Potenza Picena, PD: “Isole ecologiche senza controllo. Costi e volumi aumentati in modo anomalo”
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa dal consigliere comunale PD di Potenza Picena Tommaso Gaballo
"Tra 2015 e 2016, nel Comune di Potenza Picena, siamo passati dal dover smaltire un totale di 8,72 mln di kg di rifiuti, a dover far fronte a 9,48 mln di kg, per un aumento di 755 tonnellate in un solo anno.
Una vera e propria esplosione se consideriamo che la media dal 2011 al 2015 si aggirava sugli 8.55 mln di kg all’anno.
Di queste 755 tonnellate in più (+8% rispetto al 2015), 640 erano costituite da rifiuti differenziati, 115 di non differenziato, ed hanno comportato un aumento di costo per lo smaltimento al Cosmari di 96757,24 €.
Se qualcuno pensasse che questo aumento sia riconducibile alle comunità della Valnerina ospitate sul nostro territorio a seguito degli eventi sismici, rischia di incappare in un grave errore, in quanto ben 522 tonnellate (il 69% di 755) erano costituite da ferro (+44,8 ton), rifiuti ingombranti (+52,16 ton), legnosi (+165,50 ton), verde in impianto (+178,97 ton) e inerti (+81,18 ton), tutti materiali conferiti presso le isole ecologiche tranne gli inerti per cui è in essere una convenzione con un’impresa locale.
(Dati consultabili al link: http://www.cosmarimc.it/rifiuti_dati_raccolta_differenziata.asp)
In Consiglio Comunale abbiamo chiesto conto di questo aumento spropositato di rifiuti, chiedendo anche se la maggioranza ne fosse consapevole e se venissero regolarmente controllati i registri di conferimento, incassando l’imbarazzata ammissione dell’Amministrazione, che ha ammesso ci sia un problema nella gestione delle isole ecologiche. Non vorrei infatti che vi si conferiscano rifiuti di cittadini ed imprese che dovrebbero essere smaltiti autonomamente, perché non è giusto caricare la collettività di quasi 100000,00€ in più di spesa per i mancati controlli, specialmente mentre si assiste ai pianti greci della maggioranza sulla mancanza di risorse.
In tre anni non si è organizzata nessuna campagna informativa per tentare di sensibilizzare i cittadini sul tema della riduzione dei rifiuti, con il risultato di un aumento della spesa sulle loro spalle ed un ulteriore carico ambientale sul territorio. Che senso ha spingere fortemente sulla differenziata se non si tenta di ridurre il volume complessivo prodotto?
Questo dato influenza anche la percentuale di differenziata, che aumenta sì di qualche decimo, ma non in un’ottica virtuosa di riduzione del volume di rifiuti ed in particolare di quello non differenziato, bensì per un aumento maggiore del differenziato rispetto al non differenziato in un contesto di aumento generale
E’ urgente intervenire e mettere un freno a questo aumento, per risparmiare importanti risorse ed evitare ai cittadini di pagare più del dovuto, oltre a reinvestire una parte di quelle economie per tentare di ridurre i costi totali di gestione".
Dati dal 2014 | |||
2014 | 2015 | 2016 | |
Tot Differenziato [kg] | 6.587.370 | 6.643.533 | 7.282.720 |
Tot Indifferenziato [kg] | 2.087.655 | 2.081.805 | 2.197.455 |
Tot [kg] | 8.675.025 | 8.725.338 | 9.480.175 |
Costo Tot [€] | 1.664.479,98 | 1.688.804,34 | 1.785.561,58 |
Percentuale [%] | 75,93% | 76,14% | 76,82% |
Commenti