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Attualità Cingoli

Cingoli, gli interrogativi del Pd sull'Alberghiero

Cingoli, gli interrogativi del Pd sull'Alberghiero

Dal Pd di Cingoli riceviamo e pubblichiamo

 

I tre architetti cingolani (Accrescimbeni, Petrini e Vigoni) che hanno presentato un’idea progetto sul nuovo Polo Scolastico hanno posto tra le diverse cose positive, quella di riaprire il dibattito sulla questione Alberghiero .

Hanno lanciato un sasso nello stagno di fronte a un silenzio assordante da parte delle amministrazioni pèubbliche.

I cittadini si chiedono perché dopo l’incontro del dicembre 2017, dopo undici mesi, non ci siano state né assemblee né tantomeno aggiornamenti, come promesso, su un’opera pubblica che può cambiare il volto della citta? 

Il progetto redatto dagli uffici della Provincia, ora fermo per i pareri presso la Soprintendenza, tiene conto del pregio e dei vincoli ambientali del sito della Portella? 

Perché nel frattempo il Comune ha incaricato un professionista per redigere una variante urbanistica in un’altra zona? 

Già conosce il parere degli organi di controllo?

Mentre i mesi passano, tutto è fermo e i cittadini preoccupati aspettano risposte.

La proposta progettuale, regalata al Comune, ha il merito di dimostrare che è possibile trovare una sintesi tra il costruito e il rispetto del contesto ambientale senza modificare la skyline o la visuale del parco, anzi rendendolo un elemento vivo e fruibile.

Tutto questo è stato possibile oltre alla professionalità dei tecnici anche all’utilizzo di materiali innovativi per la realtà di Cingoli compresa la parte relativa all’impiantistica.

Altro aspetto non trascurabile è il riutilizzo tramite un sottopassaggio degli edifici esistenti dell’Alberghiero; tutto questo permetterebbe di non disperdere un patrimonio edilizio che in caso contrario andrebbe in disuso, oltre ad avere un polo scolastico diffuso al centro della città .

Con ciò non vogliamo minimamente pensare ad una bocciatura del progetto della Provincia da parte della Soprintendenza.

 

In quel caso significherebbe ricominciare da capo con il rischio concreto di perdere il finanziamento, (progetti finanziati per le periferie docet) quando invece il discorso poteva essere completamente diverso tramite una interlocuzione continua tra le due amministrazioni, prendendo in considerazione idee e spunti di tecnici locali che da tempo circolano in città che hanno il pregio e tengono insieme esigenze ambientali e costruttive con un approccio serio e pragmatico .

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