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Coronavirus, Conte annuncia: "Ripartenza a tappe a partire dal 4 maggio, ma resta la distanza sociale"

Coronavirus, Conte annuncia: "Ripartenza a tappe a partire dal 4 maggio, ma resta la distanza sociale"

In una conferenza stampa, convocata alle 20:20 della serata odierna, il premier Giuseppe Conte ha illustrato le principali novità della Fase 2 che saranno inserite nel nuovo Dpcm che è stato approvato questa sera, in seguito all'incontro pomeridiano, tra lo stesso presidente del Consiglio, insieme al ministro della Salute Roberto Speranza e a quello degli Affari regionali Francesco Boccia, con i rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali. 

"Inizia per tutti la fase di convivenza con il virus- ha esordito Conte - con la consapevolezza che la curva del contagio possa tornare ad aumentare, quindi la distanza sociale sarà fondamentale per far mantenere la curva sotto controllo. 

Ci aspetta una sfida molto complessa - ha continuato - mi rendo conto che ognuno vorrebbe tornare nell'immediato alla vita di prima, ma dobbiamo tralasciare rabbia e risentimento per cercare di cooperare.  Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, aumenteranno i morti e avremmo danni irreversibili per la nostra economia. Se ami l'Italia mantieni le distanze".

"La fase 2 ripartirà dal 4 maggio, saranno fondamentali le mascherine, per questo tramite il commissario Arcuri saranno calmierati i prezzi di questo importante strumento di protezione, e sarà eliminata l'Iva.

"Per quanto concerne gli spostamenti cambierà il modulo, perché alle già note motivazioni per uscire di casa si aggiunge quella della visita ai parenti, secondo precise modalità per tutelare salute e sicurezza". Il presidente del Consiglio fa una distinzione tra spostamenti all’interno della Regione e quelli al di fuori della Regione in cui si vive. Per quanto riguarda i primi, rimangono i motivi di lavoro, di necessità o di salute. A questi, però, questi si aggiunge la possibilità di fare visita ai propri congiunti, “visto che molti familiari sono rimasti separati”. Il tutto, però, nel rispetto delle distanze, usando le protezioni e limitando il numero di persone concentrate nello stesso luogo: “Non saranno permessi assembramenti, anche per motivi familiari”.

Per quanto riguarda gli spostamenti extra-regionali, invece, rimangono le disposizioni previste fino ad oggi. Non si potrà quindi lasciare la regione se non per comprovate esigenze lavorative, di salute, urgenze o per il ritorno nella regione di domicilio o residenza. Divieto assoluto di spostamenti per chi ha febbre oltre i 37,5 gradi.

Vietati gli assembramenti, sì all'aperture di parchi e ville, ma bisogna evitare di raggrupparsi. Sì all'attività motoria e sportiva, ma da soli o con al massimo un'altra persona e si dovrà essere distanziati. Via libera agli allenamenti per professionisti e non per gli atleti di discipline individuali, ma sempre con le norme sul distanziamento sociale. Solo il 18 maggio, invece, sarà dato il via libera per gli sport di squadra.

 Dal 4 maggio saranno consentite le cerimonie funebri,ma vi potranno partecipare, per ora, al massimo 15 persone e distanziate". No invece alle messe, nonostante la proposta articolate di misure di distanziamento da parte della Cei. Durante l'incontro è stato posto con fermezza anche il tema della riapertura dei cimiteri, sia pure in sicurezza. A farlo in particolare l'Anci, per bocca del suo vicepresidente Roberto Pella. Il governo, però, ha preso tempo e non ha ancora ufficialmente aperto a questa possibilità.

"Via libera al 4 maggio anche ad attività di ristorazione ed asporto, ha spiegato Conte,  ma non sarà consentito consumare il cibo davanti ai luoghi di ristoro". Sul cibo da asporto, la Regione Marche ha però emanato quest'oggi un decreto valido dalla giornata di domani che ne consente la vendita. (Leggi qui)

"Riapre dal 4 maggio la manifattura- ha proseguito il premier -  le costruzioni ed il commercio all'ingrosso, relativo al settore manifatturiero. Naturalmente però, le aziende dovranno sottostare ai protocolli di sicurezza rigidi, appositamente redatti. Lockdown allentato dunque dal 4 maggio, ma dovremo essere avvertiti dalle Regioni appena la curva dei contagi inizierà ad aumentare, e immediatamente prenderemo provvedimenti", ha specificato il presidente del Consiglio.

"Il 18 maggio è in programma la riapertura del commercio al dettaglio. Bar, ristoranti,  parrucchieri ed estetisti potranno riaprire solo dal primo giugno”. Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio. Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura. Musei, mostre e luoghi culturali all'aperto riapriranno il 18 maggio.  Infine l'importante argomento scuole che saranno chiuse fino a fine anno scolastico". 

Considerazioni, inoltre, da parte del premier sulle misure di natura economica. "Il Recovery Fund è un passo avanti, il traguardo è tradurre questo principio in termini di lavoro tecnico, offrendo subito questo strumento" ed "evirando che crei ulteriore debito per chi, come l'Italia ha un debito alto", ha sottolineato Conte. 

"Sono allo studio interventi" sulle imprese. "L'Italia non riparte se non ripartono l'imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l'obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati".

 

 

 

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