Il Magnifico Governatore, il suo losco sosia e l'ospedale unico
Il Magnifico Governatore delle Marche, Ceriscioli ha definitivamente parlato. La sede dalla sua ultima allocuzione è stata quella di Civitanova. Cola' riunito, tutto lo stato maggiore del PD maceratese, ha potuto ascoltare dalla viva voce del Magnifico Governatore rassicuranti parole sul locale ospedale.
Esso ospedale, per adesso, non verrà chiuso contrariamente alle incontrollate, mendaci notizie che taluni organi di stampa (sicuramente faziosi) hanno artatamente messo in giro, da qualche giorno a questa parte. Sono seguiti lunghi applausi, vivissime congratulazioni e reciproche pacche sulle spalle degli astanti. Per non sapere né leggere, né scrivere, io mi sono fatto un giro sul web alla ricerca di chi avesse messo in giro una voce tanto allarmante, benché priva di autorevole riscontro ed ho scoperto un fatto, questo sì, davvero inquietante che denuncio da questa rubrica, affinché in futuro, non vengano a crearsi ulteriori malintesi. Quello che ho scoperto è gravissimo e merita un accurato approfondimento anche da parte di alte autorità. Una cosa che, a memoria d’uomo, non si era mai vista prima. Gira, ma più che gira direi scorrazza, per tutta la regione Marche un losco individuo che si spaccia addirittura per presidente della giunta regionale, e rilascia ogni sorta di dichiarazione. Aiutato vieppiù dai suoi tratti somatici, del tutto simili, anzi oserei dire identici a quelli del vero, originale governatore, questo figuro trae in inganno i giornalisti e gli inviati della stampa. Ad onor del vero, c’è da dire che in una particolare circostanza, ha gabbato pure tutto il direttivo regionale del Partito Democratico. Questo fatto risale precisamente al 25 gennaio scorso, in quel di Ancona. Il falso Ceriscioli si è presentato lì e quando è stato il suo turno di parlare ha affermato che bisognava scegliere: o l’ospedale di Macerata o quello di Civitanova. Tertium non datur. Verosimilmente tratti in imbroglio, i massimi dirigenti del PD gli hanno creduto e si sono allertati. Parimenti agitati i sindaci del maceratese hanno convocato riunioni, indetto conferenze, redatto documenti. Fatica e tempo sprecati poiché, come si è detto, il Ceriscioli autentico ha ampiamente smentito l’abile millantatore che si traveste da lui per ogni dove.
Ora si capisce come questa inedita circostanza renda ogni questione complessa e difficile da maneggiare. Soprattutto da parte di chi deve lavorare con l’informazione. Come si fa a stabilire se una certa cosa l’abbia detta Ceriscioli o il suo sosia? Peggio ancora se osserviamo i fatti dal punto di vista degli amministratori locali. I poveretti, a causa di questi procurati allarmi, sono costretti a distogliere le loro attenzioni dalle esigenze quotidiane dei propri cittadini, per concentrarsi su notizie spaventose che non hanno fondamento alcuno, solo perché provengono dal sosia di Ceriscioli. Io un’idea ce l’avrei e, molto sommessamente, la butto lì. Sta poi, eventualmente, al Magnifico Governatore prenderla in considerazione. Si potrebbe fare come nei social network, dove i personaggi famosi, le celebrità, al fine di certificare che sono proprio loro e non una volgare imitazione hanno, come riconoscimento di autenticità, una spunta azzurra.
Ecco, Ceriscioli, quando va in giro a parlare per le Marche, si potrebbe pitturare una spunta azzurra in fronte cosicché tutti sappiano che si tratta di lui e non del suo sosia…
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