Inps, Tridico in difesa del reddito di cittadinanza: "Chi lo ha preso non sta sul divano, ma lavora"
"Nelle Marche importi di pensioni e reddito di cittadinanza mediamente più bassi rispetto alla media nazionale". A riferirlo alla facoltà di Economia Ancona, il direttore regionale Inps Antonello Crudo a margine della presentazione del XXI "Rapporto annuale dell'Inps", illustrato dal presidente nazionale Inps Pasquale Tridico.
Per le pensioni si stimano ratei medi di "850 euro mensili contro gli oltre mille euro di media nazionale", mentre per il Rdc l'erogazione mensile ammonta a circa "508-510 euro contro gli oltre 600 italiani". Per le pensioni, ha spiegato, è dovuto "probabilmente anche a una peculiarità del mondo marchigiano in quanto c'è una percentuale di lavoratori autonomi molto più alta, circa il 43%, rispetto alla media italiana, circa il 30%. Ciò fa sì che, "con l'entrata in vigore sempre più massiccia del sistema contributivo e la minore aliquota di computo del lavoro autonomo, abbia avuto un impatto sull'importo".
Quanto al Reddito di cittadinanza nelle Marche le dinamiche di domande respinte sono allineate a quelle nazionali "abbiamo il 36-37% di respinte rispetto alle domande iniziali - ha osservato ancora Crudo - e ciò testimonia la bontà dei controlli dell'Istituto, allineato con la media nazionale”.
“C'è la necessità che questo dato si 'pulisca' con un'attività di filtro ancora maggiore da parte degli intermediari. Poi ci sono anche i controlli successivi che facciamo - ha ricordato - ma anche revoche e decadenze, a parità di impegno, si stanno riducendo, perché riusciamo ad arginare il fenomeno all'origine".
Una criticità, ha confermato il direttore regionale Inps Marche, riguarda sempre la trasformazione del Rdc in occupazione, anche se l'Inps si occupa in particolare di politiche passive e non di attive, materia attinente più a Centri per l'Impiego. "Indubbiamente - ha concluso Crudo riguardo al passaggio da Rdc al lavoro - è possibile che sia la parte di criticità, ed è necessario fare qualche sforzo in più a livello generale".
“L'erogazione del reddito di cittadinanza ha avuto un effetto positivo sia sulla natalità sia sulla mortalità, ovviamente in direzioni opposte, tra le persone che possedevano le condizioni per riceverlo rispetto alla 'fascia' più alta che non lo ha ricevuto”, ha spiegato il presidente dell'Inps Pasquale Tridico In questi termini, ha detto ancora Tridico, "il reddito di cittadinanza ha contribuito ad aumentare la natalità" e ha avuto un "effetto positivo sulla mortalità".
"Tra il 2019 e il 2022 - ha ricordato il presidente dell'Inps rispondendo ai giornalisti a margine delle presentazione - abbiamo dato a 5 milioni di persone il reddito di cittadinanza con almeno una mensilità. Oltre 5 milioni di persone hanno beneficiato di questa misura - ha ribadito - che è stato uno straordinario sostegno per il contrasto alla povertà, uno strumento che esiste in tutti i Paesi europei. Bisogna fare di più dal lato dell'inclusione e delle politiche attive - ha ammesso - ma necessariamente è uno strumento che ha avuto un impatto fortemente positivo durante questa crisi pandemica".
Il Rdc è una misura che "contrasta in modo diretto le diseguaglianze della povertà. Coloro che, prima del 2019, lavoravano e percepiscono il Reddito di cittadinanza, hanno continuato a lavorare e anzi hanno aumentato l'offerta di lavoro sul mercato. Chi ha preso il reddito di cittadinanza - ha ribadito Tridico - non sta sul divano a guardare la tv ,ma ha continuato a lavorare. C'è un 65% di percettori 'non occupabili', - ha concluso - va fatto un lavoro di inclusione e programmi come esistono negli altri Paesi".
(Foto e fonte Ansa)
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