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Nubifragio Matelica, riapre la mensa: "Non abbiamo risorse sufficienti per interventi strutturali"

Nubifragio Matelica, riapre la mensa: "Non abbiamo risorse sufficienti per interventi strutturali"

Il violento acquazzone di ieri pomeriggio (10 ottobre) ha causato non pochi danni nel quartiere di San Rocco e nelle località di Crinacci e Peschiera, zone già danneggiate dagli straordinari eventi atmosferici dello scorso 15 settembre. Grazie un intenso lavoro portato avanti fino a tarda notte e nella giornata di oggi da parte di vigili del fuoco, Protezione Civile, operai e uffici comunali, la situazione è stata riportata alla normalità in quasi tutte le aree.

 Riaprirà infatti da domani la mensa della scuola materna di via Bellini, che si era allagata ed era stata chiusa per le operazioni di pulizia nella giornata di oggi. I bambini del plesso scolastico potranno quindi tornare a mangiare all’interno dei locali mensa senza problemi. Resta chiusa, al momento, la limitrofa strada di San Sollecito. «Ci scusiamo con le famiglie per questo disagio – spiega il sindaco di Matelica Massimo Baldini – allo stesso tempo ringraziamo tutti coloro che da ieri sono al nostro fianco per la risoluzione dei problemi causati dal maltempo».

«Sfortunatamente, a quasi un mese di distanza dall’evento catastrofico del 15 settembre, siamo di nuovo qui a fare la conta dei danni, a ripulire garage, a dover chiudere strade e a lavorare di notte per togliere il fango. Come ente comunale abbiamo fatto e faremo il possibile per sistemare i danni causati dal maltempo, ma è chiaro che servono interventi molto più seri per contenere meglio le piogge violente e improvvise, in quanto non si può andare avanti in questa maniera».

«Purtroppo, un piccolo Comune come il nostro non ha le risorse a sufficienza per poter programmare importanti interventi straordinari e strutturali, si può gestire la fase dell’emergenza e della risoluzione immediata dei problemi, ma qui c’è bisogno di ben altro. Comprendiamo le richieste dei cittadini che ovviamente chiedono conto al Comune di quanto successo e allo stesso tempo da parte nostra c’è la massima disponibilità e solidarietà, ma senza fondi possiamo fare ben poco di utile e concreto».

«Dopo i danni causati dall’alluvione del 15 settembre scorso, non è ancora stato reso noto un piano di aiuti per la provincia di Macerata, nonostante solo nel Comune di Matelica si stimano interventi necessari per diversi milioni di euro. Ora, con il nubifragio di ieri, dovranno essere riviste anche le varie messe in sicurezza effettuate nelle scorse settimane».

«Non possiamo più pensare solo agli interventi di ripristino, ma dobbiamo ragionare più a monte per far sì che situazioni come queste non si verifichino più – ammette il vicesindaco Denis Cingolani – siamo ripiombati in pochi minuti in un incubo che non è più imputabile solo ai cambiamenti climatici. È necessario che questa volta qualcuno si ricordi di noi, visto che per il maceratese non ci sono novità dopo l’alluvione di settembre su eventuali rimborsi o risorse per rialzarsi dall’emergenza. Il maltempo, la pioggia, il rischio idrogeologico non scompaiono al confine di una provincia».

«Solo il ripristino delle strade necessita di somme davvero importanti che nel bilancio ordinario comunale non troviamo. Chiediamo quindi un intervento serio e la vicinanza delle istituzioni per evitare che quanto successo non riaccada più. Bisogna agire ora, non alla prossima catastrofe».

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