Tecnologie per la riabilitazione, a Porto Potenza un agosto di formazione “internazionale”
E’ nel pieno dei lavori la speciale “classe” composta da medici e dirigenti provenienti da 4 centri universitari dell’Uzbekistan che sono in questi giorni presso la struttura portopotentina del Santo Stefano, scelta come sede di formazione dalla Società Europea di Medicina Fisica e Riabilitativa
per il Progetto Erasmus TechReh Project.
Nei giorni scorsi dopo i saluti di benvenuto in Auditorium e le presentazioni, una rapida visita all’attività terapeutica del Santo Stefano in spiaggia e un successivo giro dei padiglioni ospedalieri, si è entrati subito nel vivo dei lavori con l’attività teorica in classe affiancata e integrata da ampie sessioni pratiche e di simulazioni con le strumentazioni.
I partecipanti hanno la possibilità di capire sul campo il valore aggiunto della tecnologia inserita nei percorsi riabilitativi utilizzando le strumentazioni del parco tecnologico del Santo Stefano, dall’esoscheletro Ekso al ReWalk, dall’Erigo all’Amadeo fino alla Realtà Virtuale.
Una full immersion di formazione con il Santo Stefano che è stato individuato per il know how nell’impostare progetti riabilitativi personalizzati nei quali la tecnologia è un supporto concreto al lavoro dei professionisti per il raggiungimento degli obiettivi di recupero prefissati.
“Macchine di nuova generazione, come l’esoscheletro indossabile – dice il dr. Antonello Morgantini, Responsabile Medico del Santo Stefano Riabilitazione - consentono a pazienti costretti in carrozzina di stare in posizione verticale e simulare situazioni di vita reale con benefici tanto fisici quanto psicologici. Questi macchinari permettono una riabilitazione più veloce ed efficace raggiungendo un 10-15% di benefici in più nel trattamento dello stroke (ictus, emorragia cerebrale) e dei traumi cranici o spinali, come pure nella chirurgia ortopedica”.
Un’iniziativa, quella di Porto Potenza, dalla fortissima valenza internazionale. “Siamo particolarmente orgogliosi di questa collaborazione – dice il dott. Alessandro Giustini, componente del Comitato Scientifico Santo Stefano e responsabile medico scientifico dell’iniziativa – che ci consente di offrire le nostre esperienze allo sviluppo della riabilitazione e delle tecnologie in Paesi stranieri”.
Dunque dopo l’esperienza della Robotic Rehabilitation Summer School e della Chinese Robotic School dello scorso anno, il Gruppo Santo Stefano è di nuovo sede formativa di eccellenza sulla robotica in riabilitazione.
Commenti