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“All'ospedale di San Severino trattano mio figlio come in famiglia”: la storia di Roberta Spernanzoni

“All'ospedale di San Severino trattano mio figlio come in famiglia”: la storia di Roberta Spernanzoni

"L'ospedale di San Severino è un porto di approdo sicuro per ogni emergenza. E noi, che purtroppo siamo costretti ad usufruirne spesso, non possiamo far altro che ringraziare di cuore il personale perchè ogni volta ci sentiamo come a casa". La storia che racconta Roberta Spernanzoni è una storia di sofferenza, di un bambino che ha bisogno di cure. Ma è anche una storia di amore, di solidarietà e professionalità dei sanitari dell'ospedale di San Severino.

Quando alla mamma del piccolo Luca, la signora Roberta venne diagnostica la preclampsia fu celermente indirizzata al reparto pediatrico dell’ospedale di Ancona. Questa patologia, nota anche come gestosi in quanto tipica della gravidanza, colpisce circa il 3% delle donne in dolce attesa e si manifesta principalmente con ipertensione della mamma ma le cui cause vanno ricondotte ad un cattivo funzionamento della placenta che non permette un giusto apporto di ossigeno e nutrienti al bambino, che entra quindi in sofferenza. Essenziale la tempestività della diagnosi per evitare seri danni a mamma e bambino. Il piccolo Luca nasce il 20 ottobre 2007 all’ospedale di Ancona, prematuro di circa sei mesi e mezzo. All’età di due anni si sono manifestate le prime convulsioni importanti che hanno portato la famiglia ad un continuo andirivieni tra San Severino, Macerata ed Ancona, “l’ultima pochi giorni fa” racconta Roberta.

"Sono sei anni che mio figlio soffre di convulsioni importanti” continua, “il pronto soccorso di San Severino Marche ed il reparto di pediatria ci offrono ogni volta un porto sicuro per ogni emergenza, ci sentiamo come in famiglia!”. Infatti, riferisce Roberta, “per arrivare a Macerata impiegheremmo circa 25-30 minuti. Troppi, quando il bambino ha episodi convulsivi violenti”.

Roberta poi rivolge un pensiero alle gestanti ed alle mamme delle zone limitrofe, che “sarebbero in seria difficoltà ed in un grave disagio” qualora il reparto di ostetricia e pediatria di San Severino Marche dovesse chiudere. La donna ribadisce con forza la validità e la professionalità di tutto lo staff del pronto soccorso e del reparto di Pediatria e rivolge un caloroso ringraziamento al dott. Roberto Castellini, pediatra, ed al personale del reparto tutto, “disponibile e gentilissimo”.

Roberta si schiera e protesta a gran voce contro la chiusura del punto nascite di San Severino Marche e dei reparti “cominceranno chiudendo un reparto, poi chiuderanno tutto l’ospedale. Il nostro ospedale è un fiore all’occhiello del nostro territorio, professionalmente ed umanamente, non possono privarci di questo servizio essenziale. Le questioni politiche dovrebbero essere lasciate da parte quando si tratta della vita delle persone".

 

 

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