I revisori dei conti hanno bocciato il bilancio consuntivo 2018 del Comune di Macerata.
Tra le contestazioni che vengono fatte ci sono: pochi fondi per le cause e spese per incarichi legali troppo alti. Tra le altre contestazioni, anche quelle relative alla riscossione delle multe delle quali su 1,2 milioni accertati sono entrati in cassa solo il 44%, costituendo quindi una perdita per le casse comunali. Per tali ragioni vengono invitati gli organi competenti "ad adottare i provvedimenti conseguenti".
Queste conclusioni sono state fatte dall'organo di revisione composto dai dottori commercialisti Ugo Maria Fantini e Fabrizio De Iulis e dal ragioniere commercialista Alberto Luchini.
Un altro elemento interessante che emerge dal report è quello legato agli accantonamenti dai contenziosi: il Comune ha infatti fissato la quota in circa due milioni, i revisori controbattono dicendo che per rientrare nei parametri della Corte dei Conti, la cifra da indicare è di 3,5 milioni di euro.
Tra le altre richieste del report dei revisori dei conti c'è quello relativo al rapporto sulle società partecipate che dovrebbe essere almeno trimestrale e non annuale come è avvenuto.
Infine non buone notizie, usando un eufemismo, per le casse del comune nelle entrate: quelle del 2018 per quanto riguarda Tarsu, Tia e Tari sono diminuite di 272.521 euro rispetto al 2017 - si legge nel report - mentre invece quelle relative agli incassi per l'Imu sono diminuite di 620.140 euro.
Insomma un altro grattacapo non indifferente per il Comune di Macerata e la Giunta Carancini, se si pensa che negli ultimi anni non si ricorda un giudizio negativo espresso dai revisori dei conti sul bilancio consuntivo.
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