"Togliere il ruolo ai presidenti di Regione con un emendamento della maggioranza è un colpo di mano". Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli definisce l'emendamento notturno della maggioranza che, nella conversione del decreto relativo alla ricostruzione, toglie ai presidenti delle Regioni Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, subcommissari al terremoto del 2016, il potere di condivisione delle ordinanze commissariali.
"Una manona - ha detto Ceriscioli ai microfoni di RaiNews 24 - condivisa con il governo per dare un segnale di neocentralismo. Ci aspettavamo un ruolo crescente dei territori, si è verificato l'opposto. Anche i sindaci vengono di fatto messi fuori, non ha più senso neanche partecipare alla commissione paritetica. E' qualcosa che va contro le aspettative di tutti e che renderà più difficile il percorso di qualunque scelta. E' un'azione contraria ai principi costituzionali, con il rischio di invalidare l'importante strumento dell'emergenza per una mancata intesa con le Regioni".
(Fonte Ansa)
Le ferite del sisma del 2016 sono ancora presenti non solo in abitazioni private, ma anche in alcuni storici edifici pubblici di Montelupone, quali la chiesa di san Francesco, quella di santa Chiara e il piano nobile del Palazzetto che ospita la pinacoteca. Tuttavia il borgo, da tempo sito turistico, oltre l’integra struttura medievale racchiusa entro la cinta muraria, offre ai molti visitatori altre attrattive, tra cui il prezioso Teatro N. Degli Angeli, il Museo storico geografico e il Museo d’arti e mestieri antichi, che coinvolge grandi e bambini in un tuffo nel passato.
Quest’ultimo museo fu allestito un paio di decenni fa, pezzo dopo pezzo e con determinata passione, dal compianto Germano Fraticelli, un impiegato di San Firmano. Mentre altri gettavano via utensili, ricordi e arredi del tempo dei nonni per “modernizzarsi”, lui raccoglieva, conservava e, infine, donava il tutto al Comune per custodire i reperti di una civiltà, tramontata, dove affondano le nostre origini e la nostra storia.
La realizzazione di Germano Fraticelli conta molti visitatori, ma l’artefice era dimenticato.
Il sindaco di Montelupone, in occasione della giornata “Autunno Bandiere Arancioni 2018”, ha voluto tributare il dovuto all’ideatore e realizzatore del museo, dedicandogli la struttura con una cerimonia ufficiale.
Presenti la vedova signora Cesaria e i figli Gianni Loris e Laura, il sindaco Rolando Pecora e gli amici Pierluigi Ferramondo e Giandomenico Liso hanno onorato la memoria di Germano Fraticelli con toccanti interventi, per poi inaugurare la targa collocata sulla facciata del museo. A sua volta, il figlio Loris ha donato al museo una scultura in legno con incisa una poesia, dedicata al padre, scritta dall’amico Giandomenico.
“Prendo atto che i Presidenti delle Regioni hanno scelto di interpretare in modo strumentale un passaggio legislativo per lo snellimento della ricostruzione. In questo modo si continua a rispondere non alla gente, ma alle logiche della vecchia politica che non appartengono né a me né al Governo. Mi spiace che i Presidenti delle Regioni terremotate invece di prendere atto del nuovo corso realmente condiviso della ricostruzione si prestino ad essere strumento di opposizione anziché di costruzione ”.
Così il Commissario per la ricostruzione Sisma 2016 professor Piero Farabollini commenta il mancato incontro di presentazione con i Presidenti delle Regioni Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo. “Sono un tecnico del territorio nominato dal Governo per procedere insieme al territorio, sindaci in primis, con una ricostruzione che è innegabilmente quasi al palo – aggiunge il Commissario – Ho convocato un incontro per presentarmi ed avviare un primo confronto in attesa di incontrare tutte le istituzioni locali il prossimo 30 ottobre a Camerino. Sarà il secondo anniversario della terza scossa di un terremoto senza precedenti che ha cambiato per sempre il volto del Centro Italia. Oggi si è persa un’occasione per mostrare un cambio di mentalità cosa di cui non si potrà fare a meno per rispondere a chi il terremoto lo vive ogni giorno sulla propria pelle.”
Riceviamo una nota stampa a firma del Consorzio Arcale.
In relazione alle notizie relative a infiltrazioni d’acqua e alla formazione di muffe in circa 50 SAE nelle Aree di Visso su un totale di 1600 SAE realizzate dal Consorzio nel cratere del sisma (cioè il 3% del totale, anche se i nostri tecnici stanno procedendo a un controllo a tappeto), il Consorzio Arcale vuole precisare quanto segue:
Le soluzioni abitative d’emergenza (SAE) sono state costruite nelle aree del Comune di Visso di Villa S.Antonio e di Cesare Battisti 1, individuate dalla Regione Marche d’intesa con il Comune medesimo, e di cui era prevista la consegna come aree approntate per il montaggio delle SAE con urbanizzazioni predisposte tra la fine di agosto e gli inizi di settembre 2017.
Tali aree sono state consegnate parzialmente ed in maniera frazionata al Consorzio tra la fine di ottobre 2017 e febbraio 2018, durante un periodo meteo difficile e con eventi climatici di particolare intensità. Il materiale e i relativi pannelli, che teniamo a precisare non rappresentano elementi strutturali (in riferimento ad alcuni post apparsi sui "social") realizzati dalla ns Consorziata LaCost erano in alcuni casi presenti in cantiere nel periodo previsto per l’inizio di montaggio. Le condizioni delle aree via via consegnate sono risultate difficili e non completate in modo da permettere agevolmente il montaggio. Per questa ragione Arcale aveva sollecitato dalla Regione Marche una sospensiva per la realizzazione e la consegna della Sae.
Questa richiesta è stata respinta, motivata con il fatto dell’incipiente stagione invernale e la necessità di dare un tetto alla popolazione. Nel frattempo per accogliere le sollecitazioni e le istanze del territorio e delle Amministrazioni, la nostra Consorziata LaCost dopo una prima ispezione visiva aveva ritenuto montabili i pannelli nonostante le condizioni atmosferiche ed il lasso di tempo intercorso. Chi oggi “scopre” e utilizza la grancassa mediatica per denunciare infiltrazioni e muffe nelle Sae (anche se i nostri tecnici procedono a un controllo a tappeto) lo fa probabilmente ignorando gli antefatti. Arcale non si è mai tirato indietro rispetto alle denunce pervenute da parte dei Comitati dei terremotati. Prova ne è che ben prima dell’arrivo di stampa e Tv i nostri tecnici erano già impegnati a sistemare le unità abitative.
Va sottolineato a tal proposito che il Consorzio, al di là di qualsiasi obbligo contrattuale, aveva intrapreso a distanza di qualche mese dall’avvenuta consegna delle SAE a tappeto ed in tutte le Aree dell’evento del sisma un controllo generale (accompagnato dai tecnici delle Amministrazioni) denominato “tagliando SAE” proprio per verificare a distanza di qualche mese dalle avvenute consegne definitive ai cittadini le condizioni ed il “confort” delle SAE. E che inoltre sin da subito, conscia dell’avvenuta realizzazione in situazione di emergenza sia temporale che climatica, ha attivato una procedura di contatto e di pronto intervento su segnalazione per le Amministrazioni Comunali e gli assegnatari delle SAE.
Arcale comprende bene le esigenze di visibilità connesse a incarichi pubblici, specialmente se elettivi, ma non può per questo accettare di finire sul banco degli imputati per responsabilità che noi per primi ci siamo assunti, senza attendere denunce pubbliche da parte di chicchessia. Stiamo lavorando per risolvere le insufficienze rilevate nelle abitazioni e intendiamo farlo in stretta intesa con chi vi abita e con il comitato di coordinamento dei terremotati. Lo dobbiamo a loro e alle loro famiglie, ma lo dobbiamo anche al buon nome del nostro Consorzio che ha sempre operato ben consapevole delle responsabilità sociali connesse al ruolo di impresa.
Arcale si riserva, come sempre in questi casi, di tutelare il buon nome e l’onorabilità del nostro consorzio e dei suoi dipendenti in tutte le sedi che riterrà opportune.
Si intitola “Tratti del createre” ed è un corto documentario sui teatri storici dei Monti Azzurri (MC), resi inagibili dal sisma del 2016. Il progetto, nato da un’idea dell’attrice Lucia Bendia della Cooperativa Teatro Valmisa, è stato sviluppato insieme a Isabella Tomassucci e ai filmmaker Stefano Monti, Fabio Michettoni e Stefano Merlini del collettivo Lunastorta Produzioni, in partenariato con l’Unione Montana dei Monti Azzurri. Il documentario ha ricevuto il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Marche Cultura attraverso Marche Film Commission, nell’ambito del “Bando per iniziative cineaudiovisive – Zona Sisma” promosso dal DCE Marche.
“Tratti del createre” si concentra sui teatri storici di alcuni Comuni dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, in particolare sui teatri di Sarnano, San Ginesio, Caldarola, Sant’Angelo in Pontano e Monte San Martino. Tutti questi spazi teatrali oggi sono inagibili e l’unico teatro rimasto aperto è il Flora di Penna San Giovanni che, grazie alla collaborazione con altre realtà, ha continuato a proporre numerosi appuntamenti culturali.
«I teatri storici dei piccoli centri dell’entroterra marchigiano sono stati tenuti aperti per anni grazie all’impegno di amministrazioni locali e cittadini. Essi non soltanto rappresentano un enorme patrimonio storico-artistico, ma sono investiti di un grande valore sociale e culturale» racconta Lucia Bendia, produttrice del documentario. «I teatri sono luoghi di memoria e di narrazione, spazi di condivisione, di incontro e di scambio per le comunità. Quello che molti non sanno è che intorno ai teatri di queste zone dell’entroterra marchigiano si è creato, negli anni, un fermento culturale fatto di associazioni, formatori, attori, drammaturghi, organizzatori generando un indotto in termini non solo sociali e culturali, ma anche economici. Oggi la maggior parte di questi teatri è inagibile: con il progetto “Tratti del createre” vogliamo aprirli allo sguardo del cuore delle istituzioni affinché siano presto ristrutturati e riaperti alla comunità. Soprattutto, sono particolarmente grata a tutti i giovani del territorio che con questo documentario, per cui ringrazio Fondazione Marche Cultura, si rendono parte attiva di una nuova stagione di imprenditoria culturale in linea con le esperienze esistenti in Europa di modelli di gestione sostenibile».
«Quando Lucia Bendia ci ha proposto di lavorare a questo progetto, conoscevo già bene la situazione del teatro di Sarnano» racconta Stefano Monti che, insieme ai colleghi Michettoni e Merlini, sta completando le riprese del documentario proprio in questi giorni. «Poi abbiamo iniziato a visitare gli altri teatri: a uno sguardo superficiale si direbbe che sono ridotti solo a crepe e calcinacci, ma non è così. Questi teatri oggi sono abbandonati, ma non sono e non saranno mai vuoti: sono impregnati delle storie rappresentate al loro interno, delle emozioni condivise tra il palco e la platea. Così è nata l’idea di ibridare due linguaggi: quello documentaristico e quello drammaturgico. Dopo aver raccolto le testimonianze di storici, professionisti teatrali e membri delle compagnie locali abbiamo selezionato tre monologhi che ci sono sembrati particolarmente calzanti rispetto condizione che si trovano a vivere le popolazioni terremotate. I monologhi sono stati recitati dagli attori Mirco Abbruzzetti, Jacopo Cicconofri e Rebecca Liberati all’interno dei teatri abbandonati e, in fase di montaggio, andranno a costituire un unico grande discorso: personaggi incapaci di toccarsi nel tempo e nello spazio perché ormai privati di un palcoscenico, potranno dialogare nella virtualità del video, facendo da controcanto alla parte documentaristica».
Il valore socio-culturale di questa operazione è stato sottolineato anche dal Presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti. «Aver ereditato ben otto teatri storici in soli quindici Comuni testimonia l’imprinting culturale dei nostri antenati e allo stesso tempo determina la nostra responsabilità a tenerli in attività, il nostro dovere di preservarli e valorizzarli» spiega Feliciotti «Oggi, la valorizzazione di questo patrimonio artistico e culturale può essere affidata ai mezzi offerti dalle nuove tecnologie, così ben padroneggiate dalle giovani generazioni. Da qui nasce l’impegno dell’Unione Montana dei Monti Azzurri ad essere partner del Teatro Valmisa in questo progetto che vuole essere una ripartenza, una sfida, un passo avanti per costruire l’avvenire della nostra terra».
Il progetto infatti non si esaurisce con il documentario. Avvalendosi della collaborazione di filmmaker e professionisti della comunicazione attivi sul territorio, il Teatro Valmisa intende promuovere nuove applicazioni del video nel campo del marketing teatrale, con una speciale attenzione alle produzioni delle compagnie teatrali dell’Unione Montana dei Monti Azzurri che hanno più che mai bisogno di far conoscere il proprio operato e allargare il proprio pubblico.
Il documentario “Tratti del createre” è attualmente in produzione e, prossimamente, verrà presentato al pubblico.
Meteo ballerino questa settimana e lo sarà soprattutto nei prossimi giorni, quando in poche ore ci sarà un crollo repentino delle temperature che si riporteranno su valori più in linea con la la stagione se non addirittura sotto le medie sulla nostra regione.
Secondo quanto riportato dai principali siti meteo, diremo addio a queste temperature insolitamente miti per piombare di colpo nell'autunno ma prima di ciò, dopo il cielo grigio e le piogge (a dire il vero scarse nella nostra provincia) dei giorni scorsi, vivremo l'ultima ondata di calore stagionale.
La situazione già migliorata nella giornata odierna, vedrà il rinforzo dell'alta pressione sul nostro Paese, che riporterà da domani e per tutto il weekend tempo più asciutto, soleggiato, molto mite, anzi avremo addirittura un parentesi calda che assomiglierà molto più all'estate che all'autunno.
Godiamoci quindi quello che si preannuncia essere un fine settimana quasi estivo ma iniziamo a tirare fuori l'abbigliamento pesante nel guardaroba, dato che tra domenica e lunedì, correnti fredde da nord faranno il loro ingresso dalla porta della Bora, provocando un crollo delle temperature, anche di 10 gradi, inizialmente sulle regioni adriatiche e poi su tutta l'Italia.
Un aiuto economico alle famiglie residenti nel territorio di Recanati i cui figli frequentano le scuole pubbliche dei Comuni di Loreto e Castelfidardo. Con apposita delibera di giunta il Comune di Recanati ha approvato il documento che garantisce anche per lo scorso anno scolastico 2017/2018, alle famiglie residenti nel Comune di Recanati e frequentanti le scuole pubbliche di Loreto e Castelfidardo per parità di trattamento, le stesse modalità di fruizione dei servizi scolastici garantiti agli alunni residenti nel Comune di Recanati. Alle famiglie è concesso un contributo pari alla differenza tra il costo sostenuto e la tariffa applicata dal Comune di Recanati per l’anno scolastico 2017/2018. "Confermiamo ancora una volta un sostegno significativo in un servizio come quello delle mense che si contraddistingue da tempo per qualità ed efficienza" commenta l'assessore al sociale Tania Paoltroni.
Si procederà al rimborso delle relative quote integrative alle famiglie che avranno prodotto opportuna richiesta e documentazione comprovata l’effettiva fruizione dei pasti rilasciata dal Comune di Loreto e dal Comune di Castelfidardo. La documentazione dovrà essere consegnata all’ufficio Servizi Sociali (aperto al pubblico il martedì-giovedì e sabato dalle 9,30 alle 13,00) o trasmessa via mail all’indirizzo servizisociali@comune.recanati.mc.it entro il 15 dicembre 2018. La spesa stimata per l'amministrazione comunale è di € 5.000,00,.
È stato effettuato stamattina un sopralluogo a Visso delle Sae, insieme agli ingegneri del consorzio Arcale, assessore Sisini comune Visso, Coordinamento Comitati rappresentati da Francesco Pastorella, Flavia Giombetti, Alessandro Marani.
E come si legge in un post su Fb sono state analizzate le problematiche inerenti 49 SAE. Inoltre è stato verificato il cronoprogramma che prevede interventi di 3 giorni lavorativi a Sae.
"Verificati - si legge ancora nel post del gruppo Terremoto Centro Italia - lavori di ripristino in corso e riparazioni effettuate.Apprezziamo la prontezza con la quale ci hanno risposto e si sono messi a disposizione per illustrarci gli interventi fatti. Vigileremo sul rispetto del cronoprogramma ed inizieremo un percorso di verifica che dovrà obbligatoriamente portare al perfetto funzionamento di ogni Sae. Ovviamente analizzeremo quali e chi ha commesso errori e spiegheremo bene ogni cosa. Adesso priorità a sistemare le Sae. I terremotati si rivolgano al comitato del proprio paese che sta redigendo la lista delle problematiche".
Si è svolta giovedì 18 ottobre 2018, presso i locali della sede comunale, la cerimonia di consegna di targhe riconoscimento a cittadini di Valfornace che hanno a vario titolo dato lustro alla cittadina colpita pesantemente dal sisma.
Il Sindaco Massimo Citracca ha così consegnato a Michela Carassai, premiata dalla Camera di Commercio di Macerata nell’ambito del Premio “Donna Impresa 2018”, Stanislao Bollini, già Brigadiere Capo dell’Arma dei Carabinieri in pensione, Moreno Tesei, vincitore della competizione sportiva “Spartan Race” svoltasi a Misano Adriatico, un riconoscimento ufficiale da parte dell’Amministrazione Comunale, come segno di riconoscenza per il lavoro e l’impegno profuso da ognuno in un periodo certo non facile per tutta la comunità, ma che anche grazie a loro può vantare qualche soddisfazione.
Alla cerimonia erano presenti vari amministratori e rappresentati dell’Arma dei Carabinieri.
Conferenza stampa oggi a palazzo Sforza per presentare il progetto “Voucher Family”: voucher cartacei erogati dal Comune in aiuto a famiglie con più figli.
Presenti alla conferenza per il Comune: il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore Barbara Capponi e l’assessore Maika Gabellieri. A rappresentare la Lube Volley, invece, Simona Sileoni e Albino Massaccesi rispettivamente Presidente e Vice Presidente della squadra.
L’amministrazione comunale – Assessorato al Walfareha messo in bilancio un progetto dedicato alle famiglie: “Voucher Family”, stanziando un importo di 40.000€ ai quali si aggiungono i 25.000€ donati dalla Lube che aveva messo a disposizione del Comune questa cifra per destinarla a progetti di valore. I soldi donati provengono dall’incasso della finale di Scudetto della Lube contro il Perugia.Attraverso i voucher, si sosterranno le famiglie con due o più figli, tramite l'assegnazione di voucher di acquisto, cartacei per le seguenti categorie merceologiche: (prodotti alimentari e farmaci, testi scolastici e materiale didattico, articoli per la prima infanzia,prodotti per l'igiene della casa e della persona, con esclusione di alcolici, tabacchi, ricariche telefoniche, giochi e lotterie).
Forte l’apprezzamento del Sindaco per questa azienda sempre più presente nel territorio Civitanovese che dopo i ringraziamenti afferma:“Un progetto di solidarietà e di grande valore sociale a sostegno di molte famiglie civitanovesi.Grazie al contributo della Lube possiamo garantire sostegno per un numero maggiore di famiglie. Ci tengo a sottolineare il valore di questo progetto anche perché rappresenta un intervento importante di cooperazione tra pubblico e privato.”
Soddisfatta anche la Presidente Simona Sileoni: “Poter aiutare in un luogo in cui investiamo e stiamo crescendo è bellissimo, come è motivo di grande orgoglio restituire una parte di affetto e di amore che ci hanno riservato i civitanovesi in questi anni. Quello che ci auguriamo è di poter ripetere il prossimo anno questa esperienza!”
Concordi poi l’assessore Gabellieri e l’assessore Capponi nel riconoscere il valore della società non solo in campo, ma anche nel sociale. L’assessore Capponi ha sottolineato come sia la prima volta che un progetto sia esteso a famiglie che finora venivano sempre escluse da tali benefici.
Il vice Presidente Massaccesi, invece, ha sottolineato come, grazie ai progetti nelle scuole e al lavoro che fanno con i ragazzi giovanissimi, sia importante il coinvolgimento delle famiglie in questa realtà sportiva.
I criteri di ammissione per l’assegnazione sono i seguenti: due o più figli fiscalmente a carico di età compresa da 0 a 20 anni da compiersi entro il 31/12/2018; residenza nel Comune di Civitanova Marche da almeno 5 anni continuativi alla data di scadenza del bando; cittadinanza italiana o comunitaria, o extracomunitaria in possesso di permesso di soggiorno almeno annuale; ISEE ordinario in corso di validità non superiore ad €.20.000,00.
Inoltre, non potranno accedere al bando: i nuclei familiari che hanno percepito l'assegno dei tre figli minori ex art. 66 L.448/98 per l'anno 2017; coloro che nell'anno 2018 alla data di scadenza del presente bando, hanno percepito contributi economici pari o superiore ad €. 300,00 per se stessi o per i componenti del proprio nucleo familiare, previa indagine sociale esperita dal S.S. Professionale.
I presidenti delle Regioni Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio non parteciperanno oggi all'incontro con il neo-commissario al terremoto in segno di protesta contro il "colpo di mano" del governo che "ha tolto ai presidenti delle Regioni, subcommissari al terremoto, il potere di condivisione sulle ordinanze commissariali, declassando la loro funzione a potere 'consultivo'".
Lo si legge in una nota congiunta dei quattro governatori. Una scelta "grave e miope", aggiungono, che "produrrà sicuramente contenziosi e ricorsi". I governatori valutano anche "un ricorso alla Consulta". Il commissario al terremoto potrà emanare le proprie ordinanze senza la "previa intesa" con i presidenti delle Regioni, ma semplicemente avendoli "sentiti". Lo prevede un emendamento della maggioranza al decreto Genova approvato nella seduta notturna che ha provocato la reazione negativa di tutte le opposizioni, secondo le quali si tratta di una scelta politica dovuta al fatto che i governatori sono di partiti d'opposizione.
(Fonte Ansa)
Sono sei le aziende settempedane presenti alla nuova edizione di TolentinoExpo apertasi ieri. Negli spazi espositivi di piazza Martiri di Montalto sono presenti cinque produttori agricoli del territorio settempedano insieme alla Simeg Marmi, storica industria locale.
Lo stand allestito dal Comune di San Severino Marche insieme alla Pro Loco, ha registrato nella giornata di apertura la visita del primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, e dell’assessore comunale alle Attività Produttive e al Turismo, Jacopo Orlandani, subito dopo la cerimonia del taglio del nastro svoltasi alla presenza di numerose autorità.
Il Comune di San Severino Marche ospiterà uno dei dieci incontri promossi dalla Regione Marche nell’ambito dell’iniziativa “L’Europa con noi per ripartire”. L’iniziativa si terrà lunedì 29 ottobre, a partire dalle 16,30, al teatro Italia.
Dopo i saluti di benvenuto da parte del sindaco, Rosa Piermattei, e del vice presidente e assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Anna Casini, verrà fatto un focus su: pacchetto giovani, filiere agroalimentari, corte e mercati locali, filiera legno ed energia e no food, sulla mitigazione dei conflitti allevatori-lupo, sul sostegno alla forestazione e all’imboschimento, sul miglioramento della viabilità rurale. Un accenno sarà comunque offerto su tutti i bandi in scadenza e di prossima uscita.
A conclusione tavola rotonda con la partecipazione dei rappresentanti territoriali delle organizzazioni agricole marchigiane e poi le domande del pubblico e un aperitivo con i prodotti del territorio.
L’obiettivo, secondo la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura, è quello di “illustrare, direttamente sul territorio, le possibilità offerte con la rimodulazione dei fondi europei per favorire la rinascita post sisma. Grazie alla solidarietà delle altre Regioni italiane e dello Stato, sono stati assegnati alle Marche 159,25 milioni di euro. È importante conoscere le tante opportunità, pensate e confezionate, come un abito su misura, per le comunità terremotate, in modo da garantire che gli investimenti programmati trovino quella giusta e necessaria ricaduta sul territorio. La rinascita parte anche dalla conoscenza delle occasioni esistenti per il mondo agricolo, che non vanno sprecate, ma colte per rafforzare un settore economico caratteristico delle aree interne”.
Ai 159,25 milioni di euro aggiuntivi del Psr, per sostenere la ripartenza delle zone colpite dal sisma, si sommano agli altri fondi stanziati attraverso Fesr (Sviluppo regionale) e Fse (Lavoro). Un totale di oltre 400 milioni di euro di fondi ulteriori che l’Europa ha assegnato allo sviluppo dell’area del sisma, puntando sulla crescita rurale, sulla salvaguardia del territorio, sul sostegno alle imprese, sulle infrastrutture pubbliche. La partecipazione è libera.
Per anni, se non per secoli, i casinò sono stati considerati dagli appassionati del gioco d’azzardo come un luogo “sacro”, un luogo capace di rappresentare una perfetta metafora della vita. Gioie e dolori, felicità e tristezza, trionfo e disfatta, nel mondo dei casinò, camminano a braccetto, in un’eterna alternanza di profonde emozioni. Non a caso anche nel cinema e nella letteratura i casinò sono sempre stati rappresentati come dei luoghi misteriosi: luoghi in cui ognuno di noi può essere, per qualche ora, ciò che non è nel tentativo di cambiare per sempre il proprio destino. Nonostante ciò, negli ultimi anni, i casinò di tutto il mondo versano in condizioni economiche sempre più difficili, sia a causa di investimenti sbagliati che a causa di un lungo ed inesorabile calo negli incassi.
L’avvento dei casinò online
Dati alla mano, i principali artefici della “crisi” dei casinò tradizionali sono sicuramente i casinò online. La spesa delle persone nel gioco d’azzardo è in costante crescita, ma i casinò tradizionali non riescono a beneficiare di questo trend. Perché? Qual è il motivo? Le ragioni sono rinvenibili nell’avvento sul mercato del gioco dei casinò online: portali telematici che permettono agli utenti di giocare liberamente a qualsiasi gioco si possa trovare anche in un casinò “terrestre”. Ne è un esempio William Hill che permette a tutti i propri clienti di spaziare agevolmente con un semplice clic tra giochi di roulette, poker, blackjack e slot machine, il tutto rimanendo comodamente nelle proprie abitazioni.
La rivoluzione silenziosa
Il passaggio di testimone dai casinò classici ai casinò tradizionali è stato tanto rapido quanto imprevedibile. La colpa dei casinò tradizionali è stata sicuramente quella di non aver capito sin da subito l’impatto che avrebbero potuto avere nel breve-lungo periodo i diretti competitor telematici. E così, nel giro di pochi anni, i casinò online hanno iniziato a guadagnare sempre più clienti ai vecchi casinò, provocando una crisi senza precedenti.
Le armi dei casinò online
La continua ed inesorabile crescita dei casinò online è stata determinata da una serie di fattori che, ognuna in modo diverso, ha fatto si che i profitti dei nuovi casinò aumentassero in modo esponenziale nel giro di pochi anni.
La comodità
Un fattore che gioca a favore dei casinò online è sicuramente rinvenibile nella loro comodità: come detto, di fatto, questo nuovo genere di casinò offre tutti i servizi presenti nei casinò terrestri a cui, però, si aggiunge la comodità di potervi accedere tramite pc dalla propria scrivania o, addirittura, tramite smartphone rimanendo comodamente seduti sul proprio divano.
I costi di gestione
Altro fattore che sta incidendo in modo decisivo sulla crescita dei casinò online in danno di quelli “tradizionali” è sicuramente rinvenibile nell’enorme differenza dei costi di gestione d’impresa. Un casinò tradizionale, solo in servizi, personale ed utenze, spende ogni anno milioni di euro, mentre un casinò online, di fatto, ha un costo di gestione riconducibile principalmente alla programmazione iniziale ed alla costante manutenzione del sito: costi ridicoli se relazionati ai profitti.
Da quanto appena rappresentato emerge con estrema evidenza come, al momento, la lotta tra i casinò tradizionali ed i casinò online appaia come uno scontro impari. La sensazione è che, nel prossimo futuro, la tendenza sarà per un sempre maggiore utilizzo degli strumenti digitali e i vecchi casinò, per non soccombere definitivamente, dovranno essere bravi a trovare delle soluzioni che possano invogliare gli utenti a tornare da loro.
Vincono 38mila euro con una schedina da 10. È accaduto ieri sera con una giocata effettuata nell'agenzia di Via Morbiducci a Macerata.
La schedina vincente, un sistema di 10 euro nella quale erano stati giocati i risultati delle partite di calcio, ha fruttato al fortunato o ai fortunati ben 38mila euro.
Un territorio dimenticato, quello colpito dal sisma, a tal punto che un'azienda di Camerino che fattura oltre 100 milioni di euro scompare da una classifica delle imprese marchigiane.
Da giorni circola infatti la classifica e salta subito all'occhio la mancanza della 6Tour, un'azienda con un fatturato di circa 100 milione di euro e che conta 95 dipendenti. Un'azienda che continua a farcela nonostante il terremoto e la necessità di delocalizzare la produzione a Corridonia.
Amareggiato raccogliamo la dichiatazione di Ivano Falzetti, titolare della 6Tour.
"Con molto dispiacere non vediamo nella lista pubblicata (forse per dimenticanza o leggerezza) la ditta camerte 6 TOUR (che si è trasferita causa terremoto a Corridonia ma non ha voluto trasferire la sede legale da Camerino).La ditta 6 TOUR ha chiuso un fatturato di euro 96 Milioni nel 2017, di euro 60 milioni nel 2016 e chiuderà il bilancio 2018 con Euro140 Milioni. Con il risultato 2017 è tra le prime 35 aziende nelle Marche e tra le prime 10 della provincia di Macerata. Questa è una eccellenza marchigiana e “camerte”, 95 dipendenti, ma non se ne sente mai parlare".
A due anni dal terremoto che ha colpito le Marche, sono 148 gli edifici privati di Matelica parzialmente danneggiati dal sisma per i quali i proprietari non hanno ancora fatto richiesta di accesso ai contributi per la ricostruzione. I cittadini hanno tempo fino al 31 dicembre per presentare la domanda, corredata dal progetto di ristrutturazione, in Comune che, a sua volta, dopo aver controllato la veridicità delle autocertificazioni, trasmetterà le pratiche all’Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione a cui spetta l’approvazione. A ricordare la scadenza il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, che invita i cittadini a cogliere l’importante opportunità di risistemare e mettere in sicurezza i propri immobili e ne approfitta per fare il punto sulla situazione della ricostruzione privata nella cittadina del cratere.
“I dati di cui siamo in possesso sulla base delle schede Aedes, che indicano lo stato degli edifici dopo il terremoto – spiega Delpriori - ci parlano di 148 immobili con danni lievi per i quali è ancora possibile presentare le istanze di finanziamento. I soldi ci sono, ma il tempo stringe e sarebbe davvero un peccato lasciarsi sfuggire questa chance di tornare nei propri alloggi, riaprire negozi o uffici attualmente inagibili. La macchina della ricostruzione privata è partita da tempo, anche se non posso nascondere che sta andando a rilento. Lo smaltimento delle pratiche è frenato da un quadro normativo farraginoso e da un eccesso di burocrazia. Mi auguro almeno che i sei impiegati assegnati a tempo determinato all’ufficio sisma del Comune, risorse indispensabili per seguire un argomento così complesso, vengano confermati fino al completamento dell’iter di gestione dei progetti, altrimenti si rischia lo stallo”.
Subito dopo le scosse di agosto e ottobre di due anni fa, i tecnici comunali di Matelica e della Protezione civile hanno effettuato 1692 sopralluoghi, in seguito ai quali sono state emesse 709 ordinanze di inagibilità per lesioni di diversa entità. A novembre 2016 erano 719 i cittadini aventi diritto al contributo di autonoma sistemazione, il famoso Cas, mentre oggi il numero è sceso a 532: di questi la maggior parte ha optato per una sistemazione alternativa. Allo stato sono 65 i progetti di recupero trasmessi all’Ufficio per la ricostruzione della Regione, di cui 6 per attività produttive, 50 per danni lievi e 9 per danni gravi. Di questi 16 hanno ottenuto l’approvazione, mentre per tre di loro si è concluso l’iter con la dichiarazione di fine lavori. I restanti sono ancora in fase d’istruttoria.
“E’ necessario che tutti gli attori della ricostruzione – conclude Delpriori – si impegnino per modificare una normativa complicata che sta mettendo un freno agli interventi di recupero. Bisogna accelerare, Matelica è ripartita, ma cittadini hanno bisogno di certezze per andare avanti”.
"Appena 6 giorni fa Antonio Veneziano rappresentante del consorzio Arcale ha chiesto un incontro al senatore e sindaco di Visso Giuliano Pazzaglini in Senato. Secondo un comunicato di Arcale, si è parlato di un colloquio 'lungo e cordiale' ma probabilmente il dott. Veneziano si è ben guardato di esporre a Pazzaglini la realtà della situazione: Sae messe su con il 'cerotto' in fretta e furia e senza badare alla sicurezza delle persone che vi entravano, persone che hanno subito un trauma che si porteranno dietro per anni e che ora si ritrovano ancora una volta sbattuti nei residence''.
Così il segretario regionale di Federcontribuenti Marche Maria Teresa Nori, su quanto avvenuto a Visso dove ben 50 Sae sono quelle da rifare a causa dei rivestimenti interni marci. ''Il Consorzio Arcale che vinse l'appalto e che poi ha subappaltato - ha rilevato Maria Teresa Nori - è stato pagato ed è pagato con soldi pubblici: a questo punto non c'è altro da fare che intraprendere una class action contro il consorzio di tutti coloro che sono stati fatti uscire dalle Sae. Il Consorzio deve ripagare danni morali e materiali perchè è inaccettabile che questi lavori non siano stati fatti a regola d'arte. Hanno risparmiato su tutto - ha concluso Maria Teresa Nori - anche sulla pelle delle persone''.
"E' un'integrazione che dà forza a tutti, noi diamo a loro tante conoscenze e insieme possiamo fare tante sinergie". Lo ha detto Adolfo Guzzini, presidente di iGuzzini Illuminazione a proposito della lettera di intenti che la società svedese Fagerhult ha sottoscritto con Fimag - Finanziaria Mariano Guzzini, e Tipo, società partecipata da Tamburi Investment per l'acquisizione del 100% delle azioni dell'azienda di Recanati. A margine della presentazione della classifica delle imprese marchigiane curata dalla Fondazione Aristide Marloni ad Ancona, Guzzini ha aggiunto: "esce fuori un gruppo mondiale di alto livello che ci dà grande soddisfazione: ci dà garanzia di continuità, mantenendo noi tutta la direzione dell'azienda italiana con tutto il management. Poi hanno voluto me nel board della controllante e Andrea Sasso, che è l'amministratore delegato, nel comitato dei sindaci. La famiglia Guzzini rimane pienamente nel board italiano ed entra nella controllata".
(Fonte Ansa)
Oggi la Provincia di Macerata ha rigettato, con specifico provvedimento, l'istanza presentata dalla ditta Biorecovery S.r.l. con sede legale a Falconara Marittima (AN), finalizzata all'ottenimento dell'autorizzazione per la realizzazione di un impianto destinato al recupero di fanghi biologici tramite essiccamento e successiva termo valorizzazione, da ubicare in C.da Cisterna del Comune di Tolentino.
Effettuata la verifica della richiesta sia sotto l'aspetto formale che sostanziale, con particolare riferimento alla conformità al Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, la domanda è risultata carente tanto da un punto di vista della adeguatezza della documentazione necessaria all'istruttoria, quanto dal punto di vista dei presupposti necessari alla sua approvazione e ne è stata, pertanto, disposta l'archiviazione.