Dopo la squalifica shock che aveva rimediato in seguito ai fatti di Massa Martana, l'Osimana aveva presentato ricorso al giudice sportivo, confidando in una riduzione della squalifica. Così è stato, con il giudice sportivo che ha dimezzato la squalifica dello Stadio Diana dal 31 agosto 2025 al 31 agosto 2024.
Il club giallorosso dovrà così disputare solo l'ultima partita casalinga della stagione in corso in campo neutro e a porte chiuse. Si tratta del match della ventinovesima giornata contro la Maceratese.
Dalla prossima stagione, invece, la squadra del presidente Antonio Campanelli potrà dunque tornare a giocare nel proprio stadio e a riaccogliervi i propri tifosi.
È la foto di gruppo scattata domenica ad inizio mattinata che sostanzia il grande successo delle passeggiate nella storia organizzate dal comune di Pieve Torina in collaborazione con Matteo Petracci. "Un record di partecipanti, con decine di persone provenienti da tutta la regione. Le buone idee risultano vincenti se capaci di fondere una modalità di turismo lento, consapevole, in grado di donare conoscenza e un territorio ricchissimo di bellezza, natura e testimonianze storiche".
È soddisfatto il sindaco Alessandro Gentilucci per l'ottima riuscita di questa seconda tappa immersiva nella storia di Pieve Torina e dei suoi borghi, che ha avuto come punto nevralgico il castello di Capriglia, una delle rocche facenti parte del sistema difensivo dei duchi Da Varano.
"Stiamo costruendo percorsi di narrazione che recuperano la memoria del passato di queste terre - prosegue Gentilucci -. Non si tratta dunque di semplici passeggiate nei boschi ma di camminate che ci aiutano ad affermare la nostra identità, ci fanno capire e vedere da un punto di vista differente i luoghi che abitiamo o frequentiamo". La passeggiata ha portato i partecipanti a scoprire anche l'antico borgo di Bazzano, oggi non più abitato, e le bontà tipiche della zona con una degustazione di formaggi, lenticchie e salumi.
"In questo modo - conclude Gentilucci -, offriamo al turista la possibilità di apprezzare le prelibatezze che la nostra terra produce e il lavoro di tante persone che, nonostante tutto, hanno deciso di rimanere e investire in quest'area ferita dal sisma, ma su cui stiamo gettando le basi per un nuovo futuro".
Il prossimo appuntamento con i percorsi di storia, sempre a partecipazione gratuita e a numero limitato, sarà domenica 7 aprile per un viaggio alla scoperta delle tradizioni agropastorali. Per informazioni e prenotazioni: girastorieraccontiincammino@gmail.com.
Tenta di colpire con una mannaia il compagno della sorella della sua ex: arrestato cittadino di origini cubane di 26 anni. Tutto ha avuto origine, lo scorso sabato sera, quando il giovane, residente nel quartiere Vergini di Macerata, ha litigato con la sua ex compagna, "rea" - secondo il proprio punto di vista - di essere uscita con le amiche lasciando a casa la figlia di 3 anni con la babysitter.
La donna, impaurita dall’atteggiamento del 26enne, ha chiamato in soccorso la sorella che è giunta sul posto insieme al proprio compagno. Si è accesa, quindi, una furibonda lite a seguito della quale è stato richiesto l’intervento della Volante verso l'una e trenta circa. I poliziotti si sono trovati di fronte le due sorelle e l'uomo che, visibilmente impaurito, ha riferito di essere stato inseguito poco prima dal 26enne cubano che - impugnando una mannaia - ha cercato di colpirlo più volte con dei fendenti, tra cui uno tirato all’altezza del collo.
Colpi che è fortunatamente riuscito a schivare tra le urla e le richieste di aiuto della sua compagna e di altre persone presenti. Vista la gravità della situazione, gli agenti sono entrati immediatamente all’interno dell’appartamento dell'aggressore trovandolo disteso a letto, che fingeva di dormire, con accanto la propria figlia che stava dormendo.
Da una rapida ispezione nell'abitazione è stata subito individuata e sequestrata la mannaia della lunghezza di circa 30 centimetri, e dalla lama molto affilata, utilizzata dall’uomo per tentare di colpire il suo rivale. Dopo successivi riscontri, anche attraverso l'ascolto di alcuni testimoni, il giovaner cubano è stato tratto in arresto per il reato di tentato omicidio ed associato alla casa circondariale di Ancona Montacuto a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Uno spazio fisico e virtuale di disseminazione e comunicazione, uno spazio condiviso di visibilità per le attività della terza e quarta missione sia per la comunità accademica sia per i cittadini: è il Socialab dell’Università di Macerata, inaugurato stamattina nei locali della Provincia affacciati sul loggiato del Palazzo degli Studi. Gli ambienti sono stati rinnovati e attrezzati per conferire loro una duplice veste: uno studio di registrazione audio e video con strumentazioni specifiche per la creazione di prodotti multimediali; una vetrina sulle attività dell’Ateneo grazie a grandi monitor visibili attraverso le vetrine.
“Questa sede – ha sottolineato il rettore John Mc Court dopo il taglio del nastro – rappresenta la nostra apertura verso la città e la società. La nostra è una comunità che non mette barriere, che vuole rendersi utile verso l’esterno e lavora in trasparenza, e queste vetrine ne sono una metafora. L’inaugurazione avviene all’interno della Settimana dell’Inclusione, giunta alla settima edizione, una manifestazione identitaria dell’ateneo perché sottolinea il lavoro di tutto l’anno di ricerca innovativa, che mantiene sempre al centro la persona”. L’inaugurazione stessa, con gli interventi di esponenti della comunità accademica e cittadina e di alcune importanti realtà sociali, trasmessa in diretta social, è stata esemplificativa delle possibilità di utilizzo del Social@b.
”In questo spazio con queste vetrate passeranno tutti i giorni contenuti e volti dell’Università di Macerata proprio per trasmettere la vicinanza tra Università e società, dando spazio sia alle nostre ricerche sia alle attività che portiamo avanti in collaborazione con realtà esterne” ha ribadito la prorettrice vicaria e delegata alle terza e quarta missione Catia Giaconi. “Questo spazio, così visibile e funzionale per un contatto di relazione con tutta la città, è strategico”, ha fatto notare l’assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta.
Le produzioni realizzate all’interno del Socialb, che possono essere interviste video, podcast, talk, dirette audio o video, saranno poi divulgati attraverso la Radio di Ateneo Rum, i cui studi si trovano poco distanti sempre al piano terra del Palazzo degli Studi, e la nuova rivista per la disseminazione e l’impatto sociale delle ricerche prossima al varo. A questa lavoreranno cinque studenti e studentesse, selezionati tra oltre cinquanta aspiranti, che potranno mettersi alla prova nel campo del giornalismo di divulgazione scientifica.
“Attraverso la didattica e la ricerca, gli Atenei producono valore pubblico, che va comunicato in modo più semplice e immediato”, ha spiegato la delegata alla comunicazione Alessia Bertolazzi. Come ha notato la prorettrice al welfare Natascia Mattucci, il Socialab è “uno spazio iconico, con i suoi microfoni e le vetrine, di scambio, incontro e ricostruzione di rapporti un po’ perduti durante il triennio della pandemia”.
Uno spazio che fa suoi i pilastri alla base della casa editrice di Unimc, Eum, ossia “condivisione della ricerca e socializzazione saperi, in un’ottica di sempre maggiore accessibilità”, per riprendere le parole della presidente Simona Antolini. “Sono lieta - ha aggiunto Laura Marchegiani, delegata per il placement, orientamento alla carriera, spin off e brevetti - che si veda la nostra volontà di parlare con la comunità. La condizione di fragilità tra le nuove generazioni è molto estesa e diffusa. Per questo, stiamo proponendo iniziative di formazione sulla imprenditorialità attente a non lasciare nessuno”.
Numeri in crescita per ricoveri, attività chirurgica, prestazioni specialistiche e visite erogate dall'azienda sanitaria territoriale di Macerata. I risultati dell’attività svolta nel 2023 dall’Ast di Macerata sono stati illustrati in Regione, a Palazzo Raffaello, dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dal vice presidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, dal direttore generale dell'Ast di Macerata, Marco Ricci, alla presenza del sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Aldo Salvi.
L'attività specialistica registra + 10,6% prestazioni (5.061.519) e + 5,8% visite (396.385) rispetto al 2022. In crescita anche i numeri degli screening oncologici dedicati alla prevenzione: nel 2023 sono stati eseguiti 7.353 screening del collo dell’utero, 9.905 del colon retto e 9.117 alla mammella. Per quanto riguarda l’attività di ricovero, rispetto al 2020, c’è una crescita del + 6,9% sugli ordinari e del + 30,8% sui day hospital e day surgery (nel 2023 sono stati 21.866 i DH e 7.994 i DS). Importante l’incremento nell’attività chirurgica che, dal 2020, registra un + 35%: gli interventi chirurgici complessivamente eseguiti nel 2023 sono stati 19.045; nel 2022 erano 16.843, mentre nel 2020 14.103.
"Quella di Macerata è un'Ast complessa perché serve un territorio e una popolazione vasta, senza convivere con altre aziende pubbliche che possono agire di supporto, come ad Ancona, l’Ospedale regionale o l’Inrca – ha affermato il presidente Acquaroli – È un'Ast che eroga servizi su una realtà territoriale articolata e difficile, contraddistinta da un entroterra ampio e un cratere sismico che impattano sull’organizzazione dei servizi da assicurare. La sua operatività, inevitabilmente, risente di questi fattori, ingigantiti dalle ricadute negative impresse dalla pandemia e dalla ridistribuzione della popolazione, a seguito del sisma, fuori dagli ambiti di residenza".
"L'Ast di Macerata, in definitiva, ha dovuto affrontare una sfida complessa per costruire un percorso sanitario provinciale coerente con le strategie regionali - ha proseguito Acquaroli -. I dati evidenziati dimostrano come l’azienda sia stata in grado di creare risposte adeguate e all’altezza delle aspettative, coerenti con la visione complessiva e con quella territoriale. Un fatto non scontato, viste le difficoltà in cui opera, dal momento che l’inappropriatezza della domanda si combatte erogando servizi sul territorio, in modo che si possa costruire un filtro di prestazione che, altrimenti, andrebbero garantite attraverso i pronto soccorso o nelle strutture per acuti". A poco più di un anno dalla sua costituzione, ha concluso il presidente, “l'Ast di Macerata è stata all’altezza delle aspettative riposte dal governo regionale".
"Realizzare una sanità di prossimità, in queste aree, diventa una sfida complessa dal punto di vista organizzativo - ha rimarcato il sottosegretario Salvi -. Ma quella di Macerata è un’azienda con punti di eccellenza già noti e che si stanno ulteriormente espandendo. Lo dimostrano i dati, con una produttività in aumento e moderni modelli organizzativi, orientati, sempre più, sulle attività ambulatoriali rispetto ai ricoveri tradizionali. L'Ast di Macerata testimonia una medicina nuova, che va verso il territorio e la deospedalizzazione, che è quello sempre più richiesta e verso il quale ci dovremo sempre più orientare”.
Il vice presidente e assessore alla sanità Filippo Saltamartini, in un passaggio del suo intervento, ha tenuto a rimarcare "i risultati positivi" conseguiti dall'Ast di Macerata in termini di "aumento delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini", riuscendo a recuperare quanto accumulato nella fase emergenziale della pandemia da Covid-19, quando "il personale sanitario aveva coperto i servizi del Covid Hospital di Civitanova Marche".
Il Covid Hospital - ha ricordato - "fu realizzato nel 2020 a causa della carenza di posti letto in terapia intensiva che non erano stati realizzati, ex Decreto Legge 34/2020, dalla precedente Giunta regionale che, quindi, con l’avvento della pandemia, è stata costretta a correre ai ripari allestendo la struttura. Noi siamo riusciti a innalzare questi posti letto di terapia intensiva, più che raddoppiandoli, portandoli in fase pandemica da 115 a 265. Successivamente il Covid Hospital è stato smantellato e lasciato come riserva strategica nel caso di una nuova ondata pandemica fino a conclusione dello stato di pericolo".
La Tac a 128 strati, che era operativa al Covid Hospital “sarà trasferita all'ospedale di Recanati”, ha chiarito, mentre per “l'ospedale di Civitanova Marche” è prevista “una nuova Tac a 128 strati”, per la quale saranno necessari interventi edili che richiederanno alcuni mesi. "Stiamo lavorando per realizzare una sanità diffusa sul territorio - ha aggiunto - in modo da garantire servizi e prestazioni più vicini ai cittadini: dopo aver realizzato una riforma epocale per la riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale (legge 19 del 2022) e aver redatto il Piano Socio Sanitario regionale, ora stiamo portando i servizi sul territorio, raggiungendo anche le zone più disagiate della regione, come le aree del cratere sismico, con i Punti Salute, un modello organizzativo innovativo, basato sulla telemedicina, con il quale le Marche fanno scuola in Italia".
Dopo "anni di tagli alla sanità operati dai governi di centrosinistra, per la prima volta con l’esecutivo Meloni c’è stata una inversione di tendenza". "Per il 2024 abbiamo a disposizione +3miliardi, che ci permetteranno di garantire i servizi sanitari ai cittadini, senza lasciare indietro nessun territorio”, ha specificato l'assessore. Per quanto riguarda il nuovo polo ospedaliero di Macerata, che sorgerà in località La Pieve, il 20 febbraio 2024 è stato pubblicato il bando di gara per dell’appalto per l’affidamento della progettazione dei lavori. Il costo dell’opera è stimato in 185.000.000 euro. Il nuovo polo ospedaliero sarà dotato di 379 posti letto, ampliabili a 434, immediatamente attivabili in caso di eventi emergenziali. La gara si concluderà il 5 aprile.
"Sono orgoglioso di presentare i dati di una azienda sana, ricca di professionisti impegnati ogni giorno nella cura dei cittadini – ha dichiara il direttore generale Ricci - L'azienda sanitaria territoriale di Macerata ha grandi potenzialità che, grazie al supporto della direzione strategica al completo, sapremo sviluppare al meglio per risultati ancora di più all’insegna dell’eccellenza. Grazie agli investimenti, strutturali e tecnologici, stiamo tracciando il giusto solco per lo sviluppo e l’implementazione della medicina territoriale".
La Regione ha potenziato i servizi territoriali erogati dall'Ast di Macerata: a febbraio del 2024 sono stati attivati ambulatori vaccinali dedicati ai pazienti fragili (dializzati, cardiopatici, diabetici, immunodepressi, pneumopatici e HIV positivi) presso gli ospedali di Camerino e San Severino Marche, servizio che nel mese di aprile sarà attivato anche all’ospedale di Macerata.
Per rafforzare la sanità dell’entroterra marchigiano la Regione si è avvalsa delle tecnologie più all’avanguardia, in modo da raggiungere con servizi e prestazioni anche le persone che vivono nelle aree più disagiate, come quelle colpite dal sisma del 2016. Da gennaio 2024 è stato aperto un Punto Salute a Matelica dove i cittadini si rivolgono per sottoporsi a esami che vengono telerefertati. Di prossima apertura anche nuovi Punti Salute a Recanati, Fiuminata, Castelraimondo, Esanatoglia, Montecassiano, Montefano, Monte San Giusto e Mogliano.
Nel mese di gennaio è stato attivato il servizio di telemedicina in Nefrologia e Dialisi che, dall’ospedale di Macerata, permette di monitorare e assistere anche i pazienti in cura all’ospedale di Camerino e quelli a domicilio. La telemedicina viene impiegata anche per il monitoraggio clinico assistenziale dei pazienti a domicilio nell’ambito del progetto Adi (Assistenza domiciliare integrata) che vede 80 persone seguite nei tre distretti. Un progetto implementato grazie alla collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche. Nell’ambito dell’assistenza domiciliare oncologica, con lo IOM sono trattati a domicilio 133 pazienti. Inoltre, nel novembre scorso, all’ospedale di Camerino è stato attivato un ambulatorio cardio oncologico che conta già 80 pazienti in cura.
In fase di implementazione le cure palliative presso l’Hospice di Recanati dove ai 18 posti letto attualmente attivi se ne aggiungeranno ulteriori 8. Tra gli interventi principali del PNRR rientrano la realizzazione delle Case di Comunità di Recanati, Civitanova Marche, Macerata, Corridonia, Treia, San Severino Marche e Camerino per un totale di 15.500.000,00 euro, la realizzazione degli Ospedali di Comunità di Corridonia e Treia, per un importo totale di 3.490.088,55 euro, la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali di Civitanova Marche, Macerata e San Severino per un importo complessivo di 519.225,00 euro.
Relativamente alle attrezzature sanitarie, nell’anno 2023, a fronte di un investimento totale di 2.006.712,22 euro, le principali tecnologie hanno riguardato la SPECT/TC della Medicina Nucleare di Macerata, il mammografo con Tomosintesi per la Radiologia di Recanati e il Tavolo Operatorio per l’Ortopedia di Civitanova Marche. Nell’ottobre del 2023, all’ospedale di Civitanova Marche è stata attivata la Biobanca per la conservazione delle cellule staminali emopoietiche utilizzate per la cura dei tumori del sangue (in particolare leucemie e linfomi).
All’ospedale di Civitanova e in quello di Macerata sono stati attivati, nel marzo del 2023, presidi di polizia per garantire la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti; inoltre, nei due nosocomi, per alleviare la pressione sui pronto soccorso, sono stati attivati ambulatori di basse criticità per codici verdi e azzurri.
Sul fronte degli investimenti, per il 2024 all'ospedale di Macerata è prevista l’installazione, per i primi di novembre, della Pet Tac, nello stesso mese di una Spect/Tac, mentre entro i primi di dicembre entrerà in funzione una nuova Tac. All’ospedale di Macerata sarà attivo, entro il mese di luglio, un sistema radiologico fisso che verrà installato anche nel nosocomio di Civitanova Marche, dove il termine dei lavori è stimato per fine agosto.
L'Ast di Macerata ha ordinato dei tavoli operatori per i presidi di Civitanova Marche e Macerata che saranno installati entro il mese di luglio. All'ospedale di Civitanova Marche arriverà anche una nuova Tac a 128 strati, che sarà operativa entro fine anno.
Venerdì 22 marzo alle 21:00 a fare esplodere di risate il Teatro Comunale di Porto San Giorgio sarà Alberto Farina con "Non è colpa mia se sono così". In uno show tanto divertente quanto accattivante, con la sua inconfondibile aria da giovane scapestrato capitato lì per caso, Alberto Farina racconterà gli aneddoti più o meno verosimili della sua stravagante famiglia e della sua controversa vita di coppia: dall’infanzia passata tra le ripetizioni di pongo in un malfamato quartiere di periferia dove i bambini rapinano gli zingari, all’impiego presso un call center dal quale è stato licenziato perché parlava troppo al telefono.
Farina accompagnerà i suoi spettatori - come un disilluso Virgilio - attraverso una Perversa Commedia di gironi surrealmente reali e realmente surreali con aneddoti, monologhi e battute, dove il politicamente scorretto c’è, ma è solo negli occhi di chi lo vede.
Dalla triste ma divertente Cupinio, alla psichedelica isola di Montecazzo, passando per Torgnoranza...il quartiere più pericoloso del mondo per chi ha un titolo di studio Alberto porterà il suo pubblico in un metaverso fatiscente e perverso, dove le fantasie si confondono con le realtà dando vita a situazioni esilaranti, per le quali ci sarà da vergognarsi di ridere. Lo spettacolo, organizzato da Isolani Spettacoli, in collaborazione con il comune, inizierà alle ore 21:00 presso il Teatro Comunale di Porto San Giorgio.
Ancora un tutto esaurito. Dopo l’anteprima di dicembre Ancona conferma il suo interesse per la pop filosofia. Da questa mattina infatti era possibile prenotare i posti a disposizione per gli incontri del pomeriggio e per gli show serali delle giornate dal 21 al 24 marzo.
In poco meno di un’ora però tutte le disponibilità sono andate in esaurimento. Centinaia di persone da tutta la Regione, hanno preso d’assalto il portale prenotando tutti gli eventi delle quattro giornate per assicurarsi il posto. L’organizzazione, per venire incontro alle tantissime richieste, ha deciso di spostare la conferenza inaugurale di giovedì 21 marzo alle 21.15 dalla Sala Boxe all’Auditorium. Domani mattina alle 10 riapriranno le prenotazioni per la differenza di posti che si crea dallo spostamento della location.
In caso di eventuali cancellazioni e disdette, sarà subito comunicata la disponibilità di nuovi posti liberi per i tanti che hanno chiesto di essere inseriti in una lista di attesa. Per chi non è riuscito a prenotare, ma vuole comunque essere presente al festival c’è ancora la possibilità di iscriversi ai laboratori pomeridiani di consulenza filosofica per adulti e di filosofia per bambini e di visitare le mostre della Mole e gli stand con le librerie.
“Ancora una volta non possiamo che ringraziare la città di Ancona per la fiducia e per l’attenzione che riserva alle nostre iniziative. Sentiamo forte l’attesa della vigilia di inaugurazione e siamo grati per l’accoglienza e il calore che ci viene ogni volta dimostrato” – le parole della direttrice artistica Lucrezia Ercoli.
Consegnata questa mattina nella sede del comando provinciale carabinieri di macerata la “medaglia mauriziana” al merito di dieci lustri di carriera al luogotenente Donato Carrieri, comandante della Stazione carabinieri di Sarnano.
La cerimonia si è svolta nella caserma di via XX Settembre e il riconoscimento è stato consegnato dal comandante provinciale, il colonnello Nicola Candido, alla presenza dei militari della sede. Il luogotenente Carrieri ha ricevuto anche la lettera di compiacimento del ministro della Difesa.
La medaglia mauriziana fu istituita da Carlo Alberto di Savoia nel 1839 quale dimostrazione dell’affetto e del riconoscimento della patria nei confronti degli ufficiali che “fossero rimasti sotto le bandiere per la durata di dieci lustri”, periodo che oggi si ottiene sommando gli anni di servizio a quelli di comando.
Dopo l’avvento della Repubblica, l’onorificenza è stata estesa anche ai sottufficiali e viene concessa dal capo dello stato quale riconoscimento per aver tenuto, nei cinquant’anni di servizio militare e di comando, un comportamento ‘altamente meritevole’.
Il luogotenente Donato Carrieri, classe 1964, si è arruolato nell’arma dei carabinieri nel 1983 e nella sua lunga carriera ha prestato servizio dapprima in Calabria a Vibo Valentia, poi nelle Marche, alla Stazione carabinieri di San Ginesio, al nucleo carabinieri Banca d’Italia a Macerata, al comando compagnia ed al comando provinciale carabinieri di Macerata. Dal 1996 al 1999 ha prestato servizio nel Fermano alla stazione di Montegiorgio e dal 2002 ad oggi quale comandante della stazione carabinieri di Sarnano.
Si è svolta questa mattina, presso il civico cimitero di Macerata, la commemorazione in occasione della Giornata nazionale per le vittime del Covid, istituita dal Governo nel 2021 in memoria di tutte le persone decedute a causa della pandemia. Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, il sindaco Sandro Parcaroli ha deposto una corona di alloro per ricordare tutti i cittadini maceratesi morti a causa dell’epidemia di Covid-19.
Dopo il momento di riflessione e preghiera officiato dal vescovo Nazzareno Marconi, il sindaco Parcaroli ha rivolto un pensiero “alle vittime del Covid-19 e ai loro familiari. "Quei terribili e dolorosi giorni che abbiamo dovuto affrontare, hanno messo in risalto lo spirito di sacrificio del personale sanitario che è sempre stato impegnato in prima linea e hanno dato vita a molti esempi di umanità e solidarietà. In un’azione sinergica tra personale sanitario, istituzioni, forze dell’ordine e comunità, abbiamo superato momenti difficili che forse mai avremmo immaginato di poter vivere e che rappresentano anche un monito per il futuro della collettività”.
Sabato 23 e domenica 24 marzo 2024 si rinnova anche a Mogliano l’appuntamento con le “Giornate FAI di Primavera”, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio storico-artistico e paesaggistico del nostro Paese. In questa edizione, la manifestazione di punta del FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano- e FAI giovani, offre l’opportunità di scoprire e riscoprire, insieme ai volontari, numerosi tesori culturali in tutta Italia con visite nei luoghi che per la maggior parte sono inaccessibili, poco conosciuti o, come nel nostro caso, recentemente restaurati.
Le Giornate FAI di Primavera sono ormai l’emblema di una inclinazione collettiva che anima l’Italia: quella per la cura e la valorizzazione del patrimonio culturale, una vocazione che il comune di Mogliano sente propria tanto che in questi 5 anni ha recuperato ben 11 dipinti ed è in procinto di ristrutturare il palazzo municipale, palazzo Forti, e la chiesa di S. Colomba, oasi francescana dove furono scritti i “Fioretti di S. Francesco”.
Questa manifestazione, ormai nota e consolidata, capace di coinvolgere ogni anno centinaia di migliaia di cittadini alla scoperta dei loro territori, si deve all’impegno di migliaia di volontari del FAI, affiancati da altrettanti studenti delle nostre scuole – gli Apprendisti Ciceroni – formati per l’occasione dalle insegnanti con l’ausilio dell’Assessore alla cultura Simone Settembri. Un’occasione unica e imperdibile di promozione e di rilancio, una buona azione per “il Paese più bello del mondo” che va a beneficio di tutti.
Grazie alle Giornate del FAI siti poco noti e trascurati sono tornati all’attenzione del pubblico, e tutto questo ha cambiato talvolta il loro destino scoprendo di avere un valore da promuovere e soprattutto da condividere. Questa partecipazione larga e trasversale, guidata da un sentimento civile di orgoglio, appartenenza e responsabilità, fa il successo delle Giornate FAI di Primavera.
Altrettanto largo e trasversale è il ventaglio di luoghi e storie da scoprire o approfondire, nascosti e inediti, curiosi e sorprendenti, originali e affascinanti, magari proprio dietro casa: ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, edifici di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani, e poi parchi, aree naturalistiche, giardini e borghi.
«È un appuntamento importante concentrato sul patrimonio artistico e storico della nostra cittadina. Le Giornate FAI sono un'iniziativa che unisce l'Italia, un tragitto di approfondimento e presa di coscienza indispensabile. Per occuparci del nostro patrimonio bisogna amarlo e, prima ancora, conoscerlo - ha detto il sindaco di Mogliano, Cecilia Cesetti».
L’evento si svolgerà grazie alla Delegazione FAI di Macerata, presieduta dal prof. Rivetti e dalla sezione FAI giovani, nei giorni 23 e 24 marzo (sabato dalle ore 10 alle 13, domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 14,30 alle 18) e coordinata dal gruppo giovani del FAI sempre di Macerata (info sul sito FAI e all’ufficio turistico moglianese e ProMogliano 3355329539)
Il punto di accoglienza dei turisti è nel piazzale San Michele (sono previsti parcheggi in diversi punti del centro) dove si formeranno i gruppi per le visite.
Ecco le aperture di Mogliano:
Palazzo S. Michele - l’ex ospedale che fu anche chiesa dedicata alla Vergine Maria nel cui interno i saloni, che un tempo furono corsia ospedaliera, ospitano il Circolo degli anziani che si occupa anche della guida agli ambienti settecenteschi impreziositi da alcuni dipinti parietali di Giambattista Fabiani (1724-1791). Dai soffitti pendono preziosi lampadari di Murano. Monumentale la scala dell’architetto Luciani, autore anche del locale teatro.
Autopalace - antica rimessa di pulman costruita nel 1912 dall’ingegner Gaetano Caradonna su incarico della la ditta “Caradonna & Bettucci” che assunse il servizio automobilistico di Mogliano, Pausola (l’attuale Corridonia) e Macerata. All’interno per l’occasione è allestita la mostra di un giovane artista, scenografo, Luca Luchetti
Chiesa di S. Maria di Piazza con l’opera di Lorenzo Lotto – edificata di fianco all’antico oratorio della Madonna della Misericordia, venne ultimata nel 1774 ad opera degli architetti luganesi Antonio e Giambattista Rusca. Nell’interno si è colpiti dalla grande tela di Lorenzo Lotto realizzata dal pittore veneziano nel 1548. Negli altari laterali sono esposte tele di autori importanti fra i quali Girolamo Dente, detto Girolamo di Tiziano e Domenico Peruzzini. Di rilevante interesse storico è l’altare dedicato all’unico beato moglianese, fra’ Pietro vissuto alla fine del secolo XV. Restaurata dall’Amministrazione comunale nel 2023.
Teatro Apollo – La vocazione teatrale moglianese affonda le sue radici nel Settecento quando gli spettacoli venivano messi in scena in una sala del palazzo pubblico. Bisognerà attendere il secolo XIX per vedere innalzato un vero e proprio teatro condominiale. Le fasi costruttive furono molteplici e si conclusero con le innovazioni realizzate nel 1871 fra le quali la facciata sulla piazza, liberata da ingombranti edifici. Fra gli artisti che vi lavorarono meritano segnalazione il conte Bonarelli di Ancona che dipinse il velatino con il Giardino delle Esperidi che diede il nome iniziale al teatro cambiato poi quando il pittore Luigi Fontana affrescò il vòlto (andato perduto in seguito ad un crollo). Vi operarono il plasticatore Luca Seri ed il cartapestaio Giambattista Latini, entrambi valenti artisti moglianesi del secolo XIX.
Arco di Levante o da Piedi – eretto dopo la caduta del grande Gentile da Mogliano, signore di Fermo è stato uno degli accessi principali al borgo. Di struttura goticheggiante, risalente alla fine del Trecento, è una porta a torre verosimilmente munita di apparato a sporgere con beccatelli, caditoie e merli non più esistenti. In alto si scorge entro una cavita cuspidata un bassorilievo con un’aquila imperiale a testimonianza della militanza ghibellina dei signori del luogo. La più interessante attrattiva è riservata ai conci dell’arco che mostrano dei simboli esoterici che, secondo alcuni, rimandano al passaggio dei cavalieri Templari.
Nel percorso del centro storico di Mogliano potranno essere liberamente visitati: l’Auditorium di S. Nicolò con la proiezione di un video sul paese contenente due importantissimi interventi quello della Direttrice dei Musei Vaticani e del Direttore delle Scuderie del Quirinale. Proseguendo si raggiunge il MASM (museo di arte sacra di Mogliano) dove si possono ammirare alcune pregevoli opere fra le quali una tavola con la Sacra Famiglia del raffaellesco Innocenzo da Imola e numerosi manufatti di argenteria come la Croce astile di Antonio da Sant’Elpidio (1420 ca.). Scendendo poi per la piazza principale (Garibaldi) e proseguendo l’itinerario FAI ci si imbatte in una esposizione di prodotti tipici locali fra i quali spicca l’olio del Piantone di Mogliano, estratto dal frutto di una specie autoctona di olivo. Per i più curiosi delle attività artigianali tradizionali ci sarà ad attenderli uno stand della “Bottega dell’intreccio” che mostrerà l’antica arte dei cestai ed intrecciatori del vimine con la possibilità di cimentarsi in tale attività. Non mancheranno prodotti gastronomici e curiosità di vario genere.
Infine chi visiterà Mogliano in questa occasione potrà partecipare al concorso fotografico “Moglianopictures”. Le foto del paese dovranno essere caricate su Instagram e/o Facebook con I' hastag: #Moglianopictures ed inviate tramite mail a: infopoint@comune.mogliano.mc.it. Le tre immagini più belle saranno premiate rispettivamente con un buono per due persone al centro benessere di Villa Anitori a Loro Piceno, una cassa di vini della cantina Murola di Urbisaglia ed infine un abbonamento alla prossima stagione teatrale di Mogliano.
Lo Juventus Official Fan Club “Gaetano Scirea” di Cingoli festeggia i 40 anni dalla sua fondazione con Claudio Marchisio. L’ex centrocampista bianconero, infatti, sarà il super ospite di una due giorni marchigiana tra venerdì 22 e sabato 23 marzo tra Cingoli e Gabicce Mare, per celebrare l’anniversario dalla fondazione del sodalizio cingolano fondato nel 1984.
Marchisio, classe 1986, è nato e cresciuto nel settore giovanile della Juventus, esordendo in Prima Squadra nel 2006 in Serie B. Tra il 2008 e il 2018 ha vinto in bianconero 7 scudetti, 3 Supercoppe italiane e 4 Coppe Italia, con la Champions League solamente sfiorata nelle finali del 2015 e 2017. Si è ritirato dal calcio giocato nel 2019, dopo aver vinto il campionato russo con lo Zenit San Pietroburgo. Ha vestito la maglia della Juventus per 389 volte, 18° giocatore più longevo di tutti i tempi nella storia della “Vecchia Signora”. Ha giocato anche in Nazionale, con 5 reti in 55 apparizioni.
In Campo con Marchisio a Gabicce Mare. Sono tre gli appuntamenti principali in cui presenzierà Marchisio in occasione del 40° anniversario di fondazione dello Juventus Official Fan Club “Scirea” di Cingoli. Venerdì 22 marzo, alle ore 14.30, sarà al Campo Sportivo “Magi” di Gabicce Mare per una giornata di calcio insieme ai ragazzi dei settori giovanili dell’FC San Bartolo e del Gabicce Gradara. L’evento, a ingresso libero, è stato organizzato in collaborazione con il gruppo di sostenitori juventini “Gabicce Gradara - Gruppo Marche Nord”, soci del sodalizio cingolano.
Il Convegno al Teatro Farnese di Cingoli. Sabato 23 marzo il “Principino” sarà ospite a Cingoli. Nella mattinata, alle ore 11.00, sarà il protagonista di un convegno presso il Teatro “Farnese”, nel ciclo di incontri dal titolo “Lo Sport e il suo valore formativo” organizzati dal Comune di Cingoli.
Marchisio parlerà agli studenti della Scuola Secondaria di I° grado dell’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica” della sua carriera e di quanto lo sport è stato importante nella sua crescita sportiva e umana. L’incontro, moderato dal giornalista pubblicista Giacomo Grasselli (VallesinaTV), sarà introdotto dai saluti istituzionali del sindaco, Michele Vittori, e del presidente dello Juventus Club di Cingoli, Mauro Del Bianco.
Nella serata di sabato 23 marzo, infine, Claudio Marchisio incontrerà tutti i sostenitori juventini al ristorante “Dei Conti” per la cena sociale dello Official Fan Club “Scirea”, già sold out da diverse settimane, con oltre 400 persone pronte a salutare il campione bianconero.
Fondato nel 1984, lo Juventus Club di Cingoli è intitolato all’indimenticato capitano Gaetano Scirea, scomparso in un incidente stradale nel 1989. Lo storico 6 bianconero e della Nazionale italiana, tra l’altro, qualche mese prima della sua morte era stato ospite proprio del sodalizio cingolano, in una delle primissime cene sociali.
La Maceratese, imbattuta da sei turni, sfida la capolista Sambenedettese alla ricerca di punti per consolidare il primato. Le rossoblù iniziano subito con il piede giusto riversandosi nell’area locale.
Al 4’, sono le ospiti a passare in vantaggio: Sgariglia calcia da distanza siderale e trova un goal da cineteca sorprendendo Ranalli. La Maceratese si sveglia dal sonno iniziale e prova a pareggiare i conti con i colpi di testa di Fermani e Ruffini senza però riuscire a centrare la porta.
Al 20’, Salvucci si rende protagonista di un’azione in solitaria ma la conclusione sibila a pochi centimetri dal palo sinistro. Sei minuti più tardi, Poli raccoglie l’assist acrobatico di Ferretti depositando in rete la sfera. Il direttore di gara interrompe i festeggiamenti ed annulla dopo aver ravvisato una posizione irregolare all’interno dell’area locale.
Il raddoppio della Samb si concretizza al minuto 31’: sugli sviluppi di un corner, Bianchini colpisce indisturbata con il piattone trovando un goal di pregevolissima fattura. La Maceratese si rigetta nuovamente in avanti al 40’, Marangoni scheggia il palo al termine di un’azione ben orchestrata.
Il primo tempo si chiude con gli assalti delle biancorosse che provano a rimettersi in carreggiata. Allo scadere Sbranchellasi rende protagonista di un intervento provvidenziale su Stollavagli che colpisce di prima intenzione. Le rossoblù iniziano la ripresa con il giusto piglio e trovano le rete del momentaneo 0-3 con Pontini che trasforma dagli undici metri.
Le padrone di casa accorciano le distanze al 60’ con Stollavagli che anticipa di testa l’estremo difensore ospite in uscita. Il goal che riapre definitivamente la contesa arriva al 73’: Stollavagli raccoglie il cross di Fodali, ed in prossimità dell’area piccola, fa partire un tiro che finisce in rete grazie alla complicità di una deviazione effettuata dal difensore ospite.
La Maceratese attacca nel finale a testa bassa e colleziona un discreto numero di occasioni per provare a raggiungere le avversarie. A dieci dalla fine, Ruffini si trova a tu per tu con Sbranchella che viene salvata dal determinante intervento della compagna. Al 90’, la girata di Salvucci viene bloccata in due tempi da Sbranchella che compie un altro intervento prodigioso.
L’ultima occasione per la “rata” passa dai piedi di Tedeschi, ma il suo pallonetto viene bloccato dall’attento estremo difensore rossoblù. L'arbitro dichiara terminate le ostilità dopo cinque minuti di recupero. La Samb espugna il “Della Vittoria” e ottiene il primato solitario in classifica. Un risultato importantissimo per le ragazze di mister Pompei che continuano a coltivare il sogno della promozione.
Termina la lunga striscia positiva della Maceratese che ora avrà a disposizione due settimane per riorganizzare le idee in vista del derby con l’Aurora Treia che chiuderà la stagione delle biancorosse.
CF MACERATESE: Ranalli, Picchio (39’ Giustozzi), Ruffini, Crispini, Tedeschi, Marangoni (45’ Silvestrini), Creti (45’ Fodali), Stollavagli, Fermani, Trombacci, Salvucci.
A disposizione: Brutti, Tarulli, Carducci, Di Blasio, Ferrini.
SAMBENEDETTESE: Sbranchella, Di Salvatore, Langiotti, Bianchini, Ferretti, Lelli, Sacchini (76’ Belleggia), Sgariglia (56’ Campanelli), Poli, Pontini, Ponzini.
A disposizione: Felicioni, Garay. Allenatore: Pompei.
MARCATORI: Sgariglia 4’, Bianchini 31’, Pontini (Rig) 50’, Stollavagli 60’, 73’.
ARBITRO: Cercaci (Sezione di Macerata).
NOTE: ammonite Fodali, Stollavagli, ferretti, espulsa Fermani, angoli 5-6, recuperi 2’-5’.
Il porto di Ancona la guardia di finanza e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno salvato 30 cani importati illegalmente.
Nel corso dei quotidiani controlli effettuati sui mezzi che sbarcano dalle navi di linea in arrivo nel porto dorico, Fiamme Gialle e Dogane hanno scoperto in un'auto proveniente dalla Turchia e sbarcata da una motonave proveniente dalla Grecia, 30 cani trasportati in condizioni assolutamente precarie, in violazione a quanto previsto dalle normative in materia di protezione degli animali da compagnia e, di conseguenza, introdotti illegalmente in Italia.
I due cittadini a bordo della vettura - un uomo di nazionalità turca e una donna tedesca - detenevano 21 cuccioli, stipati in tre trasportini, e nove cani adulti di piccola taglia, trasportati in un unico box. La coppia, proveniente dalla Turchia e proprietaria degli animali, ha tentato di introdurli nel territorio dell'Unione Europea, senza che fossero provvisti della prescritta documentazione e senza alcuna attestazione riguardo al rispetto della profilassi prevista dalla normativa veterinaria vigente.
I 21 cuccioli sono risultati avere meno di 90 giorni di vita, età minima richiesta dalla legge per poter essere trasportati e privi di microchip e di qualsiasi tipo di documentazione; i nove cani adulti, di piccola taglia, dotati di microchip, erano accompagnati da documentazione sanitaria incompleta.
Gli animali, a causa delle modalità di trasporto evidentemente inadeguate, si presentavano in condizioni di forte stress, manifestando nervosismo e un forte stato di malessere; sono stati subito sottoposti a visita; accertate le loro condizioni di salute, si è proceduto alle formalità previste per regolarizzarli applicando i prescritti microchip per l'identificazione.
I 30 cani sono stati sequestrati e i due proprietari denunciati all'autorità giudiziaria per traffico illecito di animali da compagnia e maltrattamento. Gli animali sono stati affidati e sono ora custoditi presso un'idonea struttura della provincia di Ancona a disposizione dell'autorità giudiziaria in attesa dei successivi provvedimenti.
Il prossimo 22 marzo ricorre l’80° anniversario della strage di Montalto a opera dei nazifascisti. È un'occasione per ricordare a tutti l’atrocità della guerra, stimolare la riflessione sul valore della pace, rendere consapevoli i giovani di una storia che, seppur lontana, è di una attualità preoccupante.
Per commemora questa ricorrenza per il 22 marzo la Biblioteca “Mario Ciocchetti” e l'amministrazione comunale di Belforte del Chienti hanno organizzato due eventi dal titolo: ”Quando si spegnerà la luce”, monologo di Benedetto Mortola vincitore dell’edizione 2008 del Premio Oreste Calabresi riservato ai testi teatrali inediti istituita per il 70° anniversario delle leggi razziali.
L’autore del testo scrive: “Sara è una signora anziana che quando era poco più di una bambina è passata attraverso l’orrore di un lager nazista ed è sopravvissuta ed ora racconta la sua esperienza di quando non era più Sara, ma un numero"."Racconta perché è l’unica cosa che resta da fare, perché non si perda il ricordo di quello che è successo e il senso di colpa per essere sopravvissuta ai suoi compagni che non ce l’hanno fatta. Sara rappresenta tutti coloro che sono sopravvissuti ai lager e hanno potuto raccontare e far conoscere le atrocità subite".
Mortola scrive il suo testo sul racconto di una anziana partigiana di Genova sopravvissuta al campo di concentramento. La rappresentazione sarà presentata ai ragazzi della scuola media, presso la biblioteca il 22 marzo alle ore 11,30, mentre per il pubblico la rappresentazione, nel medesimo giorno, è prevista alle ore 21,15 (ingresso gratuito).
Interprete del monologo Lucia Marchesini componente della compagnia Ctr di Macerata; ha partecipato, tra l’altro, ai film “Come saltano i pesci” e “Tiro libero” del regista Alessandro Valori, girati in diverse località marchigiane. Accompagnamento musicale di Giulio Marchesini.
Si perdono nel bosco: soccorsa coppia di escursionisti ad Arcevia. I vigili del fuoco sono intervenuti nel tardo pomeriggio di ieri, in località Avacelli, per la ricerca di due escursionisti che si erano persi in una zona boscata.
Le squadra di Arcevia ha effettuato la ricerca tramite le coordinate geografiche inviate alla sala operativa 115 dagli stessi dispersi, fino al ritrovamento avvenuto verso le 18,30 in ottime condizioni.
Ha avuto luogo sabato 16 marzo la cerimonia di consegna del Premio “San Firmano” ospitata nell’omonima abbazia in Montelupone, nell’ambito dei festeggiamenti per il Santo Patrono.
Quest’anno il riconoscimento, da dieci anni attribuito dal Comune e dal Comitato “L’Abbadia” a personalità, enti e associazioni distintisi nella valorizzazione del patrimonio storico-culturale del territorio, è stato conferito a Fernando Frezzotti, studioso e ricercatore storico, autore del volume “La Via degli Angeli. La Traslazione delle pietre della Santa Casa” edito da Il Lavoro Editoriale, omaggiato con una preziosa creazione del laboratorio orafo “Il Crogiolo” di Recanati.
Nella sua relazione Frezzotti ha affascinato il pubblico illustrando come l’abbazia di San Firmano possa dirsi custode di alcune delle sacre pietre della Santa Casa, gelosamente incastonate all’interno del luogo di culto monteluponese al fine di custodirle lungo il tragitto verso Loreto, offrendo così una lettura positiva, e dunque per mano umana, che supera la tradizione del miracoloso volo.
L’evento, presentato come ogni anno da Alessandra Gattari, ha accolto gli interventi del sindaco Rolando Pecora, di don Giacomo Ippoliti parroco di Montelupone e di padre Franco, in rappresentanza del Santuario di Loreto.
A seguire, la coinvolgente esibizione del violinista Valentino Alessandrini che, con maestria e professionalità, ha regalato accattivanti pagine musicali.
La Cucine Lube Civitanova non molla mai. In Gara 3 dei Quarti di Play Off Scudetto, all’Eurosuole Forum, i biancorossi superano con una rimonta al cardiopalma la Mint Vero Volley Monza al tie break (21-25, 30-28, 21-25, 25-22, 15-11) e riaprono il discorso portando i brianzoli al quarto atto della serie. I padroni di casa vanno sotto due volte e in entrambe le occasioni agganciano gli avversari per poi invertire l’inerzia nel parziale decisivo, chiuso con una performance arrembante. Domenica 24 marzo (ore 18) i vice campioni d’Italia cercheranno il 2-2 nella serie all’OpiquadArena, mentre la Mint proverà a festeggiare in casa.
A fare la differenza è l’attacco marchigiano (53% contro il 46%) e una seconda parte di gara adrenalinica, con il team più compatto. Yant, MVP e top scorer, sigla 27 punti con il 64%, 1 ace e 3 block. In doppia cifra anche Bottolo (10) e Lagumdzija (13), entrati in corsa con Diamantini e Larizza in una Lube ridisegnata da Blengini. Ospiti letali al servizio (10 ace a 4) e sempre insidiosi con le offensive di Szwarc (25 punti) e Maar (22). In doppia cifra anche Takahashi e (15) e Galassi (13).
La gara
Nel primo set (21-25) la Lube attacca meglio dei rivali (54% contro il 42%), ma incassa 4 ace, tutti di Takahashi, e 4 muri. Lo strappo iniziale è di Monza grazie al giapponese (7-11). Con il servizio di Yant e la potenza di fuoco garantita da Nikolov in modalità opposto (8 punti) Civitanova impatta (16-16). I biancorossi, però, soffrono la battuta del solito Takahashi (16-18). Sul 18-20 entra Bottolo al servizio, ma Yant incassa il muro del 18-21. Strada spianata per Monza che si procura quattro set ball sulla giocata di Maar (20-24). Sull’attacco di Zaytsev sventato dai monzesi la Lube è sotto di un set.
Nel secondo set (30-28), De Cecco fa viaggiare veloce il pallone. La sfuriata iniziale di Civitanova viene arginata dai monzesi, poi gli ospiti vanno sotto di un break sull’errore di Maar. I biancorossi continuano ad attaccare meglio, ma crescono anche nel muro-difesa (3 i vincenti) trovando il +3 con il block di Yant (18-15). A sbrogliare i palloni più complicati sono i muscoli e il coraggio dello stesso cubano (7 punti) e di Nikolov (20-17), ma la Mint non è mai doma (20-19) e impatta con il mani out di Maar (21-21). In volata Chinenyeze trova il 24-23, ma la Mint, trainata da Szwarc (8 punti), non molla. La Lube chiude con l’ace di Nikolov alla quinta palla set (una sprecata da Monza sul 25-26).
Nel terzo set (21-25), l’equilibrio lascia spazio alle difficoltà di una Lube pressata dagli uomini Eccheli (4-11). Monza attacca meglio e si fa strada dai nove metri (4 ace nel set). In corsa Blengini mescola le carte in tavola inserendo Bottolo e Lagumdzija per Zaytsev e Nikolov. Il turco si fa trovare pronto in attacco e a muro (9-14). Eccheli risponde con l’innesto di Loeppky per Takahashi. Monza torna a far danni con il servizio di Cachopa (10-18). Larizza entra per Chinenyeze. Una Lube più motivata rosicchia punti importanti (15-19), un’infrazione della Mint e l’ace del nuovo entrato Thelle riaprono il set (19-21). Sul più bello, però, Monza riprende le redini (19-23). Civitanova ci riprova (21-23), ma cede sull’ace di Galassi.
Nel quarto set (25-22) la Lube parte con Bottolo e Lagumdzija. Si lotta su ogni pallone, ma la Lube si ritrova subito a inseguire (9-12). Blengini gioca di nuovo la carta Larizza. Bottolo e il nuovo entrato Diamantini rilanciano la Lube (14-14). Sul 17-17 Civitanova viene fermata dal muro brianzolo (17-18), ma il sorpasso è solo rimandato e arriva pochi minuti dopo con il lungolinea di Yant (20-19). Il cubano infierisce e squarcia il muro dopo due errori degli avversari (23-20). Sul 24-21, il team lombardo annulla una palla set, ma Yant non si ferma più.
Al tie break (15-11) la Lube confeziona il doppio break in apertura con Yant (5-2). Al cambio di campo si va con le stoccate di Yant e Lagumdzija intervallate da un grande salvataggio di Bottolo (8-4). Takahashi riapre i giochi con un ace (9-7). Il primo tempo di Diamantini infiamma l’Eurosuole Forum (10-7). La Lube gioca da squadra e prende il largo con il contributo di Larizza e Bottolo (12-8). La Mint non ci sta e spinge al servizio con Szwarc (12-10). Nel finale Yant firma il 14-11. Takahashi sbaglia il pallone finale.
Tabellino
Cucine Lube Civitanova – Mint Vero Volley Monza 3-2 (21-25, 30-28, 21-25, 25-22, 15-11)
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Chinenyeze 6, Thelle 1, Motzo ne, Bisotto (L) ne, Balaso (L), Zaytsev 8, Lagumdzija 12, Nikolov 13, Diamantini 3, De Cecco, Anzani 3, Bottolo 10, Larizza 2, Yant 27. All. Blengini.
MINT VERO VOLLEY MONZA: Visic, Loeppky 1, Comparoni ne, Maar 22, Mujanovic ne, Morazzini (L) ne, Galassi 13, Takahashi 15, Beretta, Kreling 1, Di Martino 7, Gaggini (L), Szwarc 25. All. Eccheli.
ARBITRI: Vagni, Curto
È stato un lungo, affettuoso abbraccio quello che la città di Recanati oggi pomeriggio ha voluto tributare ad Emanuele Pepa, il candidato alla carica di sindaco scelto da tutto il Centro Destra recanatese: i partiti Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, UdC e Lega e le liste civiche Costituente Popolare, Per una Recanati migliore e In Comune.
Presente alla festa, che si è tenuta all’Auditorium del Campus “L’Infinito”, strapieno all’inverosimile, anche molti rappresentanti politici provinciali e regionali, ad iniziare da Francesco Acquaroli, presidente della Regione, che non ha voluto far mancare in questa occasione il sostegno ad un caro amico.
Pepa ha tracciato le sue linee programmatiche sottolineando il valore della coalizione che lo sostiene: “Siamo qui uniti e l’essere insieme, impegnarci a fare qualcosa per cambiare con passione e creatività, condividere ideali, valori e progetti per Recanati è il nostro punto di forza. Io non sono un politico, di quelli che si muovono bene nelle segrete stanze del potere, ma sono, come in molti mi definiscono, un uomo del fare, una persona concreta ed entusiasta di quello che il futuro potrà riservare alla città intera, a chi ogni giorno si trova a combattere con i mille problemi irrisolti di Recanati: dalla viabilità alla manutenzione delle strade, dalla scarsa sicurezza alla carenza di servizi sociali e sanitari, dai trasporti alle scuole, da un centro storico sempre più vuoto alle periferie sempre più abbandonate”.
Ha portato l’esempio del gioco del Rugby per spiegare come sarà la sua amministrazione: il valore della diversità ma tutti indispensabili, il rispetto e la fiducia negli altri, l’impegno e il valore della squadra: “Da imprenditore so bene il valore di una squadra coesa con cui condividere gioia e delusioni, sudore e allegria”.
Non è mancato neanche un accenno al programma, dalle piccole cose quotidiane da sistemare ai grandi progetti: infrastrutture, strutture sportive e scolastiche, residenze protette per chi non è più autonomo, case popolari, specie per giovani famiglie. I sogni, ha confessato Pepa, sono tanti: la realizzazione di una bretella per liberare la zona dello stadio dall’assedio del traffico in occasione di eventi sportivi, una migliore viabilità esterna per la città e la rivitalizzazione del centro storico. “Il mio impegno prioritario, comunque, sarà quello di essere trasparente e disponibile all’ascolto con tutti e con me – se avrò l’onore di guidare Recanati – sarà tutta l’Amministrazione Comunale a garantirlo”.
Pepa ha lanciato, quindi, i prossimi impegni della campagna elettorale. Si parte subito, già da domani, con l’incontrare i quartieri e le associazioni per capire meglio i problemi irrisolti e con l’avvio di un filo diretto con i cittadini attraverso la piattaforma on line “Oltre l’Infinito” dove ognuno, in forma anonima, potrà esprimere le proprie idee o far presente le questioni da risolvere.
Si è salutato con un affettuoso abbraccio, alla fine, con Francesco Acquaroli che a Recanati oggi non è venuto proprio a mani vuote annunciando un impegno importante per uno dei problemi più grossi per la città, la sanità. “Entro l’estate sarà istallata a Recanati la nuova Tac e questo sta a significare che il “Santa Lucia” per la Regione è un presidio importante per la sanità del territorio. Sappiamo bene le difficoltà, dalle normative stringenti alla carenza di personale, ma su Recanati abbiamo intenzione di investire, e non solo sulla sanità, tema per il quale, comunque, organizziamo a breve uno specifico incontro pubblico. Come promessa faccio mio uno slogan di Pepa: “Insieme rendiamo grande Recanati”!
Il Chiesanuova Calcio conquista la terza vittoria consecutiva sul nuovo campo sintetico “Sandro Ultimi”. La formazione del tecnico Roberto Mobili supera con un perentorio 4-1 il Montegranaro.
Assenze pesanti nelle file biancorosse, oltre al portiere Fatone era privo di Morettini e Defendi, giocatori di spessore che nessuno può permettersi, anche chi è subentrato ha contribuito a questa splendida vittoria.
Una gara che metteva di fronte due squadre forti, che ambiscono ai playoff i locali dispongono del miglior attacco dell’Eccellenza, mentre gli ospiti rappresentava la seconda miglior difesa del campionato. Con questa vittoria i ragazzi del presidente Bonvecchi si portano a -3 dalla neo capolista Montefano. Grande prova dei ragazzi di Mister Mobili, sin dal 1’ per intensità, aggressività e qualità.
Cronaca: Partono forte i biancorossi che già al 5’ trovano il gol del vantaggio. Pasqui anticipa un avversario sulla destra, mette al centro sul primo palo, dove irrompe Trabelsi che infila sul primo palo Taborda per l’1-0 siglando la sua prima rete in questo campionato. Al 18’ ancora Trabelsi a trovare il gol del raddoppio con un lancio lungo di Monteneri da centrocampo, trovando la linea difensiva del Montegranaro troppo alta, l’attaccante biancorosso con un delizioso pallonetto insacca. Dopo una prima mezzora di assoluta padronanza degli uomini di Mobili, ecco il guizzo ospite, da una rimessa laterale lunga di Cicconetti, Kukic di testa impegnava severamente Carnevali, non tratteneva e Perpepaj arriva prima di tutti insaccando facilmente, siglando il suo ottavo gol stagionale. Al 40’ Ruggeri rischia la doppia ammonizione, per un fallo su Pasqui lanciato in porta. Il Chiesanuova trova il Tris prima dello scadere del Primo tempo, punizione dal limite, con Pasqui che tocca per Iommi, che di prima calcia in rete, battendo Taborda per il 3-1.
Nella ripresa la formazione ospite entra in campo con un altro piglio, inserendo subito l’attaccante Tonuzi, che si rende subito pericoloso al 60’ ma il suo tiro veniva deviato da un difensore in corner. Ospiti che provano a riaprire la gara con un colpo di testa del neo entrato Pagliarini, palla di poco alta. Al 61’ era Sbarbati a saltare il suo diretto avversario, gran tiro che Taborda intercetta. Al 74’ grandi meriti a Mongiello che si inventa una palla filtrante in area di rigore, dove Taborda atterra Sbarbati in area, per Laura Mancini è calcio di rigore, che lo stesso Sbarbati segna per il 4-1 (nona rete stagionale). Nel finale i giocatori escono tra gli applausi dai propri sostenitori, che hanno un sogno nel cuore, portare il Chiesanuova ai playoff.
La partita Civitanovese-Castelfidardo, terminata con la vittoria degli ospiti che ha fatto perdere la testa del campionato ai rossoblù, ha vissuto un post-partita particolarmente agitato.
Fuori dal Polisportivo si sono infatti registrati scontri fra alcuni membri delle due tifoserie, venuti a contatto lungo la strada antistante lo stadio. Fra l'incredulità dei supporters che lasciavano lo stadio, sono esplosi anche diversi fumogeni e qualche petardo.
Sono intervenuti immediatamente sul posto i carabinieri.