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Bisonni sulla tecnologia 5G: "L'Arpam acquisisca le indicazioni delle autorità sanitarie"

Bisonni sulla tecnologia 5G: "L'Arpam acquisisca le indicazioni delle autorità sanitarie"

Dopo l’approvazione in Consiglio regionale della sua mozione sulla tecnologia di comunicazione 5G, il capogruppo dei Verdi, Sandro Bisonni, presenta una proposta di legge che ha l’obiettivo di intervenire sulla normativa vigente per dare seguito a quanto proposto nel precedente atto.  Tra gli impegni formulati nella mozione, infatti, figura anche quello che riguarda l'ARPAM chiamata, prima di rilasciare pareri sulle istallazioni con tecnologia 5G, ad acquisire preventivamente le indicazioni delle autorità sanitarie competenti in materia, relativamente ai possibili rischi per la salute della popolazione esposta. L'applicazione della mozione approvata, comporta l'impegno della Giunta alla modifica della legge regionale del 2017 (“Disciplina regionale in materia di impianti radioelettrici ai fini della tutela ambientale e sanitaria della popolazione”), e - considerata la scadenza della legislatura - Bisonni ha ritenuto utile proporla con atto del Consiglio, nella speranza di accelerarne l'iter. “Con questa proposta - evidenzia - vorrei tentare di accelerare l'iter conseguente alla approvazione della mia mozione sul 5G, ovviamente nulla impedisce alla Giunta di provvedere con atto autonomo, l'importante è che si agisca con tempestività  perché è evidente che la modalità di rilascio delle autorizzazioni debba essere esercitata tenendo in considerazione il principio di precauzione, la salute pubblica, la compatibilità ambientale e la tutela del paesaggio”. Da ricordare, inoltre, che nella precedente mozione Presidente e Giunta venivano impegnati ad intervenire presso il Governo italiano ed i ministeri competenti affinché non siano attivati aumenti del valore di attenzione e dei limiti di esposizione previsti dal DPCM del 2003, a sollecitare i Comuni per l’adozione dei Piani delle antenne, così come indicato nella legge regionale del 2017 oltre che a realizzare una campagna informativa sul corretto uso del cellulare.  

15/04/2020 16:40
Mobilità docenti 2020, l'assurdità del blocco quinquennale

Mobilità docenti 2020, l'assurdità del blocco quinquennale

L’ordinanza ministeriale 182/2020 sulla mobilità per l’a.s. 2020/2021 prevede delle inspiegabili e incomprensibili differenziazioni per il personale immesso in ruolo negli anni precedenti. Per tutto il personale docente immesso in ruolo fino all’a.s. 2019/2020, continua ad essere mantenuta la possibilità di presentare la domanda di trasferimento interprovinciale senza alcun vincolo, tranne che per una categoria. L’ordinanza ribadisce che il personale che ha concluso positivamente il percorso annuale di formazione iniziale e prova del Fit ed è confermato in ruolo presso l’istituzione scolastica ove ha svolto il periodo di prova, è tenuto a rimanere nella predetta istituzione scolastica, nel medesimo tipo di posto e classe di concorso, per almeno altri quattro anni. Viene quindi reintrodotto il blocco quinquennale per la mobilità territoriale e per la mobilità annuale (utilizzazione ed assegnazione provvisoria). Leggendo tale stramberia ci chiediamo quale altra categoria professionale ha questo blocco nel nostro paese? Tale disposizione è stata introdotta solo nel dicembre 2018 (legge 30 dicembre 2018, n. 145) e trova applicazione per il personale individuato per il percorso annuale di formazione con decorrenza 1.09.2019, quindi a.s. 2019/2020. Perché però al momento dell’assunzione in servizio a T.I. non è stato comunicato nulla agli aspiranti in ruolo? Perché in nessun documento firmato (nomina USR e contratto presso scuola di titolarità) appariva questo blocco quinquennale? Ci sembra quindi ovvia una mancanza di qualsiasi giustificazione sul piano logico e pratico del Governo. Si tratta di un evidente, illegittimo e inspiegabile errore, soprattutto se si considera nello specifico la modalità in cui viene trattata una identica categoria di docenti. I docenti che hanno partecipato al medesimo percorso Fit (ed inseriti nella medesima graduatoria regionale di merito) ed individuati per il percorso annuale di formazione iniziale (che si converte in incarico a tempo indeterminato in caso di positiva conclusione dello stesso) vengono distinti in due categorie: i più fortunati individuati per il percorso annuale nell’a.s. 2018/2019 ed i meno fortunati in quanto individuati per il percorso annuale nell’a.s. 2019/2020. Per quelli individuati per l’a.s. 2018/2019, continua ad essere consentita la mobilità, anche interprovinciale, senza vincoli, mentre per i secondi, ossia quelli individuati per l’a.s. 2019/2020, si applica il vincolo quinquennale, con anticipo rispetto a quanto previsto dal nuovo comma 3 dell’art.399 del D.Lvo 297/94. Quindi, per i soli sfortunati inseriti nella graduatoria regionale di merito del Fit ed individuati per il percorso annuale nell’a.s. 2019/2020 viene inspiegabilmente anticipato il vincolo quinquennale che entrerà in vigore solo per i neo immessi in ruolo dall’1.09.2020. Perché questa inaccettabile diversità di trattamento? Questa differenziazione appare francamente priva di alcuna logica, e presenta evidenti profili di irragionevolezza e disparità di trattamento tra categorie identiche. Ci sembra evidente che questo errore del Governo discrimina alcuni insegnanti e non altri, mostrando un paradosso e un contraddittorio. Se il Governo non cambia la norma, molti docenti la impugneranno in tribunale. “Bisogna unire e non dividere le famiglie” ci tranquillizzava settimane fa la Ministro Azzolina parlando in televisione. Occorre quindi trovare velocemente soluzioni diverse e costituzionali. Non è possibile tenere fermi i docenti della secondaria per un lustro. Questo pregiudica il ricongiungimento ai propri affetti, pure in presenza di posti disponibili.  Purtroppo, anche in quest’occasione, il Ministero ha mostrato assoluto disinteresse alle istanze avanzate dalle organizzazioni sindacali che, prima che scoppiasse l’emergenza coronavirus, avevano sollevato il problema rimanendo tuttavia inascoltate. A questa disorganizzazione e illogicità, che rappresenta una novità per la mobilità di quest’anno, si associano problemi già noti, quali l’impossibilità di trasferimento su posto comune per i docenti assunti su sostegno prima di cinque anni ma in possesso di servizio di sostegno pre-ruolo, il mancato riconoscimento della precedenza anche nei trasferimenti interprovinciali per chi assiste un familiare disabile, la decurtazione del punteggio per il servizio pre-ruolo nelle graduatorie interne d’istituto, la mancata valutazione del servizio in scuola paritaria e del servizio militare prestato non in costanza di nomina per la mobilità volontaria e per quella d’ufficio. Ad oggi solo Orizzontescuola e Tecnicadellascuola hanno denunciato questa illegittimità con articoli pubblicati nei loro rispettivi siti. I sindacati sono irraggiungibili telefonicamente così come la Ministro dell’Istruzione e i suoi Vicepresidenti lo sono per e-mail. A chi rivolgere quindi la nostra richiesta, il nostro grido? Chi darà voce al nostro disagio e al nostro disappunto? Chi accenderà una luce in questo buio burocratico? Chi romperà il silenzio del Governo in merito a questo blocco? Il Ministro Azzolina probabilmente non ha ancora avuto momenti di riflessione durante questa pandemia perché impegnata in Tv, in dirette streaming e al Governo. Come sarà la nostra scuola quando potremo ricominciare? Ricominciare ad uscire, a tossire senza specificare che non stiamo male, a fare lezione in presenza tra i corpi e le emozioni dei nostri studenti, ad abbracciare i nostri cari dopo un’intensa giornata di lavoro? Come saremo quando ritorneremo in presenza, vicini, insieme? Quello  che  saremo  sarà  quello  che  avremo  saputo  costruire  nei  giorni  del  Covid-19. Ognuno sarà quello che avrà coltivato, pensato e rielaborato. Sì, rielaborato, perché l'uomo non è ciò che gli viene detto o imposto, ma è ciò che pensa, rielabora e condivide con l’altro a partire da tutto ciò che incontra. Spero che il Governo rielabori le sue convinzioni e decisioni dopo averci ascoltato e magari incontrato. Le nostre istituzioni governative hanno però oggi un’opportunità: rispondere alle necessità dei suoi docenti e mantenere aperto il dialogo e il confronto.  

15/04/2020 15:30
Il prof. Gerardo Villanacci: "La pandemia devasterà l'economia. Per ripartire, la chiave è semplificare"

Il prof. Gerardo Villanacci: "La pandemia devasterà l'economia. Per ripartire, la chiave è semplificare"

Le previsioni fatte, nella giornata di ieri, dal Fondo Monetario Internazionale evidenziano come la pandemia di Covid-19 porterà un impatto devastante sull'economia globale. Per quanto riguarda il 2020, la produzione economica globale è prevista in calo del 3%.  Si tratta, ovviamente, di previsioni che, in quanto tali, conservano un certo grado di incertezza ma questi dati offrono un primo riscontro su quanto ci attenderà nei mesi a venire.  Gli unici due Paesi che si salveranno dal segno meno nel 2020 saranno l'India (+1,9%) e la Cina (+1,2%), mentre la contrazione dell'Italia assumerà contorni drammatici: il calo, secondo il Fondo Monetario, arriverà al - 9,1%. Un vero e proprio tracollo, ancor più preoccupante se confrontato con la media dell'Eurozona (-7,5%). Peggio dell'Italia, fa solo la Grecia (-10%).  Abbiamo provato a ragionare delle difficoltà che ci troveremo a fronteggiare a seguito dell'emergenza coronavirus con il professor Gerardo Villanacci, ordinario di diritto privato all'Università Politecnica delle Marche, provando anche a ipotizzare delle possibili soluzioni per il rilancio.  La crisi che stiamo vivendo può essere paragonata a quelle vissute in passato?  "I confronti con il passato non reggono, nemmeno paragonando la situazione attuale con la Grande Depressione del secolo scorso. La crisi interessa tutti i Paesi, c'è poco da comparare. Al momento, tutti siamo presi dalle cause della malattia. Siamo interessati, cioè, a trovare rapidamente le cure e un vaccino efficace. Tuttavia gli effetti sopravvivono alla cause, e noi li stiamo già vivendo. Piaccia o meno, inevitabilmente, tutto cambierà. Quello che possiamo fare è guidare questo cambiamento".  In cosa consisterà il cambiamento?  "Il cambiamento sarà anzittutto valoriale. Il valore salute, che si può declinare sia come diritto alla salute che come tutela dell'ambiente, diverrà prioritario e andrà coniugato con quello della libertà delle iniziative economiche e personali. Bisognerà ripensare il welfare state, ripristinando quello che già abbiamo: una legislazione all'avanguardia. Un esempio su tutti è quello del principio di precauzione, che abbiamo formalmente attuato ma poi non applicato. Per principio di precauzione si intende l'insieme delle iniziative volte a preservare la nostra salute in situazioni emergenziali. Se lo avessimo applicato, certamente non avremmo inciso così pesantemente sulla riduzione per le spese della sanità pubblica e non ci saremmo trovati nella condizione di non avere neppure le mascherine e la disponibilità di posti letto".  Riusciremo a venire fuori da questa situazione e come? "Ne verremo fuori, ma ad alcune condizioni. Anzitutto scongiurando l'insidia del luogo comune, ovvero l'idea astratta che si fonda sulla fiducia. 'Ne usciremo perché ne siamo usciti fuori in passato, e siamo un gran popolo'. Non si va avanti con i luoghi comuni. Per venirne fuori bisogna lottare e combattere, e quindi partire da alcuni elementi centrali". Quali sono gli elementi centrali su cui fondare la ripartenza?  "Anzitutto occorre preservare lo stato sociale, ovvero quell'insieme di attività - prevalentemente pubbliche, ma anche di enti privati - che forniscono sostegno a chi si trova in condizione di bisogno. Bisogna partire dalle cose di cui abbiamo effettivamente bisogno con poche, ma chiare, regole e leggi che siano prontamente applicabili. Tutto ciò, oggi, non sta accadendo. Da fine febbraio abbiamo assistito a una profusione di decreti legislativi, uno dietro l'altro. Documenti da 60 pagine che neanche un giurista esperto riesce a interpretare. Alle persone va detto chiaramente cosa devono fare, senza incertezze o contraddizioni". Il secondo punto è quello di attuare, piccole, ma grandi riforme. In primo luogo, la riforma fiscale. "Questa emergenza va colta come occasione per cercare di uscire dalla crisi istituzionale in cui ci troviamo da anni. Bisogna semplificare, non abbiamo più bisogno del surplus formalistico dello Stato. Da una situazione drammatica, bisogna fare in modo che se ne esca migliorati.  La politica, più che nel passato, è chiamata a svolgere un ruolo importante: quello della semplificazione, non della complicazione. Partiamo, dall'offerta dei servizi essenziali, senza più fronzoli."  Che fine farà, in tutto questo, l'Europa?  "Tutti, a livello economico, si affidano all'azione della Banca Centrale Europea. E da questa, certamente, arriveranno aiuti. Per il resto, anche qui, si ha l'occasione di realizzare quell'Unione che non c'è mai stata, di fatto. Gli Stati non hanno mai avuto un elemento comune per divenire davvero un'Unione. L'elemento comune che avrebbero dovuto avere, una costituzione, non c'è mai stato. Ci si è limitati a costruire un'unione di titpo economico".    

15/04/2020 14:21
Coronavirus e animali da compagnia: quali misure precauzionali adottare

Coronavirus e animali da compagnia: quali misure precauzionali adottare

La sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2. Viceversa, attualmente, non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella trasmissione di SARS-CoV-2  all’uomo. L'elevata circolazione del virus tra gli esseri umani sembra non risparmiare, in alcune occasioni, gli animali che condividono con l'uomo ambiente domestico, quotidianità e affetto. Al 2 aprile 2020, a fronte di 800 mila casi confermati nel mondo di COVID-19 nell’uomo, sono solamente 4 i casi documentati di positività da SARS-CoV-2 negli animali da compagnia; due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio. In tutti i casi, all'origine dell'infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da COVID-19. Pertanto, anche se la  possibilità che gli animali domestici possano contrarre l'infezione è scarsa, la comunità scientifica si pone domande in merito alla gestione sanitaria degli animali di proprietà di pazienti affetti da COVID-19. Per tali motivi, anche la Regione Marche ha redatto un vademecum sui comportamenti da seguire per la tutela dell'animale. La raccomandazione generale è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l'esposizione degli animali al contagio.  Quando si maneggia e ci si prende cura degli animali, è necessario rispettare sempre le buone misure igieniche di base e comportamentali.  Ciò include il lavaggio delle mani prima e dopo aver maneggiato animali, il loro cibo o le loro provviste, nonché evitare di baciare, leccare o condividere con essi il cibo.  In generale, quando possibile, le persone che sono malate o sottoposte a cure mediche dovrebbero evitare uno stretto contatto con i loro animali domestici e avere un altro membro della famiglia che si prende cura degli stessi.  Raccomandazioni per la gestione degli animali in ambiente domestico di pazienti in isolamento fiduciario o obbligatorio per COVID-19  La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve evitare i contatti stretti con gli animali da compagnia.  Gli animali che vivono in casa devono soggiornare in altre stanze o, se ciò non è possibile, bisogna mantenere una distanza dì almeno 1 metro dagli animali che vanno opportunamente confinati in spazi dedicati.  La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve indossare guanti monouso e una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si avvicina o accudisce l’animale da compagnia.  Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, o con una soluzione idroalcolica: · prima e dopo ogni contatto con gli animali da compagnia o con il suo ambiente ·   prima e dopo aver preparato loro il cibo  Pulire e disinfettare quotidianamente le ciotole del cibo e dell’acqua, nonché le superfici di stazionamento dell’animale. Le operazioni devono procedere dall’alto verso il basso. Il pavimento deve essere l’ultima superficie trattata. Utilizzare un normale disinfettante a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo, oppure con alcol 70%, indossando guanti e indumenti protettivi.  La preparazione per l’uscita di casa dei cani (sgambatura), deve essere effettuata  indossando mascherina e guanti ed applicando un guinzaglio pulito e disinfettato. La persona convivente non sottoposta a misure di isolamento, incaricata del servizio, deve indossare sempre mascherina e  guanti. Se il servizio è effettuato da una  persona esterna (parente, conoscente, Associazione) per la consegna il cane viene legato all’esterno dell’abitazione per evitare che la persona incaricata entri nella stessa. Ogni superficie toccata (maniglie, porta, zerbino, ecc) deve essere pulita e disinfettata.  Al rientro in casa del cane è sufficiente eseguire: ·  spazzolatura del mantello ·  controllo e pulizia dei cuscinetti plantari In caso di emergenza veterinaria rivolgersi al veterinario di fiducia per stabilire le modalità di intervento e trasporto dell’animale da compagnia presso la struttura sanitaria.   Qui il vademecum scritto dalle Regione Marche sui comportamenti da adottare    

15/04/2020 12:21
Coronavirus Marche, 77 positivi su 662 tamponi analizzati: continua la decrescita della curva dei contagi

Coronavirus Marche, 77 positivi su 662 tamponi analizzati: continua la decrescita della curva dei contagi

Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 77 sui 662 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5503 su un totale di 22.611 campioni testati.  Si registra un leggrissimo incremento rispetto alla giornata di ieri nel rapporto tra positivi e tamponi analizzati (l'incidenza era del 10,32 contro l'11,63 di oggi). L'incidenza generale, invece, in base al totale dei positivi rapportato ai tamponi effettuati, fino ad oggi, è del 24,33, contro i 24,72 di ieri. Conferma la discesa della progressione dei contagi, seppur lenta. Leggi qui i dati divisi per Provincia Di seguito, nel dettaglio, i dati del Gores

15/04/2020 10:40
Quali attività produttive possono ripartire nelle Marche: la lista completa

Quali attività produttive possono ripartire nelle Marche: la lista completa

In base al decreto del Governo del 10 aprile, i cui effetti decorrono da oggi, viene consentita una graduale riapertura delle attività produttive. In particolare, si consente l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di manutenzione, vigilanza e conservazione. Tutte le attività sono tenute al rispetto delle disposizioni attualmente in vigore in relazione all'emergenza epidemiologica in essere, con particolare riguardo ai contenuti del "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro" sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali. In relazione alle previsioni del decreto, si ritiene che siano ammesse: - le installazioni e gli allestimenti stagionali necessari per l'apertura degli stabilimenti balneari oltre che di piccoli chioschi già autorizzati, e pertanto senza esecuzione di modifiche o nuove opere, purché le stesse siano svolte all'interno della concessione demaniale marittima senza interferire con spazi pubblici e con l'area di cantiere segnalata e recintata per impedire l'accesso ad estranei; - i ripascimenti stagionali e la sistemazione delle spiagge con mezzi meccanici con le medesime modalità operative di cui sopra; - le opere minori di cui al D.P.R. 6 giugno 2001 n ° 380 "Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia" come di seguito indicate: attività edilizia libera per piccoli interventi, di cui all'art. 6 del D.P.R. 38/01/2001; opere edilizie per le quali è sufficiente la CILA, di cui all'art. 6bis del D.P.R. 38012001; - prestazioni di servizio di carattere artigianale rese da terzi per interventi di manutenzione a bordo di imbarcazioni da diporto all'ormeggio. Il decreto non pone inoltre limitazioni al normale svolgimento delle attività agricole stagionali e di quelle relative agli allevamenti (conduzione superfici foraggere, pascolamento, distribuzione reflui, governo e cura dei capi zootecnici) né allo svolgimento delle attività inerenti alle filiere agro-alimentari, assicurando quindi una continuità dei conferimenti e delle forniture, da parte delle aziende agricole alle imprese di trasformazione agro-alimentare, e il mantenimento dei flussi produttivi di alimenti. Il D.P.C.M. 10 aprile 2020 ha inoltre inserito tra i codici ATECO consentiti il codice 81.3 "Cura e manutenzione del paesaggio" con esclusione delle attività di realizzazione e consentendo pertanto quanto di seguito indicato: - cura e manutenzione di parchi e giardini per: abitazioni private e pubbliche, edifici pubblici e privati (scuole, ospedali, edifici amministrativi, chiese eccetera), terreni comunali (parchi, aree verdi, cimiteri eccetera), aree verdi per vie di comunicazione (strade, linee ferroviarie e tranviarie, vie navigabili, porti, aeroporti), edifici industriali e commerciali; - cura e manutenzione di aree verdi per: edifici (giardini pensili, verde per facciate, giardini interni eccetera), campi sportivi (campi di calcio, campi da golf eccetera), campi da gioco, aree per solarium ed altri parchi per uso ricreativo, acque lacustri e correnti (bacini, bacini artificiali, piscine, canali, corsi d'acqua, sistemi di scolo). Il DPCM autorizza, altresì, la ripresa delle attività relative alla costruzione di opere idrauliche. È confermata la piena operatività dei cantieri relativi alla realizzazione di opere pubbliche, finalizzate al ripristino dei danni conseguenti ad eventi alluvionali e, più in generale, alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico e alla difesa degli abitati dall'azione del mare. Le attività di manutenzione e propedeutiche alla consegna dei mezzi navali già allestiti da parte dei cantieri navali ed il loro spostamento dal cantiere all'ormeggio sono autorizzate previa comunicazione al Prefetto ed alla Autorità Marittima competente ed ottenuto l'assenso delle parti sociali.

14/04/2020 20:10
Marche, la Protezione Civile ha distribuito 410mila mascherine nelle ultime 3 settimane

Marche, la Protezione Civile ha distribuito 410mila mascherine nelle ultime 3 settimane

Sono 410 mila le mascherine che la Protezione Civile della Regione Marche ha distribuito nelle ultime tre settimane attraverso Confservizi e il fondamentale apporto dei volontari. A Comuni, Prefetture, Polizia provinciale, Tribunali e Forze dell’Ordine sono state consegnate 210 mila mascherine di tipo Montrasio e 160 mila mascherine chirurgiche.  Ai lavoratori impiegati nei servizi essenziali (trasporti e rifiuti) sono state assegnate 20 mila mascherine chirurgiche e 20 mila KN95. Queste ultime sono una donazione del Pio Sodalizio Piceno, con il quale ha curato i contatti il presidente dell’Anci Maurizio Mangialardi.

14/04/2020 19:25
Coronavirus Marche, 19 decessi nelle ultime 24 ore: tre vittime a Villa Pini

Coronavirus Marche, 19 decessi nelle ultime 24 ore: tre vittime a Villa Pini

Sono stati resi noti i dati del Gores delle 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 19 persone. Salgono a quota 746 in totale le vittime, dall'inizio dell'epidemia (477 uomini e 269 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nelle provincia di Pesaro-Urbino (417). Tra coloro che hanno perso  la vita nelle ultime 24 ore, una donna 95enne di San Severino deceduta nell'ospedale di Macerata, dove era stata ricoverata. Tra i deceduti a causa del Covid-19 - secondo il report del Gores - altri 4 cittadini residenti nella provincia di Macerata: una 85enne di Cingoli, una 93enne di Civitanova Marche, una 84enne di Potenza Picena e un 73enne di Recanati.  Secondo i dati complessivi, nel  94,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,7 anni.  Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:

14/04/2020 19:11
Coronavirus, dalla Regione Marche 800mila euro per il Terzo Settore

Coronavirus, dalla Regione Marche 800mila euro per il Terzo Settore

La Giunta regionale ha stabilito di assegnare importanti risorse finanziarie al Terzo settore per affrontare immediatamente le criticità acuite dall’emergenza Coronavirus e preparare la ripresa sociale e civile per un progressivo ritorno alla normalità. Lo prevede la delibera di adesione all’Accordo di programma 2019 Stato-Regione Marche per il sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte delle Organizzazioni di volontariato e delle Associazioni di promozione sociale e l’approvazione delle Linee guida per la definizione del piano operativo, adottata dalla Giunta, riunita questa mattina, su proposta dell’assessore al Bilancio e Volontariato Fabrizio Cesetti.  “Le risorse finanziarie stanziate dalla Regione Marche ammontano a un milione e trecento mila euro complessivamente e al progetto 'Terzo settore in rete per l’emergenza COVID19' sono state assegnate 800.000 euro – spiega Cesetti - e saranno destinate a quelle Organizzazioni di Volontariato e Associazioni di Promozione Sociale che vorranno aggregarsi in una unica compagine, per realizzare su tutto il territorio regionale le azioni progettuali. Un intervento necessario per affrontare immediatamente serie problematiche come il contrasto alla povertà estrema, interventi domiciliari di supporto alle fasce deboli, compresa la consegna di pasti e medicine a domicilio e supporto a distanza per situazioni di disagio causato, o acuito, dall’emergenza epidemiologica”. "Si confida peraltro - aggiunge l’assessore - che queste organizzazioni, con la loro pervasività nel tessuto civile della nostra regione possano intercettare altri soggetti tra imprenditori, imprese sociali, fondazioni, che apportino ulteriore valore aggiunto al progetto, sia in termini finanziari, sia in termini di concrete azioni che possano integrarsi in esso". La Regione Marche ha concertato con il Forum del Terzo settore (art 11 della LR n. 32/2014) l’utilizzo delle risorse assegnate alla Regione con D.M. 166 del 12 /11/2019 per la realizzazione del programma di interventi diretti a sostenere lo svolgimento a livello locale delle attività di interesse generale, di cui all’articolo 5 del codice del terzo settore, da parte delle Organizzazioni di Volontariato (OdV) e delle Associazioni di Promozione Sociale (APS).

14/04/2020 16:10
Coronavirus, più di 1600 pazienti tra i dimessi e i guariti: 3 soli nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus, più di 1600 pazienti tra i dimessi e i guariti: 3 soli nuovi casi nel Maceratese

ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5426 casi positivi al coronavirus sui 21.949 tamponi effettuati nella Regione Marche. Sono 2195 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1629 in provincia di Ancona, 837 in provincia di Macerata (3 in più di ieri), 363 in provincia di Fermo, 254 in provincia di Ascoli Piceno, 144 extra regione. Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti è in costante aumento: si è, infatti, passati da 1588 A 1603 (+25). Un aumento che si conferma superiore rispetto a quello dei nuovi casi nelle ultime 24 ore .  Torna  a scendere il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 1066 di ieri ai 1043 di oggi). Diminuisce ancora, il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (da 108 a 106): 18 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (9 a Civitanova Marche, 9 a Camerino).  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:

14/04/2020 13:43
Crisi Covid-19, l'urlo dei tour operator marchigiani: "Perso il 90% del fatturato,la Regione istituisca un fondo di emergenza"

Crisi Covid-19, l'urlo dei tour operator marchigiani: "Perso il 90% del fatturato,la Regione istituisca un fondo di emergenza"

Lo stop imposto al turismo dalla pandemia da coronavirus ha colpito duramente i tour operator dell’incoming. Tra cancellazioni e mancanza di nuove prenotazioni, le adv hanno già perso circa il 90% del fatturato annuale e non si vedono ancora segnali di recupero. A stimarlo è Inside Marche, l’associazione dei più importanti tour operator marchigiani. Per far fronte alla lunga notte del turismo, l’associazione sta tenendo i contatti con tutti i livelli di governo, locali, nazionale e regionale per sensibilizzare le istituzioni sulla crisi del comparto. L'incoming turistico organizzato (agenzie e tour operator) è una vera e propria fonte di ricchezza che genera un volume di affari solo nelle Marche di oltre 20milioni di euro ed impiega oltre 200 persone direttamente e con l'indotto; oltre 500mila turisti italiani e stranieri arrivano grazie al lavoro diretto ed indiretto di queste imprese, che permettono ai diversi attori di agganciare economie importanti: strutture ricettive (hotel, agriturismi, B&B, casolari), attività di servizio (bagnini, trasporti pubblici e turistici, guide, musei, ristoranti) e attività commerciali presenti nell’intero territorio regionale. L'emergenza sanitaria ha causato la cancellazione di tutte le prenotazioni dall’estero e quasi tutte dall'Italia: tutta la promozione e gli investimenti messi in atto da settembre 2019 a marzo 2020 sono andati persi, in un anno che sembrava poter essere da record, grazie alla promozione fatta ed al successo di Lonelyplanet che aveva inserito le Marche nella Top20 delle Regioni da visitare nel mondo. Riteniamo utili gli interventi di sostegno per le imprese del Governo, a partire dalla cassa integrazione in deroga, anche se andrebbe allungata almeno fino al 31 dicembre 2020; gli interventi sul credito, la moratoria di finanziamenti e mutui e l’introduzione dei voucher per i rimborsi, al fine di evitare il default del sistema turismo. Ma sono utili per limitare i danni immediati, e sono insufficienti ad affrontare l’aggravamento della crisi dovuto al dilagare globale della pandemia, che ha bloccato il mercato turistico internazionale. “Per noi la cosiddetta ‘fase 2’, che sia tra una settimana o un mese, rischia comunque di essere solo un miraggio - commentano a margine dell’incontro con Celani - anche se si dovesse procedere ad una graduale riapertura delle attività, il blocco imposto in molti Paesi ai viaggiatori italiani e i limiti di spostamento che probabilmente rimarranno in Italia di fatto ipotecheranno tutto il 2020”. Quindi ben vengano i provvedimenti che la Regione Marche ha deliberato, ovvero prestiti a tasso agevolato,( significa fare debito ) ma serve subito di più: chiediamo alla Regione Marche di istituire un vero e proprio fondo di emergenza sul turismo importante a livello delle altre regioni, in modo che gli operatori di incoming marchigiani siano in grado di poter sussistere e poter operare sui mercati internazionali,  ma partendo dai tour operator dell’incoming che sono i primi interlocutori dei tour operator italiani ed internazionali, oltre alla cancellazione di imposte, contributi e tasse locali per il 2020, e la riduzione del 50% per il 2021. Poi bisognerà mettersi subito al lavoro per la ripartenza: le nostre proposte sono di riconoscere a chi acquista un pacchetto presso un’agenzia di viaggio o tour operator un onere detraibile del 19% del valore del pacchetto acquistato, senza limite di spesa e,fare una iniziativa analoga per attrarre i clienti esteri ed appena finita l’emergenza sanitaria, di co-finanziare, concertandola direttamente con gli operatori, una seria campagna di promo-commercializzazione nel prossimo autunno per puntare a recuperare nel 2021 le perdite di questa stagione. Associazione Inside Marche   Luigi Settembretti - Presidente Inside Marche   Gli associati: Fabrizio Oliva  -  Vacanza Mia sas, Pesaro Stefania Stefanelli -  Greenwich sas, Ancona Renzo Fazi - Break in Italy di Flavio,Pesaro Agnese Finoia -   Piceno.2 srls Marcuzzo Viaggi , San Benedetto del Tronto Alessandro Crucianelli -  CM Viaggi srl, Macerata Federico Scaramucci -  Urbino incoming sas, Urbino Elena Popa -  Food & relax sas, Venarotta Adolfo Ciuccoli -  Dream Saling srl, Fano Marco Cadeddu -   Esatour Srl,Pesaro Ceccoli Maria Brunella -  Sogno srl cr, Pesaro Edoardo Settembretti -   Terre Marchigiane ass.,Civitanova Marche Emanuele Piunti -Alemar soc. Coop., San Severino Marche   Enrico Grassi -  Marche Holiday spa, Acqualagna Antonio Perticarini  - Spazio Cultura ass., Recanati Aldo  Giustozzi - international service srls, Civitanova Marche  

14/04/2020 11:20
Crisi Covid-19, Battistoni (FI): "La Regione permetta ai gestori degli stabilimenti di pulire spiagge"

Crisi Covid-19, Battistoni (FI): "La Regione permetta ai gestori degli stabilimenti di pulire spiagge"

"L'emergenza Covid-19 sta per abbattersi in maniera drammatica sulla stagione turistica che è alle porte - dichiara in una nota il senatore Francesco Battistoni, commissario regionale di Forza Italia Marche -. Oltre agli annunci del governo della serie 'faremo qualcosa' ed il rigetto della nostra proposta di deducibilità delle vacanze in Italia, partita dal Sindaco di Numana Gianluigi Tombolini, non stiamo vedendo nulla per il turismo e la sua ripartenza, niente che dia una prospettiva agli operatori del settore". Aggiunge: "A tal proposito, Forza Italia ritiene giusto proseguire nella fase di contenimento del virus, ma riteniamo anche opportuno che sia data la possibilità ai gestori degli stabilimenti balneari di poter tornare nelle proprie attività, per effettuare i necessari ed urgenti lavori nelle aree demaniali in relazione allo smaltimento ed al recupero dei rifiuti che sono ammassati lungo le coste - precisa -. Il maltempo ed il lockdown hanno tenuto lontano i gestori ed i loro dipendenti dalle spiagge, e la situazione di pulizia delle stesse è decisamente grave.Crediamo sia una questione di buon senso ed un modo per tutelare la propria attività, la propria pertinenza e soprattutto la cosa pubblica".Il senatore Battistoni ha concluso la sua nota affermando: "Molte regioni a vocazione turistica hanno messo in campo misure del genere; anche le Marche devono farsi carico di questo problema; ovviamente il tutto rispettando le dovute norme di sicurezza e la massima tutela propria e del personale"

14/04/2020 10:51
Vigili del Fuoco precari, Cub: "Il Governo stanzi risorse per la loro assunzione diretta"

Vigili del Fuoco precari, Cub: "Il Governo stanzi risorse per la loro assunzione diretta"

"Il comparto dei Vigili del Fuoco si regge sul precariato: 10 mila sono i vigili del fuoco che da anni attendono la stabilizzazione su un totale di 30 mila lavoratori. Li chiamano "discontinui" perché sono assunti con contratti brevissimi della durata massima di 14 giorni al mese, se si ammalano o se subiscono un infortunio sul lavoro sono indennizzati solo per la durata del loro breve contratto. Tale modalità di assunzione non gli consente di maturare la tredicesima mensilità e il TFR". Così, in una nota, il sindacato nazionale Cub pubblico impiego, che chiede a gran voce l'assunzione diretta dei Vigili del Fuoco precari, già dal prossimo decreto di aprile. "Si tratta di personale altamente qualificato  , formato e, di fatto, già operativo che opera nell’incertezza più assoluta, senza tutele previdenziali, assicurative ed economiche, prosegue il sindacato. È impensabile gestire la sicurezza dei cittadini e la prevenzione del territorio in queste condizioni. I pochi vigili permanenti sono già sfiancati dall’emergenza Covid 19 perché stanno operando in condizioni di grande disagio e rischio, con turni di 24 ore consecutive. È dal 2016 che siamo impegnati su questa vertenza nazionale con manifestazioni a Roma e in tutta Italia; nel 2017 abbiamo ottenuto la formulazione di una graduatoria nazionale che vede la presenza di circa 10 mila vigili del Fuoco precari ma i Governi che si sono succeduti negli anni hanno stanziato pochissime risorse per la loro stabilizzazione. In questo periodo di emergenza nazionale legata al Covid 19 abbiamo toccato con mano la fragilità del nostro sistema pubblico che negli ultmi vent'anni è stato tagliato, privatizzato, disprezzato dalla politica nella terminologia usata e da chi aveva interesse a depotenziarlo a favore dei privati: ci siamo accorti che la sanità pubblica è l'unica che riesce a garantire la salute dei cittadini. Pertanto bisogna invertire la tendenza investendo risorse in quei comparti che garantiscono la tutela del territorio e la salute pubblica. Uno di questi è proprio il comparto dei Vigili del Fuoco. Per questo motivo abbiamo chiesto al Governo di rendere operativi subito i 10 mila vigili del fuoco discontinui : è necessario farlo già dal prossimo decreto di aprile stanziando adeguate risorse. Stabilizzare i Vigili del Fuoco precari significa dare dignità a lavoratori che vivono nell’incertezza più assoluta da almeno 20 anni".

14/04/2020 10:40
Weekend di Pasqua, il bollettino della Prefettura: più di 4mila persone controllare e 226 sanzioni

Weekend di Pasqua, il bollettino della Prefettura: più di 4mila persone controllare e 226 sanzioni

Sono proseguiti, e con sempre maggior incisività, anche nel fine settimana di Pasqua i controlli per accertare chi circola senza valido motivo, violando i divieti imposti per il contenimento della diffusione del coronavirus, magari tentando di recarsi fuori città. Sotto la lente in particolare le direttrici che portano verso il mare, i parchi e le mete abituali durante i giorni di festa. Gli spostamenti nelle giornate del week end di Pasqua erano stati considerati un rischio nell’ambito della pianificazione decisa dal Prefetto e dai vertici delle Forze di polizia, e sono scattati ovunque controlli serrati, secondo gli indirizzi ricevuti dal Ministro dell’interno al fine di non vedere vanificato, l'immane sforzo compiuto dall'intera Nazione. Nel territorio della provincia di Macerata sono state controllate più di 4.000 persone e 2.375 esercizi commerciali proprio allo scopo di verificare l’osservanza delle misure anti coronavirus, portando così complessivamente a 67.391 i controlli effettuati dai primi giorni di marzo.       Le forze dell'ordine al termine del “fine settimana” hanno effettuato 226 sanzioni, il maggior numero delle violazioni è stato rilevato nella giornata di sabato. Diverse auto sono state fermate, con a bordo anche più persone, mentre tentavano di raggiungere il litorale senza alcuna giustificazione valida per unirsi a parenti o amici per il pranzo di Pasqua. Uno sforzo corale che ha visto impegnati più di 1100 uomini che, con il supporto anche dell’elicottero del nucleo di Pescara, della motovedetta dell’Ufficio Circondariale marittimo di Civitanova e con l’ausilio di droni, hanno svolto una importante funzione di deterrenza. Un dispositivo a maglie molto strette quello messo in campo, ad ogni punto nevralgico delle vie di comunicazione, dal Prefetto Iolanda Rolli, con l’ausilio di Polizia, Carabinieri, Finanza, Stradale e con il concorso della Polizia Provinciale, delle Polizie Locali, dei militari dell’Esercito e dell’Ufficio Circondariale marittimo. E’ stato un week end nel quale è stato utilizzato il massimo dispiegamento di risorse e, anche se le sanzioni non sono mancate, la cittadinanza ha dimostrato, ancora una volta di saper rispettare le regole imposte dalla situazione d’emergenza.  

14/04/2020 10:36
Coronavirus Marche, scende la progressione dei contagi: 45 nuovi casi su 436 tamponi analizzati

Coronavirus Marche, scende la progressione dei contagi: 45 nuovi casi su 436 tamponi analizzati

Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 45 sui 436 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5426 su un totale di 21.949 campioni testati.  Si registra un decremento del rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati nell'arco delle ultime 24 ore, rispetto alla giornata di ieri quando su 456 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 78, sotto la soglia del 10%. In termini assoluti, però, si tratta del minor incremento giornaliero di casi dal 9 marzo, quando i nuovi positivi furono 71. L'incidenza generale, in base al totale dei positivi rapportato ai tamponi effettuati fino ad oggi, è del 24,72. Conferma la discesa della progressione dei contagi (ieri era del 25, 01%). Leggi qui i dati divisi per Provincia Di seguito nel dettaglio le tabelle rese note dal Gores:

14/04/2020 09:00
Coronavirus Marche, 15 decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime una 73enne di Treia

Coronavirus Marche, 15 decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime una 73enne di Treia

Sono stati resi noti i dati del Gores delle 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 15 persone. Salgono a quota 728 in totale le vittime, dall'inizio dell'epidemia (469 uomini e 259 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nelle provincia di Pesaro-Urbino (409). Tra coloro che hanno perso  la vita nelle ultime 24 ore, una donna 73enne di Treia deceduta nell'ospedale di Macerata, dove era stata ricoverata. Tra i deceduti a causa del Covid-19 - secondo il report del Gores -  anche un 84enne originiaria di Jesi che si è spenta al Covid-Hospital di Camerino. Entrambe le donne presentavano patologie pregresse. Secondo i dati complessivi, invece, nel  94,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,5 anni.  Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:

13/04/2020 18:10
Vento di burrasca in arrivo sulle Marche: l'allerta meteo della Protezione Civile

Vento di burrasca in arrivo sulle Marche: l'allerta meteo della Protezione Civile

Vento di burrasca in arrivo nella nostra regione. La Protezione civile delle Marche ha emesso un bollettino di condizioni meteo avverse, valido dalle 9 alle 18 di martedì 14 aprile. Le zone di allerta prese in considerazione sono quelle costiere. Il vento medio potrà raggiungere intensità di vento teso, in particolare durante la parte iniziale del periodo di validità sui settori costieri settentrionali; le raffiche potranno raggiungere, in particolare nel corso del pomeriggio, intensità di burrasca.  Il transito di una veloce saccatura sul mar Adriatico durante la prima  parte della giornata di martedì 14, associata ad aria in quota fredda e instabile, favorirà anche sulle Marche un temporaneo aumento dell’instabilità con rovesci o temporali sparsi e raffiche post-frontali lungo la fascia costiera.

13/04/2020 17:15
Coronavirus, la Pasquetta blindata della Provincia di Macerata: raffica di controlli e sanzioni (FOTO e VIDEO)

Coronavirus, la Pasquetta blindata della Provincia di Macerata: raffica di controlli e sanzioni (FOTO e VIDEO)

Come già annunciato dalla Prefettura nei giorni scorsi, la Pasqua e Pasquetta in provincia di Macerata si sono rivelate blindatissime per tenere d'occhio e soprattutto a casa gli eventuali “furbetti” del coprifuoco anti-coronavirus. Alla vigilia di queste festività erano piovute raccomandazioni a partire dal Governo, passando per il presidente delle Regione fino al comitato scientifico: «gli italiani stiano a casa». La curva dei contagi è in una situazione di decrescita ma non si deve abbassare la guardia, era il messaggio. Un’indicazione che qualcuno non ha recepito, come dimostrano le immagini delle file di macchine che questa mattina, si sono registrate nel posto di blocco fisso organizzato dalla Polizia Stradale all'autogrill Agip della stazione di Montecosaro. Tutta l'operazione, che si è svolta con la presenza dell'Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza il Questore Antonio Pignataro, è stata impartita dal Servizio di Polizia Stradale di Roma, recepita poi sotto il coordinamento del Compartimento di Ancona e finalmente attuata dalla Polizia Stradale sella sezione di Macerata diretta dal dirigente provinciale il dottor. Tommaso Vecchio. Un imponente dispiegamento di forze formato da tanti militari e diverse autovetture della stazione mobile con anche un ufficio mobile della Polizia, il tutto con un elicottero a presidiare dall'alto l'intera zona. Per incanalare il traffico verso il posto di blocco dell'autogrill, lungo la strada, erano presenti gli operatori dell'Anas che per l'occasione avevano attuato un restringimento di carreggiata che obbligava di fatto gli automobilisti ad entrare nell'area presidiata dagli agenti. Tanti i veicoli controllati diretti verso il litorale maceratese come sono anche state diverse le sanzioni, per un'attività che non si è limitata solamente a quel tratto specifico della superstrada ma che ha visto i militari della Polizia Stradale impegnati con un posto di blocco dinamico nella statale 77 in direzione monti e anche sulla strada provinciale 483 sempre nel comune di Montecosaro.        

13/04/2020 13:55
Coronavirus Marche, 78 nuovi casi su 456 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore

Coronavirus Marche, 78 nuovi casi su 456 tamponi analizzati nelle ultime 24 ore

Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 78 sui 456 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5381 su un totale di 21.513 campioni testati.  Si registra una sensibile risalita del rapporto tra tamponi effettuati e casi di positività riscontrati (17,10%) nell'arco delle 24 ore, rispetto alla giornata di ieri quando su 997 tamponi i nuovi casi di positività al Coronavirus erano stati 92, sotto la soglia del 10%. In termini assoluti, però, si tratta del minor incremento giornaliero di casi dal 9 marzo, quando i nuovi positivi furono 71.  Il rapporto complessivo tra la crescita dei casi e il totale dei tamponi effettuati dall'inizio dell'emergenza, continua a decrescere in termini percentuali attestandosi al 25,01% (ieri era al 25,18%).  QUI PER I DATI PROVINCIA PER PROVINCIA  Ecco nel dettaglio le tabelle pubblicate dal Gores:

13/04/2020 09:33
Coronavirus Marche, altri 13 decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime una 86enne di Camerino

Coronavirus Marche, altri 13 decessi nelle ultime 24 ore: tra le vittime una 86enne di Camerino

Sono stati resi noti i dati del Gores delle 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore. Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 13 persone. Salgono a quota 713 in totale le vittime, dall'inizio dell'epidemia (465 uomini e 248 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nelle provincia di Pesaro-Urbino (399). Tra coloro che hanno perso  la vita nelle ultime 24 ore, una donna 86enne di Camerino deceduta nell'ospedale cittadino, dove era stata ricoverata. Tra i deceduti a causa del Covid-19 - secondo il report del Gores -  anche un 50enne di Grottammare che si è spento nell'ospedale di San Benedetto, è la vittima più giovane registrata nelle ultime 24 ore. L'uomo non aveva patologie pregresse. Secondo i dati complessivi, invece, nel  94,4% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,5 anni.  Di seguito nel dettaglio i dati del Gores: 

12/04/2020 18:50
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