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Sala gremita per la presentazione del nuovo volume di Don Carnevale

Sala gremita per la presentazione del nuovo volume di Don Carnevale

Si è tenuta sabato 9 aprile, presso i locali del Teatro Don Bosco di Macerata la presentazione del nuovo volume di Don Carnevale e Domenico Antognozzi, frutto degli ultimi due anni di ricerche dal titolo "Il Piceno: da Carlo Magno a Enrico I", promossa dal Centro Studi San Claudio al Chienti.

La teoria portata avanti da più di 20 anni dal Salesiano Don Carnevale è bizzarra se valutata all'interno dei canoni della storiografia ufficiale, ma sicuramente suggestiva se guardata da una prospettiva possibilista. Secondo il professore infatti, l'età carolingia, tutta l'età quindi che parte dall'VIII secolo, fino ad arrivare alle soglie del XII-XIII secolo andrebbe rivalutata, per quanto riguarda la collocazione spaziale. La corte carolingia, la Cappella Palatina, l'Accademia Palatina e, con esse, tutti i luoghi simbolo che ufficialmente vengono collocati in Germania, ad Aquisgrana, nei pressi di Aachen, andrebbero totalmente ricollocati. La storiografia tedesca infatti, secondo la teoria, ha commesso un grosso errore localizzando quei luoghi in Germania, perché, i siti dove visse e operò la corte di Carlo Magno si trovano in Val di Chienti, in provincia di Macerata. A quanto pare, nell'odierna San Claudio, a Corridonia, possiamo ancora vedere in resti della sua capitale.

L'equivoco, secondo il sacerdote, è antico e risale al XII secolo quando Federico I di Svevia avrebbe trafugato i resti di Carlo Magno da San Claudio ad Aachen, per rilanciare l’immagine del suo Impero come autorità universale che è stata quindi, erroneamente, ricordata sempre come Aquisgrana, fuorviando l'intera collocazione spaziale della storia carolingia.

Moderatore dell'incontro è stato Alvise Manni e, dopo il saluto delle autorità nelle figure dell'on. Manzi, dell'Assessore alla cultura Monteverde e dei sindaci di Macerata Romano Carancini e Corridonia Nelia Calvigioni, gli interventi di Albino Gobbi, Denis Lohes, autore della prefazione e Domenico Antognozzi, co-autore del volume, ha preso la parola Don Carnevale, che ha divertito ed entusiasmato la folla presente con la sua verve e la sua dialettica. E' stato lasciato spazio infine al dibattito.

Secondo i recenti studi condotti e presentati nel nuovo libro la Sassonia, regione storica della Germania abitata appunto dai Sassoni, con i quali Carlo Magno si scontrò a partire dal 772, andrebbe ricollocata, in base a deduzioni e sopravvivenze di carattere toponomastico e linguistico nelle attuali province di Ancona e Pesaro. Gli autori, partendo dalla traduzione dell'opera Res gestae Saxonicae (storia dei Sassoni) composta a partire dal 968 dal monaco sassone Widukind, (opera tesa a dimostrare in particolare la legittimità della Sassonia nel succedere ai Franchi nel regno di Germania) avrebbero trovato spunti nuovi  per le ricerche che li avrebbero condotti a queste nuove scoperte definite "rivoluzionarie".

Ricordiamo che questa è la diciassettesima pubblicazione su questa tematica che, nonostante tutto, continua ad attirare moti consensi.

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