Civitanova- Contagi nella palazzina tecnologica, Silenzi: "Chiusura tardiva degli uffici"
“Nella vicenda della chiusura della palazzina tecnologica per emergenza Covid, il Comune si è comportato in maniera superficiale oltre che irresponsabile. Un simile modo di agire non è concepibile”. Chiede chiarezza il capogruppo Pd del Civitanova, Giulio Silenzi, in merito alla chiusura della palazzina tecnologica per alcuni casi Covid registrati tra il personale.
“Non aveva nessuna logica tenere gli uffici aperti venerdì 30 ottobre dopo che il giorno precedente erano stati accertati i casi positivi di due dipendenti” – prosegue Silenzi - . “Nella risposta fornita dal Segretario generale alla richiesta di accesso agli atti con la quale si chiedevano chiarimenti sulle scelte adottate dall’amministrazione in seguito ai contagi che si sono verificati all’interno degli uffici pubblici, emerge un tardivo intervento di chiusura dell’edificio”.
“Il massimo dirigente del Comune risponde che nella giornata di giovedì 29 ottobre è emersa la positività di due dipendenti comunali che condividevano lo stesso ufficio nella palazzina tecnologica e che ‘il medico del Comune non ha ritenuto necessario far effettuare il test agli altri colleghi in quanto i due si erano infettati probabilmente nella stanza condivisa e non avevano avuto contatti con altri dipendenti’. In casi come questi, il termine “probabilmente” non dovrebbe mai essere utilizzato perché si rischia di esporre al contagio altre persone” – sottolinea il capogruppo Pd - .
“I fatti sono che: giovedì 29 ottobre due dipendenti risultano positivi al Covid. Il giorno dopo la struttura resta aperta ad utenti e dipendenti e compare un cartello alla porta di ingresso in cui si annuncia che dal lunedì successivo, 2 novembre, la palazzina sarebbe stata chiusa per l’emergenza Covid. Nel frattempo però si è continuato ad accedere alla struttura. Venerdì 30 ottobre nell'atrio non c’era nessun addetto dotato di termo scanner per misurare la temperatura e ci si accontentava della autocertificazione.
Poi, come dice il Segretario ‘nella serata di venerdì 30 ottobre è pervenuta la notizia che un altro dipendente era risultato positivo. Da qui è maturata la decisione di chiusura al pubblico degli uffici da lunedì 2 novembre’. Cosa questa non vera – afferma Silenzi - perché il cartello di chiusura è comparso davanti all'Ufficio tecnico la mattina di venerdì 30 ottobre (come da documentazione fotografica e da articoli di stampa on line) .
Non si può continuare a lanciare richiami alla responsabilità quando l’amministrazione è la prima, come in questo caso, a comportarsi in maniera superficiale con conseguenti rischi di contagio”, conclude.
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