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Radiofarmaco, Maccioni querela: "Uno dei peggiori esempi di fake news"

Radiofarmaco, Maccioni querela: "Uno dei peggiori esempi di fake news"

Dal dottor Alessandro Maccioni, direttore Area Vasta 3 Asur Marche, riceviamo e pubblichiamo integralmente

Ho molto apprezzato il tono garbato ed elegante del dott. Liuti, che ritorna sul tema del Radiofarmaco 18F-FDG. Sono, tuttavia, altrettanto dispiaciuto che lo stesso giornalista abbia preso per buone le affermazioni contenute in un precedente articolo a firma dell’avv. Bommarito, che, oltre a  non corrispondere al vero, sono ampiamente infarcite da affermazioni offensive nei confronti del sottoscritto: dell’une e delle altre, peraltro, l’autore di quell’articolo infamante ne risponderà davanti al giudice. Le affermazioni appaiono tanto più gravi in quanto, come indirettamente confermato dall’articolo di una persona perbene come il dott. Liuti, finiscono per ingenerare sospetti e sfiducia nei confronti dell’amministrazione pubblica proprio riguardo ad un bene prezioso quale la salute, secondo il peggior esempio di fake news.

Dunque, vorrei rassicurare il dott. Liuti: nella vicenda del radiofarmaco non c’è alcun mistero. Esso viene utilizzato regolarmente nel nostro Ospedale da anni. Anzi, l’Ospedale di Macerata, come ben sa l’avv. Bommarito, è, al riguardo, un centro d’eccellenza regionale, per numero di trattamenti effettuati e per il grado di soddisfazione degli utenti, nessuno dei quali, in questi anni, ha lamentato ritardi o disservizi nel trattamento terapeutico.

In merito, poi,  al prezzo di acquisto del farmaco da parte dell’Area Vasta 3, esso – lo si ripete- non è equiparabile a quello praticato in altre parti della Regione, dove il contratto di fornitura riguarda esclusivamente il farmaco nel formato pluridose, mentre per l’Area Vasta 3, la gara prevedeva l’obbligo di fornire anche le attrezzature necessarie per la preparazione del trattamento del farmaco, oltre all’acquisto del farmaco monodose, attrezzature che – sole esse – incidevano per circa il 40% del costo. Ciò in quanto l’Ospedale di Macerata non era ancora provvisto di radio farmacia. I lavori per la preparazione di quest’ultima (lavori,come è comprensibile, di non semplice esecuzione) sono terminati recentemente e le attrezzature sono state collaudate nell’ottobre scorso: nel frattempo si era provveduto nei mesi scorsi con regolare gara, all’espletamento della procedura di evidenza pubblica per l’acquisto dell’attrezzatura e del solo farmaco pluridose, quest’ultimo ad un prezzo, evidentemente più basso.

 

Infatti dal 2 di novembre l’azienda acquista il radio farmaco al prezzo di € 4,90.  

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