Un vero e proprio accanimento quello perpetrato dallo Stato ai danni dei terremotati. Questo quanto emerge da un servizio de "Le Iene" andato in onda lo scorso 21 marzo (qua il video integrale del servizio). La giornalista del noto programma di attualità di Mediaset ha intervistato alcune delle famiglie che a distanza di un anno e mezzo dal sisma, non sono ancora in possesso delle casette di legno promesse dal piano emergenza post sisma.
Il piano, commissionato dall'allora governo Renzi, prevedeva infatti Sae per tutti gli sfollati, ma a marzo 2018 le casette consegnate nelle Marche,1200, bastano a coprire solo la metà del reale fabbisogno. Per questo, in molti si sono organizzati autonomamente acquistando delle casette mobili da posizionale nei loro terreni, spesso nei pressi della vecchia bitazione ormai inagibile. Sistemazioni provvisorie in vista dei lavori di ristrutturazione delle case. Una sistemazione che però lo Stato dichiara abusiva.
"Abbiamo speso circa 15mila euro - raccontano alcuni degli intervistati - accedendo ad un piccolo prestito perché non avevamo altra soluzione e ora secondo lo Stato dovremmo andarcene da qua".
Le casette mobili, infatti, montate su ruote e rimovibili in un tempo breve di circa due ore, risultano abusive fatta eccezione per quelle posizionate su terreno edificabile, una variazione al decreto fatta ad hoc dopo il clamore suscitato della vicenda di nonna Peppina. Una variazione che, chiedono gli stessi intervistati, doveva essere estesa anche alla loro situazione.
"La nostra condizione - racconta una delle signore intervistate - è questa. Io ho acquistato questa casetta mobile con i risparmi di mia madre, novantenne e costretta a letto da un ictus e non posso pensare di allontanarmi da qua con lei in questo stato". Una condizione aggravata dal fatto che queste famiglie, per il loro essere ritenute abusive, dal 31 gennaio non ricevono più nemmeno il Cas. Una condizione che i sindaci denunciano da tempo.
"Le leggi - dice Emanuele Tondi, sindaco di Camporotondo - vanno rispettate ma se sono sbagliate possono anche essere cambiate". E lo stesso sindaco rincara la dose commentando lo stesso servizo e scrivendo su Fb: "Caro PD, hai perso le elezioni perché non hai saputo ascoltare le esigenze e i problemi della gente. I politici e gli amministratori vengono votati e pagati proprio per questo. Non c'è bisogno di fare nessuna analisi complicata e approfondita. È semplice..."
La giornalista de Le Iene ha chiesto allora spiegazioni di questo "accanimento" direttamente al commissario De Micheli che ha ribadito ai microfoni del programma che le famiglie che si trovano in questa condizione devono lasciare la provvisoria sistemazione perché abusive e che per loro sono pronte soluzioni alternative (e non meglio specificate).
Post collegati

Clima, Macerata nella top 20 città italiane: le Marche primeggiano nella classifica de "Il Sole 24 Ore"

Commenti