Macerata, il Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomo si scioglie: il patrimonio donato in beneficenza
L'Associazione “Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi” di Macerata si è sciolta ed ha cessato di operare. A determinarne la fine è stata l’impossibilità di poter confidare su una mobilitazione “fisica” dei Lavoratori Autonomi adatta a poter sollecitare l’attenzione dei mass media con eventi di adeguata risonanza insieme all’entrata in vigore della riforma del terzo settore con la eccessiva burocratizzazione delle organizzazioni volontaristiche non strutturate ed agli obblighi assicurativi assurdamente imposti alle associazioni di qualunque tipo e livello che hanno finito per trasformarsi in un pesante balzello per le scarse risorse finanziarie disponibili.
“Bisogna comunque sottolineare che i temi di volta in volta trattati negli anni hanno spesso precorso i tempi ed hanno contribuito a sollecitare il risveglio di una “resilienza” civica sulle problematiche quotidiane dei Lavoratori Autonomi che oggi costituisco uno degli argomenti più trattati da tutti i mass media - sottolinea l’ormai ex presidente, Manuel Seri - Con un pizzico di orgoglio va ricordato che nel 2007 il Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi ha lanciato una petizione sviluppata su dieci punti che non è rimasta “lettera morta”: nell’ultima campagna elettorale ha avuto un ruolo preminente la flat tax che il Movimento aveva proposto al primo punto della petizione proponendo per i redditi di lavoro (dipendente ed autonomo) un’aliquota massima del 20% perché secondo l’art. 1 Cost. “l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro” e non sulle speculazioni; uno dei più recenti argomenti all’attenzione del Parlamento Europeo è quello della riduzione dell’aliquota media IVA al 12% che il Movimento aveva inserito al punto due della petizione proponendone il livellamento al 5% con eliminazione di tutte le ipotesi di esenzione; in questi giorni poi il nuovo Governo sta anticipando il ripristino di un sistema tributario che non consideri più i Contribuenti “evasori fino a prova contraria” e che abbandoni studi di settore ed altri metodi standardizzati, ma il Movimento lo aveva già inserito al punto sei della petizione.
Tutto questo ben dieci anni prima. Si tratta solo di una coincidenza? Chissà?!? Il Movimento ha avuto comunque il merito di essere stato un pioniere in questi importanti tentativi di cambiamento”.
Nel concludere la sua avventura il Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi ha devoluto tutto il suo patrimonio residuo, in parti uguali, a due sodalizi benemeriti no profit: “La Rondinella” di Corridonia (“www.rondinellacorridonia.it”) che opera per l'aiuto ed il sostegno alle Famiglie con problemi di disagio giovanile legati soprattutto alla dipendenza da droghe, alcool e gioco (nella foto il momento della consegna del relativo assegno circolare); “Associazione Risveglio” di Roma (“www.associazionerisveglio.it”) strutturata per fornire il massimo sostegno alle vittime di Gravi Cerebrolesioni Acquisite (GCA) con importanti iniziative e progetti unici in Italia come “Casa Iride” (residenza collettiva per Persone in stato vegetativo o di minima coscienza) e “Centro Adelphi” (centro diurno di riabilitazione integrata per Persone con postumi da cerebrolesioni) tendenti alla realizzazione di un sistema esperto integrato “dal coma al domicilio” per i Pazienti e per le loro Famiglie che debbono affrontare ogni contingenza quotidiana (l’erogazione relativa è stata effettuata tramite bonifico bancario).
"Si ringraziano tutti coloro che hanno consentito al Movimento in Difesa dei Lavoratori Autonomi di costituirsi, crescere e funzionare - conclude l'ex presidente - sperando che nascano nuovi sodalizi ancora più appassionanti ed efficaci per far emergere i problemi delle Persone operose ed intraprendenti, vera preziosa risorsa di questo Paese così disastrato".
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