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Il caso Gagliole - "A basso costo e a portata di click": la droga 'degli zombie' arriva anche nelle Marche (VIDEO)

Il caso Gagliole - "A basso costo e a portata di click": la droga 'degli zombie' arriva anche nelle Marche (VIDEO)

Lo scorso 6 settembre, a Gagliole, un giovane di 23 anni ha accoltellato il padre e la madre al culmine di una violenta lite, prima di tentare il suicidio ferendosi al collo. L'esito degli esami tossicologici ha rivelato l'assunzione da parte del giovane di Fentanyl, cannabinoidi e una massiccia presenza di ketamina. Un caso tragico che porta in primo piano la crescente preoccupazione per la diffusione di queste sostanze.

Abbiamo parlato con il dottor Gianni Giuli, direttore del dipartimento dipendenze patologiche dell'Ast di Macerata, per comprendere meglio i rischi e gli effetti del Fentanyl e per fare il punto sulla situazione nella provincia di Macerata. Giuli ha immediatamente messo in guardia contro l'allarme crescente riguardo al Fentanyl. "Circa due mesi fa, l'unità di strada di Perugia ha ricevuto una dose da un consumatore. L'analisi ha confermato la presenza di Fentanyl, e da quel momento il nostro livello di allerta è aumentato. I fatti di Gagliole hanno purtroppo confermato ciò che temevamo". 

Il Fentanyl, come ha spiegato Giuli, è un farmaco oppioide sintetico, utilizzato in medicina per gestire il dolore cronico, ma è anche 50-80 volte più potente della morfina o dell'eroina. La sua efficacia e il basso costo lo rendono appetibile anche per il mercato illegale, che lo propone in forme pericolose: "Viene distribuito come polvere, spray nasale o carta assorbente, spesso tramite canali online che i giovani conoscono bene". 

Uno degli effetti più devastanti e preoccupanti del Fentanyl è la sua capacità di trasformare profondamente chi ne fa uso. "Il Fentanyl, a dosi anche molto basse, inizia con una sensazione di euforia intensa, ma il suo effetto depressivo sul sistema nervoso centrale è altrettanto rapido e distruttivo - aggiunge Giuli -. La persona passa da uno stato di benessere estremo a una condizione di totale apatia e rallentamento. Questo stato di degradazione progressiva ha portato il Fentanyl ad essere conosciuto con un nome inquietante: la droga degli zombie".

Nel caso del giovane di Gagliole, il mix di droghe potrebbe essere stato un fattore scatenante: "Il Fentanyl viene spesso miscelato con altre sostanze stupefacenti, come cocaina, MDMA o eroina, per potenziare l'effetto e abbassare i costi. Probabilmente, è ciò che è successo anche in questo caso. Ma sono incline a pensare che la ketamina abbia avuto un ruolo determinante nell'aggressione".

Il direttore del DDP di Macerata ha evidenziato il rischio intrinseco di queste miscele: "Il Fentanyl provoca una rapida depressione respiratoria, portando all'incoscienza e al coma. Se non si interviene tempestivamente con il Naloxone, si rischia la morte. Negli Stati Uniti, il Fentanyl è stato responsabile di circa 200.000 decessi". 

Come ci spiega Giuli, le province di Macerata e Perugia si trovano in un crocevia strategico per la diffusione di queste sostanze. Civitanova, ad esempio, si inserisce nella cosiddetta "rotta balcanica" delle droghe, con flussi provenienti dall'Albania che passano attraverso il porto di Ancona. Da lì, la distribuzione è rapida e capillare, facilitata anche dalla rete stradale. "Le piazze di spaccio di queste città sono tra le più a rischio per la sperimentazione di nuove droghe", ha affermato.

Quando si parla di droghe sintetiche come il Fentanyl, la prevenzione è senza dubbio la chiave per contrastarne la diffusione e gli effetti devastanti. Secondo Giuli, l’ascolto e la comunicazione sono due elementi centrali per arginare il problema: "Il primo passo è nelle mani delle famiglie. Ascoltare i propri figli, creare un dialogo aperto e sincero su temi come le droghe, cercare di intercettare i primi segnali preoccupanti è cruciale".

La lotta contro le droghe richiede anche l’impegno delle istituzioni locali e nazionali: "È fondamentale che le autorità, a tutti i livelli, continuino a investire in campagne di prevenzione e nella creazione di centri di supporto per i giovani. In particolare, la presenza di servizi dedicati alla salute mentale e alle dipendenze patologiche deve essere potenziata, offrendo agli adolescenti e alle loro famiglie risorse immediate e accessibili". 

Il caso di Gagliole è un drammatico esempio delle conseguenze letali che la diffusione incontrollata di droghe può avere, e mette in luce la necessità di azioni concrete e sistematiche per prevenire futuri episodi simili.

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