San Ginesio, il campus e la rinascita. Parla il sindaco Scagnetti: "Entro luglio apriremo tutto il centro"
Il nuovo campus scolastico per San Ginesio, progettato dall’Ufficio ricostruzione del commissario Errani con la collaborazione, fondamentale, dell’Università Politecnica delle Marche, è una vera garanzia per un futuro migliore. Perché sarà costruito in classe di sicurezza sismica IV, vale a dire la più alta, quella degli “edifici strategici” che non devono crollare mai, e anche perché è stato pensato come un nuovo cuore del paese, un luogo pubblico in cui far scorrere la parte saliente della vita di una comunità. Per questo non poteva che essere pensato all’interno delle mura storiche, all’interno di un paesaggio che parla di arte, storia, bellezza. “Saranno volumetrie parcellizzate, perché devono adattarsi al contesto – ha spiegato il prof. Gianluigi Mondaini di Univpm che ha illustrato, nell’Aula magna della facoltà di Ingegneria ad Ancona, la parte architettonica della proposta – ma al tempo stesso, linguisticamente, la storia sarà in dialogo con la contemporaneità degli edifici. Ci saranno molte trasparenze, perché la cultura è trasparenza e se l’edificio lo trasmette testimonia il suo ruolo civico”. Anche le cromie saranno legate alla terra, al cotto e alle pietre del paese, ma saranno reinterpretate.
Mario Scagnetti, sindaco di San Ginesio, ha puntato molto sulla rinascita della sua comunità proprio a partire da questo campus.
Cosa significa sapere di poter contare su una scuola così a partire da settembre?
“Significa sapere che 500 studenti saranno al sicuro in uno dei primi edifici antisismici della provincia di Macerata, uno dei primi in Italia di classe così alta, e significa sapere che le nuove generazioni non dovranno temere il terremoto, che fa parte del nostro territorio. Mi pare molto”.
Il dispiegamento di forze ed energie per le scuole è molto grande: ce la farete per l’inizio del prossimo anno scolastico?
“Sono sicuro che anche a Roma vogliono vincere questa scommessa sul futuro. San Ginesio è una forza di punta per il commissario Errani. Siamo molto riconoscenti per questo, e in più avere avuto come consulenza quella dell’Università Politecnica delle Marche ci ha permesso di avere un rapporto diretto con chi si occupava di pensare il nostro futuro”.
Dunque il campus è una prima grossa pietra praticamente posata…
“Sì, ma nel frattempo sono moltissime le cose fatte per liberare San Ginesio dalle macerie, dalle ristrettezze, dalle zone rosse, dalle abitazioni vuote. Entro luglio apriremo tutte le strade del centro e sono poche le attività commerciali che devono ancora riaprire: su quelle stiamo lavorando. Oggi possiamo dire di essere ripartiti, e vogliamo guardare avanti, tutti insieme”.
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