Le "Pasquine" non si arrendono e ripartono: a quattro mesi dal sisma la storica tabaccheria tolentinate riapre i battenti
Il terremoto ha ferito duramente la loro attività, costringendole a una chiusura forzata di quattro mesi, ma non si sono arrese e con grande coraggio, ma anche enormi difficoltà, Teresa e Roberta Carradori hanno riaperto la loro attività commerciale di viale Vittorio Veneto a Tolentino.
Una tabaccheria storica, quasi leggendaria, dal nome conosciutissimo in tutta la città, Pasquì, oggi gestita dalle due sorelle Carradori ,che all'indomani del terremoto del 30 ottobre ha dovuto chiudere i battenti per i gravi danni riportati dalla struttura.
"In realtà casa e bottega", afferma con grande tristezza Teresa, "perché anche l'appartamento al piano di sopra è stato dichiarato inagibile." In un attimo quindi Teresa e Roberta, così come altre
migliaia di cittadini del centro Italia, si sono viste stravolgere la vita. Con l'ulteriore difficoltà di una mamma anziana portata in una struttura sanitaria di Castelfidardo.
Ma nonostante tutto non si sono arrese, non hanno aspettato che arrivassero aiuti "dall'alto". Da subito si sono attivate per cercare un nuovo locale, sempre in via Vittorio Veneto, una delle vie più
disastrate dal terremoto e diventata quasi fantasma.
Si sono attivate per adeguarlo al tipo di attività commerciale e per ottenere le autorizzazioni. E qui sono iniziate le difficoltà. Un mese per spostare la linea telefonica, necessaria per collegare i
server per le ricerche telefoniche e tutte quelle attività complementari alla vendita dei tabacchi, scartoffie infinite per avere l'autorizzazione a vendere i giornali in un'altra sede, e il giorno
dopo l'inaugurazione i giornali non sono stati consegnati.
La signora Teresa ha atteso in strada dalle 5.45 del mattino l'arrivo del corriere che, però, non è mai passato. Le sigarette non sono state consegnate. Una partenza dopo 4 mesi dal sisma che, nonostante la grande volontà delle commercianti, ha fatto incontrare solo ostacoli sulla strada delle due donne. Che però non si sono arrese e sono ripartite. "Bentornate": come hanno scritto su un grosso striscione i tanti amici che non hanno voluto abbandonarle e sono stati loro vicino in questi difficilissimi mesi.
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