Tolentino, Comitato 30 Ottobre: "Preoccupazione riguardo alle prospettive per gli sfollati"
Una nota del Comitato 30 Ottobre riguardo alle prospettive future per gli sfollati a causa del sisma.
Alla luce delle recenti affermazioni apparse sui media locali e non, il Comitato 30 Ottobre esprime vive preoccupazioni riguardo le prospettive per gli ospiti dei container e per le decine di sfollati ancora dislocati sulla costa. Le rassicurazioni che l'amministrazione sparge in ogni occasione utile per garantire che entro fine estate verranno consegnati gli appartamenti da costruire ex novo (analoga promessa è stata fatta a giugno dello scorso anno), appaiono assolutamente fuori luogo. Infatti ad oggi, non sono nemmeno partiti i lavori preliminari per costruire le nuove palazzine.
Assicurare che entro la fine dell'estate saranno consegnati, significa offendere il buon senso e l'intelligenza delle persone.
Così come affermare impunemente che i container hanno una "vita" di oltre 10 anni, lasciando intendere che strutture previste in sostituzione delle tende possano essere in realtà fruibili per lunghissimo tempo ancora, lascia sgomenti per l'assoluta cecità riguardo la condizione di vita all'interno di una struttura concepita come assolutamente temporanea. Ciò che possiamo dire, senza tema di smentita, è che entro la fine dell'anno potrebbero essere pronte solo le SAE, le quali purtroppo sono state scartate a priori dall'amministrazione, condannando così centinaia di concittadini a condizioni di vita estremamente disagevoli.
Appare pressochè inutile appellarsi ad organi di governo sovracomunali: Regione, Governo, Protezione Civile, ma anche autorità giudiziarie varie, tutti sembrano più attenti alla "governance" piuttosto che a garantire agli aventi diritto il riconoscimento degli strumenti che la stessa legge ha riconosciuto loro. Il Comitato 30 Ottobre pertanto continuerà la sua battaglia.
Anzitutto chiamando la cittadinanza ad una assemblea pubblica (data e luogo verranno comunicati sulla pagina Facebook del comitato), oltre che per fare il punto della situazione, anche per decidere insieme come uscire dall'emergenza ed affrontare insieme le scelte che ci riguardano tutti, ciò anche alla luce del fatto che l'amministrazione comunale ha letteralmente paura di convocare periodicamente gli incontri pubblici con la popolazione.
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