Partiamo dalla Costituzione. L'articolo 21 recita «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure».
Le parole del dettato costituzionale lasciano chiaramente intendere che la stampa ha la libertà di pubblicare ciò che ritiene interessante, senza pressioni o ricatti di alcun tipo.
Quanto successo questa mattina a Piediripa, è un segnale inquietante su come venga intesa la libertà di stampa da chi, invece, vuole assurgere al ruolo di difensore dei diritti dei lavoratori. Andiamo per ordine. Nelle sedi di tutti gli organi di stampa arriva mercoledì questo invito
Come già accaduto da qualche tempo, Picchio News non viene invitato alla conferenza stampa, ma visto l'interesse intorno all'argomento trattato decidiamo di partecipare comunque. Con qualche minuto di ritardo, provenienti dall'entroterra dove era in visita il presidente del consiglio, arrivano a Piediripa il nostro fotografo Guido Picchio e una nostra corrispondente. Non appena mettono piede in sala, il segretario generale della Cgil di Macerata chiede loro per quale giornale fossero lì. Alla risposta "Per Picchio News", la reazione è la seguiente "Aspettiamo ancora che pubblicate l'articolo di settembre" (relativo ad un'altra conferenza stampa, alla quale sebbene presenti, si era deciso di non dare seguito con un articolo per motivazioni che non ha importanza fornire come "giustificazione" di qualcosa, ma per il semplice fatto che non è stato ritenuto opportuno pubblicare, ndr). E di seguito "allora, la conferenza stampa è finita qui" con i due relatori che si alzano e se ne vanno.
Ora, ferma restando la libertà di interrompere la conferenza stampa in qualsiasi momento da parte dei due relatori e che ci aspettiamo come replica il fatto che i nostri collaboratori siano arrivati in ritardo, appare evidente fin dal mancato invito, che il segretario della Cgil non abbia gradito la mancata pubblicazione del famigerato articolo dello scorso settembre. Se invece avessimo pubblicato quello che lui voleva, oggi saremmo graditi ospiti delle sue conferenze stampa. In tal modo, fra l'altro, si è anche espresso sui social.
Ora, la domanda che ci facciamo è: a decidere cosa, quando e come pubblicare in un giornale è chi fornisce la notizia (che va comunque vagliata) o editore e direttore della testata? Da quando è un obbligo pubblicare qualsiasi cosa viene proposta? E ancora: se non si pubblicano cose gradite, automaticamente scatta la rappresaglia? E a rendere la cosa ancora più grave, è il fatto che anche dei collaboratori di altre testate vorrebbero mettere bocca su quanto dovremmo o non dovremmo pubblicare. Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò...!
Comunque, oggi non siamo stati soltanto noi ospiti inattesi e sgraditi alla conferenza stampa della Cgil (dove si lamenta la presenza di un operaio clandestino nei cantieri Sae. Quindi, un operaio che, illuminato dalla luce divina, si autodenuncia dopo aver accettato di lavorare in nero magari togliendo lavoro a operai specializzati e in regola.
Alla porta del sindacato di Piediripa si è presentato anche l'ingegner Cristiano Costanzo, in rappresentanza del consorzio Arcale. "Ero stato avvisato dalla Protezione Civile regionale della convocazione di questa conferenza stampa" dice l'ingegner Costanzo "e avevo deciso di partecipare per poter portare un contributo alla soluzione delle problematiche che sarebbero state evidenziate. Quando sono arrivato, mi è stato detto che non essendo un giornalista non avrei potuto partecipare. Mi hanno fatto accomodare in sala d'attesa dove dopo qualche minuto sono arrivati i signori Taddei e De Luca che mi hanno indicato la porta".
Al di là di questo episodio, la Cgil ha fatto una scelta, crediamo sbagliata, sintomatica di una concezione distorta di libertà di stampa e forse anche di democrazia. Noi continueremo a fare il nostro lavoro, liberi da qualsiasi condizionamento e senza imposizioni da parte di nessuno. Se poi il sindacato vorrà tornare a renderci partecipi delle sue iniziative, le nostre porte saranno sempre aperte.
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