"Marche declassate a Regione in transizione dall'Ue". Lo ha annunciato il presidente dell'Istao (Istituto Adriano Olivetti) Pietro Marcolini nel corso della presentazione della terza edizione di '#Marcheuropa' avvenuta oggi a palazzo delle Marche ad Ancona. Il declassamento però' porterebbe nelle Marche più risorse europee per sostenere un territorio in difficoltà. "Siamo alla vigilia della predisposizione dei bilanci dell'Ue per la programmazione 2021/2027- premette Marcolini-. Le Marche sono state declassate da Regione ordinaria a Regione in transizione. Per questo, nell'ambito di una programmazione che all'Italia assegnerà indicativamente il 6% di risorse in più, stimiamo che alle Marche possano essere attribuiti dal 10% al 20% di maggiori contributi. Rispetto ai tradizionali 1.200 milioni di euro per le Marche e' presumibile un aumento almeno del 10% nella programmazione comunitaria 2021/2027". Il declassamento a Regione 'in transizione' è dovuto a un calo del Pil pro capite dei marchigiani che ora risulta compreso tra il 75% e il 100% della media europea.
"Credo che sara' una riprogrammazione generosa con le Marche- continua Marcolini-. Questa Regione e' rimasta piu' indietro rispetto ad altri. Non abbiamo le difficolta' che riscontriamo, per esempio, nella vicina Abruzzo ma c'e' una tendenza economica negativa che, purtroppo, e' precedente al sisma. Il terremoto ha poi aggravato la situazione. Per questo e' importante cogliere le opportunita' di una ricostruzione programmata".
(agenzia DIRE)
Augusto Curti, Presidente del Cal, Sindaco di Force (AP) e Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche, sottolineano le difficoltà dei Comuni del cratere di fronte alle scelte dell'Esecutivo.
"L’attuale governo ha deciso di togliere 300 milioni di euro stanziati dal governo Gentiloni alla struttura commissariale. Le risorse servivano ad intervenire sui dissesti idrogeologici delle comunità colpite dal sisma: senza tali interventi non potrà esserci alcuna ricostruzione.
Nell’ordinanza n.64 si approva infatti solo una parte degli interventi del piano dissesti già deliberato dal Comitato Istituzionale nella primavera scorsa.A questo si aggiunge l’indifferenza per i 700 dipendenti assunti nei comuni: se non verranno stanziate subito le risorse necessarie per la proroga dei contratti del personale sisma, dal primo Gennaio i nostri comuni potranno restare anche chiusi. Tutti gli sforzi fatti fino ad ora saranno vanificati.
In qualità di sindaci abbiamo scritto una nota al Governo, alla quale non è seguita alcuna risposta. Dal suo insediamento ad oggi non c’è stato un incontro operativo tra un rappresentante del Governo e i Sindaci del cratere per affrontare le problematiche ma solo incontri con singoli sindaci in occasioni diverse.Per cercare di superare questa fasi di immobilismo rivolgiamo un appello a tutti i nostri rappresentanti a Roma, senza distinzione di appartenenza politica perché non ci si divide su temi come il terremoto: rimettete al centro dell’agenda politica il terremoto del Centro Italia che ha prodotto il 62% dei danni nelle Marche. Si tratta di un altro gravissimo errore del governo dopo quello sul Bando Periferie”.
Via libera dalla II commissione “Sviluppo economico” per la proposta di legge che modifica in alcune parti la normativa regionale n.7/95 sulla caccia. La pdl (relatori Traversini, Pd, e Celani, FI), sintesi di sette pdl, è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario del consigliere Piergiorgio Fabbri (M5s).
La commissione presieduta da Gino Traversini ha anche approvato, sempre a maggioranza, una proposta di legge alle Camere, a iniziativa del consigliere Talè (Pd), che va a modificare la legge 157/92 “Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” (relatori lo stesso Talè, per la maggioranza, e Fabbri, per l'opposizione). Il testo legislativo interviene sull'art.19 della normativa 157/92 consentendo alle Regioni, oltre che alle Province autonome, che hanno autorizzato piani di abbattimento della fauna selvatica, “di avvalersi di soggetti privati in possesso di licenza di porto di fucile a uso di esercizio venatorio”. Le Regioni e le Province autonome dovranno prevedere procedure per la formazione delle persone autorizzate a eseguire i piani di controllo.
Ci sarà spazio anche per il genetista agrario marchigiano Nazareno Strampelli nell’ambito di una conferenza in programma a Genova in occasione della sedicesima edizione del Festival della Scienza, che si terrà nella città della Lanterna dal 25 ottobre al 4 novembre.
Giovedì 1 novembre, alle ore 18.30, presso l’Archivio Storico di Palazzo Ducale, il biologo e ricercatore castelraimondese Sergio Salvi, terrà una conferenza dal titolo “Biotecnologie e agricoltura: un viaggio attraverso il cambiamento. Da Nazareno Strampelli alla CRISPR”.
Sarà l’occasione per ripercorrere la storia dell’evoluzione delle biotecnologie applicate all’agricoltura, muovendo i primi passi dall’esperienza scientifica di Nazareno Strampelli, pioniere del miglioramento genetico vegetale grazie ai suoi studi sul frumento d’inizio Novecento, fino alla più recente tecnica del “genome editing”, che promette di rivoluzionare, ancora una volta, il modo di produrre cibo per l’umanità. In mezzo, la storia della Rivoluzione verde e la controversa polemica sugli organismi geneticamente modificati completeranno il percorso che, sviluppandosi su oltre un secolo di ricerca scientifica in agricoltura, terminerà con la descrizione delle potenzialità date dalla CRISPR, la biotecnologia più evoluta attualmente a disposizione degli scienziati per finalità migliorative che investono tutte le scienze biologiche, spaziando dall’agricoltura alla medicina.
L’obiettivo a breve termine dei genetisti agrari di oggi è quello di incrementare la produzione agricola mondiale di almeno il 60 per cento per poter sfamare gli oltre 9 miliardi di persone attese per il 2050. Il tutto reso ancora più complicato dai cambiamenti climatici in corso e dalla progressiva riduzione delle risorse, soprattutto acqua e terre coltivabili.
Sabato prossimo la “Due Giorni del Conero” per auto d’epoca vedrà l’avvio della sua 23^ edizione dall’Hotel Giardino di Numana. Grande il successo di adesioni degli equipaggi d’ogni parte delle Marche e soprattutto da fuori regione, che porterà ad una carovana di oltre settanta auto d’epoca lungo le dolci colline attorno al Monte Conero.
La prima giornata di sabato 29 prevede la partenza dalla sede logistica di Numana in direzione Acquaviva, Castelfidardo, Osimo, Montefiore per raggiungere Recanati, dove la suggestiva Piazza Giacomo Leopardi si riempirà, assieme a Corso Persiani, delle vetture partecipanti. I radunisti verranno poi accompagnati per un giro turistico del centro storico.
In serata, una pausa aperitivo ed una passerella delle vetture in partenza, accompagnata da un commento storico dal titolo “L’Auto-Mobile dai primi del novecento agli anni ottanta”, concluderanno la permanenza a Recanati per far ritorno in quel di Numana.
Gli equipaggi termineranno la serata all’Hotel Giardino accompagnati dalle note swing della band Almalu Quintet, guidata dal socio fondatore del CAEM Giulio Marchesini.
Appuntamento serale anche per il ”Memorial Gianmario Lazzarini” che il figlio Carlo, attuale vice presidente del club organizzatore, consegnerà ad una personalità significativa per la vita ultraquarantennale del CAEM.
Domenica 30 settembre, la seconda giornata dell’evento targato CAEM/Lodovico Scarfiotti vedrà la partenza alle ore 9,15 verso Sirolo e Portonovo, alla volta di Camerano, con arrivo e sosta in Piazza Roma. Seguirà una visita guidata alla “Mostra Farfisa” dedicata allo strumento musicale nel territorio patria della fisarmonica, e per chi lo vorrà anche alle Grotte sotto il centro storico. Il pranzo finale, con il saluto a tutti i partecipanti, sarà al “Ristorante Il Girasole” di Camerano.
Lo staff organizzatore del club ringrazia per il supporto G.M. Meccanica di Montelupone, Tecnostampa di Loreto, Ca.Bi. Gomme di Tolentino, Hotel Giardino di Numana e Ristorante Il Girasole di Camerano, oltre ai comuni di Numana, Recanati e Camerano.
Revocata l'ordinanza di divieto di raccolta e consumo delle cozze provenienti dai banchi naturali di mitili nelle zone Ancona nord e Ancona sud, a seguito del riscontro della presenza dell'alga Ostreopsis Ovata, emessa il 17 settembre scorso a titolo cautelativo.
L'Asur Marche Area Vasta ha accertato di fatto l'idoneità igienico sanitaria dei mitili. (Ansa)
Un maceratese di 61 anni è rimasto vittima nell'incidente che si è verificato ieri pomeriggio lungo la Perugia -ANcona. Nello scontro tra un camion e un furgone, nella galleria Picchiarella, tra Valfabbrica e Casacastalda. Ferito anche un civitanovese che viaggiava con l'uomo deceduto.
Il 61enne, originario di Corridonia, viveva a Piediripa.
Ieri è entrato ufficialmente l'autunno ma l'estate ci ha regalato un colpo di coda a dir poco spettacolare.
In una giornata così bella, il Risorse Active Tourism ha seguito le tracce del Guerrin Meschino, percorrendo un pezzo del sentiero che da Norcia lo ha portato fino all'antro della regina Sibilla.
Da Castelluccio seguendo un tratto della strada imperiale, una delle tre strade doganali che i pastori percorrevano (e percorrono ancora oggi) per immettersi sulle vie di transumanza, "siamo arrivati fino a Monte Palazzo Borghese da dove si può ammirare la Sibilla in tutta la sua magnificenza".
Un itinerario con una storia e un fascino del tutto particolari, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Ecco le loro foto
Il colpo d’occhio su Piazza Roma e Corso Garibaldi con le oltre sessanta colorate auto e moto d’epoca dei collezionisti marchigiani ha attirato l’attenzione degli appassionati venuti appositamente e i curiosi che non si sono fatti mancare i selfie tra gli splendidi esemplari in mostra. Tra le gradite visite quelle del vicesindaco di Ancona Pierpaolo Sediari che ha dimostrato interesse e vicinanza al movimento e le telecamere di Raitre per un servizio per il TG regionale.
Tra le auto e le moto gli stendardi dei club marchigiani federati ASI, che hanno preso parte alla Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca indetta dall’Automotoclub Storico Italiano e festeggiata lungo lo stivale, in città e province sedi dei club. Tra le intenzioni degli organizzatori la volontà di valorizzazione la conservazione di un patrimonio storico, un autentico museo viaggiante di stile e tecnologia prodotto da case e firme che hanno dato lustro all’Italia nel mondo.
Per questo c’è stato l’incontro nella sala ex-Cobianchi sotto Piazza Roma dove hanno preso la parola i presidenti del club CAEM/Lodovico Scarfiotti di Recanati, del CAMSA di Ancona, di Le Veterane di Fossombrone, la Scuderia Marche di Macerata, l’ASP/Dorino Serafini di Pesaro, La Manovella del Fermano, in rappresentanza anche degli altri otto club marchigiani e dei circa 6000 soci ASI.
All’incontro c’è stata la presenza, promossa dal CAEM, di Moreno Pieroni, assessore al turismo e alla cultura della Regione Marche, che ha recepito l’importanza e le peculiarità del motorismo d’epoca legato strettamente alla cultura, al turismo, alla conservazione di una storia tecnologica importante ed anche all’indotto creato dal settore. A breve i club marchigiani avranno la possibilità di sedersi ad un tavolo tecnico per risolvere le problematiche emerse.
Tra gli interventi dei presidenti quello introduttivo del padrone di casa Franco Casamassima (Camsa): “Grazie per l’adesione dei club all’idea lanciata da Carlorosi del CAEM, condivisa e apprezzata da tutti, conferendo maggior peso all’impulso sull’idea ASI. Qui in città abbiamo vicine le istituzioni, in particolare il vicesindaco e l’assessore Sparapani".
Per Roberto Carlorosi (CAEM): “Il pensiero di unirci, che segue le precedenti riunioni tra tutti i club che abbiamo iniziato a fare due anni fa, deve contribuire a farci crescere per comuni obiettivi di prestigio. C’è inoltre da far valorizzare maggiormente il significato relativo al mantenimento di un patrimonio culturale e tecnologico e che da lavoro a tante eccellenze artigiane. Ribadisco la necessità di operare maggiormente in sinergia tra i nostri club, senza perdere le identità che ci caratterizzano.”
Per Maurizio Giovannelli (Le Veterane): “I club vivono grazie al volontariato, e le piccole entità come il nostro hanno accusato difficoltà economiche per il recente calo di iscritti. Va sicuramente studiato un accurato inserimento dei giovani, che difficilmente si appassionano del nostro settore, ma è una necessità sempre più importante da risolvere.”
E stata poi la volta di Carlo Tamburini (ASP/Pesaro): “Da tempo stiamo organizzando eventi in collaborazione con altri club ed è una soluzione costruttiva e economicamente più premiante per i costi delle nostre attività. Va rilevato che il nostro lavoro di certificazione dei veicoli storici che ci assegna l’ASI continua ad essere volontario e gratuito, ma è un concetto da rivedere.”
Per il veterano Pino Nardi (Scuderia Marche): “Da tecnico all’interno dell’ASI sono a completa disposizione per qualsiasi consiglio riguardo i restauri e la documentazione necessaria. Va detto anche che il recupero o la conservazione dei mezzi storici anche di minor valore, ha la stessa dignità dei mezzi più importanti e apprezzati".
Per Giovanni Ricci (La Manovella del Fermano): “Noi siamo stati in grado di avviare iniziative rivolte ai giovani ed abbiamo trovato rispondenza ed entusiasmo, questa è una strada da perseguire. Riguardo ai nostri politici regionali dobbiamo far valere l’importanza della nostre attività. Deve essere possibile abbassare i costi per chi cerca di mantenere esemplari di auto d’epoca più recenti, che altrimenti andrebbero perduti".
A Porto San Giorgio i primi passi, con la palla sempre vicino. La spiaggia con "certe breccole" dove trascorreva le sue vacanze. C'è spazio anche per questi ricordi nell'intervista di ieri di Fabio Fazio a Francesco Totti, l'indimenticabile ex capitano della Roma.
A "Che tempo che fa?" il Pupone ha raccontato aneddotti della sua vita calcistica e privata, anticipando l'uscita della biografia "Un Capitano" i cui proventi saranno destinati in beneficenza.
Nei primi sei mesi del 2018, le aziende marchigiane hanno assunto 122mila persone, +10,8% rspetto allo stesso periodo 2017. Secondo i dati Osservatorio sul precariato dell'Inps, elaborati dall'Ires Cgil Marche, la maggior parte dei neo assunti ha un contratto a termine o precario (90,4%); solo il 9,6% è stato assunto con un contratto a tempo indeterminato. Dati che mettono le Marche al primo posto in Italia per precarietà. Tra le tipologie di lavoro precario, cresce più di tutti il contratto in somministrazione, +23,1% e tocca 26 mila attivazioni. Cresce il contratto intermittente (+4,4%) che nei primi sei mesi del 2018 arriva a quasi 18 mila nuove assunzioni.
La forma più utilizzata è quella del contratto a termine (48 mila, +9,4%). Bene il contratto di apprendistato, +11,8% attestandosi su 6 mila unità. I contratti a tempo indeterminato segnano +11,4%, ma sono l'unica forma contrattuale con saldo negativo (-4.000 contratti) tra assunzioni e cessazioni.
I vigili del fuoco hanno salvato un cane setter, di nome Mago, rimasto intrappolato nella melma al centro di un lago artificiale in secca a Borgo Massano di Montecalvo in Foglia (Pesaro Urbino). Il cane si era addentrato nel bacino fangoso del diametro di circa 30 metri, seguendo probabilmente l'odore di qualche preda. Ma è rimasto bloccato in mezzo al fango, neppure il padrone è riuscito ad avvicinarsi, avrebbe rischiato di sprofondare anche lui.
Sono intervenuti i vigili del fuoco di Urbino e altri colleghi, che hanno utilizzato dei tronchi d'albero per costruire una specie di ponte mobile e arrivare a recuperare il setter. Sul posto, è intervenuta la squadra del distaccamento dei vigili del fuoco di Urbino e tre unità Saf (Speleo Alpino Fluviale) dalla sede centrale di Pesaro e del distaccamento di Fano. Il cane è stato riconsegnato al proprietario.
(Ansa)
Come Davide e Golia, con il coraggio di chi ha ha saputo rivoluzionare il mondo del calcio amatoriale, togliendo le mani dalle tasche delle società e apparecchiando una tavola ricca di servizi, qualitativamente al top, ma ad un costo popolare. E mai come oggi, la metafora della tavola imbandita, rappresenta al meglio la grande festa ad invito dei campionati TEC.
Trentadue squadre totali, venti di calcio a sette e dodici di futsal, un aumento del 62 per cento in appena un anno di attività. Il tutto, con orgoglio, senza aumentare di un solo euro la quota gara e mantenendo gratuita l’iscrizione. E’ l’onda anomala che ha investito la quotidianità e dato nuova linfa, pura e trasparente, allo sport amatoriale.
E così, da ottobre, si partirà alla ricerca di nuove emozioni, regalando ai tesserati della Polisportiva Sport Communication, organizzatrice insieme alla Trementozzi Eventi Comunicazione, un nuovo campionato da serie A.
“Siamo orgogliosi di aver creato un circuito che basa il suo impegno su onestà, trasparenza, umanità e rispetto degli altri – dice il presidente Emanuele Trementozzi – in un anno abbiamo dimostrato così significa essere professionisti al servizio dello sport, senza però farlo pesare sui bilanci dei club iscritti. I servizi sono stati potenziati, i costi mantenuti inalterati. Questa è la nostra vittoria di Davide contro Golia, dove è bastato un atto di coraggio per sovvertire un epilogo che, per molti, era già segnato in partenza. E invece, man mano che passavano i mesi, ci si accorgeva che non bastava la tradizione ad ostacolare il corso inevitabile che i campionati TEC stavano completando, diventando ogni giorno più credibili e ricercati. Ma non è, per noi, un punto di arrivo, anzi. E’ il nostro punto di partenza, il nostro anno zero alla ricerca di una meta che, un anno fa sembrava utopia ed invece, oggi, è un obiettivo concreto e misurabile”.
Come sempre sarà il Gruppo Arbitri Marche a dirigere gli incontri del campionato. “Un fiore all’occhiello, nato tra mille ostacoli e capace di imporsi in pochi mesi – continua Trementozzi – Siamo partiti in due, ora siamo tredici e non dobbiamo dire grazie a nessuno, se non a noi stessi che abbiamo investito sulla formazione. In tanti che all’inizio ci snobbavano ma oggi ci chiamano, ma le nostre porte resteranno chiuse. Sul carro ci si sale quando parte, se si crede in un progetto. Una volta partito non sono previste fermate intermedie”.
A chiudere il cerchio la nuova collaborazione con OPES Italia, ente di promozione sportiva riconosciuta dal Coni. “Essere delegato per la provincia di Macerata è per me motivo di orgoglio – conclude Trementozzi – L’Ente ha dimostrato sin da subito disponibilità, rispetto per il nostro lavoro e stima per quello che stiamo costruendo. Siamo protagonisti di un cambiamento epocale nel modo di fare sport e il tempo, lento ma inesorabile, ci darà ragione”.
L'annuncio di una rete ciclabile per le Marche, che si estenderebbe per per 432 km ed avente un costo di oltre 46 milioni di euro, fatto dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, ha creato sconcerto e indignazione, soprattutto tra le popolazioni terremotate.
Con un post di denuncia affidato ai social, Francesco Pastorella, coordinatore del comitato Terremoto centro Italia, non usa mezzi termini e bolla come "scandalosa" la decisione della Regione Marche di approvare questo progetto quando sempre la Regione ha deciso di non prorogare l'esenzione del ticket sulle ricette per i cittadini terremotati (Codice T16).
"Continuiamo ad assistere a conferenze stampa e proclami - scrive Pastorella - volti a pubblicizzare l’elargizione di fondi a favore di iniziative che potrebbero, in rispetto alle urgenze derivanti dalle zone terremotate, attendere quantomeno il loro turno ed invece le vediamo giganteggiare nei pensieri e nelle azioni di chi ci governa!"
"Riecco le piste ciclabili che avevano provato a finanziare con i soldi degli sms solidali - continua il coordinatore del comitato Terremoto centro Italia -, riecco altri 46,3 milioni di euro assegnati a questi progetti a conferma dell’assoluta incapacità di assegnare le giuste priorità a fronte delle reali esigenze del popolo."
La Regione Marche lamenta di non essere ascoltata dal governo centrale, conclude il post di denuncia annunciando battaglia, ma è proprio la Regione che da due anni non ascolta i bisogni e le proposte dei propri cittadini colpiti dal sisma.
Spacciandosi per un notaio di Pescara si faceva versare da parroci 700 euro su una Poste Pay necessari, a suo dire, per le pratiche per ottenere dei lasciti da donatori anonimi. In questo modo in sei mesi ha truffato decine di sacerdoti in tutta Italia, anziani e accuratamente scelti, finché non è incappato in un parroco di un Comune dell'entroterra di San Benedetto del Tronto , che lo ha denunciato ai carabinieri.
Si tratta di un 56enne della provincia di Frosinone, con precedenti specifici, a cui è stata notificata un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per truffa aggravata emessa dal gip del Tribunale di Ascoli Piceno, su richiesta della Procura della Repubblica che ha concordato con le risultanze investigative raccolte dai militari della compagnia di San Benedetto del Tronto e della stazione di Acquaviva Picena. Le truffe gli avevano permesso di accumulare oltre 30 mila euro in pochi, altri 20 mila euro in contanti sono state ritrovati e sequestrati in casa.
(Ansa)
Non è mai troppo tardi per vedere il mare. La programmazione estiva delle case di riposo di Loro Piceno e di Mogliano si è conclusa con un pomeriggio sulla bellissima riviera del Conero.
Una mini crociera per 20 anziani ospiti della casa di riposo "Bonfranceschi" di Loro Piceno e "Santa Colomba" di Mogliano, gestite dalla cooperativa sociale Pars onlus.
"Non è davvero mai troppo tardi per fare nuove esperienze" afferma Silvia Cruciani, coordinatrice delle due case di riposo "Alcuni anziani non avevano mai visto il mare e molti altri non erano mai saliti su una barca. È stato un pomeriggio spettacolare, con una temperatura di settembre gradevole, tutto perfetto. I nostri utenti si sono divertiti moltissimo. Il capitano ci ha illustrato la storia, le leggende, la fauna e la flora di questo meraviglioso tratto di mare”.
La navigazione è iniziata al porto di Numana a bordo della motonave, è proseguita per tutta la riviera del Conero fino al Trave di Ancona a alla Madonnina posta ad indicare la fine della scogliera naturale. "Ringraziamo il personale di bordo che ci ha agevolato in tutto, sono stati molto disponibili. Ringraziamo inoltre i nostri operatori e i volontari che hanno accompagnato gli ospiti delle case di riposo per questo pomeriggio davvero unico” conclude Silvia Cruciani “Con questa uscita chiudiamo la programmazione estiva ed iniziamo le attività invernali in struttura”.
Questa estate settembrina con temperature superiori alla norma e spiagge ancora affollate sembra avere davvero le ore contate ed è proprio nel fine settimana che segnerà l'ingresso dell'autunno (domenica 23), che le cose inizieranno a cambiare, per poi precipitare tra lunedì e martedì con una "sciabolata artica".
Le conseguenze di un mini ciclone mediterraneo - come riporta il sito ilmeteo.it - andranno esaurendosi proprio in concomitanza con l'inizio del weekend, quando l’anticiclone di matrice mista tra Azzoriano e africano tornerà protagonista su buona parte dell’Italia. Avremo quindi un sabato con prevalenza di tempo stabile e soleggiato su quasi tutta l'Italia e con temperature ancora sui 30 gradi, soprattutto in Romagna, Marche, Puglia e Lazio.
Le cose inizieranno a cambiare però già da domenica, con un indebolimento dell'alta pressione e l'ingresso di correnti più fredde nord orientali, che entreranno impetuose dalla porta della Bora. Come accade in questi casi, le regioni più colpite saranno quelle adriatiche, con raffiche di vento a 70km/h.
Se per la giornata di domenica sono previsti solo alcuni rovesci nelle zone interne dell'Appennino, in locale sconfinamento fin sulle coste, con il resto dell'Italia ancora soleggiato, il crollo termico vero e proprio avverrà nella giornata di martedì, quando l'anticiclone che ci ha regalato questa coda d'estate, si eleverà fino alla Scandinavia, richiamando un nocciolo di aria fredda di origine artica verso il Mediterraneo e dunque anche verso l'Italia, con i termometri che scenderanno anche di 12/15 gradi, rispetto alle temperature attuali.
Il Presidente della Provincia con proprio decreto ha provveduto ad indire le elezioni del Consiglio Provinciale.
Nella provincia di Macerata verranno eletti 12 consiglieri ed in virtù di quanto stabilito dalla legge 56/2014 le liste dovranno rispettare la “quota rosa” che prevede un massimo del 60% per uno dei due sessi.
La data del 31 ottobre è stata fissata dal Governo con il cosiddetto decreto “mille proroghe” in fase di conversione in legge da parte del Parlamento.
In questa tornata elettorale si rinnova solo il Consiglio Provinciale eletto nel 2016 in quanto ha una durata di due anni a differenza del Presidente il cui mandato scadrà nell'agosto del 2020.
Con un intervento di oltre 120mila euro la Provincia sta provvedendo ai lavori sulla Provinciale Sant'Angelo - Monte San Martino.
“Si tratta di mettere in sicurezza quei tratti di strada più dissestati; il problema – dice il presidente Pettinari - è quello legato come sempre alle scarse risorse economiche che non consentono interventi più completi ma limitati a specifici tratti.”
I lavori di asfaltatura, eseguiti dalla ditta INVENI srl di Montecassiano, riguardano una parte del centro abitato di Penna San Giovanni e alcuni tratti, come detto, più usurati della Sant'Angelo – Monte San Martino sulla quale verranno effettuate, con lo stesso appalto, anche opere di regimazione delle acque.
Una rete ciclabile per le Marche, che si estende per 432 km, collegando a pettine le vallate dell'entroterra con la costa per un investimento di 46,3 milioni di euro. L'ha annunciata ad Ancona il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.
La nuova opera incrementerà la ciclovia esistente di 162 km con altri 247 km. Verrà finanziata con fondi Por Fesr (Fondi europei di sviluppo regionale) e Fsc (Fondi sviluppo e coesione) 2014-2020 che dettano i tempi di realizzazione dell'opera.
"La rete ciclabile regionale - ha detto Ceriscioli - è un asse strategico della politica regionale. Servirà ad incrementare il turismo nelle zone interne tuttora poco conosciute". Le Marche, ha informato la vicepresidente Anna Casini, saranno regione capofila anche della Ciclovia Adriatica che sorgerà per 1.300 km sulla costa da Trieste a Santa Maria di Leuca: cureranno la progettazione dell'opera per la quale sono stati stanziati 4,4 milioni di euro (progetto e 1/o lotto) per la parte marchigiana, dei 16 previsti