Esiste davvero il talento? A questa domanda gli esperti ancora non hanno dato una risposta univoca.
Nello sport, senza dubbio, sono molti i fattori che determinano il successo. Prestanza fisica, passione, sacrificio, cuore e, ovviamente, il talento. Questa è la storia di Abdulah Samardzic, classe 1995, un ragazzo bosniaco di Tolentino. Questa è una storia che andrebbe benissimo per la trama di un film americano.
Lorenzo Cecchini è il giovane coach dell'Associazione Basket Tolentino, formazione che milita nel campionato di serie C-silver delle Marche. Abdulah è il custode della palestra.
Lorenzo chiede ad Abdulah, a settembre durante il periodo della preparazione, se è interessato ad "allacciarsi le scarpe" e magari a fare qualche allenamento con loro. Il ragazzo accetta di fare parte del gruppo. Non ha mai giocato "seriamente" a pallacanestro ma si allena e in caso di infortuni, sarà pronto a dare una mano in campo.
Il risultato è strabiliante. La squadra tolentinate vince 24 partite consecutive, una delle strisce di vittorie più lunga in Italia, dominando la prima fase del campionato con un roster da metà classifica. Samardzic gioca come titolare fisso da mesi, nel ruolo di ala grande. Nel frattempo continua a pulire il campo, e a chiudere la palestra. Ma non solo. Grazie anche a questo magnifico e talentuoso acquisto la squadra si sta giocando i playoff per salire in serie B. Un risultato insperato e inaspettato.
L'intuizione del coach è stata lungimirante: ha aperto le porte al custode, per una volta. Sicuramente non se ne è pentito.
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