Sono 12 giovani europei tra i 20 e i 30 anni, provengono da Francia, Polonia, Portogallo e Spagna e stanno svolgendo il Servizio volontariato europeo a Macerata. Fino al prossimo 11 agosto daranno il loro apporto in vari settori del Macerata Opera Festival: comunicazione, sartoria, prove, allestimenti.
Il gruppo, in città nell’ambito del progetto del Comune Play Opera, ha incontrato ieri la vice sindaco e assessore alla Cultura, Stefania Monteverde, all’arena Sferisterio, facendo poi una visita guidata alla città con degustazione di benvenuto alla Civica Enoteca Maceratese. “È il modo migliore di investire i fondi europei, sui giovani perché sappiano costruire gli Stati Uniti d’Europa fondata sulla conoscenza reciproca”, le parole di Stefania Monteverde. “Il servizio volontario europeo è una risorsa straordinaria, insieme al servizio civile dà spazio ai giovani che arrivano da tanti paesi europei per imparare, formarsi, crescere con le nostre migliori fabbriche della cultura dal Macerata Opera Festival a Macerata Musei. Non dimenticheranno Macerata e la sua qualità della vita di cui saranno i migliori testimonial”.
Il Comune è accreditato come ente di accoglienza e di coordinamento del Servizio Volontario Europeo (SVE) ed è capofila del progetto finanziato dal Programma Erasmus+ che in questo caso vede la collaborazione dell’Associazione Sferisterio Teatro di Tradizione e organizzazioni francesi, polacche, portoghesi e spagnole. Grazie a Play Opera questi giovani potranno vivere nella nostra città un’esperienza formativa unica, in un contesto multiculturale a contatto con i professionisti dello spettacolo nell’organizzazione di un grande evento culturale come il Macerata Opera Festival. E' attivo un blog SVEristerio 2016, curato da questi giovani volontari, raggiungibile all'indirizzo http://sveristerio-mof.tumblr.com/?og=1
L'altro progetto attivo a Macerata nell’ambito dello SVE è promosso dal Comune e Macerata Musei in collaborazione con l’associazione Gruca e riguarda l’Ecomuseo di Villa Ficana che vede dall’ottobre scorso quattro volontari, provenienti da Francia, Polonia, Portogallo e Spagna, impegnati nel servizio al museo. Vivono nelle case del borgo messe a disposizione dal Comune e si occupano di attività di accoglienza, visite guidate, promozione della terra cruda, sostenibilità ambientale, tradizioni maceratesi e associazionismo. Anch’esso finanziato con i fondi europei dell’Erasmus+, il progetto ha carattere continuativo e a settembre, quando finirà il servizio per il primo gruppo di giovani, ne arriveranno altri quattro per undici mesi.
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