Una vicenda che ha dell'incredibile, quella accaduta a Francesco Camilli Meletani, fotografo di Corridonia, residente all'interno della zona rossa del terremoto, che ha spiegato con un post sul proprio profilo Facebook.
"Con questa bolletta di conguaglio a mio favore si conclude la mia vicenda col gestore di energia elettrica". Inizia così il suo post, nel quale allega anche la foto della fattura, dove, nella voce "importo da pagare", compare una cifra negativa di 239,27 euro. Continua il fotografo: "Perché se vivi nel cratere del terremoto, le spese per la materia energia, per gli oneri di sistema e per il trasporto e gestione del contatore non le devi pagare. Mi hanno minacciato con il recupero crediti, con il distacco del contatore, ma non ho mollato perché avevo ragione, e stasera con una lettera di scuse e questo conguaglio, ho vinto io".
Già al ricevimento della prima fattura, il signor Francesco aveva notato tra gli addebiti, quegli importi non dovuti e lo aveva fatto presente immediatamente tramite posta certificata al proprio gestore. Aveva addirittura ricevuto una telefonata di ringraziamento da parte del fornitore per aver fatto notare la cosa che a loro era sfuggita, con la rassicurazione che avrebbero risolto l'errore per lui e per tutti quelli che fossero nella sua stessa condizione.
Purtroppo così non è stato. Poi ci sono state le ferie di mezzo ed al ritorno sono addirittura iniziati ad arrivare i solleciti di pagamento, dato che il Camilli Meletani aveva pensato bene di sospendere i pagamenti. E' come se nell'azienda fornitrice di energia non ci fosse un collegamento tra la persona che aveva chiamato per scusarsi, che aveva capito l'errore, e gli incaricati di preparare le fatture, che invece seguitavano ad emetterle sbagliate.
Il mese scorso, esasperato dalla vicenda, il signor Francesco ha mandato una nuova Pec dai toni abbastanza accesi al proprio gestore di energia minacciando di rivolgersi alla stampa per un errore così madornale al quale, dopo mesi, ancora non erano riusciti a trovare una soluzione. C'era il rischio concreto che venisse staccata la corrente ad un residente nel cratere del sisma e la cosa avrebbe senza dubbio avuto un grande eco sui media.
Questa nuova mail, finalmente, è riuscita a sbloccare l'impasse e la risposta è stata l'assicurazione che se si fosse messo in pari con i pagamenti, a maggio del 2018 il signor Francesco avrebbe avuto indietro la somma degli importi versati per errore. Tra i commenti al post compare anche quello dell'ex sindaco Calvigioni, il quale ricorda come tutti gli utenti nel cratere del sisma, allacciati a qualsiasi rete, sia energia che metano, dalla data del sisma dell'ottobre 2016, devono pagare solo i consumi effettivi, senza le tariffe accessorie.
Post collegati

Stop alla cannabis light, a Macerata chiude lo shop: "Non sappiamo cosa fare, col Governo Meloni niente più confronto"

Commenti