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Il Controllo del Vicinato a Civitanova Marche, intervista a Domenico Bevilacqua

Il Controllo del Vicinato a Civitanova Marche, intervista a Domenico Bevilacqua

A Civitanova è attivo dal 2014 un gruppo Facebook per il Controllo del Vicinato. Siamo andati a parlare con Domenico Bevilacqua che è uno degli amministratori. 

In verità il gruppo Facebook non è il Controllo del Vicinato in senso stretto ma un gruppo informativo e, quando necessario, di diffusione di avvisi. L'ho aperto insieme a Stefano Petrelli, a supporto delle attività, quando abbiamo cominciato questa avventura qui a Civitanova.

Come nasce il controllo del vicinato? 

Il Controllo del Vicinato (Neighbourhood Watch) nasce negli Stati Uniti negli anni ‘60/’70 e sbarca in Gran Bretagna nel 1982 nella città di Mollington, nei pressi Liverpool. Da allora il Programma si è largamente diffuso in tutta la Gran Bretagna e, lentamente, in quasi tutti i Paesi dell’Europa continentale, inclusi alcuni Paesi dell’Europa dell’Est. Si stima che, ad oggi, in tutto il mondo siano più di dieci milioni le famiglie che hanno aderito a questo Programma. In Italia cominciano a formarsi i primi gruppi e ad apparire i primi cartelli gialli nel 2008, a Caronno Pertusella in provincia di Varese. Seguono a ruota Rodano e Parabiago in provincia di Milano, Levata-Curtatone in provincia di Mantova e in molte altre città medio-piccole. L’elenco completo dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa è disponibile nel sito web dell’Associazione: www.controllodelvicinato.it Nel luglio del 2013 viene fondata a Saronno l’Associazione Controllo del Vicinato, composta da volontari impegnati direttamente come Coordinatori di gruppi già esistenti o impegnati a costituirne altri in altre città. Il Programma ha visto una crescita lenta ma costante, soprattutto attraverso il passaparola tra sindaci. Ad oggi sono circa 320 i Comuni, che a diversi stadi di maturazione e organizzazione, lo hanno implementato.

Come si è formato a Civitanova? 

Qui a Civitanova, insieme a Stefano Petrelli, alla fine del 2014 stavo pensando a cosa poter fare per rafforzare i legami di comunità quando è stato presentato nel Comune di Camporotondo di Fiastrone questo progetto. Abbiamo allora contattato l’Associazione Controllo del Vicinato, ci siamo iscritti ed abbiamo portato questa idea all’amministrazione comunale, chiedendone il supporto. Abbiamo anche presentato l’iniziativa ai partiti e movimenti, alle associazioni della Consulta dei Servizi Sociali ed alle parrocchie cattolico-romane, affinché fosse chiara la natura civica e super-partes della stessa. Poi, abbiamo tenuto dei gazebo informativi in Corso Umberto I e, il 19 settembre 2015, il dottor Francesco Caccetta, co-vicepresidente dell’Associazione, nonché criminologo, è venuto a Civitanova per la presentazione del progetto alla cittadinanza. In tutta onestà, il primo a parlare di Controllo del Vicinato a Civitanova è stato l’allora Capitano (oggi Maggiore) Enzo Marinelli, Comandante della Compagnia Carabinieri di Civitanova.

Lei è un comune cittadino oppure ha qualche ruolo amministrativo o fa parte in qualche modo delle forze dell’ordine? 

Sono un comune cittadino che si è posto una domanda: voglio essere lasciato solo a morire nell’indifferenza? E si è dato una risposta: No. Quindi, ho trovato, come soluzione a molti problemi benché non a tutti, il Controllo del Vicinato che, peraltro, avevo incontrato durante i miei anni passati nel Regno Unito.

Ci spiega brevemente in cosa consiste il controllo del vicinato? 

Innanzitutto, occorre dire che il Programma del Controllo del Vicinato è gratuito, non comporta alcuna spesa né l’adesione all’Associazione. Secondariamente, si compone di tre parti. La riduzione delle vulnerabilità:Il Programma prevede, infatti, l’individuazione delle vulnerabilità strutturali, ambientali e comportamentali che rappresentano sempre delle opportunità per gli autori di furti nelle case e di truffe. Organizzarsi tra vicini:Il Programma prevede l’auto-organizzazione tra vicini per controllare l’area intorno alle proprie abitazioni e gli spazi pubblici più prossimi. L’attività dei gruppi di Controllo del Vicinato è segnalata da appositi cartelli che hanno lo scopo di comunicare a chiunque passi nella zona interessata al controllo che la sua presenza non passerà inosservata e che il vicinato è attento e consapevole di ciò che avviene all’interno della propria area. Partecipare ad un gruppo di Controllo del Vicinato non fa correre alcun rischio, non richiede alcun atto di eroismo né alcuna attività di pattugliamento. I residenti continuano a svolgere le proprie attività, ma con una diversa consapevolezza del proprio ambiente. Dove il Programma del Controllo del Vicinato è attivo, i molti occhi dei residenti sugli spazi pubblici e privati rappresentano un deterrente contro i furti nelle case e un disincentivo per altri comportamenti illegali (graffiti, scippi, truffe, vandalismi, ecc.). La collaborazione e la fiducia tra vicini sono fondamentali perché s’instauri un clima di sicurezza che sarà percepito da tutti i residenti (anche da chi non partecipa al Programma) e particolarmente dalle fasce più vulnerabili, come anziani e persone sole. Il senso di vicinanza, unito alla certezza che i nostri vicini non resteranno chiusi in casa di fronte ad un’emergenza, trasmette un forte senso di appartenenza e di sicurezza e rafforza i legami tra i membri della comunità.

Collaborare con le Forze dell’Ordine: Anche le Forze dell’Ordine beneficeranno dei risultati di questo Programma. Un dialogo continuo e sensibile tra esse ed i residenti produrrà una migliore qualità delle segnalazioni da parte di questi ultimi e, in definitiva, dei loro interventi. Per partecipare al Programma occorre, innanzitutto, costituire un gruppo di Controllo del Vicinato. Costituire un gruppo di Controllo del Vicinato è relativamente semplice. È sufficiente incontrarsi tra vicini e decidere di costituirsi in gruppo. Non sarà necessaria alcuna richiesta, alcuna autorizzazione ed alcuna spesa da sostenere. Per formalizzare la costituzione del gruppo, l’Associazione mette a disposizione dei moduli (scaricabili dal nostro sito web) con i quali è possibile costituire un gruppo, creare una catena telefonica e raccogliere dati statistici sui furti avvenuti nella propria area.  Una volta costituito il gruppo, è necessario registrarlo nel sito dell’Associazione per ricevere gratuitamente supporto, informazioni, documentazione e formazione. Il censimento dei gruppi permette, inoltre, all’Associazione di valutare la diffusione del Programma a livello nazionale. La formazione viene fornita dall’Associazione Controllo del Vicinato, per mezzo di alcuni manuali e di persona dal Dottor Francesco Caccetta, criminologo e co-vicepresidente dell’Associazione. 

A Civitanova Marche, la collaborazione con le Forze dell’Ordine ci consente di averla anche da essee dalla Polizia Locale.

Abbiamo visto che avete organizzato e state organizzando incontri nelle varie zone della città. Come risponde la popolazione? 

Per la seconda volta, abbiamo organizzato un ciclo di incontri nei sette quartieri storici di Civitanova. Il primo ciclo si era focalizzato sulla spiegazione del programma alla cittadinanza. Questo secondo ciclo, invece, ha avuto un scopo ben diverso. Si è trattato, infatti, di incontri pubblici con le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale, dal titolo: SICUREZZA RESIDENZIALE, come Difendersi da Truffe e Furti - Il Controllo del Vicinato: collaborazione tra Cittadini e Forze dell’Ordine per la Promozione della Sicurezza Urbana. La risposta dei quartieri è stata molto variegata. In alcuni quartieri, come Fontespina, Maranello e Civitanova Alta, la partecipazione è stata soddisfacente e la cittadinanza ha potuto ascoltare dalla viva voce del Dirigente del Commissariato Polizia di Stato di Civitanova, Dottor Ciro De Luca, e del Comandante della Compagnia Carabinieri di Civitanova, Maggiore Enzo Marinelli, utili consigli su come difendersi da furti e truffe.

In altri quartieri, come Santa Maria Apparente ed il Centro, la partecipazione è stata scarsa, se non nulla. Devo ammettere che è incomprensibile questo scarso interesse quando, invece, la verve polemica di certuni è sempre ben attiva e la collaborazione delle Forze dell’Ordine, e delle istituzioni più in generale, è totale ed entusiastica. Per il quartiere Centro, poi, che il quartiere dove si verifica la maggioranza dei reati commessi a Civitanova, la partecipazione è stata nulla e questo travalica la mia comprensione.

Ci sono delle zone sotto Controllo del Vicinato? Siete già operativi in qualche quartiere? 

In questo momento, sono attivi a Civitanova tredici gruppi di Controllo del Vicinato, otto tra Fontespina e Maranello, tre a San Marone, uno a Risorgimento ed uno a Civitanova Alta, nessuno in Centro ed a Santa Maria Apparente. 

Spero che, dopo le elezioni, chi ancora non ha compreso che il Controllo del Vicinato è un efficace strumento sia di prevenzione contro la criminalità, che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini e la cooperazione con le forze dell’ordine al fine di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone e il senso di insicurezza; sia per ricreare rapporti di collaborazione tra i vicini, promuovere la coesione sociale, stimolare l’aiuto reciproco, non consentire più che qualcuno sia lasciato solo nell’indifferenza, in poche parole, per creare una comunità più umana; e che fare Controllo del Vicinato significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini; riesca a comprenderlo.

Avete qualche dato sull’incidenza del Controllo del Vicinato nella repressione di episodi criminali? Si ottengono risultati concreti?

I dati nazionali parlano di circa il 60% di furti in meno nelle zone in cui è attivo il Controllo del Vicinato. Per Civitanova, i dati ufficiali parlano di un calo dell’8% dei reati e del 30% dei furti in appartamento, specialmente nelle zone dove è attivo. E questi dati si riferiscono a quando c’erano solo 70 famiglie coinvolte, oggi siamo arrivati al doppio.

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