Dall'architetto Franco Casadidio, già consigliere comunale e candidato a sindaco per la città di Tolentino, riceviamo:
La buona notizia è che finalmente una struttura culturale storica di Tolentino, il Politeama Piceno, sta per essere restaurato,in questi giorni i lavori procedono spediti e sarà restituito alla pratica di varie Arti (musica, danza, teatro). Dopo anni di immobilità perpetuata da varie Amministrazioni comunali, un atto di mecenatismo da parte di un importante imprenditore locale, ha riavviato un processo di generosità individuale con finalità pubblica di cui oggi si avverte particolare necessità. Sin dall’epoca classica e poi nel Rinascimento, con le dovute differenze dell’assetto politico ed economico, il mecenate è colui che dotato sia di ottima educazione estetica ed etica sia di capacità di spendere tempo e soldi nelle Arti, pone queste sue virtù a servizio della Comunità e si rende a pieno titolo uomo “magnificente a vantaggio della Polis”. Nella storia della nostra Città, vi sono stati vari personaggi che hanno lasciato vere e proprie opere d’arte, non fini a se stesse ma di cui ancora oggi possiamo godere e vantarci con i visitatori di altre Regioni. A titolo d’esempio basti citare , il magnifico portale quattrocentesco che adorna l’ingresso principale della chiesa di San Nicola, fatto eseguire per volontà di Niccolò MAURUZI e della sua famiglia; va ricordato, per comprendere meglio tale gesto, il ruolo che questa Casata ebbe sia nel governo e nella difesa di Tolentino sia nella definitiva canonizzazione dell’agostiniano e nell’abbellimento, anche in anni successivi, della chiesa a lui dedicata. Questa forma particolare di mecenatismo si distingue per un profondo attaccamento alla Terra delle proprie origini, tanto che i membri di detta famiglia si identificarono ed erano più conosciuti nelle cronache dei contemporanei con il nome “ Tolentini”, nonostante avessero vissuto la maggior parte della propria vita a servizio militare dei Signori nelle principali corti di quell’epoca: Milano, Venezia, Firenze e Roma.
Invece la notizia meno buona è quella inerente i lavori di ricostruzione del teatro Vaccaj dopo l’incendio del 2008, ancora immersi nel pantano burocratico-amministrativo del “difettoso”sistema normativo dei Lavori pubblici, adeguatamente concepito per soddisfare più gli appetiti speculativi che l’effettiva realizzazione dei lavori secondo la buona “regola d’arte” . A tal proposito il commento del Movimento Cinquestelle, mi ha colpito per le crudeli verità svelate in modo ironico che dovrebbero risvegliare le nostre coscienze troppo sopite e rassegnate alla perdita della dignitas di Cittadini amanti e custodi del Patrimonio storico e della Terra in cui vivono. Probabilmente per instaurare una relazione costruttiva e bilanciata con il proprio contesto territoriale di riferimento e con l’interlocutore pubblico, occorre educare e formare al mecenatismo sin dalla giovane età, al fine di far conoscere ad ogni abitante le opportunità che apre, che vanno dallo sviluppo della persona al miglioramento del proprio ambiente, senza dimenticare né stigmatizzare i vantaggi economici che ne derivano sia sul piano personale (vedi Art Bonus) sia per tutta la Comunità.
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