“Stiamo raccogliendo varie segnalazioni da parte di genitori molto preoccupati, perché nel giardino della scuola Padre Tacchi Venturi nei giorni scorsi alcuni alunni, oltre a sporcizia, vetri rotti, scritte di parolacce sul tavolino, hanno trovato l'ago di una siringa con il relativo cappuccio. Due anni fa i genitori stessi avevano denunciato al Comune che uno studente si era procurato un taglio sulla mano con un frammento di vetro rotto, durante un'uscita all'aperto nel medesimo giardino in questione”
I consiglieri comunali Tarcisio Antognozzi, Tiziana Gazzellini e Alberto Pilato, che sabato prossimo, in consiglio comunale formalizzeranno la costituzione del gruppo consiliare “Insieme per San Severino”, sollecitano l'amministrazione comunale a prendere provvedimenti urgenti.
“Auspichiamo che il sindaco provveda con la massima sollecitudine alla recinzione del giardino, a potenziare sia l'illuminazione pubblica presente sia l'impianto di video sorveglianza, per facilitare il compito della Polizia Locale e dei Carabinieri, che stanno intensificando pattugliamenti e controlli" precisano i consiglieri di minoranza "Oltre alla sicurezza dei bambini delle nostre scuole notiamo come l'amministrazione comunale stia sottovalutando il degrado in cui versano alcune zone della città e ancora di più il preoccupante disagio in cui cui vivono molti nostri giovani, che si manifesta in sempre più frequenti episodi di vandalismo e di violenza".
"Il disagio giovanile non si combatte a suon di ordinanze anti bivacchi (pur utili), ma con un grande progetto educativo che coinvolga tutte le forze sociali della comunità. Per far questo, però, occorre fiducia nella agenzie educative presenti a San Severino e capacità di coinvolgimento; capacità che, purtroppo, sappiamo difettare a questa amministrazione” concludono Antognozzi, Gazzellini e Pilato.
Torna come ogni domenica la rubrica curata dall’avvocato Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.
Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa al risarcimento dei danni subiti dal locatore, a causa del mancato rilascio dell’immobile locato da parte del conduttore. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “Che risarcimento si può richiedere al conduttore che ritarda la restituzione dell’immobile?”.
Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione estremamente attuale, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18946/19, la quale ha stabilito testualmente quanto segue: “Il ritardo del conduttore nella riconsegna della cosa locata, legittima soltanto la condanna generica al risarcimento del danno da occupazione oltre il limite di durata indicato in contratto, ogni differente danno, sia esso derivante da danneggiamento dell’immobile o da perdita di opportunità di vendita-locazione, deve essere adeguatamente provato” (Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 18946/19, dep. 16.07.2019).
A tal proposito occorre rilevare che l’art. 1591 c.c., cui è fatto riferimento nel proseguo della menzionata sentenza, prevedendo espressamente che, “Il conduttore in mora a restituire la cosa è tenuto a dare al locatore il corrispettivo convenuto fino alla riconsegna, salvo l'obbligo di risarcire il maggior danno”, fa coincidere la somma dovuta a titolo di canone mensile, con il risarcimento del danno cagionato per il solo ritardo nella riconsegna del bene locato, attraverso una presunzione assoluta, per la quale non è ammissibile alcuna prova contraria e assicurando al locatore danneggiato dalla ritardata restituzione, una liquidazione automatica del danno.
Al contrario, ogni altro pregiudizio sofferto dal locatore a causa del comportamento del conduttore, definito per l’appunto “maggior danno”, ovvero danno ulteriore, pur derivando comunque dal mancato rilascio dell’immobile entro il termine pattuito, necessita di un’autonoma allegazione probatoria.
Difatti, la stessa Suprema Corte, in un’altra autorevole pronuncia, ha avuto modo di affermare il principio di diritto secondo il quale: “Perché sia configurabile il maggior danno da ritardo nella restituzione del bene locato, ex art. 1591 c.c., deve essere provata l’esistenza di un nesso di causalità tra la situazioni di mora del conduttore e un ulteriore danno subito dal locatore, come la perdita di più vantaggiose proposte di locazione o concrete possibilità di vendita dell’immobile occupato; tale prova deve essere fornita sulla base di un plausibile giudizio prognostico, con valutazione ex ante, ovvero occorre chiedersi, ponendosi nella situazione del locatore,se, qualora il fatto dannoso, nel caso di specie, il ritardo nell'adempimento della obbligazione di rilascio, non si fosse verificato, il proprietario dell’immobile avrebbe potuto evitare il danno, consistente nella perdita di una più favorevole occasione di vendita. In caso di risposta affermativa, il danno da ritardo nell'inadempimento sussiste ed è imputabile al comportamento del conduttore” (Cass. Civ.; Sez.III; Sent. n. 22352 del 22.10.2014).
Pertanto, alla luce dell’unanime orientamento della Corte di Cassazione e in risposta alla domanda della nostra lettrice, si può affermare che: “In tema di locazione, in caso di ritardato rilascio di immobile, è automatica la condanna del conduttore ad un generico risarcimento del danno da occupazione oltre il limite di durata, consistente, ex art. 1591 c.c., nella corresponsione del canone convenuto sino alla restituzione, salvo che il locatore non provi di aver patito un ulteriore danno, nel qual caso, sulla base di una valutazione prognostica “ex ante”, sarà legittimato ad agire per ottenere l’ulteriore ed autonomo risarcimento.”(Cass. Civ.; Sez. III; Sent. n. 18946/19, dep. 16.07.2019).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Avviato a Civitanova Marche il corso di qualifica per diventare pizzaioli professionisti, gestito dall'Ente di Formazione L.A.C.A.M.
Una figura molto richiesta dal mondo del lavoro, tanto che la Regione Marche intende qualificarne la formazione attraverso le risorse derivanti dal Fondo Sociale Europeo: dal corso usciranno ben diciotto pizzaioli professionisti.
Il percorso è gestito dall’Ente di Formazione Accreditato L.A.C.A.M. di Matelica ed è organizzato per venire incontro a giovani e meno giovani che vogliono entrare o rientrare nel mondo del lavoro, grazie ad una qualifica riconosciuta e spendibile.
“Il corso di qualifica riconosciuta per pizzaioli ha una durata di 500 ore complessive, si svolge a Civitanova Marche e si propone di fornire figure specializzate al mercato del lavoro dell’intero territorio regionale" spiega Ivana Marchegiani, Presidente dell'ente di formazione L.A.C.A.M. di Matelica, che da oltre 15 anni è attiva nella formazione professionale.
Il corso ha un taglio spiccatamente pratico, tocca tutte le fasi della lavorazione della pizza e prevede lezioni in presenza nei laboratori di Civitanova Marche.
“Questo progetto coinvolge personale altamente qualificato, con esperienza pluriennale nel settore. I formatori trasferiranno sia conoscenze che competenze ai diciotto partecipanti, i quali usufruiranno gratuitamente di questa opportunità unica nella Provincia di Macerata, grazie alle risorse messe in campo dalla Regione Marche con la programmazione 2014/2020 del fondo sociale europeo” aggiunge Marchegiani.
“Siamo entusiasti per i risultati raggiunti in questi anni – sottolinea ancora la Direttrice dell’Ente di Formazione L.A.C.A.M – perché stiamo contribuendo a quel percorso di ricerca di professionalità da parte delle aziende del territorio, che attraverso la qualificazione del personale, intendono rilanciare sia la competitività delle attività commerciali ma anche del sistema marchigiano nella sua interezza".
"Questo percorso intrapreso anni fa, è volto non solo a formare figure capaci di competere nel mondo del lavoro, ma anche a mettere in rete le realtà del territorio per favorire la ripartenza" conclude Ivana Marchegiani.
Torna al successo tra le mura amiche l’Ancona Matelica che batte l’Aquila Montevarchi e riscatta subito il passo falso di Cesena, dimostrandosi un vero e proprio rullo compressore nel proprio fortino.
Capienza ampliata al 75% per il Del Conero e nuova grande risposta del pubblico di fede di biancorossa, presente in massa sugli spalti ad incitare la squadra. Per l’Ancona Matelica, indisponibili Sereni, Ruani e Delcarro, si rivedevano capitan Papa e Bianconi – rientrato dalla squalifica – in panchina, mentre arrivava la prima convocazione ufficiale per il giovane centrocampista classe 2003 Pecci. In campo Avella tra i pali, capitan Tofanari riprendeva possesso della fascia di competenza, mentre in attacco ritrovava una maglia da titolare il partenopeo Del Sole.Per il cinico team di mister Malotti, compagine più giovane del campionato, a quota 10 punti in classifica, capace di battere il blasonato Modena sette giorni fa, unica variazione la presenza di Dutu, reduce dall’esperienza in nazionale rumena U20.Prima frazione con i padroni di casa meritatamente in vantaggio grazie al penalty realizzato da Rolfini, già in precedenza messosi in evidenza. Tiro dal dischetto causato da Bassano, reo di un braccio galeotto in area. Niente affatto arrendevole comunque la compagine ospite con Jallow più volte insidioso, specie in avvio, dalle parti di Avella. Anche nella ripresa Carpani e compagni provavano a riequilibrare il match, ma la testa di Faggioli e il diagonale di Del Sole erano chiari indici della voglia di chiudere i conti dei biancorossi, autori di ottime trame e spinti dal costante tifo dei propri supporters. A sbrigare la pratica era nuovamente Rolfini dal dischetto, dopo che Dutu aveva atterrato platealmente Faggioli in area. Rosso diretto per il difensore toscano e Aquila in dieci nel finale di gara, in cui di fatto erano pochissime le emozioni.
Appuntamento già domani mattina per i ragazzi di mister Colavitto, che torneranno subito al lavoro per preparare al meglio il turno infrasettimanale di martedì con la Reggiana.
Con tragica puntualità la mareggiata che ha investito il nostro porto in queste ore ha causato l'ennesimo affondamento di una barca da diporto. "Si fa un gran parlare di riqualificazione ma nel porto continuano gli affondamenti delle barche da diporto nell'indifferenza generale" ha dichiarato Santori, il presidente del Madiere, l'associazione dei diportisti civitanovesi.
Come più volte denunciato dall'associazione, il principale problema del nostro porto è la mancanza di sicurezza nella parte di darsena che è occupata dal diporto in occasione delle mareggiate provenienti da nord e nord-est; il piano regolatore ha legato la soluzione di questo problema alla costruzione della nuova darsena a nord e la mancata realizzazione di questa opera costringe il diporto in una situazione di continuo pericolo per le barche e per le persone.
"Non si può attendere oltre la risoluzione di questo problema - ha continuato Santori- che deve essere affrontato con l'urgenza che merita. La regione ha promesso un intervento risolutore ed il comune ha affidato all'università di Ancona il compito di indicare come mettere in sicurezza la parte di darsena occupata dal diporto; entro novembre dovrà consegnare le proposte e ci aspettiamo che si apra subito il confronto con Comune e Regione per la realizzazione delle opere necessarie e soprattutto per il reperimento dei fondi." Come appare chiaro dalle foto allegate non basta garantire una manutenzione accurata degli ormeggi che hanno resistito egregiamente alla forza delle onde; quello che si è verificato, con molta probabilità, è l'arrivo di un'onda molto grande che ha sommerso il natante.
Paolo Andreucci e Rudy Briani, su una Skoda Fabia R5, hanno vinto la 14^ edizione del Rally delle Marche, gara di apertura del Challenge Raceday Rally Terra, organizzata da PRS Group nella consueta location di Cingoli.
Una gara spettacolare, confortata da una bellissima giornata di sole, quella corsa oggi sugli sterrati del“tetto delle Marche”, che ha conosciuto il dominio del pluricampione garfagnino, arrivato a correre a titolo di test gomme, oltre che per preparare l’ultima prova tricolore su terra della Coppa Liburna, prevista ai primi di novembre.
Andreucci ha preso il comando della classifica dalla prima prova speciale senza mai più lasciarlo, vincendo quattro prove sulle sei disponibili e lasciandosi dietro un’accesa bagarre, decisamente anche spettacolare, sul filo dei secondi.
Alla fine, sotto la bandiera a scacchi il secondo gradino del podio lo hanno salito Jacopo Trevisani ed Andrea Marchesini, seconda gara con loro con la Skoda Fabia R5. Il giovane bresciano si è posto subito alle spalle di Andreucci con una certa autorità, per poi rischiare di vanificare tutto con un “lungo” durante la quarta prova, dovendo lasciare strada ai padovani, campioni uscenti del Raceday, Nicolò Marchioro e Marco Marchetti (Skoda Fabia R5).
Da quel momento in poi tra loro si è scatenato un acceso dualismo, con il classico “botta e risposta” dal quale alla fine è emerso Trevisani, che ha affrontato l’ambo di prove finali con estrema decisione e lucidità, la stessa che ha adottato il suo conterraneo, l’esperto Luigi Ricci, in coppia con Biordi su una Hyundai i20 R5.
Già vincitore della gara tre anni fa, Ricci ha sfoderato una notevole progressione dopo un avvio stentato dovuto ad un’errata scelta di gomme, problema ovviato con una parte centrale e finale del confronto estremamente efficaci e spettacolari, andando peraltro a siglare il miglior tempo sull’ultima prova portandosi così al terzo posto, pari merito con Trevisani, ma vincolato dalla discriminante della prima prova speciale (dove aveva fatto il sesto tempo).
Quarto posto finale quindi per Marchioro, che non ha comunque demeritato, confermandosi uomo di vertice, “bronzo” per l’inezia di soli nove decimi.
D’effetto anche la prestazione globale del francese Jean Philippe Quilichini, in coppia con Fabrice Gordon, alla fine quinti assoluti, penalizzati da una penalità di 10” pagata per una partenza anticipata (PS4). Sino ad allora il transalpino, vecchia conoscenza delle gare su terra italiane, aveva saputo salire sino al terzo posto, peraltro al debutto in questa gara.
Sesto ha finito il ligure Andrea Maselli, sulla Hyundai i20 R5, condivisa con Milena Danese. Anche per Maselli una gara in progressione sia di riscontri cronometrici che si sensazioni alla guida della vettura sudcoreana.
Settima piazza finale per il piemontese Gianmarco Donetto, affiancato da Menchini (Skoda Fabia R5), subito efficaci nonostante il poco feeling con gli sterrati marchigiani e la loro conformazione, ottavo ha poi terminato il veneto Filippo Lorenzon, con Alice De Marco su una Ford Fiesta R5, gran finale di gara anche per loro, riuscendo a sopravanzare con il classico colpo di reni il sammarinese Jader Vagnini (Skoda Fabia R5), nono, per la prima volta affiancato dalla toscana Miriana Gelasi per quella che è stata una prestazione anche in questo caso in crescita da un avvio sottotono, per prendere ritmo.
La top ten è stata poi firmata dai trentini Cobbe-Turco (Skoda Fabia R5), mentre il gruppo N è andato nelle mani del sempre concreto Sloveno, innamorato degli sterrati italiani, Darko Peljhan, con una datata ma efficace Mitsubishi Lancer Evo IX. Tra le due ruote motrici il migliore è risultato il trentino Roberto Daprà, con alle note Luca Guglielmetti, sulla Peugeot 208 R2, la vettura giusta per aver avuto ragione di una nutrita schiera di pretendenti, tutti validi interpreti delle “tuttoavanti”, specie i giovanissimi Fontana e Nerobutto.
Tra i delusi della gara, sicuramente l’umbro Francesco Fanari, con Cristina Caldart per la prima volta al suo fianco: dopo un avvio a ridosso del podio, è stato costretto a rincorrere dalle retrovie dove era scivolato dalla seconda prova, con circa 30” persi per un’uscita di strada con la quale ha danneggiato un tirante del retrotreno sinistro della sua VolksWagen Polo R5. Ha poi proseguito per trovare il miglior feeling con la “tedesca”, finendo di poco fuori dalla top ten, undicesimo.
Valorizzare le eccellenze del territorio attraverso l’arte e la cultura, facendo rete per superare le strategie competitive che hanno sempre penalizzato le Marche. “Insieme si cresce, divisi si perde. Le comunità locali hanno ottimi motori e la Regione vi ha versato il carburante giusto”. È la metafora che ha caratterizzato gli eventi proposti dalla Regione Marche al 32° Salone del libro di Torino.
Presenti l’assessore alla Cultura Giorgia Latini e il critico d’arte Vittorio Sgarbi, tre momenti hanno particolarmente focalizzato la giornata: le Celebrazioni del V Centenario della nascita di Papa Sisto V, “MArCHESTORIE” e la presentazione delle candidature di Ascoli Piceno e Pesaro a Capitale italiana della cultura 2024. Eventi legati dalla comune visione di uno sviluppo territoriale a base culturale. “La strategia della Regione Marche è chiara e ben delineata: puntare sulle eccellenze, sulla storia e sulle tradizioni – ha detto l’assessore Latini – L’attività amministrativa della nuova Giunta regionale è iniziata con la proposta di legge sulla valorizzazione dei borghi. Siamo stati la prima regione a descrivere il territorio partendo dalle radici delle comunità. Vogliamo rendere i borghi attrattivi, connessi e accoglienti. Sono realtà che hanno sofferto prima per lo spopolamento, poi per il terremoto. Attraverso l’arte e la cultura possiamo stimolare la crescita turistica e assecondare una fase di rinascita che si comincia già a percepire”. Una strada tracciata che ha contrassegnato anche l’organizzazione delle Celebrazioni sistine: “È stata creata una rete tra i Comuni coinvolti, favorendo una promozione del territorio basata sulla collaborazione”.
Tra gli eventi in programma, la mostra “Pericle Fazzini e Sisto V” (inaugurazione il 12 dicembre”), entrambi nati a Grottammare, con l’ultima opera dello scultore dedicata al Papa conterraneo. “Sisto V è il papa intermedio tra la grande stagione del Rinascimento e quella dell’inizio del Seicento – ha evidenziato Sgarbi – L’idea di collegare Fazzini a Sisto V è legata al monumento di Montalto, dove l’artista rappresenta l’anima del pontefice, più che la sua opera. Fazzini chiude un’epoca che ha come rappresentanti estremi Messina e Manzù, ma non si lancia verso il buio della sperimentazione informale. Brivido ed energia caratterizzano la sua produzione plastica e grafica”. Va apprezzata, ha evidenziato Sgarbi, “l’intenzione della Regione Marche di riaccendere l’attenzione verso Fazzini, artista tanto importante e precipitosamente dimenticato. Le mode sottolineano la caducità dell’arte. Quando, però, un’artista viene guardato con occhi nuovi, non è più la moda che lo sostiene, ma la sua forza. Fazzini è uno scultore dell’anima. Scolpisce e disegna anime e non figure. È l’interprete perfetto del nostro tempo e delle nostre inquietudini”.
"Ma a che gioco giochiamo? Siamo rimasti profondamente delusi dal dibattitto sul futuro piano sanitario regionale che si è tenuto in Consiglio Comunale il 7 ottobre scorso". È quanto sottolinea Marco Buccetti, portavoce del comitato a difesa del Punto di Primo Intervento di Recanati, nato nel 2016 sull'onda delle notizie di un’imminente chiusura del Punto di Primo intervento del “Santa Lucia”.
"I cittadini di Recanati e del territorio limitrofo si aspettano dalla giunta regionale che siano mantenute le promesse, fatte a suo tempo pubblicamente, per il mantenimento del Punto di Primo Intervento con atto ufficiale della Regione: questa è la richiesta principale che i cittadini hanno più volte ribadito partecipando numerosi alle marcie organizzate dal Comitato - sottolinea Buccetti -. A quelle manifestazioni erano presenti, lo ricordiamo, l’attuale assessore alla sanità Filippo Saltamartini, l’attuale presidente Francesco Acquaroli e la stessa Elena Leonardi, oggi presidente della IV commissione regionale della sanità".
"Il Comitato non vuol neppure prendere in considerazione quanto detto nella seduta di Consiglio da Nadia Storti, direttore Asur Marche, sul Punto di Primo Intervento e sul fatto che l’ospedale di Comunità di Recanati tale è e tale rimarrà. Questo cancella ogni possibilità di aver riconosciuto ufficialmente, e non solo in regime di deroga, il mantenimento del Punto di Primo Intervento" evidenzia Buccetti, che si chiede: "Cosa significa che il Punto di Primo intervento non può essere gestito, come ha affermato la Storti, dai medici del reparto delle cure intermedie che giustamente fanno fatica a dividersi fra questo servizio e la corsia? Si sta pensando di chiudere il servizio di emergenza che conta ogni anno numeri importanti da vero e proprio pronto soccorso?"
"Il comitato ha chiesto, proprio per ovviare a questa difficoltà, l’assunzione di personale dedicato per il servizio di emergenza e così si aspetta che faccia la nuova amministrazione regionale - chiosa Buccetti -. Quanto alla riorganizzazione della struttura ospedaliera del “Santa Lucia” il Comitato ha avanzato da tempo proposte migliorative come il ripristino di una piccola lungodegenza, una chirurgia a ciclo breve, dato che sono in funzione due eccellenti sale operatorie, e un servizio di terapia del dolore oltre al rafforzamento e ampliamento delle attività ambulatoriali. Siamo fiduciosi che il nuovo piano sanitario in via di elaborazione tenga conto di questa importante realtà territoriale, troppo al lungo trascurata e ingiustamente penalizzata".
Questa mattina presso il valico di Santa Maria Maddalena è stata inaugurata la stele in marmo dedicata al grande campione del ciclismo Michele Scarponi.
A rendere onore al campione, e soprattutto all'uomo sono intervenuti alcuni ex compagni di gara, primo tra tutti Vincenzo Nibali che ha ricordato il passaggio suo e di Michele sul valico nella tappa della Tirreno Adriatico del 2009 che vide il campione marchigiano vincere a Camerino e lanciarsi alla conquista dell'edizione 2009 della corsa.
In rappresentanza della famiglia Scarponi è intervenuto il papà di Michele e, per la Sassotetto srl, il titolare Umberto Antonelli.
"Il nostro ringraziamento a Don Marcello per la benedizione della stele così come ad Andrea Tondi (organizzatore anche della prima Gran Fondo Nibali) per aver ideato e realizzato questo progetto" ha sottolineato il sindaco di Sarnano Luca Piergentili.
Presentata a Civitanova la costituenda Associazione Regionale "Amici del popolo palestinese Nemer Hammad". Un incontro significativo, che ha visto un pubblico numeroso riempire la sala Cecchetti, riaperta in presenza dopo due anni di pandemia.
Ad introdurre l'evento è stato il consigliere comunale Giulio Silenzi, promotore dell’iniziativa, legato a Nemer Hammad (storico ambasciatore della Palestina in Italia) e alla sua famiglia da una profonda amicizia.
"Oggi - ha detto Silenzi - presentiamo un progetto di associazione che vogliamo costituire a livello regionale. Uno spazio aperto a chiunque abbia a cuore i diritti del popolo palestinese e voglia contribuire alla diffusione della conoscenza di quanto accade in quei luoghi con iniziative culturali e di solidarietà".
"Nell'ultimo decennio - ha proseguito Silenzi - la questione palestinese è come uscita di scena nell'indifferenza di tutti, dell'Europa, dell'Italia e anche della sinistra. E' vero che ci sono stati fatti drammatici: come non ricordare l'Iraq, la Libia, l'Afghanistan, i profughi, le guerre. Sicuramente tragedie immani, ma anche ciò che accade in Palestina merita attenzione. E non solo quando i riflettori si accendono a causa degli ingiustificabili e assurdi razzi di Hamas diventati il pretesto per un massacro che ha visto vittime ancora una volta i civili e soprattutto i bambini. Con la costituzione dell'associazione vogliamo anche realizzare progetti politici, culturali e di solidarietà."
Silenzi ha poi ricordato con commozione Nemer e le tante iniziative di solidarietà portate avanti insieme.
Grata e orgogliosa dell'iniziativa Rania Hammad, scrittrice, figlia del compianto ambasciatore che ha voluto essere presente per portare il saluto della sua famiglia e riportare la situazione di apartheid che vivono i palestinesi oggi. Nelle sue parole poi, il ricordo di un padre, di un uomo, di un politico la cui casa era aperta a tutti.
"Per noi - ha detto Rania - nostro padre è stato più di un padre ed essendo palestinesi abbiamo vissuto una vita ricca attraverso i suoi occhi e quelli di mia madre. Due persone molto simili, generose, umanamente straordinarie e aperte".
Una casa quella degli Hammad aperta agli umili e ai personaggi politici di calibro mondiale. Dopo la presentazione, sono stati posti i primi tasselli per la costituzione dell'associazione con l'adesione di chi ha dato la propria disponibilità per portare avanti i progetti dell’associazione amici del popolo palestinese Namer Hammad.
Da fine ottobre e per tutto novembre il Teatro Persiani di Recanati propone un cartellone di spettacoli entusiasmante. Illustrato oggi dal Sindaco Antonio Bravi con l’Assessore alla cultura Rita Soccio e con Daniela Rimei per l’AMAT, il programma, realizzato dal Comune di Recanati in collaborazione con l’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero della Cultura e inserito anche nel cartellone regionale di “Platea delle Marche. Scena d’Autunno”, si articola in quattro appuntamenti di prosa e di teatro ragazzi con protagonisti del calibro di Chiara Francini e Stefano Massini.
Una prima parte di spettacoli in calendario per il 2021 che verrà integrata successivamente con la programmazione del nuovo anno.
“Con l’apertura della stagione 2021 il Teatro Persiani si prepara a riabbracciare il suo grande pubblico a capienza piena – ha dichiarato il Sindaco Antonio Bravi – la fine delle restrizioni anti-Covid sul distanziamento rappresenta un importante ritorno alla normalità, in sicurezza, che riporta il Teatro Persiani al centro della nostra comunità come luogo del cuore di aggregazione, di incontro e di scambio di pensiero nella più antica tradizione culturale e cittadina recanatese”.
Per l'Assessora alla Cultura Rita Soccio “riaprire il Teatro Persiani rappresenta per tutti noi un momento di festa e di ritorno alla normalità. Una nuova stagione che vuole riportare nella massima sicurezza il pubblico a frequentare il suo teatro e la città a offrire proposte culturali qualificanti per momenti di socialità e di benessere psicofisico oltre che formativi. In questa voglia di ripresa non abbiamo rinunciato neanche alla stagione per i più piccoli con le domeniche pomeriggio a teatro convinti dell’importanza di investire in cultura per un futuro migliore”.
“I teatri finalmente a capienza completa” per il presidente AMAT Gino Troli e il direttore Gilberto Santini “segnano il ritorno a spettacoli di autentico e alto profilo teatrale, com’è degno di Recanati e della sua tradizione culturale”.
In apertura al Persiani va in scena, venerdì 29 ottobre, "Coppia aperta quasi spalancata" popolare testo di Dario Fo e Franca Rame, interpretato dalla frizzante Chiara Francini con Alessandro Federico e con la regia di Alessandro Tedeschi (interprete straordinario della formazione teatrale cult Carrozzeria Orfeo).
Commedia di grande successo degli anni Ottanta, “Coppia aperta”, racconta di una coppia di coniugi figli del Sessantotto e della mutata coscienza del nostro Paese, ironizzando su una certa psicologia maschile, insofferente al concetto di monogamia ma tradizionalmente gelosa quando è la donna a volere che la coppia sia aperta. Fo e Rame registrano in questo testo con una loro inconfondibile cifra l’evoluzione del matrimonio borghese alla luce delle riforme legislative degli anni Settanta (divorzio nel ’70, aborto nel ’78, riforma del diritto di famiglia nel ’75, l’introduzione del concetto di “pari opportunità”) e delle trasformazioni sociali e antropologiche che di queste sono state, allo stesso tempo, causa ed effetto.
Domenica 14 novembre il programma propone, per i più piccoli, "Il grande gioco", testo di Silvano Fiordelmondo, Simone Guerro e Francesco Niccolini messo in scena da ATGTP che vede sul palco lo storico attore del Teatro Pirata Silvano Fiordelmondo insieme a Fabio Spadoni, attore con sindrome di Down, in una storia che commuove e diverte. Due fratelli in un grande gioco, fatto di condivisione, complicità e affetto smisurato. Ma una notizia inaspettata irrompe nella loro vita e modifica il ritmo della loro relazione. Da quel momento parte una nuova avventura. Compilano una lista dei desideri da realizzare sfidando il tempo e alla fine, consapevoli di avere vissuto tutto quello che c’era da vivere, i due si lasciano andare ognuno per il suo viaggio.
Con "Alfabeto delle emozioni", in scena sabato 20 novembre, Stefano Massini – lo scrittore amato per i suoi racconti in tv a “Piazzapulita” il giovedì sera e padrone di casa con Andrea Delogu di “Ricomincio da Raitre”, sei prime serate dedicate allo spettacolo dal vivo – accompagna il pubblico in un viaggio profondissimo e ironico nel labirinto del nostro sentire e sentirci.
In un immaginario alfabeto in cui ogni lettera è un’emozione (P come Paura, F come Felicità, M come Malinconia…), Massini, con l’estro e il divertimento dell’appassionato narratore, trascina il pubblico in un susseguirsi di storie e di esempi irresistibili, con l’obiettivo unico di chiamare per nome ciò che ci muove da dentro. Scorrono visi, ritratti, nomi, situazioni.
Spettacolo di teatrodanza tout publique – dai 4 anni in su – proposto, domenica 28 novembre, dalla storica formazione del genere Sosta Palmizi, "Esercizi di fantastica" è una creazione di Elisa Canessa, Federico Dimitri, Francesco Manenti (anche nel ruolo di interpreti) e del coreografo Giorgio Rossi che ne è l’ideatore, e racconta, con il linguaggio della danza e del movimento, il potere dell’immaginazione che trasforma cose e persone in qualcosa di sempre inaspettato e straordinario.
Gli autori sono stati ispirati dall’idea di Fantastica di Gianni Rodari il quale, vicino al surrealismo degli anni ’50 e ispirandosi all’opera di Alfred Jerry e alla sua scienza delle soluzioni immaginarie (patafisica), ne sosteneva l’esistenza in contrapposizione alla Logica.
Biglietti (Prosa posto unico numerato 15 euro, Teatro Ragazzi posto unico numerato 6 euro) acquistabili nelle biglietterie del circuito AMAT/Vivaticket, su vivaticket.com o direttamente al botteghino del Teatro Persiani (corso Cavour a Recanati, tel. 071/7579445, aperta dal giovedì al sabato dalle ore 17 alle ore 19.30; dalle ore 17 nei giorni di spettacolo feriali e dalle ore 15 le domeniche di rappresentazione).
Info e prenotazioni Teatro Persiani 071/7579445 e AMAT 071/2072439.
Inizio spettacoli ore 21.30, domenica ore 17.
“Dopo aver trascorso un mese di settembre pieno di aspettative sulla ripresa, oggi ci troviamo ancora una volta a fare i conti con una situazione pandemica che rimane preoccupante. Dobbiamo affrontare una modalità di lavoro fortemente precaria, con ordini che in parte arrivano ma che rappresentano solo un’occasionalità e non offrono prospettive per consolidamenti e strategie future". Questo è quanto dichiara l’imprenditore Alessio Castricini, Presidente della Sezione Accessori Calzature e Vicepresidente di Confindustria Macerata.
"In questo quadro già pesante - prosegue Castricini -, con una Regione che, secondo i parametri Europei già da prima del Covid ha iniziato un percorso a ritroso che la sta accomunando alle aree depresse del meridione, si è aggiunta la questione degli smisurati rincari dell’energia e delle materie prime con l’ulteriore enorme difficoltà di approvvigionamento delle stesse. Parliamo di aumenti senza precedenti che stanno generando gravissime ripercussioni negative sulla ripresa dei consumi delle famiglie, sulla competitività delle nostre imprese costrette ad aumentare i prezzi e, in molti casi, a ricorrere nuovamente alla Cassa Integrazione per le mancate forniture.”
“Una situazione di una gravità senza pari – sostiene anche Matteo Piervincenzi, Presidente della Sezione Calzature e Vicepresidente di Confindustria Macerata – stiamo assistendo ad una guerra commerciale senza precedenti che vede il nostro Paese, e l’Europa, in difficoltà nel contrastare la predominanza e le imposizioni dei colossi Asiatici, oramai unici regolatori del mercato mondiali".
"Per giunta – sottolinea Piervincenzi – già da prima della pandemia assistevamo al fatto che i grandi Brand e la distribuzione organizzata incorporavano o acquisivano le nostre migliori aziende, un fenomeno che è indubbiamente un riconoscimento alla qualità e all’eccellenza dei nostri prodotti ma che può farci perdere i legami con i mercati e l’identità che ci caratterizza".
"Il nostro distretto rischia di scomparire e con esso i nostri prodotti, la creatività che li caratterizza, uno stile riconosciuto ed apprezzato a livello mondiale; molti sono stati e sono tuttora gli apprezzamenti per le eccellenti competenze che rappresentiamo, che si riassumono nell’arte del nostro saper fare - prosegue il vicepresidente di Confindustria Macerata -. Oggi però quelle nicchie non ci sono più, o è quasi impossibile intercettarle; per riprendere i mercati e tenere testa alla grande distribuzione digitalizzata ed ai seducenti richiami dei brand globali, bisogna divenire noi stessi marchi riconosciuti e visibili (o come gruppi di imprese o come territorio), valorizzando nel contempo il nostro Made in Italy, altrimenti non avremo alternative al definitivo declino".
"Possiamo ottenere ciò solo con un lavoro di squadra, per questo chiediamo alla politica di continuare a credere nel nostro settore. Occorre urgentemente rafforzare la cooperazione tra Imprese, Istituzioni, Enti, Associazioni di Categoria, per trovare, insieme, le soluzioni migliori per superare le criticità e convincere l’Unione Europea a reagire in modo fermo e proattivo a logiche commerciali che altrimenti ci condurranno al tracollo” conclude Piervincenzi.
Venerdì 15 ottobre presso la sede Provinciale del Sindacato UGL di Macerata si è tenuto, alla presenza del segretario reggente Ezio Favetta, il congresso sindacale durante il quale è stata, all’unanimità, eletta Fabiola Polverini quale nuova responsabile provinciale UGL Macerata.
Un congresso vivo, partecipato ed unanime nella scelta di una figura autorevole e capace come quella di Fabiola Polverini.
Un ruolo importante che comporta un lavoro importante e compiti certamente duri ma che per la nuova responsabile si prospetta più semplice e leggero del previsto grazie alla disponibilità dei segretari di categoria intervenuti che intorno a lei si sono stretti e che insieme costituiranno la nuova struttura provinciale del sindacato.
Autorevoli ed esperti professionisti locali per quanto ai servizi di Caf e Patronato come Lucia Bartolazzi oltre a noti Avvocati per quanto concerne i servizi Legali, hanno partecipato al congresso di venerdì o hanno espresso la loro disponibilità a coadiuvare la strutturare provinciale nel proprio lavoro, oltre al team di segretari provinciali UGL di tutto rispetto già presenti e radicati da decenni nel tessuto produttivo Maceratese, per le diverse categorie di lavoratori.
Una squadra prestigiosa, quindi, è quella che si è resa già disponibile e che si prepara a lavorare sotto la nuova segreteria come: Andrea Candria Segretario Provinciale Terziario, Roberto Masella Segretario Provinciale Chimici, Tesei Aldo – Comp. Segr. Provinciale Chimici, Francesco Paolo Chiapperino - Segreteria Provinciale Sicurezza Civile, Marsili Ginaluca Comp. Segr. Prov.le Terziario.
Figure importanti che hanno saputo conquistare la fiducia e la stima dei propri tesserati grazie all’infaticabile e corretto operato svolto quotidianamente e costantemente sul territorio a favore, a tutela e a garanzia dei diritti dei lavoratori con l’impegno futuro a far si che questi diritti tornino a viaggiare insieme al diritto al lavoro e che non vengano più considerati merce di scambio per trattative a ribasso.
Si sono riunite ieri sera a Civitanova Marche, presso la sede regionale di Forza Italia, tutte le massime cariche locali del partito per fare un bilancio preliminare delle amministrative del 3 e 4 ottobre, in alcuni casi ancora in corso, che hanno coinvolto moltissimi comuni fra cui le più importanti città metropolitane e la Regione Calabria, assegnata ancora una volta a Forza Italia con un distacco netto rispetto agli sfidanti.
Al centro del dibattito c'è stata anche l’analisi della situazione politica locale in vista delle comunali 2022 che vedrà protagonisti alcuni importanti comuni nelle Marche, quali: Fabriano, Jesi, Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a Mare, Civitanova Marche e Tolentino.
Dall’analisi è scaturita l’idea, condivisa da tutti i partecipanti, che sia necessario superare le categorie conflittuali fra sinistra e destra, che sono state però "rafforzate in questi ultimi giorni di una campagna elettorale dai toni esacerbati, che ci sentiamo di condannare" sottolineano i forzisti "Certi che i principi moderati, liberali, democratici, cattolici e garantisti del nostro partito possano essere un punto di forza per tutto il centro-destra unito e fonte di garanzia anche per la forte impronta europeista che il partito esprime all’interno del PPE che è il maggior gruppo politico di centro-destra che raccoglie le migliori forze moderate, cristiano-democratiche e che in questo momento storico di crisi economica, aggravata dalla crisi sanitaria da Covid 19, assegna all’Italia un contributo economico fondamentale per la ripresa del Paese attraverso il PNRR, iter proposto dal Governo Draghi e ufficialmente approvato a luglio dall’Europa e che avrà ricadute positive anche sul nostro territorio".
La riunione che si è svolta alla presenza di circa trenta partecipanti, fra consiglieri, tesserati e simpatizzanti ed è stata condotta da Corrado Perugini, vice-coordinatore provinciale e responsabile dell’organizzazione regionale del partito, da Riccardo Sacchi, coordinatore provinciale, da Fabrizio Ciarapica, vice-coordinatore regionale e sindaco di Civitanova Marche e dalla Capogruppo regionale di Forza Italia, Jessica Marcozzi e il Commissario Cittadino, Paolo Giannoni.
Presenti in platea anche Claudio Morresi, Presidente del Consiglio comunale di Civitanova Marche e Giuseppe Baioni, Capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale. All’incontro hanno preso parte telefonicamente anche il Coordinatore Nazionale e vice-presidente di F.I. Antonio Tajani e il Commissario regionale e Sottosegretario di Stato all’agricoltura, Francesco Battistoni.
Tajani nel suo intervento ha sottolineato "che il gruppo marchigiano di Forza Italia è coeso, forte e lo dimostrano i fatti con i numerosi sindaci che sono a capo di comuni importanti da Nord a Sud. Siamo da subito, tutti insieme, a lavoro e operativi per preparare una grande squadra con programmi e personalità qualificati per consolidare e raggiungere altri obiettivi ambiziosi nelle prossime elezioni amministrative".
Da ieri 15 ottobre, fino a domani 17, a Porto Recanati è in programma la prima "Gran Fondo Nibali" che vedrà la partecipazione del noto ciclista Vincenzo Nibali come testimonial d’eccezione.
L’iniziativa, che sta riscuotendo un notevole successo di pubblico, prevede diversi eventi collaterali fra cui una manifestazione dedicata alla sicurezza stradale a cui, nella giornata di oggi, parteciperanno i bambini di età compresa tra 6 e 12 anni.
Per l’occasione è presente il Pullman Azzurro della Polizia Stradale che rappresenta un polo divulgativo sui temi della sicurezza stradale. Il pullman infatti, è adibito ad aula scolastica multimediale itinerante dove i poliziotti della Polizia Stradale si trasformano in "maestri di sicurezza" per i più piccoli tenendo lezioni a base di giochi a tema, filmati e cartoni animati per imparare le regole della sicurezza attraverso il gioco.
Nell’area interessata dalla manifestazione è presente inoltre uno stand della Polizia Stradale con l’esposizione di attrezzature da parte del personale della specialità della Polizia di Stato pronto a rispondere a tutte le domande che verranno poste dai cittadini.
Questa mattina hanno fatto visita agli stand anche il Questore di Macerata Vincenzo Trombadore e il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini.
Sul posto presenti anche il Vice Questore Aggiunto Rita Padovani del Compartimento Polizia Stradale per le Marche di Ancona e il Comandante della Sezione della Polizia Stradale di Macerata nonchè Vice Questore Aggiunto, Tommaso Vecchio. Tutti si sono tutti intrattenuti a parlare sia con i grandi sia con i più piccoli ai quali sono state illustrate le funzioni della Polizia e ribadita l’importanza del rispetto delle regole e, in particolare, di quelle del codice della strada, la cui inosservanza porta spesso ad incidenti anche con gravi conseguenze per le persone.
Picchiano un giovane nei pressi di un bar, a Tolentino, fino a farlo finire nel reparto di rianimazione: notificato il Daspo Urbano per i due aggressori.
I fatti si riferiscono allo scorso mese di giugno quando i due uomini, già noti alle forze dell’ordine per precedenti penali, si sono accaniti contro il ragazzo che, a seguito delle percosse subite e in quanto già sofferente per patologie pregresse, era stato ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale di Macerata.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tolentino, hanno subito denunciato gli aggressori all’Autorità Giudiziaria per lesioni personali gravissime; hanno quindi meticolosamente raccolto gli elementi necessari ad irrogare la misura di prevenzione del Daspo Urbano, concesso dal Questore e notificato oggi dai militari.
Il provvedimento, di recente previsione legislativa, è scaturito dall’analisi svolta dai carabinieri in merito al comportamento gravemente antisociale e pericoloso per la sicurezza urbana, tenuto dai due aggressori.
I due uomini, già noti per reati contro la persona, il patrimonio, in materia di stupefacenti e di codice della strada, avranno il divieto di accedere, per un intero anno, non solo all’esercizio pubblico nelle vicinanze del quale si sono svolti i fatti, ma anche presso altri quattro esercizi ubicati nella medesima via cittadina.
Il Servizio Sanità delle Marche comunica che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 3052 tamponi: 1798 nel percorso nuove diagnosi (di cui 624 nello screening con percorso Antigenico, con 8 positivi rilevati) e 1254 nel percorso guariti (un rapporto positivi/testati dell'1,3%). Il tasso di incidenza del virus, a ieri, era di 26,30 nuovi positivi settimanali ogni 100 mila abitanti (due giorni fa era al 28,04).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 23, di cui 5 nella provincia di Macerata, 9 nella provincia di Ancona, 6 in provincia di Fermo e 3 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (5 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (4 casi rilevati), contatti in ambito domestico (7 casi rilevati), contatti extra regione (1), positivi in ambito scolastico/formativo (2 casi rilevati), casi in attesa di approfondimento epidemiologico (1), casi in ambito assistenziale (3).
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un notevole decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza all'1,3% oggi, contro il 7% registrato ieri.
Resta inviariato il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 54, tra i quali 13 in Terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri), 29 in reparti non intensivi, e 12 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Lo comunica il Servizio Sanità della Regione.
Nelle ultime 24 ore, fortunatamente, non si sono registrati decessi correlati al Covid-19.
Vi sono, infine, 40 pazienti Covid positivi ospitati nelle strutture territoriali (alla Rsa di Campofilone) e due nei pronto soccorso degli ospedali regionali: uno a Civitanova Marche e uno a Urbino.
Arrivano oltre 90 milioni di euro per l’adeguamento o il miglioramento sismico di 41 tra Caserme e altri edifici del Demanio danneggiati dal terremoto del 2016-2017 del Centro Italia. Lo prevede una nuova Ordinanza Speciale del Commissario Straordinario ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini.
Gli edifici oggetto degli interventi (che comprende 24 opere previste nell’elenco delle Opere Pubbliche oltre a 17 nuove opere finanziate con 42,3 milioni di euro aggiuntivi), si trovano nei comuni di Camerino, Arquata del Tronto, Montegallo, Fiastra, Pieve Torina, Serravalle di Chienti, Visso, Castelsantangelo Sul Nera, Ussita, Ascoli Piceno, San Severino Marche, Montemonaco, Castignano, Tolentino, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Serravalle del Chienti, Rieti, Fiuminata, Norcia, Sant’Anatolia di Narco, Spoleto, Cerreto di Spoleto, Montereale, Sulmona, Teramo e Castelli.
L’importanza e l’urgenza di questi interventi, per cui è stata appunto predisposta un’ordinanza speciale in deroga, è dettata sia dal ruolo strategico delle Caserme, sia dal pregio storico e architettonico di alcune di esse.
I lavori saranno coordinati dal Sub Commissario Gianluca Loffredo per quanto riguarda il territorio delle Marche e dal Sub Commissario Fulvio Soccodato per Abruzzo, Lazio e Umbria. Il monitoraggio è affidato al Tavolo permanente istituito e presieduto dal Commissario Legnini di cui fanno parte il sub Commissario territorialmente competente, il presidente della Regione e il sindaco del Comune interessato, il direttore dell’Agenzia del Demanio, il direttore dell’Usr regionale, un rappresentante della Soprintendenza dei beni culturali e il Comandante generale dell’Arma dei carabinieri, della guardia di Finanza o il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, a seconda della proprietà dell’immobile oggetto di intervento.
Nelle Marche gli interventi sono la costruzione della Caserma dei carabinieri del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, a Visso (4,5 milioni), l’adeguamento sismico della Stazione dei carabinieri forestali di Fiuminata (1,1 milioni), la ristrutturazione ed adeguamento sismico della Caserma dei carabinieri ed ex Carcere di Camerino (10,3 milioni). La demolizione e ricostruzione delle Caserme dei carabinieri di Visso (1,8 milioni), Serravalle (3 milioni), Arquata del Tronto (2,6 milioni), Montegallo (2,6 milioni), Fiastra (3 milioni), Pieve Torina (3 milioni), Ussita (2,5 milioni) e Castelsantangelo sul Nera (2,5 milioni).
Sempre nelle Marche finanziate le manutenzioni straordinarie della caserma dei vigili del fuoco di Camerino (3,9 milioni), della caserma della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno (2,6 milioni), della caserma dei carabinieri di San Severino Marche (3,3 milioni), della caserma dei Carabinieri di Montemonaco (1 milione), delle caserme dei Carabinieri di Ascoli Piceno (3 milioni), Castigliano (54mila euro), Tolentino (695mila euro) e di un’altra struttura dei Carabinieri di Castelsantangelo (176mila euro).
Stamattina, gli uomini della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Macerata, in un intervento coingiunto con i militari della Guardia di Finanza, hanno affisso i sigilli ad un bar di San Ginesio e a uno di Petriolo a seguito di un provvedimento emesso dal Questore, Vincenzo Trombadore, su proposta delle Fiamme Gialle di Macerata.
La chiusura dei due esercizi commerciali si giustifica a seguito di alcuni arresti che i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria hanno effettuato nel settembre scorso per spaccio di sostanze stupefacenti. Nell'ambito della delicata attività di indagine è emerso, infatti, che entrambi i bar che oggi il Questore ha chiuso venivano spesso utilizzati come base di ritrovo per spacciatori e "clienti" alla ricerca di cocaina.
Da qui l’esigenza di richiedere, ferme restando le sanzioni penali applicabili a seguito del procedimento penale avviato, un intervento del Questore che, con l’emissione del provvedimento ex art. 100 TULPS ha voluto tutelare la sicurezza dei cittadini e preservare l’ordine pubblico indirizzando un preciso monito ai destinatari del provvedimento di chiusura.
Nella stessa direzione e con la stessa finalità, il Questore di Macerata, nell'ambito delle sue prerogative, dopo un'attenta istruttoria condotta al riguardo dalla Divisione Anticrimine della Questura, ha inteso emettere anche delle misure di prevenzione nei confronti dei 3 arrestati dalla Guardia di Finanza: un avviso orale e due Daspo urbani (c.d. Dacur), con il divieto di frequentare per un anno i bar dove i tre uomini spacciavano sostanza stupefacente.
“Il legame storico della nostra azienda con il territorio potentino unitamente al fermento musicale che lo caratterizza, ci ha indotto a pensare un’azione che potesse essere significativa e, al tempo stesso, utile per sancire ancor più questo rapporto. Così, parlando anche con l’amico Michele Galuzzo, si è deciso di donare due nostri strumenti alle scuole medie di Potenza Picena e Porto Potenza Picena”.
Così Filippo Fancello, Corporate Communications Coordinator di Algam Eko azienda leader con sede a Montelupone, ha spiegato le motivazioni dell’iniziativa svoltasi in Sala Giunta del Municipio di Potenza Picena alla presenza del Sindaco Noemi Tartabini, del Consigliere Comunale delegato agli Spettacoli Michele Galluzzo, della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “Raffaello Sanzio” di Porto Potenza Picena accompagnata dalla coordinatrice dell’indirizzo musicale Barbara Torresetti e della rappresentante dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” di Potenza Picena Paola Bernabiti.
La Algam Eko, in accordo con l’Amministrazione Comunale, ha così consegnato un basso elettrico destinato all’indirizzo musicale della Sanzio e una chitarra acustica amplificata al corso di musica della Leopardi.
Nell’occasione si è tenuta anche la cerimonia di consegna da parte del Comune degli attestati ai due studenti vincitori del Concorso Nazionale “Scuole in Musica” svoltosi a Verona lo scorso mese di maggio. Il Sindaco Noemi Tartabini ha consegnato ad Elena Pierleoni, classificatasi al primo posto categoria pianoforte, e a Roberto Catanzaro, primo assoluto nella categoria percussioni, una pergamena personalizzata.