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Macerata, sciopero sindacati contro la Finanziaria. 'Misure inadeguate, governo non ci ascolta'

Macerata, sciopero sindacati contro la Finanziaria. 'Misure inadeguate, governo non ci ascolta'

Sciopero generale di quattro ore, giovedì 15 dicembre: lo hanno proclamato Cgil e Uil. Nelle Marche, sarà articolato in cinque manifestazioni territoriali, che si terranno rispettivamente a Macerata in piazza Cesare Battisti dalle ore 9,30, a Vallefoglia (provincia di Pesaro e Urbino, davanti all’azienda Rivalcold di via Sicilia n.7 dalle ore 13), a Fabriano (provincia di Ancona, dalle ore 9,30 in piazza del Comune), a Fermo (in via Murri - ingresso ospedale - dalle ore 14,30), e infine ad Ascoli Piceno (in piazza Pino Daniele di fronte al Ciip, dalle ore 10,30).

Le ragioni della mobilitazione sono molteplici. Attacca Claudia Mazzucchelli, segretaria generale Uil Marche: “Protestiamo contro una Finanziaria inadeguata che non dà risposte al mondo del lavoro, ai pensionati, ai giovani. Abbiamo fatto delle proposte, non siamo stati ascoltati. Con l’inflazione al 10% e il caro energia fuori controllo, per noi 2/3 della manovra dovevano essere dedicati a lavoratori dipendenti e pensionati”.

“Nelle Marche - ha aggiunto Mazzucchelli - rappresentano il 90% dei contribuenti. La mancata rivalutazione delle pensioni, un peggioramento di Opzione Donna, la reintroduzione dei voucher fino a 10mila euro, di fatto negando ai lavoratori i diritti contrattuali, specialmente in settori delicati come l’agricoltura o la ristorazione, determineranno un aumento della povertà e del caporalato. Siamo convinti si possano fare scelte diverse rispetto a condono, flat tax o al depotenziamento della tassa sugli extra profittiche ridurrà la platea delle aziende a cui si applica, con conseguente riduzione del gettito da 12 miliardi previsti dal precedente governo a 2,2, miliardi”.

Cgil e Uil avanzano richieste precise. Sottolinea Giuseppe Santarelli, segretario generale Cgil Marche: “Esiste, in questo Paese, una pandemia salariale e le persone che rappresentiamo sono sempre più in sofferenza. Chiediamo che siano aumentate le retribuzioni e le pensioni, che siano detassati gli aumenti contrattuali e le tredicesime”.

“Ma chiediamo - prosegue Santarelli - anche una flessibilità di accesso alla pensione e un forte contrasto all’evasione fiscale. Infine, sollecitiamo, oggi come non mai, la necessità di uno sviluppo basato sull’innovazione e sulla sostenibilità. E' il momento di unire e non dividere come invece il Governo vuole fare. Occorre portare avanti un progetto condiviso a sostegno di lavoratori e fasce più deboli”.

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