Una giornata di sport e di valori importanti per dire 'no' al femminicidio e per ricordare Concetta Marruocco, uccisa per mano del suo ex compagno lo scorso 14 ottobre. Nella mattinata di sabato sono scese in campo due squadre per sfidarsi in un incontro di volley presso il palazzetto dello sport di Matelica.
Da un lato la squadra del "Verdicchio di Matelica", formata da ragazzi di Matelica e dintorni, dall’altro la squadra "Angeli della tv" formata da ragazzi di Mediaset - Canale 5 che hanno partecipato a format come il Grande Fratello, Uomini e Donne, L’Isola dei Famosi e Tu sì que vales.
Una sfida simbolica, che ha attirato una buona cornice di pubblico che ha partecipato con offerta libera per l’ingresso. L’evento è stato organizzato dalla Croce Rossa Italiana - Comitato di Matelica OdV, con il Comune di Matelica e il Comune di Cerreto d’Esi in collaborazione con la Nazionale Angeli della tv.
"Una partita che si è giocata dentro e fuori dal campo con messaggi importanti e tanta partecipazione - spiega il vicesindaco Denis Cingolani - il risultato finale non è stato la vittoria di una o dell’altra squadra, ma ha prevalso il ricordo di Concetta e il significativo no alla violenza sulle donne".
Presentati, qualche pomeriggio fa, i risultati del progetto Tirotary, inerenti lo screening gratuito a favore degli alunni dell’Istituto comprensivo "Tacchi Venturi" di San Severino Marche, al Consiglio d’istituto.
Lo screening, che si è tenuto nei mesi scorsi, ha riguardato quattro classi, in totale 276 alunni: 137 femmine e 139 maschi. I risultati sono stati illustrati dal presidente del Rotary Club Tolentino, Giorgio Zaganelli e dal medico Stefano Gobbi, responsabile del progetto.
Sul totale dei giovani sottoposti allo screening sono stati rilevati due noduli in due ragazze, per lo 0.7%. Le tiroiditi ad ecostruttura disomogenea sono risultate 43, pari al 15.6%, di cui 18 maschi e 25 femmine, mentre quelle normali 231, per l'83.7%, di cui 121 maschi e 110 femmine.
Hanno collaborato per l’attuazione del service del Rotary Club Tolentino il medico Stefano Gobbi, gli ecografisti Pietro Cruciani, Maurizio Lucarelli e Annibale Francioni, i volontari della Croce Rossa Italiana del comitato di Tolentino presieduto da Monica Scalzini, Giuliana Salvucci e Iole Rosini.
Un ringraziamento va ai responsabili del Centro medico Blu Gallery di San Severino Marche per la messa a disposizione dell’ecografo. Presenti all’incontro il vice sindaco di San Severino Marche Vanna Bianconi, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo ‘’Tacchi Venturi’’, Catia Scattolini. Il Rotary Tolentino, che presentò il progetto Tirotary nel 2009 con madrina Maria Grazia Cucinotta, nel corso degli anni ha effettuato gratuitamente screening per monitorare la funzionalità della tiroide di alunni di una fascia di età tra gli 11 e 14 anni, pari ad un totale di 2.464 e a 54 ragazzi delle superiori. Su tale totale sono stati rilevati 55 noduli pari al 2%.
L'Us Volley '79 ritrova la vittoria nel match casalingo contro Athena Volley. Le ragazze di coach Alessandro Faini battono per 3-0 le rivali di San Benedetto del Tronto e riprendono a correre.
Il primo set è quello più spettacolare, tiratissimo e giocato fino agli ultimi punti. Nonostante qualche imprecisione, le civitanovesi riescono comunque a strappare la vittoria per 25-22. Il margine si allunga nella seconda porzione di gioco, con le padrone di casa che riescono a staccare nettamente le avversarie per 25-15. La stanchezza comincia a farsi sentire nell’ultima frazione di gioco.
Qualche piccolo errore dell’Us Volley ha ridotto lo stacco dall’Athena, rimasto comunque sempre favorevole alle padrone di casa. Fino alla fine: set chiuso per 25-12. «Dopo un po’ di tempo che non stavamo giocando all’altezza, finalmente siamo riuscite a mettere in campo quello che proviamo in allenamento ogni giorno» commenta a margine dell’incontro coach Alessandro Faini. Che guarda già ai prossimi incontri: «Siamo indietro in classifica ma abbiamo ancora una chance di arrivare dove vogliamo e ce la metteremo tutta» promette.
La Macagi Cingoli chiude la settimana alto-atesina con un’altra brutta sconfitta. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 36-30 lo scontro diretto in casa dello Sparer Eppan, nella partita della 17^ giornata di Serie A Gold di pallamano.
Strappini e compagni, dopo aver tenuto in equilibrio il match per 42 minuti, hanno cominciato a sbagliare troppo, sia in attacco che in difesa, non riuscendo ad arginare la manovra dei locali, che ora sorpassano in classifica proprio i biancorossi all’ottavo posto.
PRIMO TEMPO - Eppan inizia meglio la sfida, ma la Macagi riesce comunque a rispondere a tono. Somogyi apre le marcature, ma dall’altra parte i gialloblù rispondono con un 4-0 firmato doppio Cunha, doppio Oberrauch e Zanutto (4-1). Strappini e Somogyi strappano il -1 sul 5-4. Dall’altra parte Eppan prima va a +2 con Cunha (7-5) poi passa a +3 con Loncaric e Zanutto: all’11° siamo sul 9-6.
Passano 5 minuti e Cingoli torna a -1 grazie alle reti di Codina e Shehab (10-9). Dopo il 12-10 di Zanutti, gli ospiti trovano un break di 0-3 firmato D’Agostino, Ciattaglia e Rossetti, portandosi per la seconda volta in vantaggio sul 12-13. Lo Sparer, tuttavia, torna avanti e al 26’ si riporta sul +2, grazie ai colpi di Lollo, Zanutto e Wiederhofer per il 16-14. Due reti di fila di Aaron Codina Vivanco valgono il pareggio, ma Cunha chiude il primo tempo sul 17-16 a favore dei locali.
SECONDO TEMPO - Il match si decide a metà della ripresa, grazie a un parziale appianese che i cingolani non riusciranno a colmare. Eppure la Macagi aveva iniziato bene il secondo tempo: prima pareggiando sul 18-18 (in rete Shehab e Codina), poi ristabilendo il 22-22 dal 21-19 al 42° minuto. È qui che Eppan trova il primo dei due scatti decisivi: prima va sul 25-22 grazie al break firmato Cunha Zanutto e Bortolot dalla sua porta al 45’, poi con un altro 4-0 vola dal 26-25 al 30-24, con i gol di Cunha (2), Oberrauch e Singer a 10 minuti dalla sirena.
Ciattaglia strappa il -4 sul 30-26, ma dall’altra parte Cunha e Lollo trovano il nuovo +6 sul 32-26. A questo punto c’è la timida reazione cingolana: un break di 0-3 con i gol di Codina (2) e Ciattaglia vale il 32-29 a tre minuti dalla fine. Sul 33-30 nel pieno del 58° minuto, però, Cingoli resta definitivamente in 6 per l’esclusione temporanea di D’Agostino, così i padroni di casa chiudono tutti i discorsi, con il finale 3-0 grazie agli acuti di Cunha e Zanutto.
Tabellino
Sparer Eppan 36-30 Macagi Cingoli (17-16)
Sparer Eppan: Bortolot 1, Sölva, Oberrauch 6, Loncaric 2, Singer 2, Goux, Lemayr, Wiedenhofer 2, Sepp, Eizans, Morandell, Bernard, Zanutto 6, Lollo 4, Cunha 13, Pliger. All. Forer
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, D’Agostino 2, Ciattaglia 5, Shehab 5, Ottobri, Mangoni 1, Somogyi 3, Bordoni, Strappini 1, D’Benedetto 1, Rossetti 3, Compagnucci, Codina Vivanco 9. All. Palazzi
Arbitri: Fornasier – Schiavone
(Credit foto: Alessia Lucisi)
È successo tutto nelle ore pomeridiane di sabato, a Porto Sant’Elpidio. Una giovanissima donna è stata tratta in salvo da un tentativo di suicidio dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Fermo.
Voleva farla finita così, aspettando che un treno potesse investirla all’improvviso, camminando lungo i binari e porre fine per sempre alle sue sofferenze umane. Durante il suo camminamento in attesa della morte, i carabinieri l’hanno raggiunta tra sassi e binari e sottratta a quel gesto insano.
"Sono veramente colpito nel constatare come i nostri militari siano sempre pronti ad affrontare emergenze di questo tipo e che la soddisfazione personale nell’aver salvato una vita umana da un gesto così folle, è condivisa da noi tutti, non possiamo fare a meno di congratularci per l’impegno e per l’autocontrollo anche nella gestione di un intervento così delicato".
È quanto esprime in una nota il segretario generale regionale Paolo Petracca, il quale aggiunge: "Quando la sofferenza diventa insopportabile e non si intravede più alcuna via d’uscita, quando non si trova più alcun sollievo ai dispiaceri si pensa che la droga, l’alcol, e infine la morte siano l’unica liberazione, a qualsiasi età purtroppo. Quando una persona decide di farla finita non c’è via di scampo, ma non stavolta! Oggi siamo devoti ai militari che hanno operato per la loro tempestività nell’intervento, la capacità di persuasione e la loro determinazione".
Conclude Albore Domenico, segretario di sezione di Fermo: "Quotidianamente, per motivi di lavoro, assistiamo a gesti estremi che ci lasciano senza parole accompagnate da un profondo senso di amarezza e sconforto. Oggi invece il sentimento che ci accomuna è la soddisfazione di aver salvato una vita umana, è stata scongiurata una tragedia che avrebbe portato dolore e disperazione alla famiglia di quella giovane donna, esprimo perciò la mia più profonda gratitudine e il compiacimento".
Nella città di Macerata un nuovo monumento si erge solenne nel paesaggio urbano del quartiere delle Vergini. Esso commemora i martiri delle foibe e onora la memoria di coloro che hanno perso la vita in uno dei capitoli più oscuri della storia italiana.
Ideato e voluto fortemente da un socio recentemente entrato a far parte del Rotary Club Macerata, il colonnello dell’esercito ing. Marco Maria Contardi, questo monumento è un simbolo tangibile di ricordo e riflessione.
Il progetto del monumento è stato curato con grande attenzione al dettaglio con l'obiettivo di rappresentare la memoria e la dignità delle vittime del martirio. Le sue dimensioni non sono state scelte a caso, bensì con l'intento di rispecchiare l'importanza e la sacralità del tema trattato. Pertanto il progettista ha fatto volutamente uso del un “rettangolo aureo”, una sezione artistica in uso sin dall'antichità per le sue proporzioni ideali, che si ritrova in varie forme d'arte e architettura e incarna armonia e simmetria.
Al centro di questo rettangolo in sezione aurea è riportata la sezione longitudinale di una foiba, una ferita aperta nella storia italiana che qui è simboleggiata dalla bandiera italiana squarciata verticalmente. Questa rappresentazione visiva evoca il dramma delle foibe (grandi inghiottitoi carsici così chiamati in Venezia Giulia), dove l'Italia stessa è stata gettata con violenza e, soprattutto, rappresenta la ferita inflitta alla nostra Patria.
I colori e le dimensioni della bandiera riportati sul monumento non sono stati scelti a caso, ma rispettano fedelmente le prescrizioni governative, conferendogli un'autenticità e una coerenza straordinarie. Il rosso della bandiera, che si trasforma nel sangue dei martiri sul fondo delle foibe, bagna idealmente il basamento del monumento, realizzato in pietra d'Istria. Questa scelta non è casuale, ma intenzionale, poiché simboleggia il legame profondo con la terra d'Istria, amata e martoriata. Il rosso, che nella simbologia della bandiera rappresenta anche l'amore, aggiunge un significato ancora più profondo a questo monumento dalla forte carica emozionale. Dietro la sezione della foiba un vetro stratificato e satinato diffonde un fascio di luce ascendente a richiamo della gloria dei martiri che si innalza verso il cielo. Questa luce riflette anche la speranza e la resilienza di coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà e la giustizia.
Il sito e l'orientamento del monumento sono stati scelti con cura dal Comune, il quale ha individuato un luogo che consente anche di intravedere il Mare Adriatico in direzione dell'Istria. Questa scelta geografica aggiunge un ulteriore spessore di significato al monumento, collegando il passato doloroso al presente e al futuro.
Inaugurato il 10 febbraio 2024 con una cerimonia toccante e partecipata dal Club rotariano e dalla comunità cittadina tutta, questo monumento si erge come un tributo tangibile alla memoria dei martiri delle foibe ed è un vigoroso monito contro l'oblio. Esso è per la comunità un luogo di riflessione, di onore e di impegno affinché le tragedie del passato non vengano mai dimenticate e non si ripetano mai più.
Impegnato anche in missioni all’estero durante la sua carriera militare, in particolare nell’ambito della Missione NATO “Joint Enterprise” nel teatro di operazioni nel Kosovo, il rotariano Contardi, ideatoredel monumento, è un’acquisizione molto strategica per il club, nel quale porta una visione geo-politica allargata e una esperienza di servizio per la pace importante.
Lunedì 19 febbraio Contardi terrà presso la consueta conviviale del Club rotariano di Macerata una conferenza “KFOR – JOINT ENTERPRISE” in cui, a partire dalla sua esperienza vissuta direttamente, illustrerà la presenza di missioni militari internazionali di pace, umanitarie e di stabilizzazione nei Balcani che hanno avuto inizio nel 1991 al fine di attenuare i conflitti determinati dal processo di disgregazione della Repubblica iugoslava e dalla costituzione degli Stati nazionali, a governare le crisi e ad arginare le conseguenze di carattere umanitario.
Gara fortemente sconsigliata ai cuori deboli che regala agli oltre duecento spettatori pervenuti al “Tonino Seri” di Macerata un finale incandescente.
E pensare che la prima frazione di gioco era stata piuttosto equilibrata con qualche occasione in più per gli ospiti ma con una Cluentina ben organizzata che, per sopperire all’assenza per squalifica di Andrea Mancini, il suo giocatore di maggior classe, aveva sfoderato una prestazione grintosa e attenta.
Le sortite dei pollentini iniziano con Romanski che, al 16’, scaglia un tiro da fuori area che, forte macentralissimo, non crea alcun problema a Rocchi; ancora Romanski al 24’ “brucia” Mongiello in contropiede lungo la fascia sinistra ma, non appena si accentra, trova Rocchi in uscita a coprirgli lo specchio della porta e a costringerlo ad un tiro che si spegne sul fondo; al 31’ un tentativo di contropiede della Cluentina viene fermato da un rimpallo che, scavalcando tutti i difensori biancorossi in uscita, spalanca la porta a Ulivello che viene anticipato da Menghini. La prima frazione di gioco si chiude con una bella occasione per Cappelletti che, servito da un “confetto” di Mongiello, salta un difensore ma viene bloccato dall’accorrente Telloni che gli soffia il pallone.
Nella ripresa scende in campo un Casette Verdini più determinato e concreto e la Cluentina, come spesso accade, si abbassa pericolosamente e subisce per venti minuti abbondanti l’iniziativa amaranto. Al 47’ Rocchi respinge una palla scodellata in area proprio sui piedi di Gentilucci che, dal limite e con lo specchio della porta aperto, conclude debolmente trovando la respinta di testa di Scoccia proprio sulla linea; al 50’ Vincenzo Russo batte un corner alla maniera di Palanca con palla rientrante e Rocchi è bravissimo a respingere; un minuto più tardi ci prova Ulivello con una palombella dalla sinistra che Rocchi, ancora una volta, riesce a bloccare togliendo letteralmente il pallone dall’incrocio (forti proteste dei giocatori amaranto secondo i quali la palla avrebbe superato la linea di porta); al 53’ un rinvio del portiere Grifi coglie impreparata tutta la difesa della Cluentina e libera al tiro ancora Ulivello la cui conclusione lambisce la traversa e finisce sul fondo; al 57’ Russo batte a sorpresa un innocuo calcio di punizione e serve il liberissimo Gentilucci la cui conclusione è ancora una volta neutralizzata da Rocchi. Tanto tuonò che piovve: lancio della difesa amaranto per l’eccellente Russo che s’invola lungo la fascia sinistra e, con una conclusione radente ad incrociare, porta meritatamente in vantaggio il Casette Verdini. Stavolta sono i giocatori della Cluentina a protestare giacché l’assist all’autore del gol sembra effettivamente viziato da una posizione di fuorigioco dello stesso: l’arbitro convalida, Rocchi protesta con eccessiva vivacità e viene espulso con l’allenatore Canesin che, per far entrare il secondo portiere Ponzelli, è costretto a rinunciare al terminale offensivo Ribichini.
Dopo la duplice mazzata è lecito aspettarsi una Cluentina in disarmo ed un Casette Verdini in souplesse: avviene il contrario e i biancorossi tornano a giocare, alzano il baricentro e, di fatto, schiacciano gli avversari nella loro metà campo. All’85’ Mongiello, da calcio d’angolo, serve Foglia il cui colpo di testa finisce di poco altro; all’88’ Cammertoni s’invola sulla fascia destra e mette al centro un velenoso pallone respinto dalla difesa amaranto (proteste biancorosse per un presunto tocco di mano in area); al 96’ Roberto Mancini raccoglie un cross perfetto di Mongiello e sigla la rete dell’insperato pareggio quindi va a raccogliere l’ovazione dei suoi sostenitori.
È cosa fatta? Macché! Ci sono ancora pochi spiccioli di recupero da giocare e il Casette Verdini li sfrutta con ammirabile cinismo: palla al centro, sfera a Telloni che serve il subentrato Kakuli che rientra col destro e con il sinistro lascia partire una staffilata che supera beffardamente Ponzelli e regala tre punti preziosissimi alla sua squadra.
Mister Roberto Lattanzi si gode il sofferto successo: “primo tempo equilibrato ma finito in crescendo e ripresa in cui siamo partiti davvero forte con due o tre occasioni nitidissime; avevamo creato tutti i presupposti per far gol poi, una volta passati in vantaggio, la squadra ha avuto un po’ di paura e si è abbassata troppo nonostante la superiorità numerica; per contro, la Cluentina è una squadra forte, Canesin ha saputo disporre bene i suoi giocatori anche se ridotti in dieci: sentivo il loro gol nell’aria e in effetti è arrivato a causa di una nostra ingenuità difensiva: per fortuna siamo riusciti a rimetterla in piedi proprio all’ultimo istante”.
Amareggiatissimo il presidente della Cluentina Marcolini: “l’espulsione per forza di cose ha condizionato la gara che, comunque, avevamo recuperato con l’anima e con il cuore. Dispiace enormemente proprio per questo ma non possiamo far altro che inghiottire la sconfitta, metabolizzarla e prepararci per la prossima gara”.
Capitan Marcantoni parla a nome di tutta la squadra: “dopo un primo tempo equilibrato, siamo rientrati male e ci siamo abbassati troppo fino a concedere un gol che si poteva evitare. Poi siamo cresciuti moltissimo e, nonostante l’inferiorità numerica, siamo riusciti a pareggiare. Il gol subito a trenta secondi dalla fine è qualcosa di inspiegabile. Una mazzata dal punto di vista psicologico alla quale, già da domani, dovremo preparare la risposta con il lavoro e l’applicazione settimanale in vista della difficile trasferta a Potenza Picena di domenica prossima.”
(Foto Martina Grifi, fotografa ufficiale Casette Verdini)
Al Museo Civico Villa Colloredo Mels di Recanati inaugurata la sala intitolata ad Adelaide Gigli, artista nata nella città leopardiana ed emigrata in Argentina all'epoca del fascismo.
Insieme al sindaco Antonio Bravi e all'assessora alla cultura Rita Soccio anche lo scrittore Adrian Bravi, autore del libro "Adelaida" sulla biografia dell'intelletuale, segnalato per il Premio Strega 2024.
Una storia personale che attraversa gli anni della dittatura militare argentina, l'impegno politico, la sorte dei figli desaparecidos e il ritorno nella città della poesia, dove Adelaida ha vissuto gli ultimi anni della sua vita tra la creta delle sue sculture e un bicchiere di buon whisky. La sala appena inaugurata - adiacente agli spazi che sono già sede del Museo dell'emigrazione marchigiana - ospiterà le prossime mostre temporanee.
La ventiduesima giornata del Girone B di Promozione propone una sfida tra due squadre che vivono un ottimo momento di forma.
Il Trodica, reduce dal successo esterno di Casette Verdini, cerca punti per blindare la posizione playoff. I bianco-celesti recuperano Titone e Stortini ma parcheggiano “ai box” Marani a causa di un fastidio muscolare. L’Aurora Treia, rinvigorita dagli ultimi tre risultati utili, deve fare a meno di Palazzetti e schiera Filacaro al centro della difesa. Confermato il tridente offensivo composto da Andreucci, Pucci e Ferreyra.
Il match inizia a ritmo contenuto con il Trodica che prova a fare la partita e l’Aurora che cerca di sfruttare le ripartenze. Gli ospiti provano a farsi avanti al 12’ ma la punizione di Pucci termina sul fondo. Al 19’ Chornopyshchuk tenta una conclusione dai venti metri ma l’esecuzione non è delle migliori. Al 21’ Emiliozzi gira di testa un pallone partito da una punizione di Titone ma la palla termina lontana dalla porta difesa da Frascarelli. Due minuti dopo, Chornopyshchuk viene pescato in area ma trova sulla sua strada un attento Frascarelli che esce con i tempi giusti. I locali insistono e passano in vantaggio al 25’: Pampano viene servito in profondità da Emiliozzi e fa partire un cross per Chornopyshchuk che infila alle spalle della retroguardia biancorossa. Per il grande ex di turno è il terzo centro in due partite. L’Aurora protesta per il contatto falloso di Emiliozzi su Massini che però non viene ravvisato dal direttore di gara che lascia proseguire. Il Trodica chiude il primo tempo in avanti gestendo il vantaggio senza correre troppi rischi.
La ripresa si apre nel segno dell’Aurora Treia che costringe il Trodica a mettersi sulla difensiva nei primi minuti. Al 51’ Battistelli deve distendersi sul diagonale di Massini. Cinque minuti dopo, Titone serve perfettamente Pampano che però non riesce a sorprendere Frascarelli sul primo palo. L’Aurora Treia prova ad approfittare del calo di intensità dei locali ed inserisce Capponi per dare maggiore peso al reparto offensivo. Al 76’, Ghannaoui fa correre un brivido lungo la schiena dei trodicensi ma il gran tiro dalla distanza si estingue a pochi centimetri dal palo. L’Aurora prova il tutto per tutto nel finale, spingendo con grande intensità, il Trodica si difende e cerca di uscire sfruttando gli spazi lasciati aperti dagli ospiti. Al minuto 80’ i locali collezionano una doppia occasione per mettere in ghiaccio i tre punti ma Frascarelli si supera prima su Titone e poi su Pampano.L’arbitro dichiara la fine delle ostilità dopo quattro minuti di recupero.
Il Trodica vince la sua seconda partita consecutiva mentre l’Aurora torna a casa con degli ottimi spunti per ripartire subito.
È lo svizzero Pascal Rueger il nuovo re dell’Ultramaratona del Conero, classica del calendario nazionale Fidal.
La terza edizione della corsa marchigiana sui 100 km ha premiato il corridore elvetico, secondo lo scorso anno alla Lake Zurich 100 Endurance Run e che sulle strade di Porto Recanati si è esaltato, cogliendo una vittoria per molti versi inattesa.
Con il tempo di 6h41’32” Rueger ha preceduto i due precedenti vincitori della prova, Marco Menegardi (Gs Orobie) che difendeva il titolo e che ha chiuso a 7’31” e Massimo Giacopuzzi (Us Dolomitica) primo nel 2022 e staccato di 9’25”.
Fra le donne Federica Moroni aggiunge un’altra perla al suo palmarés. L’ex campionessa italiana di maratona, tesserata per la Dinamo Sport, si è aggiudicata la prova in 7h27’50”, tempo che le ha permesso di chiudere sesta assoluta ma che soprattutto è il nuovo record italiano sulla distanza, caduto dopo ben 21anni. A farle compagnia sul podio Eva Grisoni (Atl.Paratico) staccata di 24’33” e la campionessa italiana sulla distanza Ilaria Bergaglio (Atl.Novese) a 39’53”.
Nella 50 km prima posizione per Marco Redaelli (Avis Oggiono) che in 3h03’03” ha prevalso per 1’41” su Giacomo Ambrosini (Pol.Santa Lucia), terzo Michele Placucci (Gs Lamone) a 10’19”. A Elena Fabiani della società organizzatrice Grottini Team la gara femminile in 3h49’23” con 11’05” sull’australiana compagna di colori Angela Emily Castellani, terza la rumena Monica Ionica Circiu (Club Super Marathon Italia) a 28’01”.
Sui 30 km successo per il francese Guillaume Ruel (Stade Saint-Lo), primatista nazionale sui 100 e 50 km, che in 1h40’40” ha staccato di 5’03” il marocchino Ismail El Haissoufi (Atl.Rimini Nord), grande specialista della mezza maratona. Terzo a 7’41” Gabriele Turroni (As 100 Km del Passatore). Pronostici confermati in campo femminile con Denise Tappatà (Sef Stamura Ancona) prima in 1h53’55” infliggendo un distacco di 14’44” a Michela Boniello (Pol.Servigliano) e 17’41” a Michela Barberini (Atl.Winner Foligno).
In programma anche la prova sui 10 km dove a primeggiare è stato Emilio Perco (gs Fraveggio) in 32’21” davanti a Luigi Del Buono (Sef Stamura Ancona) a 27” e a Davide Poggi (Atl.Rimini Nord) a 50”, mentre fra le donne ha prevalso Azzurra Ilari (Circolo Minerva) in 38’06” con 26” su Maria Vittoria Mari (Atl.Urbania) e 2’49” sull’ucraina Yana Savechko (Grottini Team).
Clamoroso il successo di partecipazione alla gara, con oltre 440 arrivati. Per gli organizzatori del Grottini Team, che hanno intitolato la gara alla memoria di Mimmo Strazzullo è stato un risultato molto importante, ottenuto grazie all’abnegazione dei tanti che hanno gestito il percorso cittadino di 10 km per svariate ore.
Fondamentale anche il contributo alla causa della Regione Marche e del Comune di Porto Recanati, che hanno dato il loro patrocinio e a tutte le associazioni che non hanno fatto mancare il loro appoggio: la Croce Rossa di Porto Potenza Picena, Porto Recanati Solidale, l’Associazione nazionale Carabinieri di Porto Recanati e Montefano, l’Associazione nazionale Bersaglieri di Porto Recanati, il Gruppo comunale di Protezione civile di Porto Recanati, Recanati, Mogliano, Montecassiano, Matelica, Morrovalle e Civitanova Marche, l’Associazione New Social Group, l’Avis “Alberto Giattini” Porto Recanati, l’Associazione nazionale Alpini di Recanati.
Appuntamento al prossimo anno per una gara ormai entrata nel calendario di tanti appassionati, anche stranieri, considerando le tante nazioni rappresentate.
Il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha firmato un decreto con cui trasferisce 420mila euro (su circa 3 milioni complessivi) all’Ufficio speciale per la ricostruzione della nuova area commerciale del comune di Fiastra. L’intervento è ricompreso nell’Ordinanza speciale in deroga dedicata alla ricostruzione pubblica del comune montano maceratese, che prevede uno stanziamento complessivo di 9,8 milioni di euro.
Il progetto per l’area commerciale prevede due fasi distinte, con l’obiettivo di non solo ripristinare ciò che è stato danneggiato, ma anche di migliorare e arricchire lo spazio pubblico per la comunità.
La prima fase dell'intervento prevede la ricostruzione dell'edificio lesionato dal sisma, che si trova nell’area, così da restituire alle attività commerciali un luogo stabile e sicuro in cui operare. La seconda fase dell'intervento si concentrerà sulla rigenerazione dello spazio pubblico urbano, rendendo l’area un luogo accogliente e multifunzionale. Sono inclusi nel piano di rigenerazione nuovi parcheggi e l'integrazione di zone di interscambio fra mobilità lenta e tradizionale, elementi questi che mirano a promuovere una maggiore sostenibilità e accessibilità nell'uso dello spazio urbano.
Un elemento chiave di questo piano è anche lo smontaggio e la ricollocazione dei moduli provvisori che attualmente ospitano le attività commerciali delocalizzate. Questa operazione non solo libererà lo spazio necessario per procedere con i lavori di rigenerazione, ma garantirà anche che le attività commerciali possano continuare a operare senza interruzioni significative durante il periodo di transizione. Il finanziamento coprirà diversi aspetti del progetto, dalla ricostruzione dell'edificio preesistente alla rigenerazione dello spazio pubblico, includendo finiture, sottoservizi e illuminazione.
“La sinergia con il presidente Francesco Acquaroli e l’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche ha permesso di accelerare i processi e di imprimere un decisivo cambio di passo alla ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2016. Vogliamo garantire interventi efficaci e rispondenti alle reali necessità delle comunità. La ricostruzione di Fiastra rappresenta un esempio concreto di come l'impegno congiunto delle istituzioni possa tradursi in risultati tangibili, a beneficio delle popolazioni e del tessuto economico locale”, commenta il commissario alla Riparazione e Ricostruzione Guido Castelli.
Il bilancio della settimana culturale che si è da poco conclusa presso l’Ite “Gentili” di Macerata è nettamente in positivo, come sottolinea la dirigente scolastica Alessandra Gattari; durante il periodo di corsi di recupero per gli alunni che hanno registrato delle insufficienze nel primo quadrimestre, è stato possibile partecipare a una ricca serie di iniziative concertate tra la presidenza, i docenti e gli alunni stessi: è stata realizzata una rassegna di film, anche in lingua inglese, sono state ospitate personalità di grande spessore per conferenze su tematiche che hanno spaziato dalla legalità alla prevenzione del cyberbullismo, incontri di orientamento con l’Aeronautica Militare e le Università, momenti di riflessione sulle problematiche legate alla sessualità ed alla gestione delle emozioni; approfondimenti sulle questioni di sapore internazionale come le guerre che stanno sconvolgendo il nostro mondo.
Non sono mancati i momenti ludici e ricreativi con esperti esterni che hanno portato nell’Istituto i balli latino americani, la difesa personale e la nuovissima disciplina del “cerchio aereo”. La diirigente sottolinea il senso di comunità che in questo periodo dell’anno viene esaltato con i giovani studenti che si incontrano, collaborano, sperimentano nuove attività insieme ai docenti, ai collaboratori ed a tutto il personale dell’Ite.
Profondo cordoglio a Falconara Marittima per la scomparsa all’età di 52 anni di Luca Balzani. L’uomo era uno storico dipendente, da oltre vent'anni, dell’azienda Elettromedia di Potenza Picena dove svolgeva il ruolo di Export area manager. La stessa società lo ricorda attraverso una nota:
“Un giorno triste per l’azienda, che vede volare via Luca. La sua mente vivace, l’impegno costante, la sua passione e la sua empatia ci accompagneranno sempre”, è il pensiero di tutta la 'squadra', a partire dal presidente del Gruppo Elettromedia Pietro Pantaleone.
Balzani se n’è andato venerdì dopo aver affrontato con dignità la malattia. È stato fino all’ultimo vicino all’azienda, che si stringe con tutto il suo affetto alla famiglia, in particolare alla moglie Benedetta, al figlio Marco, ai genitori Anna Lisa e Roberto e al fratello Fabio.
“Votato all’eccellenza, dava sempre il meglio di sé. Un entusiasta per natura, innamorato della vita, amante dei viaggi e della musica, appassionato del proprio lavoro – è il ricordo dell’ufficio commerciale -. Ipercritico a volte, ma sempre col fine di mettersi in gioco per raggiungere nuovi obiettivi. Un motore trainante, in continua ricerca: si documentava, era curioso e pieno di interessi. Diretto, pronto alla battuta e al tempo stesso attento al dettaglio. Era riuscito a intessere e coltivare un rapporto di fiducia e amicizia con i partner internazionali, in particolare con i distributori di Asia, Sud America, Australia, Sudafrica e Medio Oriente. Sapeva comunicare, condividere e mantenere le relazioni”.
In azienda ricordano Luca mentre raccontava di quando, da ragazzo, aveva vissuto in Canada. O quando parlava del figlio con gli occhi pieni di luce, orgoglio e amore. Indimenticabile poi quella volta che, nell’ultimo saluto a Emidio Vagnoni, uno dei soci fondatori di Elettromedia, aveva cantato “Angels” di Robbie Williams davanti a tutti, per rendergli omaggio.
La camera ardente è stata allestita nella casa funeraria Pieroni a Falconara Marittima, città di Luca. Il funerale si svolgerà lunedì, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale S.S. Rosario, sempre a Falconara Marittima.
Matelica non vuole dimenticare l’ex sindaca Fiorella Conti. La notizia della sua scomparsa ha lasciato tristezza e dolore tra i matelicesi e le persone che conoscevano l’ex primo cittadino, persona molto stimata in diversi ambiti, soprattutto dal punto di vista culturale.
Per questo motivo l’assessorato alla Cultura del Comune di Matelica, presieduto da Giovanni Ciccardini, ha comunicato, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, la volontà di intitolare il premio di laurea “Città di Matelica” proprio alla memoria di Fiorella Conti.
Il premio, istituito nel 2022, viene assegnato a coloro che si sono laureati con tesi aventi come oggetto il territorio, la storia, la società, l’economia e quanto altro riguardi la città di Matelica. «È nostra intenzione dedicare questo premio a Fiorella Conti – ha annunciato Ciccardini -. Prima donna sindaco di Matelica e della Provincia, raffinata studiosa della storia locale ed in particolare della storia dell’arte del nostro territorio, docente appassionata che ha lasciato un ricordo indelebile nel cuore e nella mente di tanti studenti. Conti è una degli autori matelicesi dei quali abbiamo raccolto i testi presenti nella nostra biblioteca in un elenco visibile, seppur ancora in bozza, sul sito del Comune, nella sezione della biblioteca».
Il provino è una tappa essenziale nel percorso di ogni giovane atleta che intende giocare a calcio ad alti livelli, ed è per questo che società blasonate mandano i loro “scout” alla ricerca di talenti pronti a spiccare il volo in ambito professionistico. È quello che si è verificato ieri presso lo stadio Comunale di Caldarola dove la società Caldarola Gnc ha ospitato un raggruppamento delle promesse calcistiche 2010-2011 su richiesta dell’Atalanta.
Erano presenti giovani calciatori provenienti da società di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, Ancona e Perugia. Sotto l’occhio attento del responsabile scouting dell’Atalante Luca Silvani, del referente locale Massimo De Luca, e di altri osservatori di serie A, circa 50 ragazzini si sono allenati e hanno dato il meglio di loro per farsi notare dagli osservatori, guidati dai tecnici qualificati del Caldarola.
Un’occasione importante per i ragazzi e la stessa società caldarolese che pone l’accento sull’ottimo lavoro che si sta svolgendo all’interno della scuola calcio guidata dal coordinatore Giovanni Ciarlantini con l'augurio di poter presto sentire il nome di qualcuno di loro nelle formazioni di Serie A.
Tamponamento in superstrada con cinque mezzi coinvolti, ma nessuna grave conseguenza per gli automobilisti. L'incidente è avvenuto, poco dopo le 12, al km 104 della S.S.77 della Val di Chienti in direzione Foligno, tra Civitanova Marche e Montecosaro all’altezza di un’area di servizio. A essere coinvolti cinque veicoli che sono entrati in collisione per cause da accertare.
La polizia stradale è intervenuta sul posto, unitamente al personale Anas, per la gestione della viabilità che è stata inizialmente deviata allo svincolo della Zona Industriale di Civitanova Marche, mentre il tratto interessato dal tamponamento è stato chiuso. Inevitabili i disagi alla circolazione tuttavia, intorno alle 14, la situazione è progressivamente tornata alla normalità.
Un ragazzo di 14 anni è precipitato dal terzo piano dell'istituto superiore Savoia-Benincasa di Ancona. Soccorso, è stato trasportato in gravi condizioni all'ospedale dorico di Torrette.
Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, che conducono le indagini, la polizia e la polizia locale. Nessuna ipotesi è esclusa al momento, compresa quella di un gesto volontario. Il fatto è successo durante la ricreazione, quando di solito non ci sono docenti nelle classi.
Il ragazzo è vigile e in questo momento viene sottoposto a tutti gli esami strumentali del caso nel pronto soccorso dell'ospedale di Ancona. Il 14enne sarebbe precipitato proprio da una finestra della sua aula, andando a cadere su un terrapieno erboso che dovrebbe avere attutito l'impatto.
In base al primo bollettino medico, il minore è vigile e ha riportato traumi al torace e al bacino con fratture multiple. A seguito di indagini diagnostiche e valutazione multidisciplinare, alle ore 13,45 è stato trasferito in un altro reparto dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche in prognosi riservata. Presenti sul posto anche i genitori del 14enne.
Automobilista senza patente tenta di fuggire all’alt di una pattuglia della polizia locale ma viene bloccato poco dopo: per lui maximulta e sequestro del mezzo. È accaduto durante i normali servizi di controllo del territorio lungo la Sp. 361 “Septempedana”.
Gli agenti erano impegnati nelle normali verifiche alla circolazione nei pressi dell’ospedale quando hanno intercettato un veicolo il cui conducente, alla loro vista, ha cercato di evitare l’alt proseguendo la sua marcia.
Il tentativo di elusione è però durato poco visto che il veicolo è stato bloccato dalla pattuglia in servizio dopo poche decine di metri. Al momento dell'accertamento il conducente, un cittadino indiano domiciliato a Tolentino, è risultato sprovvisto di patente di guida. Di conseguenza nei suoi confronti è stata emessa una sanzione di 5100 euro, accompagnata dal fermo del veicolo, una vecchia Fiat Punto, per un periodo di tre mesi.
Durante i controlli sulle strade settempedane la polizia locale ha riscontrato diverse violazioni tra cui il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, la scadenza delle revisioni dei veicoli e la guida con l'uso del cellulare.
Il Comando della polizia locale, guidato dal sostituto commissario Adriano Bizzarri, continua a vigilare sul rispetto delle normative stradali al fine di garantire la sicurezza di tutti i cittadini e degli automobilisti.
In merito ai rifiuti rinvenuti all’interno di una proprietà privata, ubicata nella campagna recanatese, vicino al fiume Musone, la polizia locale di Recanati, rende noto che c’è un’ indagine aperta per l’identificazione dei possibili colpevoli del reato di abbandono rifiuti con la relativa segnalazione al proprietario dell’area che potrebbe risponderne in prima persona se non dimostra la sua totale estraneità al fatto.
Dalle verifiche effettuate sembra che il proprietario abbia delimitato l’area per impedire l’entrata nella sua proprietà privata ma che le barriere da lui posizionate siano state rimosse dai responsabili del crimine per poter entrare e scaricare comodamente i loro rifiuti a casa sua.
Dall’analisi dei rifiuti ritrovati si ritiene che i colpevoli del reato possano far parte di ditte edili, non in regola con la legge sullo smaltimento dei rifiuti nei cantieri, che stanno facendo i lavori in qualche casolare di campagna vicino.
“Come Amministrazione comunale, per legge, prima di intervenire e farci carico del corretto smaltimento dei rifiuti abbandonati a scapito dei soldi pubblici della comunità, dobbiamo aspettare la chiusura formale dell’indagine. - Ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Michele Moretti - E purtroppo vista la natura del reato e la pubblicità fatta sulla zona credo che questa volta non basteranno le trappole fotografiche e gli appostamenti sull’area che vengono fatti in questi casi per scoprire i veri colpevoli. Non ritengo giusto che i costi di comportamenti incivili e fuorilegge di pochi si riversino nelle tasche di tutti. Invito pertanto tutti coloro che avessero informazioni utili all’identificazione dei colpevoli a segnalarle prontamente alla nostra polizia locale”.
Sembra esserci un divario costante tra le discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche da un lato, le cosiddette Stem, e le scienze umane dall’altro. È proprio sull'importanza della multidisciplinarietà nell'educazione moderna che si concentra, invece, il progetto europeo “Stem. Skills for Humanities" guidato dall'Università di Macerata con Emanuele Frontoni come coordinatore scientifico.
Cofinanziato dalla Comunità Europea e dall’Agenzia Indire nell’ambito del programma Erasmus+, ha mosso i primi passi nelle settimane scorse con l’incontro di avvio che si è tenuto a Macerata. Collabora un consorzio internazionale che include prestigiose istituzioni accademiche e organizzazioni: il Mitropolitiko College Anoymi Ekpaideytiki Etairia e Innohive in Grecia, l’Università De Lille in Francia, la Mykolo Romerio Università in Lituania, la Politecnica Wroclawska in Polonia, l’Università Internazionale Georgiana in Georgia e l’Università Nazionale Ivan Franko di Lviv in Ucraina.
Il progetto si pone l'obiettivo di sviluppare competenze Stem applicate al campo delle scienze umane, promuovendo un approccio innovativo all'apprendimento che integri le tecnologie più avanzate, come l'intelligenza artificiale, nel curriculum formativo di docenti e studenti del settore umanistico.
Il focus sull'intelligenza artificiale, in particolare, mira a sottolineare come questa tecnologia possa essere utilizzata non solo nei campi tradizionalmente associati alle Stem, ma anche per arricchire e innovare gli studi umanistici. D’altro verso, l’integrazione dei punti di vista delle humanities nella creazione dei nuovi percorsi di Ai contribuisce in modo significativo ad allargare la visione rispetto a questa importante disciplina e competenza.
Il meeting inaugurale, ospitato nell'aula magna del Dipartimento di Scienze Politiche, della comunicazione e delle relazione internazionali, ha fornito l'opportunità ai partner di condividere il piano di progetto e di discutere le strategie per la sua implementazione. Il Dipartimento si occupa anche di coordinare tutte le attività amministrative e organizzative del partenariato.
I partecipanti hanno anche potuto esplorare il patrimonio culturale della città, con una visita guidata a Palazzo Buonaccorsi e ai musei, inclusa la sala dell'Eneide di Palazzo Buonaccorsi, simbolo della sinergia tra scienza, tecnologia e umanesimo che il progetto europeo Stem aspira.