La gara di ciclocross è un segno tangibile di come Urbisaglia stia cambiando, adottando un approccio che mette insieme al centro la salute, lo sport e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Il piccolo comune marchigiano continua a sorprendere per la sua capacità di trasformarsi in un luogo sempre più a misura di bicicletta. Ieri, nel cuore del Parco Archeologico, si è svolta la prima gara di ciclocross che ha visto protagonisti 100 corridori in una giornata di sport e convivialità che ha riunito tanti appassionati per la 4° prova regionale della Fertesino Cup. Un evento che ha entusiasticamente coinvolto gli interessati e messo in risalto le potenzialità del paese, che guarda al futuro con fiducia.
“Vincitori sono stati i cittadini di Urbisaglia, perché oggi abbiamo dimostrato come un paese possa vivere meglio e con uno stile di vita attivo in sintonia con l’ambiente”, ha dichiarato il sindaco Riccardo Natalini, visibilmente soddisfatto dell’evento che ha riscosso un grande successo. “Sono orgoglioso di essere il sindaco di un paese che non ha paura del futuro e che guarda allo sport e alla cultura come una sfida concreta e vincente.”
Un evento che non sarebbe stato possibile senza il contributo di numerosi partner. “Un grazie speciale va alla ditta Fertesino, che ha supportato l’iniziativa, agli organizzatori, alla Nuova Sibillini asd, al C.A.U. Urbisaglia e P.I.M. Sforzacosta, al personale del Comune, alla Polizia Locale, alla Protezione Civile, ai volontari, alla Drm, nonché all’Asl e al 118, che sono stati fondamentali per la buona riuscita della manifestazione”, ha continuato il sindaco.
La gara ha avuto luogo all’interno di uno dei luoghi simbolo di Urbisaglia, il Parco Archeologico, dove i partecipanti hanno avuto la possibilità di gareggiare immersi in un paesaggio storico, tra le vestigia dell’antica città romana di Urbs Salvia. Un’atmosfera che ha conferito alla competizione un fascino unico, rendendo il ciclocross non solo una sfida sportiva, ma anche un’occasione di riscoperta e valorizzazione del territorio.
“Urbisaglia, dunque, continua a pedalare verso il futuro, un futuro che non solo guarda alla tecnologia e alla sostenibilità, ma che si radica profondamente nella nostra storia e nelle tradizioni,- prosegue il sindaco Riccardo Natalini. “Tanto entusiasmo, bella energia. Andiamo avanti, pedalando nella storia. – conclude il primo cittadino”
Con l’iniziativa di oggi, Urbisaglia si conferma sempre più un esempio di innovazione e integrazione tra storia, sport e salute, un modello per tanti piccoli comuni che guardano al futuro con ottimismo.
"Non mi aspettavo una accoglienza così calorosa. Spero di tornare presto a Recanati per trascorrere qualche giorno tra queste meravigliose persone in una città così piena di musica e cultura". Rajna Kabaivanska, regina incontrastata della lirica internazionale, ha accolto con commozione il Premio Internazionale alla carriera ‘Gigli d’Oro’, che le è stato consegnato sabato pomeriggio a Recanati.
Un rito che, dal lontano 1996, si rinnova ad ogni 30 novembre, giorno della morte del grande tenore recanatese Beniamino Gigli (nel 1957, ndr) e che quest’anno è stato all’insegna del fascino senza tempo di Kabaivanska, ricevuta con tutti gli onori nella sua prima volta a Recanati.
Il Premio, storicamente organizzato e promosso dalle Associazioni ‘Beniamino Gigli’ e ‘Controvento APS’, con il patrocinio comunale e quello della Provincia di Macerata, è ritornato a svolgersi nell’Aula Magna del Comune, dove peraltro troneggia un prezioso pianoforte appartenuto proprio a Gigli, a testimonianza del forte valore culturale ed istituzionale del riconoscimento, come ha evidenziato il sindaco Emanuele Pepa.
Nel suo discorso il primo cittadino non ha mancato di ricordare la figura del suo ideatore, il Maestro, nonché nipote di Gigli, Luigi Vincenzoni: "Grazie alla sua intuizione, oltre a mantenere vivo il legame tra Gigli e la sua città natale Recanati, oggi celebriamo non solo il talento degli artisti premiati, ma anche il valore eterno della Musica come ponte tra le generazioni".
Come quello che si è creato ieri tra Rajna Kabaivanska e le giovani promesse della lirica che si sono esibite nel corso di una serata di grande intensità culturale ed umana: il soprano Iolanda Massino, il mezzo soprano Baia Saganelidze, il giovanissimo tenore sedicenne Marco Mancuso, (a cui la Kabaivaska ha chiesto scherzando la carta d’identità. Tutte voci di cui si sentirà certamente parlare in futuro.
Il tutto con l’accompagnamento sapiente del Maestro Riccardo Serenelli al pianoforte, sempre una garanzia per la sua profonda conoscenza del repertorio. Momenti toccanti si sono avuti con l’abbraccio di Rajna Kabaivanska ad Andrea Silvestrelli, che negli anni ’80 cantò nel coro che con lei si esibiva nella Tosca portata in scena a Jesi e che ieri pomeriggio ha entusiasmato la platea con la sua importante voce, accompagnandosi con la fisarmonica nell’esecuzione di un brano composto dal maestro Andrea Simonetti.
La stessa Kabaivaska ha raccontato aneddoti legati alla sua vita e al suo percorso artistico, iniziato a soli 16 anni come cantante per l’esercito bulgaro. Sempre preziosa, infine, la presenza della voce di Luca Violini, che ha toccato le corde del pubblico leggendo alcuni stralci delle interviste rilasciate nel tempo dalla Kabaivanska, ‘raccontata’ ieri anche attraverso gli scatti fotografici di scena, realizzati da Gianfranco Lelj nel corso della lunga e straordinaria carriera del soprano. Padrone di casa, Pierluca Trucchia, presidente dell’Associazione Beniamino Gigli.
Rajna Kabaivanska ha ricevuto una medaglia d’oro realizzata dalla gioielleria recanatese "Il Crogiolo" e corredata da una pergamena realizzata a mano dal maestro amanuense Malleus.
Prima di lei, il Premio ‘Gigli d’Oro’, che ha conosciuto una negli anni una crescita esponenziale del suo prestigio, è stato consegnato celebrità del calibro di Fabio Armiliato, Pietro Ballo, fino a Josè Carreras, vincitore del Premio nel 2022, giunto anche lui all’epoca personalmente a Recanati per il ritiro. Il Premio ‘Gigli d’oro’ è supportato anche da diversi i partner privati, quali ClinicaLab, Enac, Il Crogiolo, LimphoCare, Medialux e Tecnostampa.
Il tennis italiano brilla come mai prima d'ora, reduce dalla vittoria della seconda Coppa Davis consecutiva e dalla conquista della Billie Jean King Cup. Per comprendere le ragioni di questo successo e il suo riflesso a livello locale, abbiamo intervistato Giovanni Torresi, maestro di tennis e vicepresidente del Coni Marche, un vero punto di riferimento per il tennis maceratese e marchigiano.
Secondo Torresi, il grande lavoro della Federazione Italiana Tennis (FIT) ha gettato le basi per i successi attuali, ma il merito principale va alla preparazione dei tecnici: "Se abbiamo tanti giocatori e giocatrici a livello mondiale, il merito più grosso va ai nostri maestri. Sono cresciuti tanto e questo si riflette sui loro allievi, che poi sono diventati i vari Sinner e Berrettini". Questo impegno si traduce anche in un entusiasmo crescente tra i più giovani. Torresi osserva che: "I bambini vedono Sinner diventare numero uno al mondo e vogliono subito giocare a tennis. Le scuole di tennis hanno aumentato i numeri e i campi sono sempre pieni".
Torresi gestisce da cinque anni il Tennis Padel Team, un luogo ricco di storia: "Negli anni '60 e '70 era una realtà importante, anche a livello internazionale. Qui è nata l'associazione Tennis Macerata, che poi si è trasferita in via dei Velini. Io stesso ci ho lavorato per più di vent'anni, lanciando diversi tennisti".
E anche oggi nelle Marche non mancano i talenti. Tra i nomi citati spiccano, ovviamente, Elisabetta Cocciaretto, la sangiorgese vincitrice della Billie Jean King Cup e il 21enne pesarese Luca Nardi, di cui Torresi dice: "Ha due anni in meno di Sinner e uno in meno di Musetti. Deve trovare equilibrio, ma il potenziale c'è tutto".
Torresi ricorda anche un giovane Jannik Sinner : "Nel 2012, a 11 anni, giocò contro Gianluca Quinzi. Era un bambino magrissimo, con tanti capelli rossi. Giocava bene, ma mai avrei pensato che sarebbe diventato numero uno al mondo". Con due Coppe Davis e una Billie Jean King Cup, rimane ora solo un traguardo da auspicare: "Sinner può vincere il Grande Slam. Ha tutte le qualità, e l'unico che può fermarlo è Alcaraz, che però ha alti e bassi".
Alla luce della conquista della seconda ‘insalatiera’ consecutiva, il confronto con gli anni '70 è inevitabile. Per Torresi, l'analogia risiede nella forza del gruppo: "Nel '76 avevamo Panatta, Barazzutti e gli altri, tra i più forti al mondo. Oggi ne abbiamo cinque o sei a quel livello. Non è un miracolo: è il risultato di un lavoro serio e costante".
Nel circolo di Torresi si gioca anche a padel, disciplina esplosa dopo il Covid. Tuttavia, nota un ritorno al tennis: "Il padel ha avuto il suo boom, ma molti stanno tornando al tennis. In ogni caso, l'importante è che le persone facciano sport".
Inaugurata sabato pomeriggio all’Istituto Confucio dell’Università di Macerata, nella storica Villa Lauri, la mostra "Presente Cinese: Espressioni nell’Arte Contemporanea".
Fino al 28 febbraio sarà possibile ammirare opere di artisti cinesi di fama internazionale, tra cui Xu De Qi, Song Yongping, Zhang Hong Mei, Luo Zhi Yi e Qian Wu, che esplorano temi come globalizzazione, tradizione e modernità.
"Un’occasione unica per esplorare l'arte contemporanea cinese, specchio delle trasformazioni della società, capace di mescolare passato, presente e futuro attraverso opere che spaziano tra pittura, scultura e multimedialità", ha spiegato Claudio Calò, titolare della Madeinartgallery di Milano, intervenuto all’inaugurazione insieme a Giorgio Trentin, direttore dell’Istituto Confucio, Maurizio Fava, curatore della mostra e titolare della galleria Feu!Lab, Katuscia Cassetta, assessore alla Cultura del Comune di Macerata, Marco Meccarelli, storico dell’arte cinese, Mauro Luminari di Creative Project, che ha curato la comunicazione visiva della mostra.
L’esposizione, visitabile liberamente dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 20, offre una narrazione tematica distribuita nei saloni della villa, che evidenzia contrasti e riflessioni su questioni sociali, spirituali e culturali.
Marco Meccarelli, docente di storia dell’arte cinese a Unimc, ha analizzato l'evoluzione dell'arte contemporanea cinese, segnata dalla fine dell'era maoista nel 1979, quando l'arte inizia a liberarsi dal controllo statale. Negli anni '80, l'apertura politica favorisce la sperimentazione, ma gli eventi del 1989 riportano l'arte a una dimensione più introspettiva. Con il tempo, movimenti come il Pop Politico e la 798 Art Zone dimostrano il crescente ruolo dell'arte come strumento culturale e politico.
Maurizio Fava ha sottolineato, invece, l'ascesa della Cina come protagonista nel mercato globale dell’arte, seconda nel mondo solo agli Stati Uniti. L’arte cinese è diventata un potente strumento di soft power, capace di rafforzare l’immagine del Paese all’estero attraverso la promozione culturale e il dialogo globale.
L’arte riflette le trasformazioni sociali e politiche della Cina, passando da una realtà economica emergente a una forza culturale influente. "Questa esposizione - ha rimarcato Fava - è un’occasione unica per avvicinarsi a una Cina in evoluzione, capace di ispirare e stupire attraverso le sue espressioni artistiche".
L’evento celebra, dunque, il dialogo tra Oriente e Occidente, inserendosi nel solco della tradizione di Padre Matteo Ricci, maceratese simbolo dell’unione tra le culture.
Si è svolta giovedì 28 novembre la prima assemblea di "Associazione Iononcrollo Odv" nella Sala Polifunzionale del nuovo Quartiere delle Associazioni inaugurato lo scorso settembre. Presenti soci e associazioni che da sempre hanno partecipato alle attività e contribuito alla realizzazione delle due strutture costruite con le donazioni raccolte in questi anni e con il contributo del comune di Camerino.
Tra i punti all’ordine del giorno il rinnovo delle cariche del direttivo e del presidente; con voto unanime nuovo presidente di Associazione Iononcrollo ODV è Riccardo Pennesi, da sempre impegnato in associazione.
”Dopo 8 anni dal sisma del 2016 - dice il nuovo presidente Riccardo Pennesi -, siamo finalmente riusciti a realizzare il nostro sogno di costruire 2 strutture a disposizione di tutta la comunità grazie al sostegno del Comune di Camerino e dei moltissimi donatori che ci hanno dato fiducia. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno costante dei molti volontari che hanno partecipato alla realizzazione di quello che prima era solo un sogno".
"Un ringraziamento particolare va al presidente uscente, nonché amico e compagno di molte avventure, Claudio Cingolani, che ha saputo guidarci con carisma e costanza nei tanti momenti di difficoltà e negli innumerevoli progetti ed eventi organizzati in questi anni. Ricoprire questo ruolo sarà per me un compito arduo ma che accetto con orgoglio, sapendo che ancora si potrà fare tanto per la nostra Città, anche grazie al rinnovato direttivo che mi affiancherà per i prossimi due anni", aggiunge Pennesi.
Rinnovato anche il direttivo per il biennio 2025/26: Claudio Cingolani, Catia Lambertucci, Giovanni Biondi, Marta Marucci. Marco Paniccià, Federico Belardinelli, Marco Belardinelli, Manuel Bernardini, Giuseppe Di Paola e Sandro Santacchi sono i nuovi consiglieri. Da definire ancora gli incarichi ma sicuramente un obiettivo dell’associazione sarà quello di far vivere il "Quartiere delle associazioni" e rendere queste strutture sempre piene ed attive, cuore pulsante delle attività delle associazioni camerti.
“Sono stati 8 anni di presidenza - dichiara Claudio Cingolani presidente uscente di Associazione Iononcrollo ODV -, ricchi di emozioni e di impegno, abbiamo creato dal nulla una associazione che è riuscita in poco tempo ad attrarre tanti giovani che sono rimasti nel territorio e si sono impegnati da subito nelle attività emergenziali. Sin dai primi mesi di attività, collaborando con tante associazioni di Camerino, ci siamo impegnati per ricostruire il tessuto sociale di una città trasformata dal terremoto; insieme a tante associazioni abbiamo pensato e poi sognato un posto che potesse ospitare le attività delle associazioni, un luogo aperto, vivo dove collaborare e lavorare insieme".
"Da questi ideali nasce il progetto del Quartiere delle Associazioni. Dopo il primo periodo di ideazione, siamo stati in giro per l’Italia, più di cento giorni, per promuovere il progetto e cercare fondi per realizzarlo, incontrando tante persone che ci hanno accolto con calore, ascoltato e aiutato a rendere sempre più concreto il nostro sogno", sottolinea Cingolani.
"Dopo tre anni di lavori, siamo finalmente riusciti a terminare il progetto ed inaugurare, il 29 settembre il Quartiere delle Associazioni. La chiusura di un ciclo per me, con il raggiungimento di questo importante obiettivo, ora serve dare un nuovo impulso all’associazione e sono sicuro che Riccardo sarà in grado di guidare Iononcrollo verso nuove sfide. A lui vanno i ringraziamenti per l’aiuto e il sostegno che mi ha dato in questi anni e per l’impegno continuo verso l’Associazione e sicuramente il più grande in bocca al lupo per questa avventura", conclude Cingolani.
Perde il controllo dell'auto e finisce la propria corsa contro l'ingresso dello Sferisterio di Macerata. È quanto avvenuto nella mattinata di domenica, intorno alle 8:00. Alla guida della vettura, una Citroen C3, un uomo sulla cinquantina che proveniva da viale Trieste.
Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della polizia locale con due pattuglie, a cui è spettato il compito di svolgere i rilievi del caso. Il conducente è stato sottoposto anche al test dell'etilometro che ha dato esito negativo.
Secondo una prima ricostruzione a causare il sinistro sarebbe stato un colpo di sonno. Per l'uomo non è stato necessario il trasporto in pronto soccorso. L'impatto ha causato danni alla parte anteriore del mezzo, rimosso con il carro attrezzi, mentre non si sono registrati danneggiamenti alla struttura dello Sferisterio.
Il Cosmari ha accolto la richiesta di proroga per alcuni mesi dell’attività dell’isola ecologica di Piediripa. A promuovere l’iniziativa, lo scorso novembre, era stato Andrea Blarasin, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che aveva sollecitato il consorzio di smaltimento rifiuti a posticipare la chiusura del sito, inizialmente prevista per il primo dicembre, a causa della sua non conformità alle normative di settore.
"Questo risultato - ha dichiarato Andrea Blarasin - consente di mantenere attivo un servizio essenziale per i cittadini di Piediripa e per l’intera comunità locale al fine di ricercare e valutare, nel frattempo, soluzioni alternative che garantiscano continuità nei servizi, come ad esempio l’introduzione del servizio porta a porta per sfalci e potature e il ritiro programmato a domicilio degli ingombranti. Ringrazio il presidente e la direttrice del Cosmari per la sensibilità dimostrata ed i cittadini residenti a Piediripa per il sostegno alle proposte anche tramite l’iniziativa della raccolta firme".
Anche il Presidente del Cosmari, Paolo Gattafoni, è intervenuto sottolineando le ragioni che hanno portato alla proroga: "Nonostante le oggettive problematiche legate alla sicurezza del centro di raccolta di Piediripa, di cui avevamo consigliato la chiusura, abbiamo preso atto del disagio che c’è stato rappresentato dal consigliere Blarasin e di cui si è fatta portavoce l'amministrazione comunale. In attesa di elaborare e concordare nuove strategie e nuove misure abbiamo deciso di aderire alla richiesta di una proroga avanzata dagli uffici dell’Ente. Auspico a tal proposito una maggiore attenzione degli utenti e degli operatori nell’usufruire dell’area in questo frangente".
Inizia male il girone di ritorno della Halley Matelica, che capitola sul campo della Sì con Te Porto Recanati dopo una partita in gran parte di rincorsa. Pesano sul groppone dei biancorossi i due parzialoni subiti a cavallo tra primo e secondo quarto e tra terzo e quarto periodo, che hanno reso troppo irta la salita verso la vittoria.
Eppure la partenza dei ragazzi di coach Trullo era stata bruciante, coi vigorini a prendere subito le misure al PalaMedi con un paio di triple scattando sul +6 (2-8 dopo 2’). L’Attila Junior esce pian piano dal guscio col solito tourbillon di difese di coach Coen, ma la Vigor non sembra troppo scalfita dalla cosa e sale fino al +7 (17-24 all’8’ firmato Dieng).
Proprio nel momento migliore, però, i biancorossi s’inceppano. La sbandata diventa incontrollata nella prima parte del secondo quarto, con i padroni di casa che prendono fiducia costruendo un incredibile parziale di 22-0 per decollare fino al +15 (39-24 al 17’ fissato da due liberi di Mancini).
Un viaggio in lunetta di Zanzottera e una tripla di Rolli tolgono la scimmia dalle spalle matelicesi, due bombe in serie di Morgillo fanno il resto e il -8 (45-37) dell’intervallo lungo non è poi un brutto affare per come si erano messe le cose.
Il terzo quarto è il più bello ed equilibrato del match. Morgillo e Zanzottera riportano sotto le Halley, che torna più volte sul -2 mancando però la zampata del sorpasso. E la cosa costa cara perché un altro giro a vuoto in attacco e una fiammata di uno scatenato Caverni ricacciano indietro i matelicesi con un parziale di 12-0 (71-57 a 6’ dalla sirena).
La Vigor è in tilt, un paio di palle rubate di Zanzottera tengono vagamente aperta la contesa, ma i biancorossi riescono al massimo a tornare a -7 (77-70 a meno di 1’ dalla sirena) e l’Attila Junior ha problemi nel controllare gli ultimi disperati tentativi degli ospiti.
SI’ CON TE PORTO RECANATI-HALLEY MATELICA 79-70
PORTO RECANATI: Mancini 13, Fratoni ne, Gamazo 18, Rapini 3, Cingolani ne, Caverni 19, Pesce 3, Cicconi Massi 1, Montanari 12, Ciribeni 10, Tarquini ne. All.: Coen.
MATELICA: Arnaldo 6, Rolli 11, Panzini, Pali ne, Mentonelli, Mazzolini ne, Dieng 9, Morgillo 18, Zanzottera 24, Riccio, Musci ne, Eliantonio 2. All.: Trullo.
ARBITRI: Resca, Romanello.
PARZIALI: 24-24, 21-13, 21-20, 15-13.
Ai domiciliari per spaccio: in manette dopo cinque anni. A Morrovalle, i carabinieri della locale stazione hanno arrestato un 47enne pakistano, in esecuzione dell’ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Macerata.
L’uomo è stato condannato a sei mesi di reclusione per il reato di "detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti", per fatti commessi a Porto Recanati nel 2019. L’arrestato è stato posto agli arresti domiciliari, come disposto dall’autorità giudiziaria competente, dove sconterà l’intera pena.
La Macagi Cingoli affronta a testa alta Fasano, ma deve alzare bandiera bianca di una sola rete. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 31-32 contro i pugliesi nella sfida della 13^ giornata di Serie A Gold di pallamano, in una partita caratterizzata da un testa-a-testa per tutti e 60 i minuti.
I campioni d’Italia riescono ad avere la meglio nella volata finale, difendendo il vantaggio negli ultimi 4 minuti, dopo l’ennesimo rientro in gara di Strappini e compagni. Che ora sono in zona play-out, visto che il Chiaravalle ha vinto contro il Pressano e ha superato in classifica la Macagi ora 12^.
LA CRONACA - Già dai primi minuti si capisce quale sarà l’andamento del match: una furiosa battaglia senza esclusioni di colpi. Mangoni apre le marcature, Pugliese pareggia ma due gol di fila di D’Benedetto valgono il 3-1.
La Junior Fasano ribalta il parziale con lo 0-3 firmato Cantore, Boerlegui, Boggia per il 3-4, prima del pari di Makhlouf sul 4-4. Sul 5-5, Notarangelo e Pugliese piazzano il +2 ospite sul 5-7. Cingoli pareggia immediatamente con Mangoni e Makhlouf al 13’ (7-7).
Cunha fa +1, dall’altra parte ancora due gol del terzino tunisino valgono il nuovo sorpasso sul 9-8, dopo la bella parata di Albanesi su Cunha. La Macagi mantiene il vantaggio fino al 10-9 di Ciattaglia, perché Pugliese e Cunha ribaltano nuovamente il parziale (10-11).
Si viaggia punto su punto, con Coppola e Leban attenti tra i pali, fino al 13-13: qui, infatti, due gol consecutivi di Pugliese riportano a +2 la Junior Fasano al 25’ (13-15). Gli ospiti riescono a mantenersi in doppio vantaggio fino alla fine del primo tempo, terminato 16-18, con la traversa di Makhlouf a negare il -1 ai cingolani.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa continua il grande equilibrio tra le due compagini. Boerlegui colpisce un palo, Cunha non trova la porta: Naghavialhosseini ringrazia e ristabilisce il -1 sul 17-18. Coppola ipnotizza Cantore, Boerlegui ristabilisce il +2 (17-19) e Leban para su Ciattaglia. La Macagi, tuttavia, è sul pezzo e ribalta il risultato con un 3-0 firmato Ciattaglia, Makhlouf e Strappini per il 20-19 al 36’. In questo frangente Notarangelo colpisce una traversa e Boccia tira fuori.
La Junior Fasano, però, risponde con un break di 0-4 grazie ai gol di Cunha, Cantore, Boerlegue e Boggia, per il 20-23 al 40’: Cingoli è sfortunata, colpendo il palo con Mangoni sul -1 e la traversa con Naghavialhosseini sul -2. Con un gol più bello dell’altro Pugliese e Cunha rispondono a Naghavilhosseini e Ciattaglia, mantenendo il +3 (22-25).
Makhlouf accorcia dai 7 metri, Coppola respinge il tentativo di Cunha, ma due reti di fila di Cantore valgono il massimo vantaggio ospite di +4 sul 23-27 al 46’. Fasano, però, anzi di scappare subisce la reazione dei padroni di casa, che tornano subito a -2 al 49’ con le reti di Ciattaglia e Mangoni: parziale di 25-27 al 49’.
Cunha ristabilisce il +3, Leban para su D’Agostino e Pugliese colpisce un traversa: D’Benedetto ringrazia e segna il 26-28. D’Agostino risponde a Notarangelo, poi Mizzoni colpisce un palo e Coppola para su Cunha: ancora D’Agostino non perdona e segna il 28-29 al 54’.
Pugliese segna il nuovo +2, Makhlouf accorcia e Coppola para un 7 metri a Cantore. Il tunisino ha la palla del pari al 58’, ma trova la traversa. Così Fasano controlla il risultato e chiude i giochi all’ultimo minuto con Notarangelo: il gol finale di Makhlouf non evita la sconfitta ai cingolani, anzi, acuisce la beffa per la sconfitta di una sola rete.
Tabellino
Macagi Cingoli 31-32 Junior Fasano (16-18)
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, Jaziri, D’Agostino 3, D’Benedetto 4, Ciattaglia 4, Naghavialhosseini 4, Mangoni 3, Latini, Strappini 1, Rossetti, Compagnucci, Gigli, Vojinovic 2, Makhlouf 10. All. Palazzi
Junior Fasano: Leban, Sibilio, Boggia 3, Rivan Rodriguez, Pugliese 8, Notarangelo 4, Cantore 7, Cunha 5, Beharevic, Capello Cardozo, Mizzoni, Legrottaglie, Boerlegui 5, Montalto. All. Iaia
Arbitri: Ciro e Luciano Cardone
(Credit foto: Doriano Picirchiani)
Per la Settempeda la doccia gelata arriva proprio all’ultimo respiro e sull’ultimo tentativo del Casette Verdini quando i biancorossi credevano e pensavano di aver ormai intascato il bottino pieno e, invece, il colpo di testa del neo entrato Del Brutto(95’) cambia tutto e decreta un pareggio che sa di amaro in bocca per gli ospiti e regala soddisfazione ai locali. Per quanto visto nel primo tempo e per come si era messa la gara si può dire che è un pari che penalizza una Settempeda che hai punti e per occasioni create avrebbe meritato qualcosa in più, mentre per il Casette Verdini il punto sembra guadagnato, per le ragioni di cui sopra, ma è arrivato anche per la voglia messa in campo e per non aver mai mollato, aspetti che hanno portato ai granata il premio finale.
Settempeda più manovriera, palla a terra e trame in velocità, e propositiva nella prima frazione(unica pecca non aver chiuso il discorso) e nella parte conclusiva della gara costretta a soffrire ed a snaturarsi nel gioco sia per un calo atletico che soprattutto per aver dovuto cambiare uomini e alcune posizioni a causa degli infortuni(in tre fuori); Casette Verdini poco ficcante e preciso per 45’ poi sicuramente diverso nella ripresa(più convinzione e grinta) anche per merito dei subentrati che hanno dato la scossa alla squadra. A conti fatti, comunque, un punto a testa che può andar bene ad ambo le squadre che, reduci da sconfitte, puntavano ad un risultato positivo ed a muovere la classifica ed alla fine hanno centrato l’obiettivo.
Allo stadio “Nello Crocetti” si sfidano due formazioni che hanno conosciuto una battuta d’arresto nel turno precedente e dunque vogliono riscatto e punti: il Casette Verdini(al primo ko stagionale) e la Settempeda. Biancorossi con novità: Montanari per Mulinari e Perez per Farroni. E’ titolare anche Francesco Sfrappini(sono tre gli under in campo), scelta che premia mister Ciattaglia visto che è proprio l’attaccante classe 2006 ad andare a segno dopo appena 4’. Cross da destra, pallone in mezzo all’area dove Sfrappini anticipa tutti riuscendo a spingere la sfera in porta da distanza ravvicinata. Il vantaggio certifica l’ottimo inizio biancorosso fatto di personalità, autorità e gioco piacevole. Al 9’ Rango apre verso sinistra trovando Cappelletti che affonda in area, arriva sul fondo da dove tira in porta trovando pronto Carnevali.
Al quarto d’ora è Pagliari ad avere la possibilità di calciare da ottima posizione con il destro del regista ospite che incoccia su Ogievba appostato nell’area piccola. Si fa male Palazzetti che deve uscire rimpiazzato da Mulinari. Al 34’ ci prova Quadrini dalla distanza con un destro rasoterra che chiama Carnevali alla parata in tuffo. Due minuti dopo Sfrappini attacca l’area da sinistra, sterzata per portarsi il pallone sul destro e tiro che si alza facilitando l’intervento a mani aperte di Carnevali. Ancora Settempeda con Cappelletti che sfonda a sinistra, tiro potente che un difensore tocca mandando sopra la traversa e quindi in angolo. Primo tempo di marca biancorossa con i locali insidiosi solo con qualche affondo senza esito con Bartoloni inoperoso a parte un’uscita con i pugni. La prima iniziativa della ripresa è di uno Sfrappini pimpante, convincente e tra i migliori in assoluto: dribbling e destro che Carnevali neutralizza in tuffo. Il primo vero affondo del Casette Verdini giunge al 9’ quando Romanski da sinistra mette un bel pallone per Giaccaglia che batte al volo con palla che colpisce il compagno Ogievba per poi schizzare sul fondo. Iniziano i cambi da parte delle due panchine(nei padroni di casa anche Cuccù e Menchi). I
l match ora è equilibrato e i granata provano ad attaccare anche se chiare occasioni non se ne vedono. La Settempeda perde Pagliari (dentro Piccinini) e Ciattaglia deve modificare un po’ la formazione(gli ospiti chiudono con 5 under). Le sostituzioni tra i locali sembrano funzionare e infatti la squadra di Lattanzi appare più volitiva e convinta, specie nei minuti finali. Al 43’ il Casette Verdini recupera palla e riparte sulla sinistra con capitan Romanski che tocca per Poloni che tenta un tiro di prima intenzione allargando il piatto destro con traiettoria in diagonale che passa accanto al palo e si spegne sul fondo. Cinque minuti di recupero(poi sei per l’infortunio di Cappelletti che esce per Meschini) con la Settempeda che tiene e sembra poter gestire, ma al 50’ ecco l’episodio che cambia il verdetto del pomeriggio. Rinvio da fondo campo, palla intercettata dai locali e affidata a Romanski, stavolta spostato a destra, cross morbido e preciso sotto porta per la testa di Del Brutto che stacca benissimo ed infila sotto la traversa. 1-1 e triplice fischio.
Tabellino
CASETTE VERDINI – SETTEMPEDA 1-1
MARCATORI: pt 4’ Sfrappini; st 50’ Del Brutto
CASETTE VERDINI: Carnevali, Telloni, Forte, Tidiane, Ciurlanti(25’st Menchi), Moschetta, Ferrari(32’st Poloni), Lami, Ogievba(19’st Del Brutto), Giaccaglia(15’st Cuccù), Romanski. A disp. Seghetti, Conforti, Cingolani, Forconi. All. Lattanzi
SETTEMPEDA: Bartoloni, D’Angelo, Montanari, Pagliari(27’st Piccinini), Palazzetti(32’pt Mulinari), Dolciotti, Quadrini, Rango, Cappelletti(48’st Meschini), Perez(44’st Boldrini), Sfrappini(41’st Eugeni). A disp. Braghetti, Farroni, Maccioni, A. Staffolani. All. Ciattaglia
ARBITRO: El Mouhsini di Pesaro; assistenti Cerca di Jesi e Dervishi di San Benedetto
NOTE: ammoniti: Tidiane, Rango, Lami, Dolciotti, Perez, Quadrini. Angoli: 3-5. Recupero: pt 3’; st 6’
Intorno alle 16:00, i vigili del fuoco sono intervenuti in via Einaudi per un incendio che aveva coinvolto una catasta di foglie secche. Non si conoscono ancora le origini dell'incendio.
La squadra di Civitanova, con due autobotti, ha provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’area.
"Democrazia Sovrana e Popolare vuole essere il motore di una nuova alleanza sociale nelle Marche che torni a dare centralità alle comunità abbandonate ai lavoratori e alla piccola e media impresa". È quello che emerge, dalla seconda assemblea regionale del movimento di Marco Rizzo e Francesco Toscano. I leader nazionali di Dsp, sabato 30 novembre a Macerata all'Arena Sferisterio, Sala Cesanelli, hanno animato l' evento Ricostruire le Marche. L'alternativa sovranista è all'opera è il titolo di un appuntamento che mira a "coinvolgere le forze regionali che contrastano le ditte e i brand della politica affaristica diretta dall'esterno e guidata dagli speculatori sovranazionali per tornare alle esigenze collettive ed individuali: la pace, il lavoro, la casa, la sanità".
Tre i focus di questa "ristrutturazione regionale". L'esigenza di un'alleanza sociale dei lavoratori è stata approfondita da Claudio Rossetti (Segretario Territoriale FISI Marche), la "ricostruzione materiale di identità territoriali e sociali ed ecosistemi economici annichiliti dalla globalizzazione" ha animato l' interessante tavola rotonda "La ferita del sisma" a cura del documentarista Marco Costarelli, con professionisti, promotori turistici e lavoratori dell'area del cratere.
"Le Marche- hanno spiegato i leader di Dsp - devono essere ricostruite perché tradite da destre e sinistre che nei decenni hanno realizzato un programma politico di distruzione dell’esistente per inseguire i mercati e le grandi potenze continentali che li dominano trascurando di occuparsi degli effetti che la globalizzazione e la guerra globale, da loro accettate acriticamente, hanno sull’esistenza delle collettività e delle persone. Il primo punto del loro programma è il passaggio di ricchezza dall’economia reale alla finanza, da chi lavora a chi specula, dalle mani di chi la produce (lavoratori, piccola e media impresa, commercio, artigianato) ai marchi che prendono finanziamenti statali per chiudere gli stabilimenti e spostare la produzione-con il consenso della politica- nei cosiddetti paradisi fiscali. I lavoratori italiani, così, perdono la professione di una vita, i distretti produttivi soffrono con ricadute drammatiche per l’occupazione e le istanze della gente comune vengono solo usate come rumorosa e inutile grancassa mediatica buona per la passerella di leader sindacali ora mansueti, con Draghi al governo, ora aggressivi a comando per guadagnarsi il plauso di platee televisive amiche. Il partito unico per le armi e la globalizzazione selvaggia distrugge anche il diritto di cura. La sanità, infatti, affidata alle regioni, nelle Marche è passata dalla gestione di Centrosinistra che chiudeva ospedali pubblici, regalava finanziamenti per 350 milioni l’anno alla sanità privata e ci faceva perdere 70 milioni in mobilità passiva a una destra che ha cristallizzato quella stessa situazione cambiandole nome, da Asl ad Ast. C’è poi la distruzione delle società, delle identità culturali, delle comunità ferite. Un abbandono bipartisan da parte delle destre-sinistre liberiste e belliciste del Paese osservabile nelle zone del cratere, dove i cittadini sono ancora senza casa, le strutture in difficoltà e le aree interne si spopolano mentre aumenta il numero dei commissari, con i loro corposi staff. L' unica speranza è la restituzione di sovranità popolare. Il nostro progetto sarà della partita alle prossime elezioni regionali proprio per un cambiamento da costruire insieme."
Attraveso una nota, l'Associazione commercianti di Macerata, informa la cittadinaza che la ruota panoraminca non verrà più istallata ai giardini Diaz. La causa? Un guasto di un pezzo fondamentale durante il trasporto.
Di seguito il testo del comunicato stampa:
"Con estremo rammarico il Presidente dell'Associazione Commercianti Macerata, Paolo Perini, prende atto della comunicazione, arrivata proprio oggi, di un problema tecnico riguardante la ruota panoramica che avrebbe dovuto arrivare a breve ai giardini Diaz per le festività natalizie. La ruota -a quanto riportato dal gestore- ha subito un danno durante il trasporto e, nonostante il tentativo di riparazione, non potrà essere messa in funzione a causa della necessaria sostituzione di un pezzo che arriverebbe non prima di 30gg. Come dal gestore stesso riportato in una mail inviata all'amministrazione comunale e allo stesso Perini: 'Buongiorno, purtroppo dalla fabbrica mi dicono che il pezzo rotto non è immediatamente reperibile, e senza quello la ruota panoramica non può funzionare, mi hanno detto che i tempi di consegna possono essere superiori ai 30gg lavorativi. Con molto rammarico e chiedendo scusa a tutta Macerata, devo purtroppo rinunciare per il periodo che avevamo stabilito. Grazie e ancora scusa."
Estremamente dispiaciuti, ma certi che il programma natalizio incontrerà i favori di tutti, i commercianti dell'ACM si stanno già dando da fare per le varie ed innumerevoli iniziative in programma".
Si è concluso oggi il lungo e delicato percorso professionale del dottor Pietro Pinciaroli, medico del reparto di Medicina Generale, Sezione Donne, presso l'Azienda Ospedaliera di Macerata. Dopo ben 42 anni di lavoro, il dottor Pinciaroli ha salutato colleghi e amici con emozione, segnando la fine di una carriera che ha avuto un impatto profondo sulla comunità locale.
Il dottor Pinciaroli, che ha iniziato il suo servizio nel 1990, è stato un punto di riferimento per tanti pazienti e una figura di grande competenza e umanità nel reparto in cui ha prestato servizio. Durante gli anni, ha contribuito con dedizione alla cura delle pazienti, instaurando rapporti di fiducia e rispetto con il personale medico e con i familiari.
"È stato un onore lavorare insieme a voi", ha dichiarato durante il commiato. "Ogni giorno, ogni incontro, è stato un'opportunità di crescita e di condivisione". Colleghi e amici si sono uniti oggi in un sentito abbraccio di gratitudine e affetto, augurandogli una serena nuova fase della sua vita.
Natale 2024, tutto pronto per la partenza del programma “Stellare” predisposto dall’Amministrazione comunale e che coinvolgerà Camerino dal 5 dicembre al 6 gennaio: un mese intero in cui si potranno scoprire luoghi magici, vivere tanti eventi e gustare i prodotti della tradizione.
“Un programma ricco di appuntamenti, spettacoli per ogni fascia di età, laboratori e animazione per bambini – spiega l’assessore al Turismo, Silvia Piscini – che vede la partecipazione delle tante realtà della città, a cui va il ringraziamento per la passione e l’attenzione che dedicano, mettendosi a disposizione della comunità. Anche quest’anno siamo riusciti, come Amministrazione comunale, a ricevere un importante contributo dalla Regione Marche per il progetto. L’invito è quello di partecipare e di viverlo pienamente. Ringrazio tutta la Giunta e tutti gli uffici comunali perché questo intenso programma di eventi natalizi è il risultato e il frutto di lavoro e impegno corali”.
Tra gli eventi più suggestivi del Natale 2024, domenica 8 dicembre dalle ore 16 in poi appuntamento al Sottocorte Village con “Accendiamo la magia”, ovvero il magico momento dell’accensione delle luminarie, accompagnato dai canti di Natale a cura delle Scuole Primarie dell’I.C. Betti e dallo spettacolo di danza dell’ASD Area 21. Sempre nel magico pomeriggio del Sottocorte Village, sarà presente il “Villaggio di Babbo Natale”: non mancherà naturalmente Babbo Natale con i suoi Elfi, i gonfiabili, l’animazione e l’intrattenimento per bambini, insieme a tante altre sorprese. Altro momento tutto da vivere sarà la serata di martedì 10 dicembre: dalle 22.30 in poi al Sottocorte Village ecco “Après - Z-Chalet on Tour – Super Night Edition”. Si balla e ci si diverte con il DJ set di Francesco Cangiotti e Luca Moretti, in diretta live con Multiradio con la voce di Giusi Minnozzi. Una serata universitaria con gli auguri di Natale dell’Amministrazione a tutte le studentesse e gli studenti.
Venerdì 13 dicembre, poi, presso l’Area Commerciale Vallicenter arriva il “Santa Claus Bus”: la casa itinerante di Santa Claus, dove vivere la magia del Natale, arriva a Camerino con Babbo Natale e gli Elfi pronti ad accogliere tutti i visitatori dalle ore 15 in poi. Inoltre, presso la località Le Mosse, sarà allestita nel periodo natalizio la Casa di Babbo Natale, un appuntamento tradizionale ma in una nuova veste: presto saranno svelati date e orari di apertura.
Da segnare sul calendario anche la data di domenica 15 dicembre, quando al Sottocorte Village (ore 16.30) si terrà l’inaugurazione della mostra “Lego” in collaborazione con il Gruppo Amici dei Mattoncini, una bellissima esposizione di costruzioni con giochi e il contest “La Lego più bella”. Il programma prevede tantissime iniziative musicali davvero interessanti, come il Concerto Gospel di mercoledì 18 dicembre (ore 21.15) all’Auditorium Benedetto XIII a cura da gruppo “Florida Fellowship Super Choir” e il recital “Un Piccolo Mozart” di sabato 4 gennaio (ore 18.00) all’Accademia della Musica “F. Corelli”, tenuto dal pianista di sette anni Alberto Cartuccia Cingolani. Tra i protagonisti anche la Banda Musicale “Città di Camerino”, che eseguirà il “Concerto di Natale” giovedì 26 dicembre (ore 17) e il “Concerto dell’Epifania” lunedì 6 gennaio (ore 18), entrambi all’Auditorium Benedetto XIII.
Non mancano nel lunghissimo programma anche gli appuntamenti fissi, a partire dall’apertura dell’esposizione temporanea “L’arte torna in centro”, presso il Palazzo del Rettorato Unicam (dal giovedì alla domenica e festivi tranne 25 dic. e 1 gen., h. 10-13 e 15-18), poi le classiche Tombole natalizie e i giochi di ruolo e da tavolo.
Per concludere alla grande i festeggiamenti natalizi, il momento clou sarà lunedì 6 gennaio con la XXIII Edizione della Festa del Torrone: musica e tanto divertimento al Sottocorte Village per la misurazione e taglio del tradizionale torrone camerinese dell’azienda Casa Francucci: obiettivo superare la misura record registrata l’anno scorso. L’animazione sarà a cura del Centro Studi Danza Joy Dance. “Un Natale Stellare a Camerino” racchiude inoltre tantissimi altri appuntamenti, mercatini, musica, attività, giochi e momenti di intrattenimento, tutti da scoprire all’interno del programma consultabile qui di seguito, nei canali social e nel sito ufficiale del Comune di Camerino.
Si è svolta oggi a Corridonia la cerimonia inaugurale di tre postazioni con defibrillatore ad uso pubblico. L’Associazione Cives O.d.v. di Macerata, dopo aver ottenuto il patrocinio del progetto “Corridonia Cardioprotetta” da parte dell’amministrazione comunale, ha attivato una raccolta fondi di associazioni, Enti, Aziende e privati cittadini, per acquistare postazioni pubbliche con defibrillatore.
Grazie alla sensibilità mostrata dai titolari della Farmacia Guglini, Blasi e San Claudio e alle loro donazioni, il Cives ha potuto acquistare 3 postazioni murali con defibrillatore a uso pubblico successivamente donate al Comune di Corridonia che ha prontamente provveduto alla loro collocazione.
La cerimonia presieduta dalla vicesindaca Nelia Calvigioni ha visto la partecipazione del presidente del Cives Macerata Sistino Tamaglini e della consigliera comunale Valentina Fioretti che ha curato la realizzazione dell’intero progetto.
I ringraziamenti da parte dell’Amministrazione comunale e del presidente del Cives vanno ai donatori promotori attenti della prevenzione a salvaguardia della tutela della salute pubblica che hanno consentito la realizzazione di una parte del progetto.
Altre postazioni sono in procinto di essere donate dal Cives al comune di Corridonia, appena verranno raggiunte le donazioni necessarie all’acquisto delle postazioni.
A breve, come previsto nel progetto, inizieranno gli incontri informativi gratuiti rivolti ai cittadini per diffondere informazioni sul funzionamento del sistema di emergenza sanitaria provinciale, su come affrontare una situazione di emergenza e su come funzionano i defibrillatori ad uso pubblico.
Il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli ieri a Macerata ha partecipato ha partecipato all’incontro con gli imprenditori marchigiani organizzato da Confartigianato imprese Macerata Ascoli e Fermo e dalla Fondazione Symbola dal titolo “La filiera del legno: come valorizzare le risorse boschive locali a favore delle imprese”. L’appuntamento, al quale hanno partecipato anche Giorgio Menichelli (Segretario generale Confartigianato Mc-Ap-Fm) e il Segretario generale della Fondazione Symbola Fabio Renzi, è stata l’occasione per un confronto sulle potenzialità del legno per l’arredo, le costruzioni e, a cascata, per l’energia attraverso l’utilizzo di centrali a biomassa.
“Dopo decenni di abbandono, grazie al Programma Nextappennino sono state finanziate nell’area del cratere sisma 2016 quattro piattaforme di trasformazione del legno che mirano a dare valore aggiunto alla risorsa forestale – ha dichiarato Castelli –. Abbiamo avviato un processo di valorizzazione del legno locale attraverso la produzione di pellet per l’energia e semilavorati per l’arredo e le costruzioni, oggi possibili anche per le essenze locali grazie alle nuove tecnologie. Ma non ci siamo limitati a stimolare imprese che danno valore aggiunto alla nostra montagna – ha concluso Castelli -, intendiamo favorire l’utilizzo del legno anche nella ricostruzione e nei primi mesi del prossimo anno avvieremo un programma di formazione per i tecnici e i progettisti in collaborazione con gli ordini professionali”.
Durante l’incontro, molto partecipato, sono stati illustrati i percorsi delle imprese che hanno investito nella trasformazione del legno nell’area del cratere e sono state presentate le opportunità per nuovi investimenti nel settore.
Proseguono le lezioni dei Martedì dell’Arte, ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune di Civitanova Marche e l’Azienda Teatri.
Martedì 3 dicembre, il prof Andrea Baffoni parlerà del museo regionale della ceramica di Deruta. Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, in Sala consiliare.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
Si è svolta stamattina all’Abbadia di Fiastra la cerimonia simbolica per celebrare la seconda tornata di piantumazioni nel Parco della Vita, voluta dalla Fondazione Giustiniani Bandini come momento di ringraziamento e condivisione verso tutti coloro che hanno scelto di mettere a dimora una pianta in questo luogo. Una cerimonia sobria e semplice, ma intensa e carica di significato per i partecipanti.
Dopo la messa, celebrata nella chiesa dell’Abbazia dal vescovo di Macerata monsignor Nazzareno Marconi, il presidente della Fondazione Giustiniani Bandini, Renato Poletti, ha rivolto un saluto e un ringraziamento ai presenti ricordando l’importanza e il valore di questa iniziativa.
Il Parco della vita, che copre un’area di circa 2 ettari e mezzo, è stato concepito e realizzato dalla Fondazione Giustiniani Bandini affinché chiunque potesse piantarvi un albero, da dedicare a una persona cara, un nuovo nato, qualcuno che non c’è più, o un evento particolare della propria esistenza. Ogni albero diventa quindi il testimone di una nuova vita, o il custode del ricordo di qualcuno o di qualcosa.
Il Parco è stato ufficialmente inaugurato nell’aprile dello scorso anno, e nell’occasione vennero piantati una trentina di alberi di natura istituzionale, dedicati a vari enti e istituzioni. Fin da subito l’iniziativa ha riscosso un grande successo, e la Fondazione ha cominciato a ricevere numerose adesioni e prenotazioni per la piantumazione di alberi da parte di privati cittadini.
Quella celebrata oggi è appunto la seconda piantumazione di alberi di privati, ben 112, che fa seguito a quella che si è svolta il 7 aprile scorso, quando furono 111 le piante messe a dimora.
Un nuovo polmone verde che conta ormai quasi 260 alberi, dunque, e che cresce di anno in anno andando ad arricchire ancor di più un contesto ambientale e vegetazionale, già di grande rilievo, come quello dell’Abbadia di Fiastra, che è anche una Riserva Naturale Statale fin dal 1984.
“Il Parco della Vita è divenuto un nuovo importante punto attrattivo e di riferimento per tutti i frequentatori dell’Abbadia – dice Renato Poletti, presidente della Fondazione – nel quale ora abbiamo anche l’onore di poter ospitare una pianta davvero speciale, ossia un olivo che abbiamo dedicato a Papa Francesco, e che è stato da lui personalmente benedetto”.
“Si tratta di un piccolo strappo ad una regola che ci eravamo dati – prosegue Poletti – e cioè di avere all’interno di questo Parco soltanto un olivo, quello posto al centro e dedicato al Duca Sigismondo Giustiniani Bandini, ma si tratta di un’eccezione che abbiamo fatto con grande piacere, nella consapevolezza che quest’albero diventerà per tutti i frequentatori dell’Abbadia un simbolo di fede e di rispetto per la natura, secondo i valori che Sua Santità ha enunciato nella sua enciclica Laudato si’ “.