La Pink Basket Macerata, una delle realtà sportive più della comunità del capoluogo, vuole attraverso lettera aperta attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sul persistente e inaccettabile divario di genere che affligge il settore dello sport, e più in particolare la pallacanestro femminile, e sulla scarsa sensibilità delle amministrazioni comunali al riguardo.
“Nonostante il movimento cestistico femminile maceratese si stia espandendo, con la recente creazione di una squadra senior dopo solo 5 anni di attività (di cui 2 sospesi dalla pandemia) e le tesserate in aumento, continuiamo a scontrarci con una serie di sfide che mettono a repentaglio il futuro del basket femminile nella nostra città”, si legge nella missiva.
“Le nostre atlete, che dedicano ore di duro lavoro, sacrificio e passione a questo sport, meritano un trattamento equo e dignitoso da parte delle istituzioni locali. Per questo, sottoponiamo all’attenzione di tutti le questioni che minano la nostra attività e impediscono l’ulteriore crescita di una realtà giovane, dinamica e vitale, che pone al centro del suo essere uno degli sport più completi che si possa scegliere di praticare”.
“Parliamo innanzitutto della mancanza di spazi adeguati: la carenza di campi da basket di qualità è un problema urgente. Le atlete sono orfane di strutture: nei casi migliori le condividiamo con altre squadre maschili; negli altri, decisamente più numerosi, sono occupate dalle solite società, principalmente di calcio e pallavolo".
"Diciamocelo, sembra valere la regola del ‘chi prima arriva, meglio alloggia’: il criterio di assegnazione delle palestre comunali pare essere proprio questo. E siccome la nostra squadra è di recente formazione, prende ‘gli scarti degli altri’. Ci offrono, allora, la palestra della scuola Dante Alighieri, talmente piccola che i canestri occupano la metà del campo; ci offrono, quindi, uno spazio che potrebbe essere adatto a chi pratica ginnastica o pallavolo; non a chi sceglie di giocare a basket”.
“Occupiamoci anche dei tempi: nonostante le continue richieste di assegnare le palestre prima della fine dell’estate, a oggi, e con campionati che iniziano il 22 ottobre, non possiamo accedere a quegli spazi perché occorre attendere che i Consigli di Istituto accordino il loro nulla osta. Ma di chi sono quelle palestre? Davvero può un Consiglio di Istituto andare contro un’assegnazione fatta dal Comune? Da uno scambio di esperienze, sembra che questa pratica sia in uso solo qui a Macerata e sconosciuta nelle località limitrofe, dove invece sempre più spesso ci si muove in direzione opposta. Un esempio? Il Comune di Polverigi ha creato un geodetico per il basket proprio perché il movimento è cresciuto e l’Amministrazione ha saputo (e voluto) riconoscere l’importanza dello sport e delle associazioni sportive che provano a svolgere una funzione sociale”.
“Vogliamo affrontare, infine, il tema degli investimenti finanziari adeguati: la loro mancanza è un ostacolo significativo alla crescita del nostro sport. Alla nostra crescita. Siamo costantemente costrette a lottare per ottenere risorse per l'allenamento, il coaching, il supporto logistico. Non abbiamo santi in paradiso (né in Municipio, evidentemente), ma pur senza nessuno disposto a supportarci possiamo garantire una cosa: la nostra non è 'solo' una società sportiva, è una comunità che comprende bambine e senior che hanno una gran voglia di condividere il proprio tempo con gli altri, con sacrificio, dedizione e con un sano spirito di competizione. E non potrebbe essere altrimenti: è lo stesso sport che abbiamo scelto come compagno di vita, la pallacanestro, a insegnarci i valori, e il valore, del fare squadra”.
“È proprio la tutela di quel valore a spingerci a fare una proposta: utilizzare i fondi del Pnrr. Occorre una forte volontà politica, però. E occorre saper vagliare le diverse opzioni per intraprendere la strada migliore: ampliare il PalaVirtus o cercare una sede più dignitosa alla ginnastica Virtus. Oppure, ancora, trovare uno spazio per creare un geodetico”.
“Le istituzioni snobberanno questo nostro invito al dialogo? Troveremo altre vie. Abbiamo persino pensato di rivolgerci - e lo facciamo con questa lettera - al signor Della Valle, che costruì un bellissimo palazzetto a Serravalle, dopo il sisma del 1997, o a qualche altro imprenditore illuminato per raccontargli del nostro movimento femminile di “orfane e sfollate” e spiegargli che abbiamo urgente bisogno di qualcuno che ci aiuti, visto che al momento a darci una mano è stata solo la società di basket maschile Basket Macerata”.
“Insomma – concludono - non sappiamo ancora quale sia la strada giusta da intraprendere, ma siamo determinate a lottare per un futuro in cui le atlete femminili, soprattutto se impegnate in uno sport solitamente vissuto come maschile, possano competere in condizioni paritarie e ricevere il sostegno che meritano. Chiediamo quindi alle autorità locali, e a chiunque possa farsi carico di sostenerci, di prendere sul serio queste preoccupazioni e di lavorare con noi per creare un ambiente più equo e inclusivo per lo sport femminile nella nostra città”.
L'amministrazione comunale di Corridonia con la collaborazione del centro sociale monsignor Raffaele Vita, domenica 8 ottobre, hanno festeggiato i nonni ed i novantenni.
L'assessore Gemma Acciarresi, insieme al gruppo Scout e Focolarini, hanno organizzato una caccia al tesoro nel centro storico, i nonni con i genitori e nipotini hanno cercato il tesoro per le vie della città.
Lo hanno trovato al centro sociale monsignor Raffaele Vita. Il tesoro erano "i nonni". Ad attenderli c'erano i novantenni residenti a Corridonia accompagnati dai familiari.
Una festa con canti , stornelli e musica Folcloristica del gruppo PetrioMia e merenda per tutti finale grandi e piccini. Il vicesindaco, Nelia Calvigioni, insieme alla presidente del Centro Sociale, Antonella Garbuglia, hanno consegnato ai presenti una pergamena ricordo.
A Corridonia sono 37 i cittadini residenti nati nel 1933, ai novantenni che non sono potuti essere presenti all'iniziativa verrà inviata a casa la pergamena.
Niente da fare all’esordio per la CBF Balducci HR che inizia male la stagione di fronte al proprio pubblico e perde in quattro set la battaglia con la Ipag S.lle Ramonda Montecchio, altra formazione molto ben attrezzata e più lucida a strappare il successo nei finali di secondo, terzo e quarto set, portando così a casa l’intera posta in palio, guidata dalla MVP Carraro. Non bastano i 22 punti di Korhonen, top scorer del match.
Coach Saja sceglie Bonelli in regia, Korhonen opposta, Mazzon-Busolini al centro (Civitico oggi precauzionalmente a riposo per un risentimento muscolare), Fiesoli-Bolzonetti in banda (Quarchioni è out per infortunio), Bresciani libero. Montecchio parte con Carraro-Mazzon, Botezat-Caruso, Arciprete-Mangani, Napodano libero.
Il primo set, complici tanti errori in campo veneto e un buon livello di gioco per le ragazze di Saja finisce nettamente nelle mani di Maerata. Nel secondo set le venete sembrano subire ancora il gioco arancionero ma si ritrovano proprio nel finale con l’ingresso di Bellia in banda e i colpi di Giorgia Mazzon che prendono per mano le ospiti e le portano all’1-1. Un aspetto che cambia la partita: nel terzo parziale, galvanizzate dalla rimonta, le ragazze di Buonavita trovano ancora più convinzione al servizio e in attacco, mettendo in difficoltà le arancionere che tentano una rimonta proprio nel finale, senza riuscire però nell’intento. Nel quarto set le venete continuano a mettere in difficoltà la ricezione maceratese, poi la CBF Balducci prova a reagire: la lotteria dei vantaggi premia le venete che conquistano la prima vittoria stagionale al quarto match ball.
LA CRONACA
Inizio equilibrato con la fase di cambio palla efficace da entrambi i lati del campo (7-6), poi un muro di Giorgia Mazzon e un errore di incomprensione arancionero spingono Montecchio al +2 (7-9). Ci pensano Busolini a muro e Alessia Mazzon al servizio a firmare il sorpasso (11-9), Bolzonetti allunga in pipe (13-10) e Fiesoli confeziona il +5 (15-10). Bonelli sfrutta molto il gioco al centro (18-13 Mazzon) e il doppio errore veneto vale il 21-14. Il parziale si chiude senza scossoni 25-18, sono 11 gli errori di Montecchio nel set.
Partenza sprint nel secondo set per la CBF Balducci HR (4-0), Montecchio risale nel turno al servizio di Giorgia Mazzon (6-4) e trova la parità con Caruso in contrattacco (7-7). Korhonen ferma Arciprete (10-9) a muro, Bolzonetti mette l’ace del 12-10 e le ragazze di Saja non sfruttano un paio di occasioni per allungare ancora lo strappo: l’Ipag ne approfitta (15-14) ma Fiesoli piazza l’ace del 17-14. Bellia (neo entrata per Mangani) risponde dai nove metri (17-16), la CBF Balducci ci riprova (20-17) ma Botezat si fa sentire a muro e lo stop su Bolzonetti vale il sorpasso (20-21). La battuta di Gueli con l’aiuto del nastro aiuta Montecchio (22-24), Bellia chiude alla seconda occasione (23-25). Top scorer Giorgia Mazzon con 8 punti.
Le venete galvanizzate dal finale di terzo set spingono sull’acceleratore nel terzo set e vanno sul 5-8 fermando Bolzonetti, Arciprete non trova il campo (9-10) poi Alessia Mazzon ferma la sorella Giorgia per il 10-10. Si va punto a punto fino all’invasione di Busolini (13-15), Bolzonetti non trova il tocco del muro (14-17) e Arciprete firma il mani out del 15-19. Korhonen ferma Mazzon (18-20) ma non basta perché Arciprete inventa l’ace del 18-22. Due errori in attacco Ipag rilanciano Macerata (22-23), un’incomprensione in campo arancionero e il colpo di Caruso regalano il set alle ospiti (23-25).
Montecchio continua a trovare buone soluzioni in contrattacco (2-4 con Arciprete) e a mettere in difficoltà la ricezione maceratese (4-7). Korhonen ci prova in contrattacco e l’errore di Arciprete riporta il parziale in parità (8-8), la CBF Balducci HR piazza l’ace sempre con l’opposta finlandese e il muro di Busolini vale il +2 (13-11). Arriva l’errore di Arciprete (17-14) ma subito dopo ne arrivano quattro consecutivi arancioneri per il nuovo sorpasso Montecchio (17-19): la CBF Balducci non coglie l’occasione per la nuova parità, le venete tengono stretto il +2 fino alla palla out di Arciprete (23-23). Si va ai vantaggi (24-24), Bonelli mette l’ace (25-24), Montecchio annulla due set ball e torna avanti 26-27. Al quarto match ball chiude l’errore di Korhonen (28-30).
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bresciani (L), Vittorini, Bolzonetti 10, Masciullo n.e., Morandini (L), Bonelli 5, Mazzon 9, Busolini 7, Korhonen 22, Fiesoli 11, Civitico n.e., Stroppa n.e.. All. Saja
IPAG S.LLE RAMONDA MONTECCHIO: Carraro 2, Gueli, Napodano (L), Mazzon 18, Bellia 9, Malvicini n.e., Arciprete 10, Botezat 12, Pandolfi n.e., Caruso 8, Gabrielli, Mangani 4. All. Buonavita.
Parziali: 25-18 (26’), 23-25 (31’), 23-25 (35’), 28-30 (35’)
Note: Macerata 18 battute sbagliate, 7 ace, 10 muri vincenti, 31% in attacco, 49% in ricezione (18% perfette). Montecchio 16 battute sbagliate, 5 ace, 11 muri, 31% in attacco, 58% in ricezione, 24% perfette).
Il colpo della domenica in Eccellenza lo mette a segno il Chiesanuova di mister Mobili. Nella tana della capolista Urbania arriva un risultato tanto inaspettato quanto roboante: uno 0-4 che non lascia dubbi su quanto si sia visto in campo.
I biancorossi, con al seguito 40 supporters, oltre alle quattro reti, si sono anche visti annullare un gol a Corvaro oltre all'incrocio dei pali colpito da Pasqui. Già il primo tempo degli ospiti è stato di altissimo livello. Al 2' sull'angolo di Mongello stacca Canavessio con palla di poco alta. Al 6' sempre Chiesanuova che va via in contropiede con Crescenzi che serve Corvaro in area: la palla va in rete, ma l'assistente alza la bandiera.
La banda Mobili non demorde e si rende nuovamente pericolosa con Crescenzi al 20', ma un difensore locale riesce a deviare in corner. Al 30' cenni di presenza dell'Urbania con un gran tio di Cantucci. Si va al riposo sullo 0 a 0.
Nella ripres, al 60', un traversone che arriva sul secondo palo trova la deviazione di testa di Mangiarotti che impegna Fatone. Poco più tardi, al 65', Chiesanuova meritatamente in vantaggio: capitan Mongello mette in mezzo un pallone su cui si avventa di testa Monteneri, che gonfia la rete.
Al 76' l'Urbania fallisce la chance del pareggio. Dal dischetto, concesso per un fallo in area su Cantucci, Mangiarotti si fa ipnotizzare da un super Fatone che devia sul palo il suo tentativo. Sulle ali dell'entusiasmo per lo scampato pericolo, il Chiesanuova colpisce l'incrocio dei pali con un gran tiro da fuori di Pasqui e, poi, trova il raddoppio. Sbarbati viene atterrato e il signor Chiacchiarelli indica il penalty, stavolta per i biancorossi. Dagli undici metri lo stesso attaccante del Chiesanuova non sbaglia.
All'87' arriva il 3 a 0 ad opera di uno straripante Pasqui, con un bel tiro che pesca l'angolino. Ciliegina sulla torta il 4 a 0 ad opera del motorino Crescenzi arrivato al 94'. Il Chiesanuova esce tra gli applausi, mentre per l'Urbania quella di oggi è stata la prima giornata negativa della stagione.
Segnalati due dispersi in mare al largo di Porto Recanati, ma si tratta di un falso allarme. I nuotatori (due uomini di 73 anni) hanno chiamato in serata la Capitaneria di Porto comunicando che stavano bene.
La segnalazione giunta alla Guardia Costiera, intorno alle 16:20, riportava la presenza di due uomini a largo del capannone Montecatini e i soccorritori si sono subito messi in allerta in quanto, con l’avvicinarsi del tramonto e il calare del buio le ricerche si sarebbero fatte sempre più difficili.
La capitaneria di porto, congiuntamente ai vigili del fuoco e i carabinieri intervenuti, hanno poi deciso di sospendere le ricerche dopo ore in mare. Dopo non aver trovato nessun oggetto in corrispondenza delle zone circostanti alla posizone segnalata come ultimo avvistamento e in mancanza di segnalazioni da parte dei familiari, i soccorritori hanno interrotto le operazioni rimanendo comunque in allerta in caso di ulteriori sviluppi. Sviluppi positivi che poi sono arrivati in serata con la chiamata dei presunti dispersi.
La Civitanovese batte a domicilio l'Azzurra Colli per 1-0 e inanella il quarto successo consecutivo dopo il trionfo nel derby con la Maceratese. La neopromossa supera di corta misura l’ultima in classifica e raggiunge la vetta della classifica con 12 punti, a parimerito con Urbania e Urbino.
Al termine di un primo tempo povero di emozioni e senza reti, la Civitanovese riesce a trovare il gol del vantaggio a pochi minuti dal termine grazie alla reta a sorpresa di Brunet (39’). Il duplice fischio vede il parziale in favore degli ospiti per 0-1.
Nella ripresa l’Azzurra Colli si riversa in avanti e con una girandola di quattro cambi parte disperatamente a caccia del pari. Otto i calci d’angolo battuti dai locali che non riescono fino all'ultimo a sfondare la difesa ordinata dei rossoblù, bravi a smorzare sempre i ritmi di gioco. Il triplice fischio sancisce il quarto successo di fila per la Civitanovese che non poteva iniziare meglio il ritorno in Eccellenza.
La Maceratese supera Montegiorgio in trasferta al “Tamburrini” e torna a vincere dopo tre sconfitte di fila, l’ultima pesante nel derby della settimana scorsa con la Civitanovese. Il gol di Tortelli a inizio ripresa decide da solo la gara e fissa il risultato finale sullo 0-1.
Il primo tempo scorre senza reti con le due formazioni che si affrontano a viso aperto: scontri al limite della regolarità connotano un gioco maschio e senza esclusione di colpi, con l’arbitro che perlopiù lascia correre e non sfodera neanche un cartellino fino al duplice fischio. Il parziale rimane fermo sullo 0-0.
La ripresa si apre con il sorpasso della Maceratese: piattone di Tortelli (12’) su calcio d’angolo di Di Ruocco che si insacca in rete per l’esultanza degli irriducibili biancorossi accorsi a supportare i propri beniamini. Il Montegiorgio non cede e parte all’assalto in cerca del pari.
La partita rimane aperta fino all’ultimo ma la Maceratese difende con le unghie e con i denti il vantaggio fino all’ultimo dei sei minuti di recupero e al triplice fischio esulta il tanto agognato ritorno al successo. Tre punti importanti che ridanno ossigeno alla squadra di mister Lattanzi.
L’atletica paralimpica conferma di avere la sua regina, l’Anthropos di Civitanova Marche: la compagine marchigiana, dopo l’exploit del 2022, si è confermata nel 2023 Campione d’Italia nella sovrana delle discipline.
Dopo le prove regionali di Macerata/Civitanova Marche dell’aprile scorso e di Macerata/Ancona dei primi di settembre, i campioni uscenti si sono presentati alle finali nazionali societarie da leader sia nella classifica Assoluti (19.190 punti contro i 16.101 dei primi inseguitori della Omero Bergamo) sia nella classifica Promozione (42.483 punti contro i 32.091 sempre della Omero Bergamo) e terza nella classifica giovanile (4.154 punti contro i 4.899 della Sempione 82 e i 10.139 della Omero Bergamo).
Ieri e oggi, a Modena i portacolori dell’Anthropos, non al completo dei ranghi causa due forfait per infortunio che andavano a scoprire alcuni punteggi/gara, dovevano difendersi dal tentativo di recupero degli agguerriti avversari.
Così è andata in scena una due giorni intensa di gare di altissimo livello con gli atleti dell’Anthropos che hanno rispettato le aspettative andando incrementare il proprio punteggio di classifica e il distacco in modo da respingere ogni velleità di rimonta.
Al termine delle giornate di gare, le classifiche hanno visto l’Anthropos confermarsi campione nel settore promozionale maschile per il quarto anno di fila (89.168 punti contro i 60.127 della seconda, Bergamo, e i 36.550 della terza, Sempione 82), ma soprattutto hanno visto i nostri portacolori laurearsi Campioni d'Italia negli Assoluti Maschili con 38.432 punti contro i 32.530 della Omero Bergamo e i 24.865 del Sempione 82. In campo giovanile è arrivato un secondo posto per i marchigiani con 11.569 punti alle spalle di Bergamo (20.747, ma davanti alla Freemoving, terza con 10.576.
Si tratta del secondo titolo societario dell’atletica paralimpica che arriva nelle Marche.
Gli atleti che hanno contribuito con le loro prestazioni a questo storico risultato sono: il capitano Giuseppe Campoccio (atleta del Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa in doppio tesseramento Anthropos), Adolf Agyemang, Michele Baldelli e le guide Andrea Marini e Rachid Hallabou, Endri Bani, Enrico Mario Benes, Davide Benigni, Salvatore Gabriele Bianca, Gabriele Brengola, Matteo Cappelletti, Francesco Carciofi, Luigi Casadei, Francesco Conzo, Carlo Corallini, Salvatore Cutaia, Raffaele Di Maggio, Emanuele Di Marino, Ndiaga Dieng, Amine El Idrissi, Gabriele Fella, Rigivan Ganeshamoorthy, Giovanni Loiacono, Michele Macellari, Federico Mei, Fausto Morlacco, Niccolò Pirosu (atleta delle Fiamme Azzurre in doppio tesseramento Anthropos) e le sue guide Osaremen Godstime Ozigbo – Federico Vitali – Nicholas Chiesi – Federico Pergolini, Diego Pia - Jonatha Riderelli, Andrea Sampaoli, Gaetano Schimmenti, Ilia Scuderi Panebianco, Angelo Trasmundi e Fabrizio Vallone.
I tecnici che li hanno preparati: Rosanna Cavoli, Andrea Croia, Mauro Ficerai, Giorgio Gioacchino, Maurizio Iesari, Roberto Minnetti, Giuseppe Raffermati, Marcello Salati, Orazio Scarpa e Michele Iarocci.
I dirigenti e tecnici al seguito della squadra a Modena: William Sagripanti, Riccardo Panza, Fabio Battellini e Nelio Piermattei.
Così il presidente, Nelio Piermattei: “Vincere questo titolo è stato difficile lo scorso anno e confermarlo lo è stato ancora di più, come dimostra il punteggio apertissimo fino all’ultima prova con l’ansia di evitare errori e squalifiche che avrebbero potuto compromettere il lavoro sin qui svolto! Molta tensione e altrettanta concentrazione, ma anche tantissimo entusiasmo, determinazione, spirito di gruppo e voglia di centrare l’obiettivo hanno accompagnato tutti noi in questa tre giorni".
"Questo risultato, unito ai successi in FISDIR, conferma che siamo la prima società paralimpica per l’atletica in Italia e lo stiamo dimostrando a suon di titoli. Sono veramente contento e ringrazio uno a uno tutti i nostri splendidi campioni che con tanto attaccamento ai colori e con sacrificio, spesso anche non al meglio fisicamente, hanno voluto raggiungere un risultato che ci premia tutti. Un grazie ai tecnici e agli altri dirigenti per il lavoro svolto Un grazie di cuore anche alle Fiamme Azzurre e al Gruppo Sportivo Paralimpico Difesa per la collaborazione e il sostegno con gli atleti in comune”.
Un vero e proprio sabato da record per Overtime, il Festival nazionale del giornalismo, del racconto e dell’etica sportiva, che in occasione della tradizionale serata di gala è sceso in campo con due autentiche leggende del giornalismo e dello spettacolo.
Pubblico delle grandi occasioni presente già dal tardo pomeriggio, con Federico Buffa a raccontare le sue passioni in ambito sportivo di fronte a un’Overtime Arena da tutto esaurito. Non certo una novità per lo storyteller più amato d’Italia, amico di lunga data del Festival e di Macerata, che in compagnia di Dario Ronzulli anche quest’anno ha deliziato la platea di piazza Cesare Battisti con il suo stile inconfondibile.
Spazio, nelle battute iniziali, alle affascinanti storie di calcio pionieristico, dedicate alle prime tappe della storia ultracentenaria del Genoa, con aneddoti unici com quello relativo alle cinque finali scudetto del 1925.
Dal calcio alle Olimpiadi, Federico Buffa ha poi passato in rassegna le Olimpiadi di Berlino 1936, confermandosi ancora una volta maestro nel raccontare storie in cui sport, cultura e società si legano a doppio filo. Tra sorprese e incursioni tra il pubblico, sono stati il Giappone - altra sua grande passione - e le sue vicende storiche e sportive a scrivere la parola fine sulla straordinaria enciclopedia di cultura sportiva firmata Federico Buffa, premiato per l’occasione da Banca Macerata.
Nel frattempo, in piazza della Libertà, il pubblico maceratese attendeva con impazienza l’apertura del Teatro Lauro Rossi, dove qualche ora più tardi Nino Frassica sarebbe salito sul palco per presentare “Paola. Una storia vera”.
"Quest’anno abbiamo scelto di raccontare lo sport e la cultura sportiva attraverso la passione, ottenendo una straordinaria risposta da parte del pubblico - afferma Michele Spagnuolo, direttore artistico di Overtime - Siamo entusiasti di poter contare su location straordinarie come un Teatro Lauro Rossi ancora una volta tutto esaurito, al pari di tutti gli altri appuntamenti di questa tredicesima edizione".
"Overtime è il festival che allena il corpo e la mente - ricorda Riccardo Sacchi, assessore comunale allo Sport, al Turismo e agli Eventi - e anche quest’anno ha proposto storie, racconti e interessanti approfondimenti a tema sport ai maceratesi e non solo. Come Amministrazione, vedere Macerata piena di pubblico e di entusiasmo ci riempie di orgoglio, confermando ancora una volta la bontà della scelta di puntare e investire su un prodotto culturale di altissimo livello".
Da vero e proprio showman consumato, il comico messinese si è raccontato con l’ironia che da sempre accompagna la sua carriera, rispondendo alle curiosità del giornalista Marco Ardemagni in costante equilibrio tra realtà e surreale. Applausi scroscianti da parte del pubblico, che al di là dei tradizionali appuntamenti della domenica quest’anno, eccezionalmente, continuerà ad ascoltare storie di sport e di cultura anche nella giornata di lunedì 9 ottobre.
L’edizione 2023 di Overtime, infatti, chiuderà ufficialmente i battenti nell’aula Verde del Polo Pantaleoni, dove dalle 16,30 Andrea Golsterin presenterà il suo libro “Il potere del pallone” in compagnia di Stefano Pollastrelli, Stefano Villamena, Francesca Spigarelli di Unimc e dell’arbitro Juan Luca Sacchi.
Oggi, 8 ottobre, ricorre la giornata internazionale sulla dislessia, una neurodiversità che interessa circa il 10% della popolazione mondiale. A sostegno della campagna di sensibilizzazione “Unidos por la Dislexia” anche il Comune di Caldarola si colora di turchese.
Negli ultimi anni l’impatto della campagna in favore della conoscenza della dislessia è stato eccezionale, un gran numero di Consigli Comunali, Parlamenti, Assemblee Nazionali e altre istituzioni in tutto il mondo si sono colorati in segno di solidarietà con questa iniziativa.
Non poteva essere da meno l’amministrazione comunale di Caldarola, sempre molto sensibile nei confronti di iniziative di tale importanza, in questi giorni pertanto sarà possibile ammirare la facciata della sede comunale illuminata di un brillante color turchese.
La Macagi Cingoli batte anche il Pressano e ottiene la seconda vittoria consecutiva in Serie A Gold. I ragazzi di Palazzi hanno battuto i trentini per 28-34, nella partita della quinta giornata del campionato di massima serie di pallamano, al termine di un match dominato da Strappini e compagni.
PRIMO TEMPO - Nei primi 30 minuti di gioco gli ospiti riescono a conquistare per più volte un vantaggio rassicurante di 3 gol, dimostrando di aver effettuato un altro grande miglioramento nel loro percorso di crescita. Ciattaglia apre le marcature, Fraj pareggia ma Strappini fa 1-2.
Dall’altra parte Fraj e Hamouda ribaltano il parziale sul 3-2, però Codina Vivanco e Mangoni realizzano le reti del 3-4. Dopo il pareggio di D’Antino, la Macagi piazza un break di 0-3 firmato doppio Shehab e Strappini, piazzando il 4-7. Mangoni e Shehab rispondono a Hamouda e Fraj, mantenendo il +3, quindi Rossetti e D’Benedetto portano gli ospiti sul 7-11.
Pressano non ci sta e replica con un contro-break di 3-0 con le reti di D’Antino (2) e Matteo Moser, parziale sul 10-11. Cingoli torna subito a +4 con uno 0-3 timbrato Somogyi, Rossetti e Strappini, portandosi sul 10-14 al 23’. Nel finale le due squadre danno vita ad un acceso botta-risposta, con il primo tempo che si conclude 13-17.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa la Macagi gestisce il vantaggio e riesce quasi a raddoppiarlo, con il Pressano che non riesce a impensierire un Mihail in formato gigante. Shehab segna due reti in apertura di seconda frazione e porta a +6 i suoi compagni (13-19). D’Antino, Francesco Rossi e Fraj accorciano fino al 17-20 del 39’. Hamouda con tre gol consecutivi tiene a galla Pressano, rispondendo alle marcature di Somogyi e Codina Vivanco (20-23).
Dopo il 22-25 di D’Antino al 46’, la Macagi Cingoli piazza un break di 3-0 firmato Rossetti, D’Benedetto e Ciattaglia, parziale sul 22-28 a 12 minuti dal termine della gara. Matteo Moser accorcia, dall’altra parte Rossetti e Codina Vivanco strappano il +7 (23-30). D’Antino riavvicina i locali fino al 26-31. Nei minuti finali D’Benedetto, Strappini e Shehab replicano ad Hamouda e Mazzoni, così il match si conclude sul definitivo 28-34.
Tabellino
Pressano 28-34 Macagi Cingoli (13-17)
Pressano: Facchinelli, Loizos, Moser M. 3, Villotti, Rossi N., D’Antino 9, Rossi F. 1, Mazzucchi, Hamouda 7, Pilati, Folgheraiter, Moser N. 1, Gazzini 1, Mizzoni 1, Fraj 5, Giongo. All. Fadanelli
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, D’Agostino, Ciattaglia 4, Shehab 6, Mangoni 2, Somogyi 3, Bordoni, Latini, Strappini 4, D’Benedetto 4, Rossetti 5, Compagnuci, Codina Vivanco 6. All. Palazzi
Arbitri: Rhim – Plotegher
(Credit foto: Ufficio stampa Pressano9
Due riconoscimenti di prestigio nel giro di quattro giorni, che confermano la capacità del Gruppo Elettromedia S.p.A. di interpretare al meglio le dinamiche dei mercati di riferimento. Sia in Europa che negli Usa.
L’azienda di Potenza Picena, leader mondiale nel mercato dell’audio professionale, car, marine e powersports, è volata venerdì 29 settembre a Londra, precisamente all’ippodromo di Ascot.
È stato lo sviluppatore del software vincitore, l’ingegnere Ferdinando Foresi, a ritirare il riconoscimento Eisa Award per la categoria In-car Dsp software (Expert imaging and sound association, associazione di 55 riviste specializzate di 29 Paesi). Si tratta del 22° premio, dal 2003.
Queste le motivazioni della giuria, che hanno spinto a considerare il software “Bit Drive” di Audison, storico brand di Elettromedia, il prodotto più innovativo dell’anno: "È il perfetto strumento per ottenere il massimo dai più recenti - e futuri - dispositivi basati su Dsp (elaborazione digitale del suono, ndr). Presentando le sue funzionalità avanzate attraverso una nuova e sempre più intuitiva Gui (interfaccia grafica utente), offre facilità d’uso e velocità nei compiti complessi e rende la configurazione con sistemi standard un gioco da ragazzi (…)".
Un nuovo traguardo è stato raggiunto martedì 3 ottobre a Tampa, in Florida, alla fiera più importante al mondo per la componentistica nautica: l’Ibex (The International boatbuilders’ exhibition & conference). In rappresentanza del Gruppo, il direttore tecnico Luca Girotti con Newly Rossetti (sviluppo prodotto) e Angelo Reschini (key account manager della divisione marine).
“Gli Stati Uniti coprono oltre l’80% del mercato nautico internazionale - commenta Marco Pantaleone, Hertz Marine product manager -. E il fatto che la commissione tecnica di altissimo livello dell’Ibex ci abbia premiato con l’Innovation Award per esserci distinti fra tante aziende con l’Hertz Tower Speaker HTX 8H (per la categoria entertainment), ritenuto anche questo il prodotto più innovativo dell’anno, è motivo di grande orgoglio. Ciò crea valore nei mercati di riferimento, grazie anche alla nostra lunga esperienza nel settore dell’audio professionale con il brand Lavoce Italiana".
Con l’intento di rispondere ai bisogni e servire al meglio i clienti marine produttori di imbarcazioni negli Usa, lo scorso marzo è stata inaugurata una sede nel Tennessee, con la costituzione dell’Elettromedia Corporation. È stato un passo fondamentale per l’azienda che, con questa operazione, è entrata in modo diretto in Nord America.
"Gli ultimi riconoscimenti ci fanno guardare ancora di più al futuro. Premiano anche la nostra strategia di espansione - aggiunge Marco -, che non ha ceduto al post-pandemia, anzi".
"La nostra mission aziendale – interviene soddisfatto il presidente del Gruppo Elettromedia Pietro Pantaleone (padre di Marco) – è proprio rendere la tecnologia alla portata di tutti. Ergonomia, sviluppo di algoritmi per avere i risultati migliori, intelligenza artificiale nel processamento audio e chiarezza del suono, calibrato in auto come a casa, sono le parole chiave. Abbiamo scelto di investire, da sempre, nella ricerca e di farne il nostro punto di forza. La gestione aziendale è fondata su pianificazione strategica e attenzione alle risorse umane".
Attualmente la sede di Potenza Picena occupa oltre 80 collaboratori, di cui più di 40 impiegati nell’area ricerca e sviluppo. C’è un team dedicato appositamente alla ricerca e all’innovazione scientifica, che collabora con il Politecnico di Milano.
Vittoria di carattere per la Halley Matelica sul campo di una combattiva Braderm Roseto. I biancorossi, ancora privi di Verri e Ciampaglia, riemergono dalle ceneri dopo essere piombati anche a -14 e, ridotti all’osso dai falli, piegano al rush finale i padroni di casa.
Una vera prova corale quella dei ragazzi di coach Trullo al cospetto di una squadra che non poteva che essere drasticamente diversa da quella rinunciataria di sette giorni fa ad Ancona.
C’è poca precisione in avvio, le due squadre si danno battaglia per tutto il primo quarto, con la Vigor che tocca più volte il +3 sprecando anche qualche chance per dare un primo strappo al match.
I biancorossi, però, si inchiodano nel secondo quarto. Bastone martella con continuità in post basso e con 10 punti in un amen costruisce il parziale di 13-0 che fa volare via la Braderm.
Coach Trullo deve pure fare i conti con un arbitraggio a dir poco discutibile, che carica di falli Provvidenza e Mentonelli (rispettivamente 4 e 3 già a metà secondo periodo), e Matelica precipita a -13 (40-27 al 17’). Un paio di guizzi di Mariani e il brio di Sulina sono buoni almeno a tenere aggrappata al match la Halley, che negli spogliatoi rientra sul -8 (44-36).
Roseto prova a sgasare in apertura di terzo quarto, quando cinque punti in fila di Lestini spingono gli abruzzesi al massimo vantaggio sul +14 (55-41 al 23’). Sembra l’inizio della fine, con una Halley spaesata e innervosita, e invece un elettrico Sulina e un’altra fiammata di Mariani lanciano il parzialone di 2-20 che cambia volto alla partita (57-61 al 28’).
La gara si fa tesissima, si segna col contagocce e la Vigor perde presto per cinque falli prima Mariani e poi Provvidenza. Ma i biancorossi serrano la difesa a doppia mandata, riuscendo a resistere anche quando, nel finale, esce per falli pure Musci, il faro dell’ultimo periodo biancorosso.
I colpi di grazia li infliggono Mentonelli e Riccio con le due triple che mettono gli ultimi chiodi sulla bara abruzzese. Una vittoria che vale oro e che tiene la Halley in testa alla classifica, in attesa del match di domenica prossima a domicilio contro il Pescara Basket.
BRADERM ROSETO-HALLEY MATELICA 69-77
ROSETO: Scarpone ne, Francani, Jovanovic 8, Klacar 6, Paluzzi ne, Meschini 2, Maretto 12, Lestini 7, Bastone 27, Fasciocco 7, Di Filippo ne, Cantarini. All.: Francani.
MATELICA: Provvidenza 2, Verri ne, Pecchia ne, Mentonelli 9, Carone, Mazzotti 16, Porcarelli ne, Ciampaglia ne, Riccio 7, Mariani 20, Sulina 13, Musci 10. All.: Trullo.
ARBITRI: Menicali, Pratola.
PARZIALI: 22-23, 22-13, 18-25, 7-16.
Ben 18 patenti di guida ritirate a conducenti sorpresi sotto l’effetto di sostanze alcoliche. Il triste refrain del sabato sera si è ripetuto anche la notte scorsa, a seguito dei servizi specifici svolti dalla polizia stradale di Macerata a Civitanova Marche.
Dei 18 automobilisti che hanno dovuto dire addio alla patente, 8 erano uomini di età compresa tra 18 e i 28 anni, 7 oltre i 32 anni; tre patenti di guida sono state ritirate a due donne di età compresa tra 18 e i 22 anni, mentre una patente è stata ritirata a una donna di oltre i 32 anni.
Complessivamente sono state individuate, in una sola notte, 9 violazioni di natura penale e 9 di natura amministrativa. In totale sono stati decurtati 240 punti ed elevate 21 sanzioni al codice della strada.
Rabbia, delusione e sconforto, possiamo riassumere con queste tre parole il pomeriggio dell’Aurora Treia che incappa nella seconda sconfitta consecutiva contro l'Atletico Calcio Porto Sant'Elpidio al termine di un incontro dove si è vista annullare ben cinque reti.
Primo tempo scandito dal bel gioco dei locali che chiudono avanti di un goal ma ne reclamano tre annullati per posizione irregolare. Il vantaggio arriva al 23’ per mano di Pucci con una botta di destro da oltre trenta metri che si scaglia sotto la traversa.
Due minuti dopo Chornopyshchuk tira un’ottima punizione dalla distanza ma non basta per superare finori che deposita in corner. Al 32’ è Cervigni a calciare di prima ma la palla si deposita sul fondo.
Gli ospiti si affacciano al 41’ con Giuli in contropiede ma Frascarelli blocca senza troppi problemi. Nella ripresa l’Aurora alza subito il ritmo e trova il 2-0, al 47', con Capponi che supera Finori con un pallonetto dopo aver raccolto un pallone che sembrava perso. Al 56’ inizia a scaldarsi Gabaldi che colpisce la traversa dopo aver raccolto una palla vagante nell’area locale.
Al 63’ Gabaldi calcia al volo, su assist del subentrato Fuglini e permette ai rivieraschi di accorciare le distanze. Al 73’ arriva il rocambolesco pari degli ospiti: Amici crossa, la palla viene deviata, colpisce il palo su indecisione di Frascarelli. Il direttore di gara assegna il goal agli ospiti facendo infuriare tutti i presenti al "Capponi".
L’Aurora si scompone e subisce addirittura la rete del 2-3: Mannozzi supera l’estremo difensore locale con un tiro a rientrare. I padroni di casa raccolgono i cocci e trovano le energie per raggiungere il momentaneo pareggio. Chornopyshchuk intercetta il cross dalla bandierina di Pucci impattando di prima in semirovesciata trovando un goal da cineteca.
Ma non è finita, al 94’ c’è spazio per la rete di Misin che raccoglie un passaggio di Forò bravissimo ad approfittare di un errore grossolano di Demaj. Il Porto Sant’Elpidio vince e da continuità ai risultati mentre l’Aurora campo esce dal campo tra i veleni.
Nuovi spazi per l’oratorio della cattedrale di Santa Maria. Sono stati inaugurati venerdì 6 ottobre i ristrutturati locali che ospiteranno l’oratorio di Santa Maria in vicolo Parrocchia.
All’interno diverse stanze con ambienti per lo svago e giochi (tra cui un ping pong donato dal Comune). I lavori sono stati resi possibili grazie alla generosità dell’azienda Halley di Giovanni Ciccolini.
Le attività saranno portate avanti dagli educatori Rita Boarelli e Roberto Ubaldi che hanno dedicato il loro tempo libero a questo progetto. All’inaugurazione erano presenti il vescovo Massara, i parroci don Lorenzo e don Francesco, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Massimo Baldini, i tanti ragazzi che usufruiranno di questi nuovi spazi e le loro famiglie.
Dopo le congratulazioni in via "telematica", sono arrivate anche quelle "di persona". Il matelicese Yuri Falzetti, eletto recentemente campione del mondo al World Bodypainting Festival che si svolge tutti gli anni a Klagenfurt in Austria, è stato infatti ricevuto in Comune dal vicesindaco Denis Cingolani, che si è complimentato con lui a nome di tutta l’amministrazione comunale.
A Yuri è stato consegnato anche un riconoscimento simbolico per aver portato in alto il nome di Matelica nel mondo, in quanto la disciplina del bodypainting è una vera e propria arte seguita in tantissime nazioni. Falzetti si è classificato primo nella “Open category”, con 132 punti, finendo sul gradino più alto del podio davanti a Kim Jinra (119 punti) dalla Corea del Sud e Rausch Katrin (112 punti) dalla Germania.
"Un grande risultato che ci rende molto orgogliosi – ha detto Cingolani –. Conoscevamo bene le doti artistiche di Yuri e finalmente è arrivato il giusto riconoscimento dopo tanti di impegno e sacrificio per portare avanti questa sua passione. A lui vanno i nostri più vivi complimenti, sperando che possa ripetersi ancora in futuro portando la sua arte sempre più in giro per il mondo".
Si è svolta questa mattina, presso la Scuola Grandi di Tolentino, l’inaugurazione dei nuovi ambienti di apprendimento per le Scuole dell’Infanzia Grandi e Bezzi. Grazie all’utilizzo dei fondi del PON per la scuola è stato possibile realizzare ambienti didattici innovativi ed acquistare nuovi strumenti digitali utili a favorire lo sviluppo delle abilità cognitive, emotive e relazionali dei bambini nei diversi campi di esperienza previsti dalle Indicazioni Nazionali per la Scuola dell’Infanzia.
La dirigente dell’IC Don Bosco, Simona Lombardelli, ha dato il benvenuto ai presenti spiegando l’importanza del momento per la comunità scolastica. Ha, quindi, ringraziato la ex preside ora in pensione, Pierina Spurio, che nel corso del precedente anno scolastico ha portato avanti il progetto rendendolo realizzabile.
I ringraziamenti sono andati anche al sindaco di Tolentino, Mauro Sclavi, e agli assessori Elena Lucaroni e Alessia Pupo, alla dirigente dell’Ufficio V dell’Ambito territoriale di Macerata Alessandra Belloni e al presidente del consiglio d’istituto, Claudio Cegna per la loro presenza e partecipazione.
Dopo il rituale taglio del nastro, ospiti, genitori e bambini hanno potuto effettuare un “tour” all’interno delle Scuole dell’Infanzia, osservare e sperimentare i nuovi ambienti e le nuove strumentazioni di cui la scuola si è dotata. Il tutto si è svolto in una gradevolissima atmosfera di festa grazie anche al lavoro di tutto il personale scolastico, docente e non, che si è prodigato per la riuscita dell’evento.
Fiori d'arancio per Maura Nardi ed Emanuele Loati - un tempo Mauro e Adriana prima del cambio di genere - che stamani si sono sposati a Recanati, dove risiedono.
Un anno fa il coming out, adesso il fatidico sì davanti a una settantina tra amici e parenti che hanno preso parte alla cerimonia, a Villa Anton, officiata in forma civile da Francesco Fiordomo, già sindaco e attuale assessore della città di Giacomo Leopardi.
Maura, 41 anni recanatese, affetta da cecità, è un'impiegata del Comune, oltre che voce storica di un'emittente radiofonica locale; Emanuele, 36enne originario della Romania, lavora nella mensa di una casa di riposo.
Si erano conosciuti quattro anni fa su un gruppo transgender di Facebook, quando il loro percorso di transizione sessuale era già stato avviato da tempo. Da allora non si sono mai più lasciati, hanno ottenuto il riconoscimento legale del cambio di genere e oggi hanno sancito la loro unione con il matrimonio.
Felicitazioni alla coppia è stata espressa anche dal sindaco di Recanati Antonio Bravi: “I migliori auguri alla nostra dipendente comunale Maura e a Emanuele, oggi sposi, che coronano con la scelta del matrimonio un lungo percorso, che li ha fatti incontrare e poi decidere di condividere più fortemente la loro vita".
Per la tappa inaugurale del nuovo progetto “Welfare Cult: relazioni, cultura e benessere”, l’Avis Marche ha scelto Belforte del Chienti e questa domenica 8 ottobre sarà presente per partecipare a “Un bel forte in gioco”.
Finanziato dalla Regione Marche e iniziativa inedita, Welfare Cult è promosso da una rete di associazioni che vede Acli Marche come capofila e l’Avis Marche come braccio operativo. E’ finalizzato a contrastare gli effetti di esclusione sociale, precarizzazione e marginalizzazione e le realtà che vi hanno aderito saranno attive nelle varie province della regione mettendo la cultura al centro del progetto.
La cultura come filo conduttore e così per l’Avis Marche è diventata cultura del dono: la donazione del sangue. L’Avis Marche sarà presente con una sua delegazione e un suo stand in piazza Umberto I domenica per “Un bel forte in gioco”. Un pomeriggio che unirà cultura e divertimento, pensato per i più piccoli ma capace di attrarre e aumentare il sapere anche dei più grandi.
Il sindaco di Belforte del Chienti Alessio Vita esprime la soddisfazione per la collaborazione e descrive cosa attenderà i visitatori nel centro del paese: ”L’anno scorso l’evento fu realizzato con il CSV Marche e fu davvero un successo. Ringrazio Paolo Gobbi che ha voluto riproporlo qui da noi e abbia pensato alla promozione di una iniziativa che ovviamente aiuta il territorio".
"Per l’occasione dopo pranzo in piazza Umberto I rilanceremo i giochi dei nostri nonni rigorosamente all’aperto e senza ausili digitali - conclude -, inoltre allestiremo laboratori ad esempio per il miele e la pasta all’uovo. Verranno falconieri e figure specializzate nell’addestramento dei cani che rintracciano i dispersi o scovano stupefacenti, mostreremo forme di riciclo creativo e, infine, avremo anche le forze dell’ordine. I loro rappresentanti effettueranno delle interessanti e spettacolari azioni dimostrative”.