Legambiente Marche dice no all'inceneritore, ma avverte: "Necessaria una discarica nel Maceratese"
“Le Marche hanno la possibilità di diventare un grande laboratorio di buone pratiche di economia circolare. Da anni la nostra regione si sta distinguendo a livello nazionale per le buone percentuali di raccolta differenziata e di sperimentazioni virtuose in tema di gestione dei rifiuti. La strada verso l’economia circolare è ormai tracciata ed è doveroso lavorare insieme per percorrerla con forza”.
Questo è il commento del Direttore di Legambiente Marche Marco Ciarulli in merito all’idea di poter riaccendere un inceneritore nelle Marche.
“Oltre al fatto che ad oggi la legge regionale vieta qualsiasi forma di combustione nelle Marche – continua Ciarulli -, l’idea dell’incenerimento dei rifiuti oggi è superata dai numeri e dai percorsi territoriali avviati in questi anni. Accanto al 70% di media regionale di raccolta differenziata, oggi la produzione di rifiuti indifferenziati è di circa 250 mila tonnellate annue, dato su cui bisogna continuare a lavorare per aumentare al massimo la quantità di rifiuti differenziati insieme a serie politiche per abbattere la produzione di rifiuti, che rappresenta il grande neo di questa regione in cui ogni abitante produce 520 kg all’anno".
"Accanto a questo la vera sfida oggi, per continuare a crescere nella gestione virtuosa dei rifiuti, è la realizzazione della necessaria impiantistica per trasformare i rifiuti recuperati in materie prime, così da poter generare ricerca, innovazione e nuove opportunità di lavoro e di crescita per questo territorio - sottolinea il presidente di Legambiente Marche -. Le discariche rappresentano un tassello fondamentale e necessario per ospitare i rifiuti residui che, ad oggi, non possono essere avviati al recupero ed è per questo che ci auguriamo che gli amministratori della provincia di Macerata individuino prima possibile il luogo migliore ad ospitarla".
"Ci appelliamo fin da ora alla prossima amministrazione regionale – conclude Ciarulli -, per avviare da subito un tavolo tra tutti i portatori di interesse, amministrazioni locali, gestori rifiuti, associazioni ambientaliste e di categoria, per disegnare insieme le politiche per continuare a crescere nella gestione dei rifiuti”.
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