Tolentino, graffiti artistici sui muri del parcheggio di viale Matteotti: via al progetto
Un progetto per realizzazione di "murales" artistici e tematici sui muri del parcheggio a livelli che si trova lungo viale Matteotti, al fine di recuperarne l'aspetto estetico. È l’iniziativa proposta da un cittadino e accolta dall'amministrazione comunale.
“La Giunta ha ritenuto che l'iniziativa possa contribuire ad abbellire la città, in particolare nelle zone che presentano scarsi elementi di interesse storico/architettonico e in presenza di muri abbandonati o degradati, presentando una forma espressiva in molti casi assurta a livello di arte e pertanto ha espresso atto di indirizzo favorevole al progetto di realizzazione di murales artistici/tematici sui muri del parcheggio a livelli che si trova lungo viale Matteotti”, si legge in una nota dell'amministrazione comunale .
Lo svolgimento del progetto dovrà rispettare le seguenti linee-guida: ”La realizzazione dei graffiti è permessa esclusivamente sugli spazi indicati nel luogo indicato nel punto precedente; le opere devono essere conformi a quanto descritto nel progetto presentato e non devono contenere disegni o scritte che possano risultare in contrasto con le norme sull’ordine pubblico o offensive del pubblico pudore, della morale o della persona, messaggi pubblicitari espliciti o impliciti, contenuti intolleranti e/o offensivi nei confronti delle religioni, delle etnie e dei generi”.
“L'esecuzione dei 'murales' devono avvenire in modo da non provocare nessun tipo di danno alle cose pubbliche e private, da non costituire ostacolo, fastidio o pericolo alla circolazione pedonale e veicolare, pena la revoca dell’autorizzazione; nel caso si renda necessaria l’occupazione di suolo pubblico con attrezzature devono essere rispettate le norme vigenti in materia; l’amministrazione comunale può richiedere all'esecutore la sospensione e la cancellazione anche parziale, a spese dell’esecutore, di opere in contrasto con quanto sopra stabilito; per le opere realizzate o da realizzare, nulla può essere preteso, né dai soggetti esecutori né da coloro che mettono a disposizione gli spazi”.
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