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Treia e Federico II: rinasce il legame

Treia e Federico II: rinasce il legame

Federico II è il protagonista di una importante iniziativa, ideata dal Comune di Jesi, con il sostegno della Regione Marche ed in collaborazione con la Fondazione intitolata allo svevo, che sta prendendo l’avvio. “Federico II e le Marche nel Medioevo, percorsi svevi tra i comuni del sisma” è un singolare progetto, volto a promuovere il territorio, non solo quello jesino, con un occhio di riguardo alle realtà colpite dal terremoto del 2016.

Vi partecipano, ovviamente, alcuni comuni del cosiddetto “cratere”, ma hanno deciso di dare un fattivo apporto anche realtà quali l’università politecnica delle Marche. Lo scorso 14 dicembre, l’iniziativa è stata presentata nell’ambito di una tavola rotonda, intitolata Federico II mito-motore per cultura e turismo, organizzata presso la sala consiliare del Comune di Jesi, alla presenza del primo cittadino Massimo Bacci, del vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Butini e di diversi sindaci tra quelli aderenti al progetto, nonché quelli delle città gemellate di Mayenne e Waiblingen. Cultura e solidarietà alleate, in funzione di un rilancio del territorio, da sviluppare secondo una molteplicità di iniziative: una ricetta che ha intercettato anche altri centri federiciani, come Melfi e Termoli e, più a nord, Rimini. Oltre a quelli più direttamente interessati dal sisma tra cui la città di Treia, che ha già sottoscritto il protocollo d’intesa tra le città federiciane.

In realtà il legame tra Treia e Federico II aveva visto una sua prima concretizzazione con la cittadinanza onoraria concessa al treiese professor Alberto Meriggi, presidente del Centro Studi Storici Maceratesi e già docente universitario, il 3 settembre 2017 dal Comune di Anticoli Corrado, nella città metropolitana di Roma Capitale.

Il legame tra il professor Meriggi e la cittadina di Anticoli Corrado risale al 1990, anno in cui il professore pubblicò un libro sulla vita di Corrado d’Antiochia e lo fece perché, da attento studioso della storia di Treia, volle restituire il giusto profilo storico al personaggio che nel 1263 era stato il protagonista del più importante fatto d’armi della storia di Treia, la cosiddetta battaglia di Vallesacco. Era quello il periodo della cruenta lotta tra la Chiesa e l’Impero. Treia, allora detta Montecchio, era guelfa e fedele alla Chiesa e spesso combatté con località vicine di fede ghibellina e fautrici dell’Impero.

Corrado d’Antiochia fu inviato con un potente esercito dal re Manfredi, suo zio, nelle Marche dove avrebbe dovuto strappare alla Chiesa le principali città. Riuscì a conquistare località importanti, ma nel dicembre del 1263 venne sconfitto e catturato dai treiesi mentre tentava di assediare il paese. Dopo un mese di prigionia riuscì a fuggire grazie alla complicità dell’allora podestà locale Baglione che si lasciò corrompere. Corrado, una volta libero si vendicò, saccheggiò il paese e uccise e imprigionò molti abitanti. Dopo poco tempo i treiesi intentarono un processo contro il corrotto podestà.

Gli atti del processo sono stati trascritti e studiati dal professor Meriggi. Un lavoro che ebbe sbocco in un libro pubblicato nel 2005. Gli studi del prof. Meriggi e le sue pubblicazioni e conferenze avviarono un felice rapporto culturale tra Treia ed Anticoli Corrado, concretizzatosi nel tempo con scambi e incontri per manifestazioni culturali e rievocative. Prima del 1990 Anticoli e Treia non si conoscevano e soprattutto non avevano coscienza che Corrado d’Antiochia era il loro anello di congiunzione. Con i suoi studi e i suoi libri è stato riconosciuto al prof. Meriggi di aver contribuito a portare il nome di Anticoli Corrado al di fuori dei confini municipali.

Poi l’amicizia tra le comunità di Treia ed Anticoli è proseguita nel giugno 2018 con un gemellaggio tra le due realtà musicali e con la visita dell’Amministrazione Comunale del comune laziale ad agosto 2018 nella città del bracciale durante i giorni della Disfida.

Federico II dunque come trampolino di lancio per promuovere e valorizzare i luoghi colpiti dal sima del 2016 e il brand Marche attraverso un itinerario svevo che coinvolge anche Treia con l’impegno concreto dell’amministrazione comunale a continuare nella valorizzazione di questo grande personaggio con il coinvolgimento fondamentale di molti altri comuni delle Marche.

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