In un momento gravato dai problemi determinati dal sisma del 26 e del 30 ottobre, l’ospedale di Camerino ha confermato la propria funzione per la gestione di casi critici effettuando due prelievi multiorgano su due pazienti deceduti in rianimazione.
L’équipe diretta dal Dott. Marco Chiarello ed in particolare il Coordinatore Locale per il Prelievo di organi e tessuti Dott.ssa Tiziana Ciccola, con la collaborazione della Dott.ssa Giovanna Faccenda Direttore Sanitario ed alla sua équipe, ha coordinato il complesso percorso professionale e logistico per garantire un inaspettato regalo ai Pazienti riceventi gli organi prelevati, che potranno quindi ritornare a vivere, considerandosi fortunati per questo “dono natalizio”.
L’ospedale di Camerino è dotato di Unità Operative in grado di affrontare casi clinici di particolare gravità: sia la Rianimazione che L’UTIC-Cardiologia lavorano in simbiosi con il Pronto Soccorso, i reparti di Chirurgia generale, Ortopedia e Traumatologia, Medicina per acuti, Radiologia e Laboratorio. Dal giorno del sisma la struttura antisismica non solo ha retto benissimo all’evento, ma ha garantito la prosecuzione dell’attività programmata, assicurando interventi rianimatori e di cardiologia intensiva, interventi chirurgici e medici per i Pazienti programmati ed urgenti,grazie all’abnegazione dimostrata da tutti i professionisti della struttura.
Il processo di prelievo di organi è complesso e vede il collegamento contemporaneo con il Centro Regionale per i Trapianti nella persona della Dott.ssa Francesca De Pace, il Nord Italian Trasplant di Milano, la collaborazione con qualsiasi tipo di équipe chirurgica che dovesse raggiungere Camerino (in questi casi Colleghi di Padova – Milano – Ancona) per effettuare il prelievo.
Il decesso, è stato certificato dal Collegio medico convocato per due volte dalla Direzione Sanitaria per l’accertamento della morte cerebrale per i due Pazienti, il primo affetto da emorragia cerebrale massiva, il secondo da anossia cerebrale conseguente ad arresto cardiaco extraospedaliero.
Il 21 ed il 22 dicembre i Parenti stretti dei due Pazienti hanno dato l’assenso alla donazione, dimostrando una grande umanità. Tutta l’operazione, iniziata alle ore 08.00 del 21 dicembre, si è conclusa oggi 23 dicembre alle ore 08.30. Sono stati prelevati 1 fegato (inviato a Padova), due reni (inviati a Milano); un secondo fegato (inviato ad Ancona per ulteriori accertamenti); un terzo rene, inviato a Milano ed un quarto a Padova; sono state prelevate 4 cornee inviate alla banca regionale.
Molti sono stati i professionisti coinvolti: infermieri del reparto di Rianimazione - UTIC/Cardiologia e del Blocco Operatorio di Camerino, Dirigenti e tecnici di laboratorio e di microbiologia, medici della U.O. di Anestesia e Rianimazione, Tecnici di neurofisiopatologia e Neurologi locali e di Macerata, della Cardiologia/UTIC, della Chirurgia, della Radiologia, la Direzione Sanitaria, il reparto di anatomia patologica di Macerata, le Ferrovie dello Stato (utilissime per il trasporto a Milano delle provette dei donatori) e, non ultimo, gli autisti dell’Area Vasta 3.
E’ questo un risultato particolarmente importante che identifica una risposta sanitaria di eccellenza che va oltre la normale attività, significativa per la trasformazione di una tragedia familiare in un atto di donazione che fa rinascere la speranza di vita.
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