San Ginesio a Siena per rinnovare un legame iniziato nella metà del Quattrocento
Rappresentanti del prestigioso Palio alla rievocazione storica del Ritorno degli esuli. Forse soltanto la Storia riesce a spiegare certi legami che somigliano alla fratellanza, soprattutto quando si parla di città, luoghi, tradizioni. Dopo più di cinquecento anni è ancora forte quello che salda le radici civili e civiche di Siena e San Ginesio, e che si mostra nel riflesso sacro di un crocifisso di legno.
Tra il 1450 e il 1460 trecento esuli sanginesini, allontanati per questioni politiche e di potere perché sostenitori dei signori Da Varano di Camerino contro la primazia della Chiesa, poterono rientrare in patria grazie all'intercessione di alcuni notabili senesi che ne avevano potuto apprezzarne a Siena la diligenza e la fedeltà.
I trecento furono riaccolti anche per l'eloquenza degli ambasciatori senesi, e il segno di quell'episodio che avrebbe dovuto dare inizio a una pace perpetua fu un crocifisso, ancora oggi venerato. I senesi portarono in dono anche una copia dei loro statuti, perché fossero da modello per una costituzione nuova.
Esattamente questo senso di condivisione ha portato in questi giorni all'incontro, in terra toscana, tra i rappresentanti del Comune di San Ginesio e quello di Siena: per parlare di partecipazione al difficile momento che i sanginesini stanno vivendo a causa del terremoto; parlare di presenza alla prossima edizione della rievocazione storica del Ritorno degli esuli, che da più di 50 anni si ripete ogni tre anni a San Ginesio, a giugno, con una delegazione di figuranti del Palio di Siena; per parlare di radici che si percepiscono ancora forti e che vogliono rinsaldarsi con gesti di condivisione, amicizia, vicinanza.
Il sindaco di San Ginesio, Mario Scagnetti, il consigliere Marco Taccari e la presidente dell'associazione tradizioni sanginesine, Tullia Leoni, sono stati ospiti del sindaco senese Bruno Valentini (dal 2014 cittadino onorario del paese marchigiano), degli assessori Anna Ferretti e Leonardo Tafani, e di Rita Bianciardi, da lungo tempo coordinatrice della delegazione della municipalità senese al Ritorno degli esuli. "Siena ci è vicina, ancora - ha commentato Scagnetti - con i fatti.
Sarà parte della nostra rievocazione anche quest'anno, il 18 giugno. Il 21 maggio, inoltre, la sua prestigiosa Banda sarà dentro le nostre mura per un concerto. Ma Siena ci fa sentire la sua presenza sempre, in mille modi, e ne siamo onorati". Dopo l'incontro istituzionale i ginesini hanno incontrato anche le realtà associative senesi che, in segno di antica fratellanza, contribuiranno alla conoscenza e alla crescita di questo sodalizio civico con vari contributi culturali.
Il Ritorno degli esuli, per volere dell'amministrazione ginesina, sarà quest'anno il momento della riconoscenza: saranno presenti, infatti, tutti i comuni che in qualunque modo hanno reso possibile la ripartenza e la rinascita del paese.
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