Macerata, epidemia nella colonia felina. Le associazioni animaliste: "L'assessore Laviano non ci ha coinvolto"
"Chiediamo un incontro urgente con l'assessore Laura Laviano per avere chiarimenti sulla questione della colonia felina del cimitero. Contestiamo quanto affermato dalla stessa assessore, in merito a un accordo con le associazioni che non sono state né coinvolte, né informate".
Così in una nota si esprimono Laura Raccosta (referente OIPA Macerata e provincia), Michele Orlandi (referente LAV Macerata e Ascoli Piceno) e Marco Pietroni (referente WWF Marche centrali).
Al centro del dibattito ci sono le parole dell’assessore con delega agli Animali d’Affezione Laura Laviano, che aveva dichiarato di aver raggiunto un accordo "con l'Asur e con le associazioni animaliste" per realizzare "una struttura mobile" che potesse ospitare i gatti della colonia più numerosa della città (quella in zona cimitero), colpita "da un grave focolaio di panleucopenia felina" (leggi qui).
"Nessuno di noi è stato coinvolto e, a quanto mi risulta, nemmeno le altre associazioni (di carattere non nazionale) sono state contattate dal Comune, come invece dichiarato dall'assessore Laviano - ci racconta Laura Raccosta, referente Oipa Macerata e provincia -. Non siamo in grado di esprimere pareri o dare giudizi in merito a quanto sta facendo l'assessore, in quanto non siamo a conoscenza dei contorni esatti della vicenda. Proprio per questo vorremmo un incontro con il Comune".
"Va puntualizzato come non sia un fenomeno raro che nelle colonie feline si sviluppino delle epidemie, sebbene quella di cui si sta parlando a Macerata sia piuttosto brutta - aggiunge la referente dell'Oipa -. Va capito se all'interno della colonia il cibo sia somministrato in maniera idonea, ovvero se non si siano verificati degli episodi di sovralimentazione e se siano sempre stati rispettati i punti cibo previsti dalla normativa condivisa da Comune e Asur".
"Il nostro impegno è sempre a sostegno della partecipazione, vogliamo collaborare per conoscere cosa verrà fatto degli animali e in che modo il Comune intende spendere le risorse a loro destinate" conclude Laura Raccosta.
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