veste di pubblici ufficiali. “Una task force sugli autobus contro i furbetti senza biglietto e una opportunità di lavoro per i giovani visto che si possono designare quali incaricati anche soggetti esterni, non in rapporto di dipendenza con le aziende”. Così la definisce l’assessore regionale ai Trasporti, Guido Castelli,  che formalmente ha dato il via al corso per controllori sugli autobus. Il tema della formazione dei controllori ha acquisito particolare rilevanza negli ultimi anni, anche alla luce dei provvedimenti varati dal governo nazionale e volti ad inasprire le sanzioni pecuniarie riguardanti il fenomeno dell’evasione tariffaria, sempre più esteso e dilagante, sui mezzi di trasporto urbano ed extraurbano, che incide significativamente sui bilanci delle società erogatrici dei servizi di trasporto pubblico. Il corso per la durata complessiva prevista di dodici ore verrà tenuto in modalità telematica a distanza, mentre le prove d’esame potranno svolgersi in presenza, valutate le condizioni sanitarie e di opportunità del momento, nel rispetto delle disposizioni tese a contrastare la diffusione dell'epidemia da Covid-19. L’esame finale, articolato in una prova teorico-pratica ed in una prova orale, si svolgerà tra l’ultima decade del mese di giugno e il mese di luglio, secondo un calendario già definito

31/05/2022 18:56
Marche, Leonardi: "Sì all'arretramento ferroviario, ma non penalizziamo turismo e ambiente"

Marche, Leonardi: "Sì all'arretramento ferroviario, ma non penalizziamo turismo e ambiente"

“Il gap infrastrutturale delle Marche deve essere colmato in tempi celeri. Ed è in questa precisa direzione che la Regione si sta muovendo sia per quel che riguarda la rete stradale che ferroviaria. Tanti i progetti da seguire, da migliorare e, soprattutto, da realizzare con il concorso di tutti, ponendo la massima attenzione alla concertazione, alla sostenibilità e alla non penalizzazione della vocazione turistica dei territori”. Questo il commento del consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, coordinatrice regionale del partito per le Marche, a seguito di incontri che hanno visto il coinvolgimento degli Enti territoriali su questa importante tematica. “Una delle stelle polari del nostro modo di intendere la politica è quella di coinvolgere le realtà territoriali nelle decisioni più impattanti e strategiche". "È il caso dell’arretramento ferroviario della dorsale Adriatica che ha visto la Regione a guida Francesco Acquaroli organizzare da subito degli incontri con tutti i sindaci dei Comuni coinvolti dal progetto di incremento dei traffici merci sulla direttrice ferroviaria. E ciò perché è preciso interesse di questa maggioranza di centrodestra favorire lo sviluppo infrastrutturale senza penalizzare l’ambiente e la vocazione turistica dei territori”. “La nostra posizione non è mai mutata come ha più volte ribadito il presidente Acquaroli e va nella direzione di un progetto complessivo nel quale vogliamo che siano ascoltate e tutelate le nostre legittime richieste, visto che stiamo parlando del futuro sviluppo delle Marche. Diciamo si a un arretramento complessivo della rete ferroviaria nella Regione o all’interramento nei tratti più fortemente urbanizzati che deve essere portato a termine, finalmente, visto e considerato il piano di aumento del traffico merci lungo la dorsale Adriatica. Ma ciò non vuol dire non ultimare questo progetto senza tenere nelle debite considerazioni due aspetti fondamentali: ambiente e turismo”. “Per questo, rimaniamo propensi alla soluzione dell’arretramento e interramento dei binari nell’area del maceratese. Così facendo, infatti, si salvaguardano entrambi gli aspetti. Dal punto di vista ambientale, si eviterebbe il posizionamento delle barriere anti-rumore che sono chiaramente antiestetiche e, soprattutto, non risolverebbero completamente la problematica”. “E andando a impattare, inoltre, nel secondo nostro aspetto da tutelare. Vale a dire la vocazione di un’area turistica, Porto Recanati, Potenza Picena e Civitanova Marche, che ne uscirebbe fortemente penalizzata. A tal proposito, gli incontri promossi dalla Giunta regionale con gli Enti comunali interessati hanno determinato una ritrovata sintonia e unità di intenti, prova ne è la discussione odierna della tematica nel Consiglio comunale di Porto Recanati, che mi auguro – conclude Elena Leonardi – possa portare a un fronte comune per il conseguimento dell’obiettivo finale”.

31/05/2022 16:51
Caro gasolio, Acquaroli incontra operatori pesca: "Si rischia di desertificare settore"

Caro gasolio, Acquaroli incontra operatori pesca: "Si rischia di desertificare settore"

"Il rischio è quello di desertificare un intero settore produttivo. Senza un massiccio intervento del Governo nazionale, l’intera filiera ittica è a rischio". Lo ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, nel tardo pomeriggio odierno, ha incontrato gli operatori della pesca presso la Cooperativa pescatori al porto di Ancona, sul tema del caro gasolio. "Le Marche sono l’unica regione italiana ad aver destinato risorse proprie per fronteggiare la questione", ha ricordato il governatore. "Abbiamo messo subito a disposizione mezzo milione di euro - ha precisato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alla pesca - che saranno autorizzati nel prossimo Consiglio regionale e appena possibile, insieme a voi e concertando con le categorie, metteremo a terra il bando per destinarli alle attività ittiche più in difficoltà". Carloni ha anche anticipato che, presiedendo le Marche la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni, chiederà al Governo un’audizione per individuare soluzioni definitive. “Il Governo regionale è al vostro fianco - ha assicurato Acquaroli -. Il mezzo milione stanziato è un segnale, un piccolo aiuto che però non può risolvere un problema innescato dalla speculazione, come asseriscono tutte le istituzioni. Chiediamo al Governo una risposta immediata e definitiva per contrastare il caro gasolio". "Il tema dell’economia del mare, nel nostro paese, è dirimente, perché l’Italia è una penisola. Senza interventi strutturali, il settore non può uscire da questa grave crisi. La capacità produttiva e competitiva nazionale è messa in discussione perché dall’altra parte dell’Adriatico c’è un sistema produttivo che opera in condizioni più favorevoli. Non è ammissibile”, ha concluso Acquaroli. Anche secondo Carloni, “la politica Ue sulla pesca è sbagliata. Ci chiedono di ridurre lo sforzo di pesca, ma non si riduce il pescato importato. Abbiamo di fronte a noi 30 milioni di euro di fondi Fearp per programmare il futuro della pesca marchigiana: insieme a voi elaboreremo la strategia migliore”.

30/05/2022 21:08
Costringere la compagna a non interrompere la relazione vale una condanna?

Costringere la compagna a non interrompere la relazione vale una condanna?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente il tema dei rapporti di coppia e le loro evoluzioni. Ecco la risposta del legale Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Mogliano che chiede: “Costringere la propria compagna a non interrompere la relazione può comportare delle responsabilità penali? A tal proposito risulta utile portare la recente vicenda risolta poi in Cassazione dopo che i giudici di merito hanno ritenuto palese l'inaccettabile condotta aggressiva tenuta da un uomo nei confronti della compagna, condotta mirata a «non farsi lasciare dalla donna». Per i giudici di primo e di secondo grado infatti è logico catalogare i comportamenti dell'uomo come vera e propria violenza privata nei confronti della donna. Dalla Cassazione ribadiscono richiamando il principio secondo cui «l'elemento oggettivo del reato di violenza privata è costituito da una violenza o da una minaccia che abbiano l'effetto di costringere taluno a fare, tollerare, od omettere una determinata cosa». Ciò significa anche che «la condotta violenta o minacciosa deve atteggiarsi alla stregua di mezzo destinato a realizzare un evento ulteriore», ossia, come detto, «la costrizione della vittima a fare, tollerare od omettere qualche cosa». Per quanto concerne la vicenda, i Giudici della Cassazione condividono in pieno le valutazioni compiute in appello: in sostanza, è evidente «il comportamento intimidatorio» dell'uomo che ha tenuto una condotta concretizzatasi nella «minaccia, anche di morte, rivolta alla compagna se quest'ultima avesse interrotto la loro relazione». Per l’appunto, è logico catalogare come «violenza privata» il modus agendi dell'uomo, diretto «ad imporre un comportamento determinato alla compagna», ossia la prosecuzione della relazione e della convivenza. Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice si può affermare che: “È violenza privata non accettare la decisione della compagna di interrompere il loro legame e pretendere attraverso una condotta aggressiva che il partner porti avanti per forza la relazione e non vada via di casa” (Cass. Pen., Sez. V, sentenza n. 20346/2022). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

29/05/2022 11:05
Tragedia sul lavoro, elettricista 24enne perde la vita

Tragedia sul lavoro, elettricista 24enne perde la vita

Simone Ferri, giovane elettricista 23enne di Castel di Lama stava lavorando sul tetto di un'azienda a Monsampolo del Tronto ieri pomeriggio, quando, per cause ancora da accertare, ha perso l'equilibrio ed è scivolato rovinosamente a terra, facendo un volo di diversi metri. Una volta scattato l'allarme, sono giunti sul posto i mezzi di soccorso del 118. I sanitari hanno tentato di rianimarlo, ma per il giovane non c'è stato nulla da fare. Intervenuti anche gli ispettori dell'area Vasta 5 per ricostruire l'accaduto insieme ai Carabinieri; in particolare si dovrà accertare se sono state rispettate tutte le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

27/05/2022 09:40
Reddito cittadinanza, nelle Marche ne beneficiano oltre 45 mila persone: + 5% rispetto al 2020

Reddito cittadinanza, nelle Marche ne beneficiano oltre 45 mila persone: + 5% rispetto al 2020

Complessivamente, nel 2021, nelle Marche, il reddito di cittadinanza ha coinvolto 19.966 mila nuclei familiari, per un totale di 45.131 individui. È quanto emerge dai dati INPS elaborati dall’IRES Cgil Marche. Rispetto al 2020 c’è stato un aumento della platea dei nuclei beneficiari (+5,1%), in buona parte dovuto agli effetti della pandemia da Covid-19. Una crescita tuttavia minore di quella verificatasi nelle regioni del Centro e nell’Italia in generale. Tra le province, Fermo è quella ad aver registrato il maggior aumento relativo rispetto al 2020 (+7,4%). In riferimento ai nuclei percettori, quelli con minori diminuiscono del 4% rispetto al 2020;  i nuclei senza minori, invece, aumentano del 10,4%. Infatti, osservando la ripartizione per componenti, le famiglie con un componente, ovvero il 44,3% del totale delle famiglie beneficiarie, crescono del 16%, seguite dai nuclei con 2 componenti (+4,1%). Dall’altra parte, le famiglie più numerose osservano invece un calo generalizzato piuttosto significativo. Osservando invece l’impatto della misura sul mercato del lavoro attraverso i dati resi noti da Anpal, nelle Marche il tasso di occupazione (al 12° mese dal primo beneficio) dei beneficiari soggetti al patto per il lavoro è del 33,6%, ovvero dieci punti percentuale al di sopra della media italiana (23,2%). Tuttavia, analizzandoil fenomeno, emergono notevoli differenze tra i beneficiari: quelli con caratteristiche più vicine al mercato del lavoro registrano un tasso di occupazione del 49,3%, che si abbassa al 9,2% per quelli distanti dal mercato del lavoro. Questi dati  evidenziano il modesto appeal dei beneficiari sulla reale domanda di lavoro, in quanto contrassegnati da problemi pregressi di natura extra-lavorativa e da condizioni non favorevoli per l’inserimento (immediato) nel mercato del lavoro. Al 31.12.2021, i beneficiari occupati sono 3.179 (su una platea di occupabili di 8.400 unità) e sono per la maggior parte donne (50,6%), di cittadinanza italiana (63,7%) e aventi un età compresa tra 40 e 49 anni (27,8%). “È paternalistico e stucchevole l’atteggiamento prevalente in queste ore di colpevolizzazione della povertà e di banalizzazione degli ostacoli che una larga parte della popolazione si trova ancora oggi ad affrontare per garantire  possibilità di accesso ad un lavoro dignitoso e opportunità di uscita da condizioni di privazione, isolamento e disuguaglianze”, dichiara Rossella Marinucci, segretaria regionale Cgil Marche.“Soprattutto alle istituzioni chiediamo di sottrarsi a questa rappresentazione e lavorare insieme alle soluzioni per rimuovere questi ostacoli, dalle politiche attive alle misure di inclusione sociale, per le quali le risorse pubbliche in questa fase non mancano” . Secondo Barbara Lucchi, segretaria generale Filcams Cgil Marche,“da un’analisi di questi dati emerge come la narrazione sul reddito di cittadinanza, preferito rispetto ad una stabile occupazione nel turismo, sia non solo falsa ma anche infondata”. Il turismo rappresenta, continua Lucchi, “una  filiera articolata e diffusa che impatta ed è impattato dalle reti infrastrutturali, industriali e commerciali in un interscambio dei diversi fattori e settori economici”. Un settore strategico “dove non è più sopportabile ascoltare quanto viene proferito rispetto alla scarsa attitudine al lavoro delle persone, così come non è accettabile l’ipotizzata reintroduzione dei voucher”.    

26/05/2022 15:42
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