Spazi raddoppiati e stesso entusiasmo: ecco come sarà l'estate 2020 al "Madeira" di Simon e Mauro
Dopo la conferenza stampa in cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le tappe della Fase 2 (leggi qui) dell'emergenza sanitaria, quella che sancirà un periodo di convivenza con il coronavirus, uno dei temi che rimangono - per ora - insoluti riguarda le modalità attraverso le quali sarà possibile accedere alle spiagge in estate.
I dubbi sono ancora molti, ma i proprietari degli stabilimenti balneari non perdono lo spirito positivo, come ci racconta Mauro Alberti, gestore assieme al pallavolista della Lube Robertlandy Simon e alla moglie Martha Zamora dei locali "Madeira" e "Madeirinho", a Civitanova Marche.
"Abbiamo già avuto l'ok per la sistemazione degli allestimenti stagionali necessari all'apertura degli stabilimenti (leggi qui), ma - sottolinea - senza direttive chiare è difficile dare un indirizzo a questi stessi lavori. È un cane che si morde la coda".
Come pensate di muovervi, quindi, in vista della prossima stagione estiva?
Siamo ancora in attesa di conoscere le restrizioni che ci saranno date. Per noi balneari non è ancora stato previsto un protocollo definitivo da attuare. Come ABAT (Associazione dei bagnini) ci stiamo muovendo in maniera compatta per far sì che questa sia un'estate ancora migliore delle precedenti, nonostante le difficoltà. Tutto quello che ci diranno di fare, lo faremo. Siamo ottimisti.
Probabilmente avremo anche un logo comune che pubblicizzerà l'estate civitanovese, c'è già chi sta lavorando sotto il profilo del marketing ma è ancora tutto top secret. Le sanificazioni degli chalet saranno affidate a un'azienda che si occuperà di operare in base alle normative che saranno fornite.
Confermo, in ogni caso, che noi saremo aperti con entrambi i nostri locali: il "Madeira" e il "Madeirinho". Siamo convinti che la prossima sarà un'estate di servizi e di riconoscimento per i clienti storici. In molti ci stanno chiamando per confermare la loro presenza anche quest'anno, non abbiamo avuto grosse disdette. La gente continua a dare fiducia al mare di Civitanova.
Da quasi due mesi siete stati costretti a chiudere il vostro locale invernale, il Madeirinho, da poco inaugurato. Come state reggendo l'urto del lockdown?
Abbiamo messo alcuni dipendenti in cassa integrazione, mentre altri sono stati pagati direttamente da noi. La nostra è una società solida, nonostante gli investimenti monstre che abbiamo fatto. Abbiamo quasi 100 dipendenti: 70 persone che lavorano nel locale estivo e 25 che lavorano in quello invernale. Dobbiamo capire quanti poterne far lavorare in estate. Noi cercheremo, a turno, di far lavorare tutti ma non è semplice.
Di certo non sarà un'estate come le altre. Come pensate di modificare la proposta dei vostri locali?
Tenteremo di ampliare di ulteriori 900 metri quadrati gli spazi del ristorante "Madeira", per riuscire a garantire comunque 500 coperti rispettando le necessarie restrizioni e distanze di sicurezza.
Sul fronte culinario potrebbero esserci delle novità in vista. Stiamo valutando la possibilità di dare un taglio più elegante al "Madeirinho" per offrire una proposta di ristorazione gourmet, a base di pesce. Nel "Madeira", invece, avremo il nostro tradizionale menù brasiliano a base di carne.
Siamo anche in attesa di capire se sarà possibile offrire piccoli spettacoli, con musica dal vivo o ballerini. Ancora non sappiamo se si potrà fare o meno.
Di certo non ci saranno barriere in plexiglass, né al ristorante né in spiaggia, questo possiamo assicurarlo. Ci saranno, naturalmente, distanziamenti tra un ombrellone e l'altro, che andranno a nostro discapito, ma a favore del cliente che avrà la possibilità di godere di uno spazio maggiore in spiaggia.
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