Ascani fuori dal coro: "No ai minorenni nelle discoteche. I gestori non possono prendere il posto dei genitori"
La questione relativa alla presenza dei minorenni nelle discoteche e nei locali notturni è un tema su cui si discute da tanto tempo. Ma quando arriva il commento di un professionista del divertimento notturno come Aldo Ascani, il dibattito si infiamma ancora di più. Specialmente se è proprio Ascani a dire "no" ai minorenni nelle discoteche e a "bacchettare" i genitori troppo permissivi.
La riflessione di Aldo Ascani arriva in un post pubblicato nel suo profilo Facebook: "Sono disposto nuovamente ad affrontare la questione se pur in conflitto di interesse, ma ritengo che molti genitori lasciano troppa libertà ai figli, magari inconsciamente, riponendo la responsabilità ai gestori dei locali.
Questo non lo trovo per nulla serio.
È vero che in qualsiasi locale d’Italia l’incasso si fa con i fruitori, ma è altresì vero che selezionare un minorenne all’ingresso di una disco vietando a loro l’ingresso come la legge prevede, significa metterlo direttamente in mezzo alla strada all’una o alle due di notte.
È troppo facile rigirare le colpe al gestore nonostante molti ne hanno. Eccome se ne hanno, ma non credo che sia la soluzione al problema.
Un quindicenne, sedicenne il sabato sera non deve in nessun modo frequentare un locale notturno e questo può accadere solo se il genitore fa da genitore.
L’occasionalità ci può stare ci mancherebbe ma l’abitudine no.
Anche noi (Ascani è direttore artistico dello Shada di Civitanova, ndr) in estate con cadenza mensile proponiamo un Format espressamente dedicato ai teen ager denominato Offbeat ma con regole ferree, con il divieto assoluto di somministrazione di alcol, con orari ridotti anche per gli adulti presenti e un controllo triplicato della sicurezza e nonostante tutto qualcosina ogni tanto sfugge lo stesso, quindi immaginate voi un ragazzino di 15/16 anni con la voglia di vita che ha in corpo catapultato in serate per loro considerate da adulti come in un sabato cosa possa accadere...
E vi garantisco che ci sono locali in riviera che lavorano con una moltitudine di minorenni all’interno ogni sabato sera...
Mi sono ritrovato" conclude Ascani "in alcune circostanze a vedere un minorenne chiedere al suo amico maggiorenne di andare al bar a prendergli un angelo azzurro... ecco quando parlo che qualcosina sfugge perché non è facile... tutti siamo stati quindicenni con una unica differenza però: che al massimo mezzanotte e trenta si rientrasse a casa altrimenti c’era il babbo dietro la porta con la cinghia dei pantaloni in mano a darti la buonanotte".
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