Gli emiliani vincono 3-2 al Banca Macerata Forum e si prendono meritatamente il passaggio del turno nei Play-Off. La Med Store Tunit non è riuscita a riscattare la sconfitta dell’andata e la gara si è fatta subito difficile al primo set, con Parma che è scappata e nonostante la rimonta finale dei biancorossi, è riuscita a prendersi il vantaggio. Secondo set combattuto fino all’ultimo pallone, troppi errori però per Macerata che ancora nel finale ha visto sfuggire la partita con il set che ha regalato i Quarti di Finale ai gialloblu. Le due squadre hanno cambiato i sestetti nel terzo set e i giovani biancorossi sono riusciti a rimontare il doppio svantaggio, al tie-break però ha la meglio Parma.
LA CRONACA – Sestetto confermato per coach Gulinelli, Morelli, Wawrzynczyk e Lazzaretto, la coppia di centrali formata da Luisetto e Pizzichini, Kindgard in cabina dei regia, Gabbanelli è il libero e Capitano. Anche Parma non cambia rispetto alla gara di mercoledì, Reyes, Dimitrov e Rossatti, centrali Sesto e Fall, Chakravorti è il palleggiatore, Cereda il libero. Partenza in salita per Macerata che reclama per una decisione arbitrale al video-chek e commette un paio di errori, 2-6, Parma che tiene alta la concentrazione in questo inizio di gara; risponde Lazzaretto, ace e stavolta il video-check sorride ai biancorossi, 5-7 ma intanto si scalda Dimitrov, decisivo all’andata ora colpisce con un forte diagonale e scuote i suoi. Bene a muro Parma, ci sbatte contro Morelli e sul 5-10 coach Gulinelli chiama il primo time-out dell’incontro. La Med Store Tunit difende ma è costretta ad inseguire, arriva fino al -2 poi Parma chiude un lungo scambio salvando più volte contro gli attacchi biancorossi e si porta sul 10-13.
Si riavvicina la Med Store Tunit e la gara si fa ancora più tirata mentre il Banca Macerata Forum prova a trascinare la squadra verso la rimonta: il pareggio arriva sul servizio di Gonzi che mette in difficoltà la ricezione avversaria, poi muro di Wawrzynczyk, 17-17 e primo time-out per coach Codeluppi. Si gioca punto a punto in questa fase, ci pensa Dimitrov a sbloccare la situazione per Parma con un forte servizio che vale il 19-21: allungano gli ospiti, Rossatti supera il muro biancorosso 21-23, Macerata lotta e accorcia ancora ma di nuovo Dimitrov è decisivo, il primo set è di Parma.
Lazzaretto confeziona il break biancorosso ad inizio di secondo set, vince la battaglia sotto rete e mette a terra il 5-2. Allunga Macerata che alza la pressione, Parma ora in difficoltà, cede sul diagonale preciso di Morelli e va al time-out sotto 8-4; gli ospiti reagiscono, Rossatti si carica i suoi sulle spalle e confeziona tre punti di fila che valgono l’8-8, con il pareggio arrivato direttamente in battuta. Si combatte al Banca Macerata Forum, i biancorossi vanno di nuovo avanti, Parma ribalta però trascinata da Dimitrov, letale a servizio, 13-14 e time-out per Gulinelli: momento decisivo della gara con la Med Store Tunit che risponde colpo su colpo alla ricerca del nuovo vantaggio che arriva grazie al salvataggio di Gabbanelli e al pallonetto di Morelli, 16-15, Parma risponde per un finale ancora una volta tirato. Provano la fuga gli ospiti, buona combinazione al centro che buca la difesa di casa, Morelli non si arrende e accorcia 20-21: ace di Wawrzynczyk, 22-22, non basta, le squadre giocano punto a punto ma quello decisivo è firmato da Reyes a servizio.
Col doppio set Parma si prende meritatamente la qualificazione al prossimo turno di Play-Off. La partita deve comunque concludersi, coach Gulinelli cambia un po’ tutto il sestetto, cambi anche per Parma ma intanto Luisetto ribalta con un ace l’iniziale vantaggio di Parma, 8-7. La sfida resta combattuta e piacevole, giocata con buoni ritmi anche se non ci sono obiettivi, Macerata però prova la rimonta e con Del Col e Bacco ribalta 14-12; Parma risponde e trova il 15-15 grazie ad un’indecisione difensiva dei biancorossi che cedono poi il passo agli ospiti ma Paolucci mette a terra il 18-18. Bacco anticipa tutti sotto rete e firma il nuovo vantaggio per la Med Store Tunit, 21-20, time-out per coach Codeluppi: Paolucci e ancora Bacco allungano per Macerata che si prende il terzo set.
Riparte bene Parma, buca al centro con Sesto per il 2-5, la Med Store Tunit risponde ancora con Bacco. Gli ospiti guidano il risultato ma i giovani biancorossi tengono il passo e con Paolucci accorciano ancora 8-9; Parma scappa di nuovo, 12-15, efficaci le combinazioni al centro che mettono in difficoltà la difesa di casa, non ci sta però Macerata e rimonta: il diagonale di Bacco del 17-18 convince coach Codeluppi a chiamare il time-out per frenare il buon momento biancorosso. Restano in gara nel finale i giovani maceratesi: la Med Store Tunit alza il muro e con due punti ribaltano 23-22, quindi Paolucci firma il 25-23.
Le squadre giocano punto a punto, ci prova Bacco a spezzare l’equilibrio con un forte diagonale, 5-4; Parma risponde e con Ferraguti, che vince uno scontro sotto rete, va al cambio campo avanti 6-8. Ci prova la Med Store Tunit, Paolucci sbatte però contro il muro avversario, coach Gulinelli chiama il time-out sul 7-10 per ricaricare i suoi: la pausa da i suoi frutti, break biancorosso e 10-10 con Margutti che beffa la difesa ospite con un
tocco preciso, buoni ritmi anche in questo ultimo set. Paolucci confezione la rimonta dopo una
gran difesa di Gonzi, 11-10, Parma pareggia subito e le due squadre si inseguono: un’invasione
regala a Parma il 12-14, che poi chiude 13-15.
Il tabellino:
MED STORE TUNIT MACERATA 2
WIMORE PARMA 3
PARZIALI: 25-22, 23-25, 25-21, 25-23, 13-15.
Durata set: 29’, 30’, 25’, 26’, 17’. Totale: 127’.
MED STORE TUNIT MACERATA: Morelli 14, Luisetto 10, De Col 3, Lazzaretto 11, Margutti 11, Paolucci 15, Kindgard, Wawrzynczyk 7, Gonzi 1, Pizzichini 3, Ravellino, Bacco 10, Gabbanelli.
Allenatore: Gulinelli.
WIMORE PARMA: Reyes 1, Chakrvorti 2, Dimitrov 12, Codeluppi 3, Sesto 9, Colangelo 1, Fall 4, Rossatti 10, Zecca, Beltrami 14, Cereda, Ferraguti 10, Bussolari 5.
Allenatore: Codeluppi.
ARBITRI: Laghi e Polenta.
Penultima giornata poco sentita per la Maceratese, tranquilla della salvezza assicurata, che sotto la pioggia sfida in casa il Porto Sant’Elpidio già retrocesso matematicamente. Nonostante i biancorossi dominino il primo tempo trovando ben cinque chiare occasioni da gol, il sorpasso non arriva. Nella ripresa gli ospiti mostrano segni di ripresa e escono dalla propria area, ma il secondo tempo scorre senza reti come il primo.
LA CRONACA - La Maceratese parte in pressing fin dai primi minuti e arriva vicina al gol in tre circostante nelle fasi iniziali: prima Cirulli calcia fuori di poco, poi il colpo di testa di Mosca, e il classe 2006 Pierluigi che scatenato cerca di cogliere ogni occasione per mettersi in mostra.
Assedio prima del duplice fischio con altre due ottime chance per i padroni di casa, ma Pagliari e Strano mancano il bersaglio e si va a riposo sullo 0-0 con la difesa a 5 dei rivieraschi ancora imbattuta.
Avvio della ripresa in favore della formazione di mister Palladini che riesce a impostare qualche timido tentativo. Riprende rapidamente il controllo la Maceratese che torna ad impostare il suo gioco: De Iulis non riesce a sfruttare due occasioni da solo davanti al portiere.
Miracoloso salvataggio di Nasif che sventa l’incornata di Strano a estremo battuto sugli sviluppi di un corner, sulla ribattuta Casimirri alza troppo la mira e il tiro si spegne sul fondo.
Il fischio finale sancisce il pareggio definitivo per 0-0 che non cambia le sorti della classifica.
Si è tenuta oggi, domenca 16 aprile a Falerone, la seconda edizione del Toreneo della Ricostruzione, una kermesse sportiva riservata ai Vigili del fuoco di tutta Italia che nel 2016 vennero in soccorso delle popolazioni terremotate del fermano.
"Ha vinto Lecce, ma in realtà ha vinto quell’Italia bella e generosa - scrive sui social Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione - di cui il Corpo dei Vigili del fuoco, coordinati per l’evento da Lamberto Cignitti, dirigente dell’Ufficio Attività sportive del Ministero dell’Interno, sono limpida espressione. Era doveroso essere qui".
"La storia del terremoto è piena di dolore ma anche di straordinari esempi di solidarietà - aggiunge Castelli - Farne memoria alimenta il sentimento più nobile: la gratitudine. È quanto accaduto oggi a Falerone, nel cratere fermano, dove il Torneo è stato promosso dall'amministrazione comunale guidata dal Sindaco Armando Altini e dal suo vice Pisana Liberati".
Una sconfitta rotonda che fa calare il sipario su una stagione nata male e conclusa peggio. Il Tolentino cade per 3-0 contro l'Avezzano nella quart'ultima giornata del girone F del campionato di Serie D. Un risultato che consegna la retrocessione, pressoché aritmetica, in Eccellenza ai cremisi. La partita, a senso unico, non è mai stata in discussione.
LA CRONACA - Zannini costretto nuovamente a fare i conti con problemi di formazione. La linea arretrata non può contare né sullo squalificato Nagy né sull'infortunato Salvatelli.
Marcelli arretra e va a comporre la coppia di difensori centrali con Stefoni. Ai loro lati Lattanzi e Di Biagio. A centrocampo assente Gori, acciaccato, la regia è affidata a Papaserio con Giuli, Massarotti e Blanco a rimpolpare la mediana. In avanti, senza l'estro di Tizi, si punta sulla coppia Pallecchi-Moscati. In porta capitan Gagliardini.
All'8' Avezzano subito in vantaggio. Dos Santos sfugge alla marcatura cremisi e si invola verso la porta, con Gagliardini che lo atterra in area dopo uscita disperata. L'arbitro concede il rigore e ammonisce il numero uno ospite. Dal dischetto lo stesso Dos Santos non sbaglia.
Al 17' Bianciardi conduce una buona ripartenza per i locali e carica la conclusione dalla distanza che finisce ampiamente sopra la traversa. Il raddoppio si materializza al 22' ancora con Dos Santos, bravo a perforare la difesa marchigiana su grande imbucata di Cissè e battere Gagliardini con un bel diagonale.
Gli abruzzesi dominano e al 35' arriva il tris. Sugli sviluppi di calcio d'angolo Labonia svetta indisturbato e fa nuovamente gioire il pubblico amico. È il risultato con cui si va negli spogliatoi.
Nella ripresa, con il risultato ormai consolidato, le emozioni latitano. Il Tolentino tenta di trovare almeno la rete della bandiera con gli innesti di Vitiello e Nacciarriti, ma senza successo. Al 38' arriva la doccia gelata dell'espulsione diretta rimediata da Di Biagio per un fallo da ultimo uomo su Bianciardi. Il triplice fischio arriva come una condanna per i cremisi.
Si è tenuto al Cinema Italia di Macerata l'incontro pubblico sul tema della riforma sanitaria regionale, con tanti professionisti del settore socio-sanitario e cittadini che hanno potuto ascoltare le iniziative messe in campo per assicurare ai marchigiani una sanità sempre più attenta alle esigenze dei pazienti.
Il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli ha illustrato nello specifico i passaggi che trasformeranno la sanità regionale e gli interventi della senatrice Elena Leonardi e dei consiglieri regionali Pierpaolo Borroni e Simone Livi "dimostrano come la sanità sia un tema cruciale per Fratelli d'Italia, sfruttando la sinergia della filiera istituzionale per garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati, coniugando le esigenze dei territori con le risorse a disposizione della Regione e dello Stato".
"In particolar modo la sanità delle Marche dovrà vedere una maggior prossimità di servizi sul territorio - si legge nella nota firmata da Leonardi e Belvederesi - integrando la rete ospedaliera senza appesantimenti della struttura amministrativa. In questo senso vanno interpretati i forti investimenti avviati per la formazione del personale sanitario, come le borse di studio per la creazione di nuovi medici, contrastando efficacemente la mobilità passiva. Una riforma regionale che si inserisce perfettamente nell'ottica del Governo Meloni di ricavare nuove risorse per il servizio sanitario nazionale, dopo troppi anni di tagli".
Grande successo per due allevamenti della provincia di Macerata a Campanialleva, la più grande fiera zootecnica del sud Italia che si è svolta a Benevento dal 14 al 16 aprile. Nell'ambito della manifestazione grande spazio è stato riservato alla XXXVI Mostra nazionale della razza Marchigiana (da ricordare che per 35 anni tale Mostra si è svolta nell'ambito della RACI a Macerata).
A Benevento hanno partecipato 18 allevamenti di cui due della provincia di Macerata: l'azienda Mei di Morrovalle e l'azienda Morica di Pollenza della famiglia Marcolini. Le due aziende erano presenti con oltre trenta capi ed hanno conquistato nelle valutazioni le prime posizioni delle varie categorie. L'azienda Morica si è aggiudicata il primo premio delle massime categorie dei tori. Lo stesso presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, ha avuto modo di apprezzare il campione della razza marchigiana, molto allevata anche nel sud Italia.
"In materia di opere pubbliche, il 2023 sarà senza dubbio l'anno del nuovo asilo nido". Così afferma l'assessore ai L.L.P.P. Lorenzo Riccetti, "Pochi giorni fa l'Agenzia Regionale del Demanio ci ha consegnato il progetto con il quadro economico definitivo. La struttura sarà un edificio per il cui funzionamento servirà una quantità di energia prossima allo zero, ed è stata pensata come uno spazio sicuro, accogliente ed in grado di stimolare la creatività dei bambini".
"L’opera – prosegue – sarà finanziata con 720.000,00 euro di fondi PNRR e con 412.000,00 euro mediante accensione di un mutuo con Cassa Depositi e Prestiti. L'affidamento dell'appalto avverrà entro il 30 giugno prossimo e i lavori dovranno essere completati entro dicembre 2025".
Il 2023 sarà anche l'anno dell'appalto dei lavori del primo stralcio delle scogliere emerse di Scossicci sulla base del progetto dell'ingegner Mancinelli, per la realizzazione del quale il Comune ha beneficiato di uno stanziamento di fondi Regionali di 9 milioni di euro.
"Non appena le somme saranno rese disponibili si procederà con l'affidamento della progettazione esecutiva, intanto – precisa il sindaco Andrea Michelini –, ci stiamo muovendo per cercare di ottenere le ulteriori risorse necessarie ad eseguire integralmente l'opera".
Per quanto riguarda il Kursaal, in bilancio è stato finanziato il collaudo tecnico e funzionale dell’opera, con una spesa prevista di 3.000,00 euro ed un fondo apposito di 30.000,00 euro per la progettazione di tutte le opere necessarie a rendere finalmente fruibile il cine-teatro. Tale progettazione è indispensabile anche per il reperimento dei fondi.
È notizia di pochi giorni fa che la Regione Marche ci ha comunicato che rifinanzierà i progetti in materia di messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico, di conseguenza abbiamo manifestato la permanenza del nostro interesse ai fondi per il programmato intervento di adeguamento idraulico del fosso Acquabona.
Quattro sono invece i progetti subordinati ai contributi Ministeriali per la “messa in sicurezza edifici e territorio”, nell’ordine: Intervento di messa in sicurezza restauro e risanamento conservativo della sede comunale di Corso Matteotti; intervento di adeguamento a seguito della valutazione di vulnerabilità sismica della scuola secondaria di primo grado “E. Medi”; intervento di restauro e risanamento conservativo del vecchio cimitero; intervento di difesa della costa litorale nord, al quale si aggiungono ulteriori 122.671,32,00 € frutto di due finanziamenti di circa 50 e 70 mila euro che potranno essere utilizzati per dare risposta ad alcune criticità come la sistemazione del pennello a nord della foce del fiume potenza e la manutenzione di scogliere esistenti in zona centro.
Sul piano delle manutenzioni minori è previsto un fondo di 10.000,00 € per la sistemazione dei locali nell'immobile di proprietà delle Ferrovie dello Stato e la sistemazione dell'ultimo piano di palazzo Volpini che giace in condizioni di abbandono.
In autofinanziamento andranno i lavori per la costruzione di due edicole funerarie ed i lavori del terzo stralcio per l'ampliamento del civico cimitero. L'escussione della polizza fidejussoria della fallita impresa lottizzante consentirà il completamento delle opere di urbanizzazione del piano conosciuto come “Torri di Avvistamento”.
Legato ad un contributo del MIUR sarà invece l'intervento di efficientamento energetico della Scuola Primaria. Il contributo statale per la messa in sicurezza e miglioramento dell’efficientamento energetico sarà utilizzato per munire di nuovi infissi l'auditorium del plesso “E. Medi” nel 2023 e per dotare i locali della ex pescheria, oggi museo del mare, di impianti di riscaldamento e raffrescamento, capaci di sfruttare al meglio anche l'energia prodotta dall'impianto fotovoltaico esistente.
200.000,00 euro saranno investiti per la manutenzione straordinaria dei piani viari nel 2023 ed altri 200.000,00 nel 2024, le priorità dell’amministrazione sono state individuate in: parcheggio Campo sportivo e Palestre Michelini e Ballarini; Via Sorcinelli e Pacinotti; Parcheggio Via dei Cementieri; Via delle Ville; Via C. Colombo.
Sempre nel 2024 si prevede il finanziamento mediante oneri del collettore fognario di via delle ville e l'intervento di riqualificazione e bonifica del Capannone Nervi (1° stralcio) per il quale stiamo attendendo la consegna del progetto già affidato.
Alla vendita dello Zanella sarà subordinata la riqualificazione dell'area circostante il Castello Svevo, e a tal proposito possiamo dare notizia che, fallito il tentativo di mediazione obbligatoria, l’Ente ha citato in giudizio sia la Croce Azzurra sia la Croce Bianca per detenzione senza titolo con contestuale richiesta di risarcimento danni.
In mancanza di un rifinanziamento del bando PNRR slitterà al 2025 la sistemazione di Piazzale Europa che prevede la riqualificazione dell’area e la creazione di un playground. Numerosi i piccoli interventi manutenzione straordinaria che, sebbene previsti, non hanno trovato avvio nel 2022. Tra i tanti citiamo la recinzione di piazza cinque giornate, anche conosciuta come “piazzetta delle erbe”, l'intervento di bonifica del fosso della vena, e la riqualificazione dei sottopassi pedonali di via De Gasperi e Loreto.
Grande attesa in città per la prima edizione del "FantaMacerata - Festival dell'Immaginario". L’evento, fissato per il weekend del 17 e 18 giugno, si aprirà già venerdì 16 con il vernissage della mostra di Giuseppe Camuncoli, disegnatore di fama internazionale per Marvel, DC Comics e Image.
La direzione del festival è a cura dell'associazione Cosmica Aps: Marco Bragaglia (regia e direzione artistica), Lucia Paccamiccio (direzione musicale e arrangiamenti), Marco Sonaglia (coordinamento e gestione dell'artist alley) ed Edilio Giuseppe Venanzoni (ideazione e conduzione eventi).
La kermesse, che si svolgerà principalmente in piazza Mazzini, sarà l’occasione per bambini, ragazzi e famiglie di vivere connubi insoliti tra arte visiva, linguaggi dello spettacolo e fantasia.
Comics, anime, serie tv, manga, giochi, musica, fantascienza, letteratura horror, cosplayer sono il fil-rouge che porterà i giovani a socializzare in una due giorni dedicata alle loro passioni, dove si potranno iscrivere a workshop gratuiti di disegno, giochi e altro ancora, per scoprire e affinare i propri talenti.
Inoltre si terranno laboratori per bambini con l'associazione culturale La Rondinella. Il tutto in chiave artistico-educativa e all'insegna della sostenibilità. Nello spazio espositivo saranno presenti fumetterie, librerie, stand di gadget vari e un'area tornei per giochi di ruolo e da tavolo.
“La parola d’ordine del festival è immaginario: un aspetto attrattivo che coinvolgerà tutta la città dato che il FantaMacerata sarà anche l’occasione per ristoratori ed esercizi commerciali di contribuire con aperitivi, cene, menù e vetrine decorate a tema fumetto e serie tv" ha commentato l’assessore all'Ambiente e Sviluppo Economico Laura Laviano.
"Con questo nuovissimo format vogliamo promuovere iniziative finalizzate alla valorizzazione del tessuto produttivo, economico, turistico, culturale, sociale e umano della città con un respiro che superi i confini comunali, provinciali e regionali - aggiunge Laviano -. Inoltre abbiamo preso contatti con una grande azienda nazionale legata alle energie rinnovabili, perché un altro tema importante del festival sarà proprio quello della sostenibilità green".
Grazie al supporto di partner come Confartigianato e con la collaborazione del Liceo Artistico e dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, tanti studenti potranno vivere un’esperienza formativa unica, conoscendo da vicino alcuni dei loro beniamini, come autori di fumetti e musicisti, ottenendo al contempo dei crediti formativi riconosciuti all’interno del loro percorso di studi.
Oltre alla personale di Giuseppe Camuncoli, verrà esposta al festival una tavola originale di Jacovitti, in occasione del centenario della nascita e ricordando gli anni della giovinezza dell'artista a Macerata. Tra gli ospiti del FantaMacerata saranno presenti insieme a Camuncoli anche altri importanti fumettisti, come Lola Airaghi, Matteo Casali, Massimiliano De Giovanni, Maicol, Sudario Brando e Ruben Villareal.
Nei talk serali interverranno il fisico delle particelle Giovanni Cantatore, l'astrofisico Francesco Tombesi, l'antropologa Eleonora D'Agostino, il traduttore e curatore editoriale Massimo Scorsone, il docente e specialista in letteratura gotica Fabio Camilletti, l'esperta in narrativa fanta-horror Irene Incarico, il docente e studioso del fantastico popolare Fabrizio Foni.
Ma soprattutto "sbarcherà" a Macerata un vero astronauta: Umberto Guidoni, il primo europeo a salire sulla Stazione Spaziale Internazionale. Con lui sul palco l'ingegnere Donato Altomare, presidente della World SF Italia nonché due volte premio Urania. Insieme hanno scritto a quattro mani il romanzo "Wormhole", che sarà presentato al festival.
Per il comparto musicale sono in programma delle autentiche chicche: il Centro danza El Duende proporrà coreografie e flash mob ispirati a Stranger Things e Mercoledì Addams, il Quartetto F.A.T.A. si esibirà in arrangiamenti originali delle più amate colonne sonore di film, serie tv e videogiochi, mentre la band dei The Misfits è pronta a far cantare tutta la piazza con le sigle dei cartoni animati giapponesi.
Infine l'evento clou: preceduti dalla performance di Macchine Nostre (in collaborazione col Museo del Synth Marchigiano), torneranno a Macerata dopo più di quarant'anni i mitici Rockets, con il loro look argentato e le coreografie spaziali. Scopri il programma completo al seguente link: clicca qui.
Jonny Greenwood, chitarrista dei Radiohead, ha iniziato a commercializzare il proprio olio d'oliva, prodotto in una fattoria del Fermano, nelle Marche, dove trascorre da ben 8 anni il suo tempo lontano dalla musica.
L'artista ha ideato l'etichetta "Greenwood Oil", sotto la quale vengono vendute sul sito della band, per il solo mercato inglese, bottiglie da un litro al prezzo di 60 sterline (circa 67 euro).
Ad annunciare il lancio della propria etichetta d'olio extra vergine di oliva artigianale (disegnata da Stanley Donwood, l’uomo che cura le copertine dei Radiohead) è stato lo stesso Greenwood, in un tweet in cui ha scritto: "Sono solo poche bottiglie, ma sono davvero orgoglioso del risultato finale. Sto passando sempre più tempo con i miei amici italiani in questo bellissimo Paese".
E ha concluso il suo messaggio in dialetto stretto: "Mejo de cusci’ non se trova. Jemo a magna". L'ennesima dimostrazione dello stretto legame che unisce l'artista alla nostra regione, dopo che in passato si era esibito per concerti di beneficenza a sostegno del patrimonio artistico delle province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo danneggiato dal sisma del 2016.
Sabato 15 aprile si è svolto il “Meeting regionale d’apertura” organizzato dall’Atletica Avis Macerata e della Fidal Marche, al quale la Sacen Corridonia è stata presente con ben 18 atleti/e.
Elena Mitillo ha vinto i 150 metri ragazze con il personale di 21.39 (seconda nel vortex con 25.52). Terzi posti per: Alice Corsetti, alto ragazze (1.29, personale); Benedetta Volpe, 150 ragazze (21.69, personale); Leonardo La Mela, 1000m cadetti (2.52.26, personale).
A raggiungere il proprio personale sono stati Roberto Boteanu (18,94, 150m cadetti); Alice Campetella (22,67, 150m cadette); Sofia Chantal Ciccioli (3.27.35, 1000m cadette), Irene Cilla (21.44, 150m cadette).
Per la categoria ragazzi/ragazze hanno inoltre gareggiato Pietro Bartolacci, Arianna Bellini, Andrea Brasca, Ilaria Incicco, Sofia Lattanzi, Leonardo Ludovici, Davide Meschini, Alex Paolini, Riccardo Santucci, Diego Serrani
Soddisfazione, per i risultati raggiunti dai giovani atleti, è stata espressa dal presidente Doriano Mitillo e dai tecnici Flavia Di Giulio, Gioele Giachè e Nicola Mitillo.
La Macagi Cingoli batte anche il Chiaravalle e chiude la regular season a suon di record. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno battuto la squadra di Guidotti per 21-35 in trasferta, nella 26^ giornata del girone B di Serie A2 Maschile di pallamano.
La compagine cingolana è l’unica ad aver concluso il campionato con l’en-plein di vittorie nei tre gironi di seconda divisione nazionale di handball, con 26 vittorie in altrettante sfide, eguagliando il record stabilito nella stagione 2011-2012, sempre in A2.
Primo tempo - Il match è stato dominato nettamente dai cingolani. L’equilibrio è durato solamente 5 minuti, con il 2-2 di Castillo. Qui la Macagi Cingoli, partendo da una situazione di inferiorità numerica, ha piazzato un break di 0-8 con le reti di Strappini (2), Rossetti, Gomes (2), Fioretti, D’Agostino e Bordoni, portandosi sul 2-10 al 12’.
L’ex Omar Santinelli, Gustavo Guerrero e Ceresoli hanno tentato di mantenere il -7, dopo i colpi di Gomes e Fioretti, ma con uno 0-3 grazie alle reti di Gomes, Compagnucci e Gigli gli ospiti sono passati sul +10 del 5-15. Altri due ex, Albanesi e Sebastian Guerrero, riescono a ristabilire il -8 sul 7-15. Castillo e ancora Seba Guerrero rispondono a due gol di Rossetti, così il primo tempo finisce 9-17.
Secondo tempo - Nella ripresa la Macagi Cingoli riesce a gestire e a quasi raddoppiare il grande vantaggio accumulato. I ragazzi del Balcone delle Marche tornano in campo con un break di 1-5 firmato Gomes, Somogyi, Strappini, Rossetti e D’Agostino, con in mezzo la rete di Sebastian Guerrero: il parziale è già di +12 sul 10-22.
Grimaldi accorcia, dall’altra parte Latini dà il via ad uno 0-5 concluso da Gomes, Somogyi (2) e Rossetti: al 43’ siamo sull’11-27. Il massimo vantaggio cingolano arriva sul 15-32 del 52’ grazie a due acuti di Nicolò Fioretti dopo il 15-30 di Ciattaglia.
Negli ultimi 8 minuti, Chiaravalle ha una reazione d’orgoglio e conclude il match con un parziale di 6-3 con le marcature di Ceresoli, l’ex Giovanni Santinelli, Brutti (3) e Cognini, mentre per gli ospiti vanno in rete Gomes, Tapuc e Gigli in questo frangente.
Anche il comune di Sarnano, rappresentato dal sindaco Luca Piergentili, ha partecipato alla XXIII Assemblea Nazionale de "I Borghi più Belli d’Italia" che si è tenuta da venerdì 14 a domenica 16 aprile a Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento.
L’assemblea, che coinvolge 345 comuni italiani e alla quale hanno preso parte 250 fra sindaci e amministratori dei Borghi che fanno parte dell’associazione, si è svolta per la prima volta in Sicilia.
"Sono stati tre giorni nei quali, come amministratori, abbiamo confrontato le nostre esperienze con l’obiettivo di crescere insieme" ha detto Piergentili "nello splendido scenario di Sambuca dove ci è stata riservata un’accoglienza davvero squisita".
Tanti gli eventi che hanno accompagnato l’assemblea: convegni, degustazioni di prodotti tipici del territorio, corteo storico, visite guidate, show cooking, sfilate di macchine e moto d’epoca, mercatino dell’antiquariato e annullo filatelico speciale emesso da Poste Italiane.
A conclusione dell’Assemblea Nazionale il corteo dei sindaci dei Borghi più Belli d’Italia lungo Corso Umberto è stato preceduto dalla Fanfara dei Bersaglieri di Caltanissetta.
Nottata di controlli lungo la fascia costiera della provincia da parte della polizia stradale. Cinque pattuglie provenienti da Macerata e da Camerino, al comando del commissario provinciale Alberto Valentini e con la partecipazione di alcune articolazioni della Polizia di Stato (come il personale medico ed infermieristico della Questura di Macerata), hanno proceduto a specifici accertamenti di laboratorio su strada per verificare l’alterazione da sostanze stupefacenti da parte dei conducenti.
Nel corso del servizio volto a prevenire le "stragi del sabato sera", che si è svolto a Civitanova Marche, sono state ritirate 22 patenti di guida per guida in stato di ebbrezza alcolica, di cui 10 a uomini di età compresa tra 18 e i 27 anni, 8 ad altrettanti uomini con un’età superiore ai 28 anni.
Una patente di guida è stata ritirata ad una donna di 21 anni di età, mentre 3 patenti di sono state ritirate ad altrettante donne con un’età superiore ai 28 anni. In totale sono stati decurtati 235 punti. Un conducente è stato sanzionato perché circolava senza aver mai conseguito il titolo di guida, con conseguente applicazione del fermo amministrativo del mezzo.
Nel corso dei controlli, due autovetture in transito hanno forzato il posto di controllo ma sono state immediatamente inseguite e bloccate dagli agenti della polizia stradale: i conducenti sono risultati positivi all’alcolemia.
Elevate complessivamente 29 sanzioni al codice della strada; un veicolo è stato sequestrato poiché il conducente aveva assunto un quantitativo di alcol superiore ad 1,5 grammi per litro (oltre tre volte superiore al limite consentito per legge).
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato tematiche riferibili ai rapporti tra ex coniugi con esplicito riferimento all’attribuzione per colpa della separazione.
Il caso di specie scelto è di un lettore di Civitanova Marche che chiede: “A quali responsabilità può andare incontro l’investigatore privato assunto dalla moglie per provare il tradimento del proprio marito nel successivo giudizio di separazione con addebito di colpa?”.
A tal proposito risulta utile riportare il caso giuridico nel quale a finire sotto processo per diffamazione è il titolare dell’agenzia investigativa per aver consegnato alla cliente una nota investigativa redatta su carta intestata con cui veniva attribuita al marito una relazione sentimentale con una collega, relazione risalente a due anni e mezzo prima quando il matrimonio era ancora solido e i coniugi erano lontanissimi dall’idea della separazione.
Quel documento è stato poi utilizzato dalla donna, che ha commissionato l’attività investigativa nel procedimento di separazione personale con addebito proprio per tale “presunto” tradimento nel quale però veniva riscontrata l’assenza di effettivi elementi di riscontro in merito all’affermazione di tradimento contenuta nella stessa nota dell’investigatore.
La vicenda arrivata in Appello il cui Giudicante dichiarava che, la mail dell’investigatore privato inviata alla propria cliente con cui si comunicava che “da indagini espletate emerge che il proprio marito ha una relazione sentimentale da due anni e mezzo circa con una sua collega”, tanto da attribuire esplicitamente una relazione clandestina, iniziata quando era ancora pienamente operante il dovere di fedeltà nascente dal matrimonio, ha un’oggettiva idoneità lesiva della reputazione del coniuge traditore, a fronte della clamorosa assenza di elementi di riscontro in merito all’affermazione contenuta in tale nota.
Tirando le somme, “è munita di oggettiva idoneità lesiva della reputazione ed è obiettivamente pregiudizievole della reputazione della persona offesa l’attribuzione non veritiera di una relazione clandestina, in costanza di matrimonio, ad uno dei coniugi, atteso che integra lesione della reputazione altrui non solo l’attribuzione di un fatto illecito, perché posto in essere contro il divieto imposto da norme giuridiche, assistite o meno da sanzione o da patti riconosciuti vincolanti dal diritto civile, ma anche la divulgazione di comportamenti che, alla luce dei canoni etici condivisi dalla generalità dei consociati, siano suscettibili di incontrare la riprovazione della communis opinio".
E ancora. "Di conseguenza, descrivere la persona, oggetto di comunicazione con altri, capace di tradire la fiducia del coniuge, allacciando una relazione sentimentale con un’altra donna, si ritiene costituisca condotta idonea ad esporla al pubblico biasimo e, conseguentemente, a ledere la sua reputazione”, chiosa il Giudicante.
Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta corretto affermare che: “E’ diffamazione l’attribuzione non confermata da dati certi di una relazione clandestina in costanza di matrimonio da parte dell’investigatore privato il quale non poteva ignorare che la cliente avrebbe fatto di quella notizia uso a proprio vantaggio, mettendone a parte terze persone, in quanto consapevole dello stato di coniuge separando della stessa e che quindi le avesse fornito la notizia della relazione extraconiugale del marito, con l’intento di farle conseguire un vantaggio nel giudizio di separazione" (Tribunale di Roma, 31 ottobre 2018). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Aurora Treia e Corridonia si dividono la posta in palio chiudendo con lo stesso punteggio di un girone fa, 0-0, nell'anticipo del sabato di Promozione Marche. Un punto che aiuterà sicuramente mister Cantatore nella lotta salvezza. L’Aurora si riporta a meno sei dalla Civitanovese che oggi ospiterà il Trodica.
Dopo una lunga fase di studio da parte delle due formazioni è l’Aurora a trovare il primo tiro dell’incontro. Al 22' Capponi conclude ma non impensierisce Fall. Quattro minuti più tardi Badiali si vede ribattere un tiro, Cervigni prova a sfruttare la ribattuta ma la palla finisce sul fondo.
Sempre Badiali al 32' colpisce a botta sicura all’altezza del dischetto del rigore ma la difesa del Corridonia è attenta nel ribattere. Al 40' Frascarelli si supera e neutralizza il tiro di Ruzzier dalla distanza ravvicinata. La ripresa inizia con un ritmo più alto rispetto alla prima frazione di gara.
Badiali impegna subito Fall dopo neanche un minuto ma l’estremo difensore del Corridonia è attento a non farsi sorprendere. Al 47' si vede il Corridonia con Michele Garbuglia che raccoglie un ottimo cross di Ruzzier ma Frascarelli para.
Al 50' ci prova anche Giulio Garbuglia ma l’estremo difensore biancorosso è in un ottimo momento e devia in angolo. Al 56' l’Aurora riorganizza la manovra, Panichella pesca Andreucci in area ospite. Il colpo di testa però si stampa sul palo.
Al 60' Ogievba supera in velocità Palazzetti ma la conclusione del roccioso attaccante corridoniense si perde sul fondo. Pochi minuti dopo l’Aurora reclama a gran voce un penalty a seguito di un presunto tocco di mano da parte di Ciucci. Il Signor Bini lascia proseguire e neanche dopo una breve consultazione con l’assistente cambia decisione.
Al 70' Panichelli trova nuovamente Andreucci che però si vede ribattere il tiro dal difensore ospite. In pieno recupero Ariel Di Francesco raccoglie un cross ma mette sul fondo a porta semi sguarnita. È l'ultima emozione della partita.
Aurora Treia: 1.Frascarelli; 2. Marchetti (16. Marcucci ‘61); 3. Cervigni; 4. Romagnoli F (20. Di Francesco ‘85); 5. Palazzetti (Cap); 6. Mulinari; 7. Capponi; 8. Panichelli; 9. Voinea; 10. Badiali (18. Gobbi ‘61); 11.Andreucci.
A Disposizione: 12. Cartechini; 13. Filacaro; 14. Fratini; 15. Capradossi; 17. Marini; 19 Buschittari. All: Paolo Passarini
Corridonia: 1. Fall; 2. Keci; 3. Marinelli; 4. Ciucci; 5. Romagnoli A; 6. Bigoni (Cap); 7. Garbuglia G; 8. Emiliozzi (19. Ripa ‘77); 9. Garbuglia M; 10. Ruzzier (13. Mandozzi ‘93); 11. Ogievba (‘18 Piccinini ‘77). All: Francesco Cantatore
Ammonizioni: Ogievba, Marinelli E Bigoni.
Espulsioni: -
Arbitro: Bini Alessandro (Macerata).
Assistenti: Dahou Nabil (Jesi) E Gasparri Mattia (Pesaro).
Corner: Aurora 2 – Corridonia 2.
Note: Presenti Circa 200 Spettatori Allo Stadio “Capponi” Di Treia.
Nella penultima gara di Serie C la Recanatese impatta 1-1 sul campo della Virtus Entella, seconda in classifica. Nella trasferta di Chiavari i giallorossi sono costretti a rincorrere fin da subito e soffrono la pressione dei locali nelle fasi iniziali del match. Solo nel secondo tempo i leopardiani riescono a rientrare in partita con il primo gol stagionale di Vona. Una buona difesa consente di tenere saldo il risultato, complice la solida prestazione di Meli che nel finale para anche un tiro piazzato dal dischetto.
LA CRONACA - Partenza bruciante dei liguri che passano in vantaggio dopo appena cinque minuti: Favale crossa in mezzo per Tenkorang (5’) che, dopo un primo tentativo a vuoto sul colpo di testa, ribatte in rete con cattiveria per l’1-0. I padroni di casa prendono il controllo dell’incontro e il primo guizzo della Recanatese arriva solo all’11’, quando Senigagliesi cerca la conclusione dalla distanza che si spegne però sul fondo.
Altro brivido per i ragazzi di mister Pagliari con Sbaffo, intorno alla mezz’ora: la sforbiciata del capitano ospite non impensierisce Borra che, sicuro, ferma il tiro. Il primo tempo si chiude con un botta e risposta in cui prima Carpani, poi Favale, mancano lo specchio. Il duplice fischio manda le due formazioni negli spogliatoi sull’1-0.
Nella ripresa la Recanatese si rialza e riesce man mano a riprendere le redini del gioco. Il risultato cambia solo all'inizio del secondo tempo, quando Vona (52’) insacca in rete sugli sviluppi di un corner incontestato dalla difesa ligure.
La Virtus Entella accusa il gol del pari e lascia ampi spazi alle offensive giallorosse: Carpani ci prova al 62’ ma viene negato da Borra. Finale al cardiopalma con la porta di Meli minacciata da Merkaj (84') quando, al termine di un'azione personale, viene atterrato in area e conquista il rigore: l'estremo ospite non si fa sorprendere e sventa il sorpasso nel finale. Il triplice fischio sancisce il pareggio definitivo per 1-1 che divide equamente la posta in palio.
Si è tenuto l'incontro fra il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Macerata, Stefano Pollastrelli, e il coordinatore del dipartimento interregionale della Lega Nazionale Dilettanti Luigi Barbiero.
Durante l’incontro, a cui ha partecipato anche la professoressa Francesca Spigarelli, si è parlato dello sviluppo di importanti collaborazioni per valorizzare il corso di laurea in Consulente giuridico per lo sport. Attraverso l’organizzazione di stage e il contributo di professionisti del settore dello sport alle attività di formazione e didattica, si intende promuovere e valorizzare la professionalità giuridica in ambito sportivo.
Definire la povertà in modo unidimensionale, meramente in termini di reddito monetario, risulta ad oggi quantomai insoddisfacente e riduttivo. Il fenomeno è complesso e ampio, non vi è dubbio: la natura mutevole della questione ne esige, in prima istanza, una definizione più articolata oltreché scientifica, che tenga conto della molteplicità di fattori coinvolti e correlati, così da mettere in atto interventi adeguati a una società in continua evoluzione.
Su queste tematiche si è dibattuto, ieri, a Loreto, nell’aula Paolo VI, nell’ambito del convegno “La povertà multidimensionale” organizzato dal Centro Famiglia di San Benedetto del Tronto con il patrocinio dell’assemblea legislativa delle Marche e dell’USR per le Marche in collaborazione con la Comunità di Capodarco e il Centro di aiuto di Loreto.
Un folto numero di esperti si sono riuniti nella città lauretana, consapevoli dell’urgenza di un confronto sinergico, volto a fronteggiare un presente svilito da contingenze legate a pandemia, crisi energetica, inflazione e guerre in corso. Secondo il rapporto 2022 della Caritas, L’anello debole, incentrato su povertà ed esclusione sociale in Italia, sono aumentate le quote di disagio e fragilità nel nostro Paese, coinvolgendo in modo diverso persone e famiglie, non sempre provenienti da vissuti di povertà e disagio sociale. Nell’ambito delle statistiche sulla povertà, l’Istat ha spiegato che, nel 2021, sono in condizione di povertà assoluta circa 1,9 milioni di famiglie e 5,6 milioni di individui.
E ancora: Nelle Marche le persone in condizioni di indigenza sono undici su cento, un punto sopra la media nazionale, mentre secondo dati raccolti presso i centri Caritas della regione, aumentano anche il numero dei senza fissa dimora nelle Marche: +13,6% dal 2019 al 2021.
"Oggi i poveri non sono più solo gli anziani – ha detto Marco D’Aurizio, Caritas regionale -, a loro infatti si aggiungono i giovani, i lavoratori precari o con basso reddito e gli stranieri. La principale povertà è economica, ma poi ci sono problemi abitativi, lavorativi, famigliari che aumentano la forbice di indigenza; ci sono molto bisogni, il problema economico arriva perché dietro ci sono altri fattori, altre fragilità. La questione può essere risolta partendo dall’incontro e dall’ascolto, poiché rappresentano le prime forme di sostegno alla persona”.
Di rimedi all’indigenza ha parlato anche monsignor Carlo Bresciani, vescovo della diocesi di San Benedetto del Tronto: “C’è bisogno di un lavoro in rete, di un vero patto sociale con interventi coordinati e condivisi, tenendo presente la totalità della persona. La Chiesa da sempre si fa carico della povertà educativa, della salute e della carità, non si è mai ritirata nell’astratta attività individuale. La povertà che stiamo vivendo è la risultanza della società materialistica e individualista con cui oggi occorre fare i conti”.
A fronte dei dati sulla dispersione scolastica (nelle Marche 8%, in Italia 12,7% e in Europa 9,7%), l’invito a fare rete fra istituzioni e agenzie educative è giunto, in modo corale, anche da parte della scuola, rappresentata da tre dirigenti scolastici degli Istituti secondari di secondo grado delle Marche: Marina Marziale, dell’Ipsia “Guastaferro”, Francesco Lucantoni dell’IIS “Einstein-Nebbia” di Loreto ed Eleonora Augello dell’IIS “Alessandro Volta”. Ma per la lotta alla povertà educativa fondamentale risulta anche l’azione di prevenzione da attuare fin dai primi anni di età, come ha spiegato, attraverso un contributo scientifico di approccio montessoriano, il dirigente tecnico dell’Usr per le Marche, Rita Scocchera.
L’incontro, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica verso un fenomeno la cui cancellazione costituisce in effetti il primo dei diciassette obiettivi dell’Agenda 2030, ha annoverato anche la presenza delle associazioni sindacali e di Confindustria, quest’ultima in particolare ha sottolineato l’urgenza di una maggiore formazione sul tema povertà e mondo del lavoro, anche in vista del fatto che “il 65% dei bambini che oggi fanno le elementari – ha dichiarato Roberto Cardinali, presidente Confindustria Marche - svolgeranno domani un lavoro che oggi non esiste”.
La povertà oggi cambia fisionomia, dunque, ed esige prospettive di valutazione multi-valoriali e senz’altro nuove, cionondimeno essa resta pur sempre un fenomeno da cui tenersi alla larga. Come ha ricordato nell’ambito del convegno anche Don Vinicio Albanesi della comunità di Capodarco: “Purtroppo oggi essere poveri è una vergogna, pertanto le persone, orientate al benessere, non se ne occupano”.
Il povero risulta più che mai marginalizzato ed escluso, perché fa paura (aporofobia), esattamente come spaventa e si vorrebbe disconoscere ciò che esso rappresenta. In un mondo iper-capitalistico e in cui metaverso e intelligenze artificiali costituiscono ormai una realtà, non si possono concepire sfumature di fragilità e di debolezza, che la povertà include.
Ciò, probabilmente, implicherebbe il dover fare conti con l’accettazione di un fallimento insito nel sistema stesso. A ragione di ciò, appuntamenti come questi, mossi dal tentativo di cercare definizioni e soluzioni alla questione, attraverso un dialogo sinergico e orientato sia al locale e sia al globale, acquistano, in questa fase storica, valore e significato.
Quattro premi al Vinitaly per l’Istituto Agrario “G. Garibaldi”. La scuola maceratese fa il pieno di riconoscimenti alla più grande manifestazione dedicata al mondo del vino che si è svolta nei giorni scorsi a Verona.
Si riconferma ancora una volta la grande capacità degli enologi e degli studenti della scuola nella creazione di vini. Quest’anno sono stati premiati i Colli Maceratesi Ribona DOC vendemmia 2020; il Rosso Piceno DOC vendemmia 2020 e lo Spumante Metodo Classico Colli Maceratesi Ribona DOC annata 2019.
Inoltre, l’Istituto Agrario si è distinto nell’ambito della IIIª edizione del concorso Idea Marketing, indetto da CREA - Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria. Gli studenti del 6° anno, nell’indirizzo di specializzazione Enotecnico, insieme agli alunni del terzo anno di articolazione Viticoltura ed Enologia, hanno realizzato un progetto marketing, redatto interamente in lingua inglese, dal titolo Tailored wines, sottoponendo a un campione di consumatori un questionario di rilevazione dei loro gusti personali in fatto di vino.
Ne è scaturita un’analisi di mercato dettagliata, supportata dagli strumenti dell’analisi sensoriale e del neuromarketing, con la creazione di etichette originali per i vini prodotti dall’azienda scolastica. Il lavoro ha ricevuto il plauso della giuria che ha assegnato il primo posto assoluto, complimentandosi con studenti e docenti per la loro competenza e creatività.
Nell’ambito dei Colloqui eum organizzati dalla casa editrice dell’Università di Macerata, lunedì 17 aprile alle 17 sarà presentato il libro “Veneficium. Storia di un crimine atroce” di Emilia Musumeci. Con l’autrice dialogheranno Simona Antolini, presidente delle eum, Paolo Marchetti, professore di storia della giustizia, Massimo Meccarelli, professore di storia del diritto medievale e moderno, Michele Pifferi, professore di storia del diritto medievale e moderno e Chiara Scarponi, allieva della Scuola di studi superiori “Giacomo Leopardi”. L’incontro è aperto al pubblico e si svolgerà nella Sala Sbriccoli del Casb (Piazza Oberdan, 4 – Macerata).
Il veneficio, crimine più volte definito atrocissimo e femmineo per le sue vili e premeditate modalità di realizzazione mediante il veleno, porta con sé i timori di epidemie e pestilenze come punizioni divine per i propri peccati, di oscure magie opera di demoni, streghe o spiriti malvagi, così come una sanguinosa storia di intrighi di corte, morti inspiegabili e tradimenti eclatanti. Ogni epoca ha tracciato i confini incerti del veneficium, di volta in volta ambiguamente vicino alle categorie di maleficium, di homicidium, e infine di proditio. Ma la sua storia giuridica dimostra come esso sia stato sempre qualcosa di più che una delle svariate modalità con cui si può sopprimere la vita altrui, assumendo una valenza propria e dei confini autonomi. Ricostruire questa storia vuol dire innanzitutto avventurarsi nei meandri del diritto di antico regime e, successivamente, esplorare come nell’età moderna e contemporanea sussistano continuità, rotture, affioramenti e nuovi inabissamenti che caratterizzano tale controverso crimine fino agli albori della codificazione ottocentesca.
Emilia Musumeci insegna Storia del diritto medievale e moderno e Storia del diritto penale e della criminologia all’Università di Teramo. È autrice dei volumi Cesare Lombroso e le neuroscienze: un parricidio mancato. Devianza, libero arbitrio, imputabilità tra antiche chimere ed inediti scenari (FrancoAngeli, 2012), Emozioni, crimine, giustizia. Un’indagine storico giuridica tra Otto e Novecento (FrancoAngeli, 2015) oltre che di numerosi articoli e saggi pubblicati in riviste e volumi collettanei editi sia in Italia che all’estero.