Al via i lavori alla chiesa di Sant'Ubaldo in località Passo di Treia. Hanno partecipato alla cerimonia, culminata con la benedizione del vescovo Nazzareno Marconi che ha dato il via al cantiere, il responsabile tecnico della Procedura (RTP), il legale rappresentante della parrocchia, don Giuseppe Verdenelli e il parroco don Francisco José Párraga Antolinos, con i suoi collaboratori pastorali. Era inoltre presente il sindaco di Treia Franco Capponi.
I lavori consisteranno nella riparazione dei danni strutturali prodotti dal sisma del Centro Italia del 2016. Progettati dall’architetto Michele Schiavoni in collaborazione con l’Ingegner Daniele Menghi, col coordinamento dell’Ufficio Sisma della Diocesi di Macerata, saranno eseguiti dall’impresa edile Virgili s.a.s. di Virgili Gianni & C.
L’intervento è finanziato tramite l’ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione post sisma del Centro Italia 2016. La fine dei lavori è prevista per il mese di dicembre 2024.
L’Azienda sanitaria maceratese ha salutato il dottor Maurizio Pincherle, direttore dal 2017 della Uoc di Neuropsichiatria Infantile, dopo il Salesi unica struttura complessa a livello territoriale nella Regione Marche, che nel 2007 ha anche ottenuto l’accreditamento regionale del centro di diagnosi per Adhd.
Laureatosi all’Università di Bologna nell’89, ha lavorato dapprima all’Anffas di Macerata, poi nel 1999 come giudice onorario della Corte d’Appello del Tribunale per i Minorenni di Ancona ed è stato anche docente a contratto all’Università di Macerata.
All’interno della sua Struttura Complessa ha collaborato costantemente con la dottoressa Rosalba Zannini, dirigente del Consultorio e con la dotteressa Alessandra Amadi, dirigente delle Umee, che hanno fatto parte integrante della propria Equipé.
Il dottor Pincherle si è interessato non soltanto dei disturbi del neurosviluppo, quali disattenzione e iperattività, causati spesso dall’uso eccessivo e prematuro di smartphone e tablet nei primi anni di vita, ma anche di promozione della salute.
Nel 2018 è tra i docenti della Siem di Macerata dimostrando interesse anche per la musicoterapia e nel 2022, in collaborazione con la Direzione generale, si è fatto promotore dell’attuazione del progetto “Osteopatia nei Consultori ”.
“La direzione generale dell’Ast ringrzia il dottor Pincherle per la competenza, professionalità e impegno dimostrati nella sua attività rivolta al paziente vulnerabile e al suo contesto familiare” - dichiara il direttore Marco Ricci - .
Nella suggestiva cornice del centro storico di Macerata, tra le luci e i colori delle festività natalizie, si è tenuta ieri sera, 21 dicembre, la tradizionale cena degli auguri di Natale dello Staff Studi Dentistici Galeotti. Un momento di convivialità e di condivisione, che ha visto protagonisti il dottor Franco Galeotti e il dottor Renato Galeotti, titolari dello studio, insieme alle loro assistenti Cristina, Erika, Diletta, Debora ed Ana, e ai preziosi collaboratori il dottor Giuseppe Nigro, la dottoressa Lucia Silvi, il dottor Samuele Pergami,la dottoressa Federica Ciccale’ e il dottor Jonathan Storoni.
La cena si è svolta al ristorante Di Gusto, un locale elegante e raffinato, che ha saputo deliziare i palati con le sue specialità culinarie, tra cui spiccano i piatti tipici della tradizione marchigiana. Il clima è stato quello di una grande famiglia, che ha festeggiato insieme i successi raggiunti nel corso dell’anno e si è augurata di continuare a crescere per quello a venire. Tra brindisi, sorrisi e scherzi, la serata è trascorsa in allegria e in armonia, dimostrando la forte coesione e la passione che animano lo staff Studi Dentistici Galeotti.
A immortalare la bella serata gli scatti di Guido Picchio.
Trasporta 165 suini dal Belgio privi di abbeveraggio: scatta la maxi sanzione. Il 20 dicembre scorso, in occasione di un servizio “Alto impatto” effettuato dal Compartimento polizia stradale Marche lungo l’autostrada A14 direzione nord e sud, sono stati controllati 19 veicoli ed accertate 20 violazioni alle normative comunitarie di settore per un importo complessivo di 22.000 euro.
In uno dei controlli effettuati nel corso dell’attività, all’altezza del casello di Civitanova Marche, una pattuglia di Macerata ha intercettato un autoarticolato francese che trasportava 165 suini dal Belgio a Polignano a mare in Puglia.
A seguito dei primi controlli i poliziotti, riscontrando alcune discrepanze nella documentazione e nel carico, hanno sanzionato il conducente per la somma di circa 3000 euro per violazione delle norme sul trasporto di animali vivi e della normativa posta a tutela del benessere degli animali.
Gli agenti, infatti, con la collaborazione di due veterinari del Servizio Sanitario di Fermo intervenuti sul posto, hanno rilevato un’eccessiva densità di carico e la totale assenza di abbeveraggio che aveva provocato gravi sofferenze agli animali mai dissetati nel lungo tragitto.
Sempre nella stessa giornata i poliziotti hanno sanzionato anche un conducente italo-tedesco che, in violazione della normativa sul trasporto internazionale di cose, svolgeva l’attività di corriere privo delle prescritte autorizzazioni.
La friggitrice ad aria e il forno ventilato rappresentano due soluzioni innovative per una cucina più sana e consapevole. La friggitrice ad aria, con la sua tecnologia avanzata, promette cotture leggere e croccanti, utilizzando una minima quantità di olio. Questo elettrodomestico è diventato un must-have per chi cerca un'alternativa più salutare alla frittura tradizionale. D'altra parte, il forno ventilato, con la sua capacità di cuocere uniformemente su più livelli, rimane una scelta affidabile per una vasta gamma di ricette, dalla pasticceria ai piatti principali. La scelta tra questi due elettrodomestici dipende da vari fattori, tra cui lo stile di vita, le preferenze alimentari e la frequenza di utilizzo. In questa guida, esploreremo in dettaglio le caratteristiche di entrambi, fornendo una panoramica completa che ti aiuterà a fare una scelta informata.
Consumo Energetico: Analisi Comparativa
Il confronto tra il consumo energetico di una friggitrice ad aria e un forno ventilato è fondamentale per comprendere quale dei due si adatti meglio alle esigenze di una cucina eco-sostenibile. La friggitrice ad aria, con una potenza che varia tra 1,2 kW e 1,6 kW, può sembrare meno efficiente a prima vista. Tuttavia, la sua capacità di riscaldarsi rapidamente e di cuocere in tempi brevi la rende un'opzione energetica vantaggiosa. Questo aspetto è particolarmente importante in un'epoca in cui la sostenibilità e il risparmio energetico sono al centro delle preoccupazioni domestiche. D'altro canto, il forno ventilato, pur avendo una potenza simile, richiede più tempo per raggiungere la temperatura desiderata e per cuocere, il che può influire sul consumo complessivo di energia. In questa sezione, analizzeremo in dettaglio i consumi della friggitrice ad aria e del forno ventilato, considerando variabili come la durata della cottura e la frequenza di utilizzo, per fornire una visione chiara e obiettiva.
Versatilità e Capacità di Cottura
La versatilità e la capacità di cottura sono due aspetti cruciali nella scelta tra friggitrice ad aria e forno ventilato. La friggitrice ad aria, con la sua dimensione compatta, è ideale per cucine piccole o per chi non necessita di cuocere grandi quantità di cibo alla volta. È perfetta per preparare velocemente snack e piatti per piccoli nuclei familiari, mantenendo un gusto croccante e una consistenza piacevole. Al contrario, il forno ventilato si adatta meglio a famiglie numerose o a chi ama organizzare cene con amici, grazie alla sua capacità di cuocere più pietanze contemporaneamente. Questa sezione esplorerà in dettaglio le diverse capacità di cottura di entrambi gli elettrodomestici, evidenziando come possono adattarsi a diversi stili di vita e esigenze culinarie.
Impatto Ambientale e Salute
L'impatto ambientale e gli aspetti legati alla salute sono sempre più al centro delle scelte dei consumatori, specialmente quando si tratta di elettrodomestici da cucina. La friggitrice ad aria, riducendo significativamente l'uso di olio e i tempi di cottura, si posiziona come una scelta ecologica e salutare. Questo non solo contribuisce a una dieta più equilibrata, ma riduce anche l'impronta ecologica. Il forno ventilato, sebbene possa consumare più energia, offre la possibilità di preparare pasti sani e vari, cucinando diversi alimenti in modo uniforme. In questa sezione, discuteremo come entrambi gli elettrodomestici possano influenzare la salute e l'ambiente, fornendo consigli su come utilizzarli nel modo più sostenibile possibile.
Manutenzione e Facilità d'Uso
La manutenzione e la facilità d'uso sono fattori determinanti nella scelta di un elettrodomestico. La friggitrice ad aria, con il suo design intuitivo e il cestello estraibile, è semplice da pulire e da utilizzare, rendendola un'opzione pratica per la vita quotidiana. Il forno ventilato, sebbene richieda una pulizia più approfondita, offre una maggiore flessibilità in termini di cottura e può essere un prezioso alleato in cucina per chi ama sperimentare con ricette più complesse. In questa sezione, esamineremo i diversi aspetti legati alla manutenzione e all'uso quotidiano di questi due elettrodomestici, offrendo consigli pratici per sfruttarne al meglio le potenzialità.
La scelta tra friggitrice ad aria e forno ventilato non è solo una questione di gusto personale, ma riflette uno stile di vita e un approccio alla cucina. Che tu sia un appassionato di cucina veloce e salutare o un amante delle grandi cene in famiglia, la decisione dipenderà dalle tue esigenze specifiche. Ricorda, la magia in cucina avviene quando l'elettrodomestico si adatta perfettamente alle tue abitudini, trasformando ogni pasto in un'esperienza unica e soddisfacente.
Choc a Civitanova Marche. Un giovane è stato soccorso in casa per delle ferite di coltello alla gola. Il fatto è avvenuto in un appartamento in via Trieste nella mattinata di oggi.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno deciso per il trasferimento in eliambulanza all'ospedale di Torrette ad Ancona. Le sue condizioni sono gravi.
Indagini in corso su quanto accaduto da parte dei carabinieri, da una prima ricostruzione si tratterebbe di un gesto volontario.
Nella seduta consiliare prenatalizia era all’ordine del giorno la discussione del bilancio di previsione. Il gruppo consiliare San Ginesio Comunità Condivisa ha deciso di abbandonare l’aula prima della discussione dello stesso “in quanto – spiegano - i tempi di convocazione e gli allegati ricevuti, non erano sufficienti a permetterne lo svolgimento”.
“Nei giorni precedenti all’Assise, a nulla sono valsi i tentativi di richiesta degli allegati analitici delle proposte di spesa e di entrate, indispensabili per una corretta valutazione del bilancio preventivo e per proporre eventuali emendamenti; allegati che dovrebbero, secondo il regolamento di contabilità in vigore presso il Comune di San Ginesio, essere consegnati insieme a tutta la documentazione almeno 7 giorni prima della discussione; una eventuale consegna tardiva, con quale eravamo addirittura propensi a sorvolare sulla notevole riduzione dei giorni garantiti dal regolamento per effettuare gli emendamenti”, dichiara il capogruppo Nicola Ferranti.
“Prima della discussione del punto riguardante l’approvazione del bilancio di previsione - spiega Ferranti - ho posto la questione pregiudiziale, che è stata poi respinta dalla maggioranza, richiamando la violazione degli articoli per le tempistiche di convocazione e per la non consegna degli allegati adeguati".
“Di fronte all’ennesima mancanza di rispetto verso il Consiglio comunale e verso tutti i consiglieri che lo compongono, abbiamo deciso di non prendere parte alla discussione e abbandonare l’aula. La decisione di abbandonare l’aula è stata maturata solo dopo aver tentato con ogni mezzo di ottenere un dialogo con la maggioranza, dalla richiesta di incontri, alla richiesta di integrazioni; tutti tentativi che hanno ricevuto parere negativo da parte del sindaco e dell’amministrazione”.
“Cosa intenda il sindaco per voglia di collaborare proprio non ci è comprensibile. A nostro avviso la voglia di collaborare per una minoranza risiede nella puntualità, nell’arricchire il consiglio di diversità di opinione e di visione, nel fornire il miglior aiuto possibile all’amministrazione, pur rimanendo in opposizione. Non si tratta di un’omologazione cieca né di un cieco atto di fede su quanto propone la maggioranza", conclude Ferranti-. "Si deve poter decidere e votare avendo tutti gli elementi per farlo responsabilmente, si deve poter discutere dei problemi con un confronto reale e rispettoso delle posizioni altrui”.
“È stato un anno durissimo. Per il 2024 siamo molto preoccupati: c’è lavoro povero, tanta precarietà e stipendi al lumicino. Dobbiamo rimboccarci tutti le maniche e cambiare il passo, la Regione scenda in campo per attuare vere politiche di sviluppo e del lavoro”. È quanto sostiene Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche tracciando un bilancio di fine anno.
Dice Santarelli: “L'occupazione nel III trimestre 2023 indicherebbe un aumento di 20.000 unità di occupati ma, in realtà, aumenta l'occupazione, in gran parte, proprio in quei settori fortemente caratterizzati da contratti precari, mal retribuiti e di breve periodo”. Ecco, dunque, che crescono “di 8mila unità nelle costruzioni per effetto Bonus 110, e Ricostruzione post-sisma, e aumenta di 14mila nei servizi, terziario e commercio e agricoltura. Diminuisce, invece, l'occupazione nel comparto industriale manifatturiero, la parte cioè più consolidata dell'economia locale: si scende di 2000 unità e aumenta il ricorso alla Cig che inizia a correre negli ultimi mesi sopra i livelli pre-covid”.
Sono tutti segnali, secondo il segretario Cgil Marche, “che produrranno, nei prossimi mesi, una caduta del Pil regionale. Una quota che la stessa Regione Marche, nel Defr, fissa al 0,3%, cioè prossimo alla recessione”.
Le responsabilità? Sottolinea Santarelli: “Il combinato disposto tra le inesistenti politiche attuate dalla Giunta Acquaroli e gli effetti dei tagli attuati dal Governo centrale si stanno già facendo sentire. Anche se l'inflazione è in fase di contenimento, il 2023 è stato un anno durissimo e l'aumento indiscriminato di prezzi e tariffe ha falcidiato salari e pensioni dei marchigiani, che hanno tra l'alto livelli retributivi e di pensione tra i più bassi d'Italia”.
Non solo: ora c’è l’export che viaggia in picchiata. “Anche questi dati – fa sapere il segretario – annunciano tempesta: l'ultima rilevazione Istat, nel periodo gennaio-settembre, registra un - 9,2% complessivo”. In particolare, c’è un crollo dettato dalla farmaceutica ma anche depurando il dato da questo settore si registra un - 3,2% molto preoccupante, dettato da un calo consistente del settore metalmeccanico e gomma plastica. La tenuta dei settori della moda e del mobile è sostenuta dall'export verso i mercati asiatici e nello specifico della Cina.
“Anche da questo punto di vista – dice Santarelli - desta sconcerto il silenzio della Giunta e delle associazioni datoriali sull'uscita dell'Italia dalla "via della seta". E ancora: “Assistiamo al gioco delle tre carte da parte del Governo Meloni e della Giunta Acquaroli ,che annunciano piani faraonici di rilancio infrastrutturale attraverso i fondi coesione e non riescono a spiegare come la revisione del Pnrr impatterà sui Comuni marchigiani rispetto ai progetti avviati. Intanto la legge di bilancio taglia agli enti locali oltre 300 milioni, come denunciato dal presidente nazionale Anci, De Caro: a proposito, ma il nuovo presidente Anci Marche, Fioravanti, non ha nulla da dire?”.
Nel frattempo, chiude Santarelli, “ la legge di bilancio regionale dovrà affrontare i tagli del Governo Meloni che si aggirano sui 105 milioni, che vanno sommati al definanziamento del fondo sanitario nazionale che si trasformerà in ulteriori tagli a una sanità locale già martoriata dalle politiche di Saltamartini e Acquaroli”. Nel Defr, “si conferma il Piano socio sanitario approvato qualche mese fa ma non si stanziano risorse per realizzarlo, a partire da quelle per le liste di attesa. Manca, poi, una politica industriale, siamo tagliati fuori dalle principali direttrici di sviluppo e non ci sono progetti di rafforzamento dell'alta velocità sul versante ferroviario adriatico, così come è stato definanziato l'unico investimento previsto sulla Orte-Falconara. E’ giunto il tempo di una valutazione dell’impatto delle politiche pubbliche e delle ingenti risorse Ue e nazionali sull’economia reale”.
L’assessorato ai Servizi sociali del Comune di Macerata ha emesso un avviso pubblico inerente alla prosecuzione e alla gestione del servizio orti per anziani e scolastici nell’appezzamento di terreno già esistente in contrada Fontezucca. Orti, luoghi per socializzare
“Quello degli orti per anziani è un progetto che dimostra l’impegno dell’Amministrazione comunale nei confronti della terza età dettato dalla necessità di favorire la socializzazione e l’aggregazione di queste persone che spesso vivono in solitudine e aiutarle a rompere l’isolamento che alcune volte si crea attorno a loro" – interviene il vice sindaco e assessore alle Politiche sociali Francesca D’Alessandro -.
"Gli orti come un luogo ideale per intrecciare scambi con la comunità ma anche con la natura e l’ambiente e per svolgere, se vogliamo, anche un minimo di attività fisica. Si tratta di un’iniziativa che aiuta a mantenere attivi il fisico e le abilità cognitive, condizioni necessari per trascorre il periodo della terza età all’insegna del benessere. Importanti anche gli orti scolastici che fanno crescere belle relazioni tra bambini e adulti e aprono un percorso virtuoso verso una cultura consapevole e responsabile che riguarda la coltivazione di piante e aiuta nella comprensione dei principi base dell’ecologia”.
A chi è rivolto l’avviso
L’avviso è rivolto a tutti gli entri del Terzo settore in possesso dei requisiti per contrarre con la Pubblica Amministrazione, che non abbiano debiti con l’Amministrazione comunale, iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS ) e che abbiano nella propria finalità costitutiva la promozione di attività di aggregazione e socializzazione per la terza età.
Il Comune di Macerata intende sovvenzionare per il triennio 2024/2026 l’attività dell’associazione che presenti adeguate proposte progettuali in merito all’organizzazione del servizio di gestione e manutenzione ordinaria degli orti presenti a Fontezucca.
La domanda di partecipazione all’avviso, firmata dal legale rappresentante dell’associazione, corredata dal materiale richiesto, va presentata al Servizio Welfare, Cultura e Risorse Umane entro le ore 12 del prossimo 27 dicembre tramite PEC all’indirizzo comune.macerata@legalmail.it .
Strage nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, la Procura di Ancona ha chiesto un totale di quasi mezzo secolo di condanne per i nove imputati, oltre alla società Magic Srl, nel processo bis sulla contestata carenza di sicurezza del locale e le procedure di rilascio della licenza per pubblico spettacolo.
Nella discoteca morirono cinque minorenni e una mamma di 39 anni la notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 Nella sala al piano terra venne spruzzato peperoncino per rubare collanine (per i fatti c'è stata una precedente condanna per la cosiddetta banda dello spray composta da ventenni del Modenese) che generò la calca.
Le vacanze estive sono una buona occasione per riscoprire il piacere dei giochi da tavolo. Chi ama le sfide e anche un po’ di sana competitività, può scegliere di dedicare qualche ora ai giochi di strategia, che piacciono sia ai grandi che ai bambini, con il vantaggio che oltre che divertire allenano la mente. I giochi di strategia, infatti, mettono alla prova le capacità decisionali. Ogni scelta fatta può portare alla vittoria o alla sconfitta. Inoltre, fanno emergere il proprio lato agonistico, permettono di allenare il pensiero critico e la capacità di pianificazione.
I giochi da tavolo rappresentano il modo ideale per tenere i più piccoli lontani da tablet e smartphone, trascorrere del tempo di qualità insieme e perché no, far divertire anche genitori e nonni. Scopriamo, o riscopriamo, alcuni giochi ideali per intrattenere, divertire e allenare la mente.
Scacchi e Risiko, la guerra pacifica sul tavolo
Presente in tantissime case, probabilmente a prendere polvere su qualche scaffale, gli scacchi sono uno dei migliori giochi da tavolo di strategia, ideale se si è solo in due. Uno dei vantaggi di questo gioco è il fatto che può essere insegnato a qualsiasi età, anche ai bimbi di quattro anni. Chi non ha mai imparato, non deve preoccuparsi, c’è sempre tempo per cominciare a muovere i pezzi sulla scacchiera e portare avanti il proprio combattimento.
Il Risiko è un classico gioco da tavolo di strategia, prodotto da Hasbro Gaming, che combina diplomazia e conquista. Questo tabellone, creato nel 1954, adatto ai bambini da 10 anni in su, richiede l'implementazione di tattiche militari e strategiche per acquisire territori e formare le alleanze che possono determinare la conquista del mondo. Ma oltre alla strategia, in questo gioco conta anche un po’ di fortuna, poiché sono i dadi a determinare se si vince o si perde una battaglia.
Un parallelo può essere fatto con il poker, che richiede lo stesso mix di abilità e fortuna. Anche questo gioco di carte rientra tra quelli di strategia, utili a passare il tempo in famiglia. Basta anche giocare a poker con soldi finti, per capire che bisogna mettere a frutto, oltre alle tattiche personali, la capacità di interpretare i comportamenti degli altri giocatori. Chi poi voglia sperimentare altri giochi di cart, può farlo sui siti di gioco legali e sicuri disponibili online.
Percorsi ferroviari, compravendite immobiliari e labirinti
Non diffusissimo in Italia, ma popolare in certe fasce d’età nella versione da giocare online in remoto, Ticket to Ride richiede di applicare la strategia alla costruzione di reti ferroviarie. Questo gioco è divertente per tutta la famiglia e permette di tenere in allenamento il cervello. Infatti serve molta capacità di pianificazione per costruire i percorsi. Adatto ai bambini da 8 anni in su, è proposto in numerose edizioni con diverse mappe.
Un altro classico intramontabile è il Monopoly. Anche questo gioco da tavolo ci accompagna da generazioni. Creato nel 1933, è arrivato in Italia nel 1936, e combina pensiero strategico e fortuna. Lo scopo del gioco è quello di acquistare e scambiare proprietà, facendosi pagare dagli altri giocatori. Portare a termine una partita nelle versioni classiche del gioco, tra giri del tabellone, soste in prigione e aste, richiede qualche ora, dunque è la scelta ideale per trascorrere un pomeriggio in casa. Adatto ai bambini da 8 anni in su, è proposto in innumerevoli varianti, anche per i più piccini.
In vendita in tantissime versioni, anche con personaggi popolari come Mario Bros e compagni, o i supereroi Marvel, il Labirinto Magico o Labyrinth di Ravensburger è un gioco da tavolo dalle regole semplicissime, ma che impegna la mente. Adatto ai bambini da 7 anni in su, richiede di utilizzare delle tessere per creare i varchi necessari al raggiungimento degli obiettivi e, al tempo stesso, impedire agli avversari di fare lo stesso. Un gioco divertente con partite che non richiedono troppo tempo.
Non sbaglia la Halley Matelica sul campo del Pescara Basket, dove arriva la sesta vittoria consecutiva e la conferma della leadership solitaria in classifica. Ma che fatica per Provvidenza e compagni al PalaElettra, in una partita tutt’altro che spettacolare, nella quale i padroni di casa danno battaglia per tre quarti e mezzo, mollando la presa soltanto nel rush finale.
Eppure la Vigor (ancora con Ciampaglia ai box) sembrava poter andare via già dai primi minuti, nei quali i biancorossi prendono subito il comando delle operazioni. Un super Ranitovic (11 punti nel solo primo quarto) tiene i biancoblu sempre in scia, la Halley tocca ripetutamente il +8 nei primi 10’, ma non riesce mai davvero a scrollarsi di dosso i combattivi ragazzi di coach Cinquegrana, che anzi, dopo essere scesi a -10 (27-37) accendono i reattori e con tre triple in rapida successione disfano il vantaggio costruito dai matelicesi (41-41 al 18’). Solo una bomba di Riccio tiene la Vigor avanti, seppur di misura, a metà gara (41-44).
L’equilibrio ritrovato resta sostanziale nel terzo quarto, nel quale Pescara mette per la prima volta il naso avanti (52-50 al 26’) e la Halley sbatte sulla fisicità della formazione di casa collezionando errori e palle perse. Le due squadre proseguono a braccetto tenendo ritmi e intensità ai massimi, ma peccando spesso di lucidità. Capitanelli spaventa i biancorossi firmando dall’arco dei 6,75 il +3 Pescara a 4’ dalla sirena (65-62), ma è l’ultimo acuto dei padroni di casa: Mazzotti e Riccio ricacciano indietro i biancoblu lanciando un parziale di 0-12 sigillato dai liberi di Mariani.
Pericolo scampato e Natale da capolista per la Halley, che ora può tirare il fiato, staccare la testa per qualche giorno e poi tornare in campo per preparare un inizio d’anno che sarà da brividi: ad attendere, infatti, il big match del 7 gennaio, a Castelraimondo, contro il Bramante Pesaro seconda della classe, ma reduce da due sconfitte in fila, compresa quella sorprendente di questa sera in casa contro il fanalino di coda Ancona. Una partita che peserà tantissimo sul prosieguo del cammino vigorino.
Questo il commento di coach Trullo a fine partita: «Probabilmente a livello di prestazione abbiamo giocato la peggior partita dell’anno, specie se la paragoniamo a quella brillante che avevamo fatto due settimane fa sempre in trasferta a Teramo. Eravamo scarichi mentalmente, ci siamo innervositi sui tanti errori che abbiamo fatto anche su tiri comodi sotto canestro, tiri che se segnati potevano permetterci di allungare. Fortunatamente negli ultimi 5’ siamo riusciti a raddrizzarla, ma, vedendo anche cosa accade nelle altre partite, è chiaro che non ci si può permettere questi cali perché poi rischi di perdere. Di positivo ci portiamo a casa la vittoria, ma certamente questa pausa natalizia arriva al momento giusto: abbiamo bisogno di ricaricarci di testa e di recuperare a livello fisico, perché senza Verri e con Ciampaglia ancora fermo le rotazioni sono cortissime, specie nei lunghi. A gennaio ci aspettano diversi scontri diretti, è importante ora recuperare e farci trovare pronti per quelle sfide che saranno determinanti per il nostro cammino».
PESCARA BASKET-HALLEY MATELICA 65-74
PESCARA: Matera 8, Stefanov 2, Ranitovic 21, Latorre, Jokanovic 4, Del Prete 13, Capitanelli 12, Serrapica ne, Kamate 4, Cicchetti, Di Battista 1. All.: Cinquegrana.
MATELICA: Provvidenza 6, Mentonelli 3, Carone, Mazzotti 6, Ciampaglia ne, Porcarelli ne, Riccio 24, Mariani 21, Sulina 5, Musci 9. All.: Trullo.
ARBITRI: Menicali, Martini.
PARZIALI: 21-26, 20-18, 16-15, 8-15.
Il musical natalizio per tutta la famiglia Bentornato Babbo Natale sta per arrivare al teatro Rossini di Civitanova. L’appuntamento è in programma mercoledì 27 dicembre alle ore 17, con uno spettacolo che farà immergere grandi e piccini nello spirito delle feste.
Il musical è della Fondazione Aida e viene proposto (in collaborazione con Eclissi Eventi) all’interno del cartellone invernale promosso da Comune e Azienda dei Teatri.
Dopo il successo di Buon Natale, Babbo Natale, che in otto anni ha viaggiato in molti teatri italiani ed è stato visto da migliaia di bambini e bambine e dalle loro famiglie, ecco che ritornano i personaggi della serie: ci saranno Babbo Natale e la Befana, innanzitutto, ma anche gli aiutanti folletti Ortica e Castagna, e pure Chiara e Federico, i due bambini che avevano aiutato il vecchio dalla barba bianca a uscire dal camino. E, naturalmente non mancherà anche Mago Bisesto che, diventato buono, è ora stretto collaboratore della Befana..
Il musical si aprirà con un nuovo problema per Babbo Natale, il quale non vuole saperne di partire per la consueta distribuzione dei doni. Con tutte le distrazioni che ci sono in ogni angolo, con gli spot pubblicitari e tutti i finti Babbo Natale che girano, i bambini e le bambine non credono più alla Magia del Natale e non aspettano più con la gioia nel cuore i doni che lui porta. Ecco allora che i nostri amici folletti Ortica e Castagna, assieme a Chiara e Federico, partiranno per un’altra avventura con l’intento preciso di aiutare il magico vecchio e salvare ancora una volta il Natale.
I biglietti sono online sul sito di ciaotickets e nei punti vendita del circuito. Inoltre sarà possibile acquistare i biglietti alla biglietteria dei Teatri, aperta: venerdì 22 dicembre (10-12 al teatro Annibal Caro; 17.30-19.30 al teatro Rossini); sabato 23 dicembre (10-12 Rossini); lunedì 25 dicembre (17.30-19.30 Rossini); martedì 26 dicembre (17.30-19.30 Rossini); mercoledì 27 dicembre (15-17.30 Rossini).
La Cucine Lube Civitanova cala il poker di vittorie nella Pool E di CEV Champions League. Nel 1° turno di ritorno, tra le mura amiche dell’Eurosuole Forum, i biancorossi battono ancora i cechi del VK Lvi Praha in tre set (25-20, 25-23, 25-23) e conquistano la qualificazione ai Quarti di finale con il primo posto matematico nel raggruppamento a due giornate dal termine della Fase a Gironi.
La formazione marchigiana, guidata con brio da De Cecco. deve sudarsi il bottino, soprattutto negli ultimi due parziali, in cui si rivelano importanti gli innesti di Anzani e Bottolo, quest’ultimo in grado di impartire un cambio di ritmo al punto da prendersi il titolo di MVP. A chiudere da top scorer è il solito Lagumdzija (15 punti), prolifico come Yant (13 punti), altrettanto fondamentale per la vittoria. Sul fronte degli ospiti nessuno raggiunge la doppia cifra, ma il palleggiatore Janouch orchestra bene i suoi uomini.
Nel primo set, vinto 25-20 senza patemi, la Lube eccelle in attacco, con Lagumdzija (6 punti) e Yant (5) incisivi e Chinenyeze (3 su 3) sempre utile. Tanti brividi nel secondo parziale vinto 25-23, con i padroni di casa che soffrono in ricezione (8-14). In corsa entrano Anzani e Bottolo. Quest’ultimo si distingue in al servizio e in attacco (5 su 5 come Yant che firma aggancio e sorpasso per il 18-17), ma la vittoria arriva anche con i 6 sigilli di Lagumdzija e un attacco di squadra che si aggira sul 57%. Nel terzo set i biancorossi controlla con il minimo sforzo fino alla rimonta praghese (20-20). Poi la qualità di Lagumdzija al servizio illude tutti (23-20). Arriva una seconda rimonta (23-23). Nel finale due acuti biancorossi piegano gli uomini di Barrial (25-23).
Martedì 9 gennaio (ore 17 italiane) la Lube sarà di scena in Romania contro i padroni di casa del C.S. Arcada Galati per la seconda giornata di ritorno del raggruppamento.
Cucinieri in campo con De Cecco al palleggio e Lagumdzija opposto, Diamantini e Chinenyeze al centro, Nikolov e Yant laterali, Balaso libero. Cechi schierati con Janouch in cabina di regia e Schouten opposto, centrali Crer e Mc Carthy in posto 4 Mazorra e Madsen, libero Monik.
La partita
La serata si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime cadute nell’attentato odierno all’Università Charles di Praga. Impatto positivo dei biancorossi con un buon servizio (ace di De Cecco) e subito avanti 7-4 dopo il diagonale di Lagumdzija. Manovre fluide e tanta pressione della Lube con Yant che attacca con l’83% di efficacia (5 punti nel parziale). La formazione marchigiana allunga sul 12-7 dopo l’errore degli ospiti, per poi volare sul 15-8 con il muro di Lagumdzija (6 punti nel set), che impone a coach Barrial il secondo time out ravvicinato. Sul più bello la formazione ceca reagisce (17-15), ma Civitanova riprende a macinare gioco (20-15) e chiude i giochi alla terza palla set con il primo tempi di Chinenyeze (25-20).
Nel secondo set il VK Lvi Praha parte forte al servizio (4-7) e Blengini inserisce Bottolo per Nikolov come nel girone di andata a Praga. Su ace di Madsen arriva il punto del +4 per gli ospiti (6-10). Il gioco degli ospiti cresce in tutti i fondamentali (8-14). In corsa si vede Anzani. Anche Civitanova alza il livello e dimezza il divario dopo l’ace del nuovo entrato Motzo (12-15) per poi trovare il sorpasso con Yant, autore di un diagonale a segno, un mani out e un bolide non contenuto, inframezzati dall’attacco out di Madsen (18-17). Protagonista anche Bottolo che non molla il servizio e firma pure il 19-17. Civitanova allunga sul in battuta di Anzani (21-18). La buona stella biancorossa frutta anche un punto su una difesa di Balaso (23-20). Lagumdzija chiude i conti alla terza palla set (25-23).
Nel terzo set resta in campo Bottolo. Le schermaglie vivono il primo strappo di marca Lube con l’attacco del +3 confezionato da Yant (11-8). Praga non ci sta e accorcia con un attacco e un ace (11-10) per poi impattare a muro con Crer (12-12). Civitanova ci riprova e chiude un filotto con l’ace di Lagumdzija (15-12). Gli avversari hanno il merito di non alzare bandiera bianca e si rifanno sotto con Madsen (18-17). Capitan De Cecco sfrutta anche le vie centrali per un ispirato Chinenyeze (20-18), ma i cechi pareggiano su una chiamata discussa del primo arbitro (20-20). Nel momento della verità la battuta di Lagumdzija mette in difficoltà gli ospiti e Civitanova vola sul 23-20 sfruttando gli attacchi forzati del VK Lvi Praha. Gli ospiti trovano un secondo aggancio (23-23), poi Anzani sigla il 24-23, Bottolo l’ace della vittoria (25-23).
Tabellino
Cucine Lube CIVITANOVA - VK Lvi PRAHA 3-0 (25-20, 25-23, 25-23)
Cucine Lube Civitanova: Chinenyeze 8, Motzo 1, Balaso (L), Lagumdzija 15, Nikolov 3, Diamantini, De Cecco 2, Anzani 3, Bottolo 8, Yant Herrera 13. Non entrati: Thelle, Bisotto, Zaytsev, Larizza. All. Blengini Gianlorenzo.
VK Lvi PRAHA: Estrada Mazorra 7, Cech, Vodicka 2, Monik (L), Schouten 4, Mc Carthy 9, Thiel, Crer 9, Kollator 7, Janouch, Madsen 9. Non entrati: Krca, Tibitanzl. All. Barrial
ARBITRI: Mokry (SVK), Ewald (GER)
Durata set: 29’, 28’, 29’. Totale: 1h 26’.
NOTE: Civitanova: battute sbagliate 12, ace 5, muri 3, attacco 56%, ricezione 48% (27% perfette). Praha: battute sbagliate 12, ace 7, muri 6, attacco 46%, ricezione 56% (28% perfette). Spettatori: 1.627. MVP: Bottolo.
Un ragazzino di 11 anni vede il padre picchiare la madre e chiama il 112 con il cellulare ad Ancona: "Venite per favore". Dopo il caso della bambina di 7 anni, che venerdì scorso aveva contattato il numero unico di emergenza per chiedere aiuto per la mamma, picchiata dal marito, ieri sera un altro minorenne ha inoltrato una segnalazione analoga nel capoluogo dorico.
In casa, nel quartiere del Piano San Lazzaro, sono arrivati subito i carabinieri della stazione principale e hanno arrestato l'uomo, un 50enne italiano.
Ora si trova nel carcere anconetano di Montacuto per l'accusa di maltrattamenti in famiglia. La donna, di nazionalità straniera, lo aveva già denunciato nei mesi scorsi e, per i fatti da lei riferiti, doveva essere sentito in questi giorni dal pubblico ministero titolare del fascicolo d'indagine. Nelle prossime ore verrà fissata la convalida d'arresto.
"La Provincia ha sempre lavorato in silenzio per dare agli studenti di Recanati la migliore soluzione possibile, senza spreco di soldi pubblici". Il presidente provinciale Sandro Parcaroli e la consigliera delegata all'edilizia scolastica Laura Sestili intervengono per spiegare alcuni spostamenti che interesseranno le scuole superiori recanatesi dal prossimo anno.
"Come avevamo già detto più volte nelle scorse settimane, da gennaio le cinque classi del liceo 'Leopardi', trasferite temporaneamente per carenza di spazi da Palazzo Venieri alla scuola media 'Patrizi', saranno sistemate al vicino Iis 'Bonifazi'. La Provincia ha incontrato le dirigenti scolastiche dei due istituti e concordato lo spostamento, dopo un sopralluogo effettuato a novembre a cui hanno partecipato anche il sindaco Antonio Bravi e i tecnici comunali. Le cinque classi rimarranno al 'Bonifazi' fino al termine del corrente anno scolastico".
Da luglio 2024, invece, nell’immobile dell'ex Monastero dovranno partire gli interventi di miglioramento sismico e si valuterà con la ditta aggiudicataria dei lavori, il cui nominativo non si avrà prima di aprile, la possibilità di una cantierizzazione per blocchi.
"Per il prossimo anno scolastico 2024-2025, quindi, l'Iis 'Bonifazi' sarà trasferito nell’immobile in via Rodolfo Buschi, zona industriale Squartabue, dove il Comune di Recanati aveva già effettuato, nel 2020, dei lavori di adeguamento funzionale ad uso scolastico ai fini della prevenzione incendi - continuano Parcaroli e Sestili -. La superficie complessiva (oltre 1.600 mq) è in grado di ospitare tutto l'Iis Bonifazi e la sua palestra ma, seppur capiente, non le cinque classi del liceo che, tra l'altro, rimarrebbero troppo lontane dalla sede principale del centro. Per quest’ultime, quindi, si è preferito la soluzione dell'ex Monastero".
Il presidente e la consigliera spiegano anche perché è stato scartato l’immobile, visionato in un primo momento, dell'ex Agenzia delle Entrate. "Gli spazi non sarebbero sufficienti né per accogliere le classi del liceo, né eventualmente tutto il Bonifazi - spiegano gli amministratori -, senza considerare che la Provincia avrebbe dovuto pagare un affitto di oltre 120mila euro l’anno, fondi di cui l’Ente non dispone. La soluzione di Squartabue, invece, risulta essere idonea e immediatamente disponibile. La scelta di assumere la locazione per l'istituto 'Bonifazi', anziché per parte del liceo Leopardi, inoltre, troverebbe copertura per l’affitto nei finanziamenti stanziati dall’Ufficio Ricostruzione per il miglioramento sismico del fabbricato ex Monastero che, nel bilancio provinciale, provinciale, risultano già previsti".
L’Azienda sanitaria maceratese ha provveduto a stabilizzare i precari della sanità e del Comparto, un cospicuo gruppo di professionisti che già lavoravano da tempo su posto vacante, assumendo inoltre varie figure professionali per garantire l’erogazione dei Lea e dell’assistenza.
La stabilizzazione ha riguardato quattro dirigenti della Sanità per il profilo sanitario, mentre per il Comparto si tratta di 128 figure professionali, tra sanitari e amministrativi.
“Sono felice di aver avuto la possibilità di stabilizzare un numero così importante di dipendenti, che nel corso del tempo hanno dimostrato competenze e entusiasmo nel lavoro- dichiara il direttore generale Marco Ricci-. L’Ast di Macerata con la stabilizzazione ha valorizzato un capitale umano prezioso dalle notevoli professionalità acquisite in questi anni: i precari assunti a tempo indeterminato sono garanzia di futuro per la nostra Azienda”.
“Assunzioni e stabilizzazioni non solo garantiscono assistenza e servizi ai cittadini -sottolinea il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – ma consentono anche al personale sanitario che ha acquisito nel tempo capacità, di svolgere l’attività con maggiore tranquillità e garanzie per il futuro”.
Dalla graduatoria dell’Avviso pubblico espletato in forma consorziata tra le Ast di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno sono stati assunti a tempo determinato anche nove assistenti amministrativi, al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività istituzionali a seguito della cessazione di personale per turnover nel corso degli anni, e coprendo i posti rimasti vacanti nel Piano occupazionale.
Mentre per assicurare il regolare svolgimento dei turni di lavoro, la continuità nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e garantire il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, sono stati prorogati numerosi contratti di lavoro a tempo determinato del personale del comparto, che giungevano a scadenza nel mese di dicembre. Le proroghe rientrano nella programmazione economica del fabbisogno triennale del personale 2023-2025, di cui al relativo Piao.
Per quanto riguarda il personale sanitario e socio-sanitario si tratta di 44 infermieri, un educatore professionale, un fisioterapista, un logopedista, un’ostetrica e 5 operatori sociosanitari, mentre per il personale amministrativo e tecnico la proroga riguarda 11 coadiutori amministrativi e 25 operatori tecnici. A tempo indeterminato, infine, è stata assunta un’ostetrica.
Tempo di bilanci e sguardo al prossimo futuro all’Università di Macerata. Ieri, in occasione dello scambio di auguri con la comunità universitaria e cittadina, il rettore John Mc Court ha tracciato le traiettorie di sviluppo dell’Ateneo. “Abbiamo lavorato tanto, in un’ottica di condivisione e collaborazione, per tracciare la road map che ci guiderà nei prossimi anni”.
Per la prima volta dagli anni della pandemia, l’Ateneo registra un incremento incoraggiante nel numero di matricole, attualmente del 7%. “Dobbiamo far capire alle famiglie che una Università di dimensioni contenute assicura maggiore attenzione agli studenti e, allo stesso tempo, dobbiamo fermare l’esodo dei giovani fuori dalla regione Marche, dove fanno fatica a trovare un lavoro all’altezza della loro preparazione”.
In questo senso, Unimc è impegnata in molteplici progetti, da un social hub per dare evidenza alle attività di terza missione a un bando di prossima pubblicazione per incoraggiare l’imprenditorialità. Approvate due nuove spin off, “Gaia”, che ha l’obiettivo di fornire assistenza e supporto nello sviluppo di prodotti e di servizi basati su sistemi di intelligenza artificiale, e “Moda Metrics”, che utilizza tecnologie innovative per fornire servizi digitali alle aziende del settore moda, nonché il primo brevetto, il software “Disclosure applicabile in ambito forense. Aumentate anche le convenzioni e le attività svolte per conto terzi.
Accolta con soddisfazione la notizia del finanziamento da 14 milioni di euro per trasformare in uno studentato l’ex convento Corpus Domini, o delle “Monachette”, in via Armaroli. Ma suscita grande preoccupazione l’annuncio che la Giunta regionale taglierà 4 milioni di euro al budget dell’Erdis, l’Ente regionale per il diritto allo studio. “L’auspicio è che non si verifichi un conseguente taglio ai servizi”, rimarca il rettore Mc Court.
Per quanto riguarda la ricerca, il rettore ha ricordato il numero elevato di progetti di interesse nazionale, Prin, vinti da docenti e ricercatori Unimc: sono nove quelli che vedono l’Ateneo come coordinatore principale e altri 25 quelli che lo coinvolgono in collaborazioni con prestigiose realtà accademiche. “Ma dobbiamo puntare sui bandi Europei per il futuro che vedrà, temo, meno risorse nazionali a disposizione della ricerca”. In questo senso, è di grande importanza l’ingresso dell’Università di Macerata, unica tra gli atenei marchigiani, in un’Alleanza con altre sette università europee, per un finanziamento complessivo di quasi 13 milioni di euro tra tutti i partecipanti, poco meno di 1,3 milioni di euro per Macerata. Inoltre, saranno avviati percorsi formativi interni nell’ambito della progettazione europea.
Sul fronte del welfare, da segnalare la riqualificazione di spazi e biblioteche per gli studenti con la conclusione dei lavori alla Loggia del Grano e all’ex seminario in piazza Strambi, l’avvio dei lavori per i nuovi impianti sportivi a Santa Croce, la prossima firma, prevista a febbraio, per l’acquisto dell’ex sede della Banca di Italia. È stato approvato il primo Bilancio di genere e, dopo anni di blocco, sono state riattivate le progressioni verticali interne per il personale tecnico e amministrativo.
Nella giornata di ieri il rettore ha salutato con un brindisi le autorità civili e militari. Sono intervenuti l’assessore comunale ai rapporti con l’Università Katiuscia Cassetta, il viceprefetto vicario Emanuele D’Amico, il vicario del questore Rocco Carrozzo insieme alla dirigente della Digos Maria Nicoletta Pascucci, il presidente del Tribunale Paolo Vadalà, i comandanti provinciali dei carabinieri Nicola Candido e della guardia di finanza Ferdinando Falco, il comandante dei vigili del fuoco Mauro Caprarelli, il vicecomandante della polizia municipale Fabrizio Calamita. Incontro pomeridiano anche con i dirigenti scolastici o loro rappresentanti: Roberta Ciampechini per il Liceo scientifico Galilei, Angela Fiorillo per il Liceo Classico Linguistico, Roberto Gentili per l’Itis Divini di San Severino e Donato Romano per l’Istituto Filelfo di Tolentino.
"Parte da Matelica l’apertura dell’ambulatorio territoriale dell’Infermiere di vomunità, perché penso che Matelica sia una città tra le più belle delle Marche e noi abbiamo voluto dare un segnale di rinascita e di attenzione a questo Comune del cratere – ha dichiarato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini prendendo parte al taglio del nastro - con questa realtà che deve funzionare per dare un servizio di qualità ai cittadini".
"Noi abbiamo voluto la riforma sanitaria con la creazione delle Ast, ma ora parliamo della sanità di prossimità con gli ospedali di comunità come Matelica, e con le case di comunità, dove il cittadino deve trovare adeguata risposta ai suoi bisogni di salute”.
L’ambulatorio si rivolge ad una popolazione di 43.000 abitanti distribuiti tra 19 comuni di due distinte comunità montane. Conterà su 24 unità infermieristiche per le cure domiciliari con un rapporto popolazione/ infermiere in linea con il DM 77 del 2022.
“Questo ambulatorio che oggi inauguriamo funzionerà a pieno regime dal 15 gennaio, quando avremo a disposizione tutta l’attrezzatura sanitaria per erogare le prestazioni agli utenti – afferma il direttore Sanitario della AST Macerata Daniela Corsi- . Sarà un ambulatorio a libero accesso, a cui i cittadini si rivolgeranno presentando l’impegnativa del medico di Medicina Generale”.
Presenti il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il vicesindaco, l’assessore ai Servizi sociali e l’assessore allo Sport che si è anche sottoposto ad una prova per mostrare alcuni tra gli esami che saranno effettuati nell’ambulatorio, come la misura della glicemia e della pressione.
L’Infermiere di famiglia e comunità (IFeC) assicura l’assistenza infermieristica, collaborando con tutti i professionisti sanitari e sociali. Pnrr e il DM 77/2022 propongono l’implementazione di questa figura come elemento di integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, attraverso lo sviluppo di équipe multi-professionali che prendano in carico la persona a 360 gradi coinvolgendo i diversi attori locali (Azienda Sanitaria territoriale, Comuni e loro Unioni, professionisti, pazienti e loro caregiver, associazioni/organizzazioni del Terzo Settore, ecc.)
L’obiettivo è creare un servizio di prossimità, superando il paradigma di una sanità che eroga prestazioni e passando a un’ottica dove la comunità assiste e supporta il singolo. Ogni infermiere di comunità opererà in un territorio predefinito, collaborando con medici di famiglia, pediatri, medici di continuità assistenziale e tutte le figure professionali coinvolgibili nella presa in carico della persona, e utilizzando tutte le risorse presenti nel territorio di riferimento.
Si ipotizza un rapporto di 1 infermiere ogni 3000 abitanti, fisicamente presente nel territorio. L’IfeC diventerà una figura di riferimento per tutta la popolazione, ma soprattutto per le fragilità e le cronicità per favorirne la permanenza nel contesto di vita familiare e domestico: il target preferenziale sarà dunque la popolazione anziana con patologie croniche.
Il professor Massimo Sargolini, direttore della Scuola di Architettura e Design “E. Vittoria” dell’Università di Camerino, è stato tra i relatori del convegno “Ricostruire e riparare adattando ai cambiamenti climatici”, che si è tenuto nei giorni scorsi nel Padiglione Italia del COP 28 di Dubai, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
Il modello di ricostruzione dei territori dell’Appennino centrale colpiti dalla sequenza sismica avvenuta nel 2016 tra Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria è stato riconosciuto come una best practice che risponde alla sfida dello sviluppo sostenibile: per questo la Struttura Commissariale Sisma 2016 guidata ora dal Sen.
Guido Castelli ha organizzato l’incontro al quale ha preso parte anche il professor Sargolini nella sua veste di esperto della Struttura stessa. Era presente all’incontro anche il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.
Nel corso del suo intervento, il professor Sargolini ha sottolineato come “si stiano vivendo profonde trasformazioni ecologiche, sociali ed economiche che hanno stimolato lo sviluppo di nuove visioni strategiche, volte alla transizione verso la sostenibilità. I cambiamenti climatici sono non solo lo scenario ma anche gli attori di queste trasformazioni: sono fenomeni ciclici che non possiamo fermare, ma di cui possiamo ridurre la rapidità agendo su alcuni specifici fattori della trasformazione territoriale”.
“L’area del cratere sismico del Centro Italia – ha proseguito il professor Sargolini – dove la ricostruzione post sisma 2009 e 2016 rimette in gioco gli assetti organizzativi delle città e dei territori, è divenuto un caso studio per molte di queste ricerche. Nell’Appennino centrale si sta sviluppando dunque un grande laboratorio sperimentale, da replicare, con gli opportuni adattamenti, in altre situazioni in ambito nazionale ed europeo”.