Il sindaco Romano Carancini è stato ospite della trasmissione Matrix di mercoledì sera, che come tema iniziale aveva la questione dell'immigrazione e gli sviluppi delle vicende del capoluogo marchigiano in particolare.
Il conduttore Nicola Porro, chiede come sia percepito il problema immigrazione in città e Carancini inizia dicendo che i due fatti gravissimi che si sono verificati, nonostante le strumentalizzazioni che si stanno facendo, c'entrano ben poco con il tema dell'immigrazione. Usa addirittura il termine "strumento di battaglia politica in vista delle prossime elezioni".
Nel secondo intervento, Carancini battibecca con Mario Giordano, accusato dal primo cittadino di fare militanza e di usare argomenti come l'immigrazione e il degrado per fini politici.
"A Macerata non c'è un gravissimo problema sociale e quello che si dice non corrisponde al vero - continua il sindaco - e questo non fa altro che alimentare le sensazioni e le percezioni che anche attraverso le televisioni e i mass media, contribuiscono a degenerare".
Riconosce comunque il primo cittadino un disagio delle persone ma esclude categoricamente la presenza di un problema sociale e sottolinea il fatto che negli ultimi 20 anni non sia accaduto mai nulla, che la città non è razzista ma che oggi ha un disagio, rispetto a una serie di questioni, ossia le falle nei sistemi Sprar e Cas relative a coloro che escono dal sistema di protezione, che a volte diventano "schegge impazzite" all'interno delle comunità".
Il sindaco in conclusione ci tiene a precisare che i fatti degli ultimi giorni, sono altra cosa rispetto ad un sistema sociale che a Macerata tiene da sempre, a un sistema di grande capacità di accoglienza e a un sistema di relazioni positive all'interno della città.
Commenti