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A Colmurano la riunione delle Società di Mutuo Soccorso delle Marche

A Colmurano la riunione delle Società di Mutuo Soccorso delle Marche

Si è svolta il giorno 20 gennaio nella sede della Società Operaia di Colmurano una riunione delle Società e Associazioni Mutualistiche delle Marche convocata dal Coordinamento Regionale delle Società di Mutuo Soccorso.

All’ordine del giorno:

1. saluto del segretario del Coordinamento regionale, Adrio Paoletti;
2. saluto del Presidente SOMS Colmurano, Mario Lambertucci;
3. relazione del Presidente AISMS, Sergio Capitoli: recenti normative codice del terzo settore – legge 106/2016, proposta di modifica della legge 3818/1886;
4. Raccolta fondi “sisma Italia Centrale” eventuali donazioni;
5. Domande di adesione al Co.Re.S.Mu.S – Marche e proposte per la quota annuale;
6. Proposte per luoghi e date dei prossimi incontri con le Consorelle del Coordinamento Marche;
7. Varie ed eventuali.

Numerose le Società e Associazioni Mutualistiche che vi hanno partecipato Provenienti dalla Provincia di Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli. Assente la provincia di Pesaro, dato che il giorno 14 gennaio la riunione si è svolta presso la sede della SOMS di Candelara PU.

 

L'AISMS (Associazione italiana delle Società di mutuo soccorso), che raggruppa 125 sodalizi mutualistici dislocati su tutto il territorio nazionale, da diverso tempo è impegnata sul tema della riforma della Legge 3818/1886, al fine di evitare pericolose involuzioni del movimento mutualistico italiano. 

Il vecchio testo della Legge, che fino al mese di ottobre 2012 ha disciplinato la costituzione e il funzionamento delle Società di mutuo soccorso, prevedeva lo svolgimento da parte delle stesse Società di un ampio ventaglio di attività, compatibili con le altre leggi in vigore. Con l'articolo 23 del D.L. "sviluppo bis" n. 179 del 18 ottobre 2012, recante "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese", convertito dalla Legge 221/2012, il legislatore è intervenuto in modo significativo sull'ampio spettro di attività previste dalla Legge 3818, limitandolo alle sole funzioni mutualistiche sanitarie e sociali, e decretando, al tempo stesso, il divieto assoluto per le Società di mutuo soccorso di svolgere attività d'impresa. Ora, mentre da una parte le intenzioni dei proponenti e degli estensori di tali modifiche possono considerarsi positive, perché vanno a modificare una legge che senza dubbio andava adeguata ai tempi moderni, la stessa cosa non si può dire rispetto alle conseguenze che le stesse modifiche hanno comportato sul tessuto mutualistico attuale.

La stragrande maggioranza delle Società, infatti, a seguito della necessaria modulazione delle loro attività alle trasformazioni economiche e sociali intervenute nel nostro Paese negli ultimi sessant'anni, ha indirizzato il proprio intervento verso un campo più marcatamente associativo, diventando, grazie al lavoro volontario di migliaia di mutualisti, luoghi di ricreazione, tempo libero, arte, formazione e cultura per milioni di cittadini. Solo pochissime di esse hanno continuato a svolgere attività mutualistica socio-sanitaria pura. Giacché la nuova normativa metteva in discussione anche la natura stessa delle Società di mutuo soccorso, con conseguenze molto gravi, che andavano dalla perdita dei requisiti per mantenere la personalità giuridica all'esproprio coatto del patrimonio immobiliare, accumulato in oltre 150 anni di lavoro, di impegno e dl sacrifici, l'AISMS, facendosi interprete delle preoccupazioni delle oltre 1100 Società si mutuo soccorso ancora operanti nel nostro Paese, ha sollecitato l'intervento degli Organi istituzionali ai più alti livelli, per una valutazione meglio ponderata della normativa, arrivando persino ad adire le vie legali perché fosse riconosciuta l'illegittimità costituzionale del provvedimento.

Uno spiraglio in questa direzione si è però aperto con l'approvazione della Legge Delega 106/2016 per la riforma del Terzo settore la quale, all'art. 5, ha previsto la ridefinizione dell'inquadramento giuridico delle Società di mutuo soccorso. Nel mese di luglio 2017, con l'approvazione dei decreti attuativi della stessa legge, il legislatore ha accolto molte delle richieste formulate dall'AISMS. Tuttavia, poiché rimangono ancora da definire questioni molto importanti e, da un'analisi comparata tra la vecchia legge riformata e le nuove norme sono state rilevate numerose incongruenze, l'AISMS si è fatta promotrice del convegno nazionale di Modena, con lo scopo di fare il punto della situazione, individuare le esigenze del Mutuo Soccorso, annotare le incongruenze che sono state rilevate e, con spirito costruttivo, segnalarle al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, affinché, attraverso un nuovo intervento sulla normativa riguardante le Società di mutuo soccorso, il movimento mutualistico italiano sia messo nelle condizioni di svolgere con efficacia la sua importante funzione sociale. 

 

 

 

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