Crisi Ucraina, Luzi (Voice of America): "Negli USA nessuno crede al nucleare"
"In Italia si spinge tanto sulla minaccia della catastrofe nucleare, ma qui negli Stati Uniti nessuno gli sta dando grande peso. È molto difficile che Putin possa sganciare una bomba per il Donbass scatenando così le forze NATO. Si comincia a dubitare della sua sanità mentale".
A parlare in collegamento via Skype da Washington è Iacopo Luzi, giornalista marchigiano di Voice of America (VOA News), agenzia di stampa statunitense. "Qui alla Casa Bianca è come se ci trovassimo a Kiev riguardo gli aggiornamenti in tempo reale sui negoziati. Ma più che alle bombe e a una possibile guerra, si punta molto sulle pesanti sanzioni a Mosca".
"A differenza dell'Europa, negli Stati Uniti non c'è una esasperazione delle informazioni, come avvenuto per il Covid. La Russia credeva di trovarci divisi ma invece sta compattando tutto l'Occidente. E la popolarità di Biden è in netta ascesa: le difficoltà nell'agenda nazionale stanno trovando un contrappeso nei successi all'estero", spiega il giornalista fermano.
"La NATO ha mosso truppe soprattutto sul fianco est come prevenzione e in difesa di una possibile avanzata russa. Nessuno vuole fare una guerra diretta a Putin, ma è pur vero che la NATO ha attivato un piano speciale per muovere le truppe in modo rapido sul territorio in previsione di possibili attacchi. Anche l'intelligence americana è rimasta spiazzata dalle mosse di Mosca", ha aggiunto dalla Casa Bianca il collega di Voice of America.
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